Recensione a "Mirror: chi vive in quello specchio?"
Recensione a "Mirror - Chi vive in quello specchio?" di Ulli Lommel (1980)
Trama: con un coltello da cucina, una bambina libera il fratellino legato a letto dall'amante di sua madre. Il bambino prende il coltello e, entrando furtivamente nella camera da letto, pugnala l'uomo che amoreggia con la madre, proprio davanti ad un grande specchio. L'evento rende il bambino muto. Passano gli anni, e Lacey e Willy, ormai cresciuti, vivono in una grande fattoria, con i genitori del marito di lei. Ricevendo una lettera della madre, ormai morente, i ricordi tornano a funestare Lacey e Willy, e il marito, sobillato da uno psicoterapeuta, ha la brillante idea di tornare nella vecchia casa dove è accaduto il delitto. Ora è abitata da una nuova famiglia e quando Lacey entra non resiste alla tentazione di entrare nella camera dove si è consumato il delitto e nel grande specchio vede proprio avanzare l'uomo che anni prima è stato ucciso. In preda al panico, con una sedia, rompe lo specchio; i frammenti cadono a terra. E da lì in poi...
Commento di Lunaria: Vabbè, lo so, non stiamo di certo parlando di un capolavoro, ma
"Mirror - Chi vive in quello specchio?" (bel titolo italiano, quando il titolo originale era molto più spiccio: "The Boogey Man") non è così scadente come si legge in giro.
Intendiamoci, a tema fantasmi&spettri c'è di meglio (non che comunque il più famoso e prolifico "Mirror Mirror" arrivato a tre episodi, se non erro, sia decisamente più interessante)
però tutto sommato "Mirror" ha qualche spunto carino: quando la protagonista rompe lo specchio, vedendoci dentro "il fantasma" dell'uomo assassinato dal fratello,
e i frammenti aguzzi iniziano ad animarsi accendendosi di un bel rosso con tanto di battito cardiaco e di respiro rantolante...
è un omaggio a Poe e al suo "Cuore rivelatore"... Minimale la scena della tipa che si sgozza da sola con le forbici, eppure dai, non è neanche montata male, a livello di ritmo funziona.
Anche la scena del malefico frammento che, animatosi, guizza come un proiettile nell'occhio di Lacey, possedendola, è interessante,
e la donna che si erge e levita come una vestale del Male con il sinistro bagliore che si sprigiona dall'occhio è una scena suggestiva.
Notevole anche la trovata di "portarsi appresso il malefico influsso dello specchio" tramite un frammento appiccicatosi (!) sotto la suola della scarpa del figlio di Lacey, che provoca la morte, a km di distanza!, di due fidanzatini (quel che si dice un bacio fatale, eh?!).
Non manca neanche, tanto per dare un po' di colore amityvilliano/omeniano, la scena dell'esorcismo del prete (che si sacrifica per salvare la donna: olè!).
Questo film lo vidi da piccina, avrò avuto 9 o 10 anni, e lo passavano continuamente su Odeon. Insomma, ammetto che a questo "Mirror" aggiungo un "+" per "l'effetto nostalgia" della serie "si stava meglio quando di stava peggio".
Quindi? Bhè dai, voto 6 +; ha pure delle belle musiche, anche se niente di trascendentale, ma piuttosto di maniera.
Niente di eccezionale, come ho detto, e niente di terrificante, con gli occhi di adesso, ma tutto sommato, ci sta, dai. Peraltro la durata davvero esigua (80 minuti) evita l'effetto "impaludamento" che è tipico di altri mattoni cinematografici. Il film di Ulli Lommel scorre in fretta, insomma. A voler cavarci una chiave di lettura psicanalatica, si può far notare come mai sia stato proprio il bambino ad uccidere l'amante della madre (il desiderio dei bambini maschi non si rivolge verso la madre, vista come "seno nutriente" che appartiene solo al bambino? e il coltello non è come un pene, con lo stesso potere penetrativo?)
e come mai Lacey adulta riveli che "pensavamo che volesse fare del male alla mamma": il sesso visto come aggressione brutale.
Devo essere sincera? A costo di scandalizzarvi?! A me 'sto "Mirror - Chi vive in quello specchio?" piace di più che non il tanto strombazzato "The Conjuring", che ho trovato di una noia mortale, ma anche di "Oculus - il riflesso del male", tanto per restare in tema di specchi&malefici.
P.s c'è anche il sequel ;-) ma non è stato distribuito qui in Italia.
Comunque è visionabile sul Tubo ;-) anche se è abbastanza scadente, infatti, in gran parte, si rivedono le scene del primo film, mentre la voce narrante fuori campo racconta la storia... insomma, in pratica è una versione "raccogliticcia" che usa il materiale già presente nel primo film; il resto sono lunghi dialoghi di citrulli inespressivi, il primo omicidio (realizzato malissimo) arriva dopo 40 minuti di film e non si vede praticamente nulla perché c'è buio pesto e per la maggior parte delle volte e si vedono i dettagli degli oggetti animati (da mani dietro...) che si lanciano contro le persone. Peccato, perché si sarebbe potuto fare di meglio. A voler salvare il salvabile, comunque, l'omicidio della tizia che riceve un colpo sul popò (da una scala!) che la fa finire con la bocca aperta direttamente nella marmitta piena di gas di un auto, che la asfissia, non è male. Certo che è ben poca cosa...