Esoterismo (1) Il Serpente e la Magia

Vabbè, argomento che gli appassionati di Black Metal già conoscono a menadito e che è alquanto "clichè" essendo l'argomento (insieme all'altrettanto immancabile argomento dei serial killers) praticamente obbligato, obbligatorio e onnipresente sul  99% dei siti Metal (fanno eccezione solo gli amanti del Glam Metal e gli Unblack metallari: i primi sono interessati a party e sesso sulla spiaggia californiana invasa da belle bionde siliconate, mentre i secondi sono interessati a recitare il rosario con le growls vocals nel mentre che sono pittati col face painting dall'espressione maligna...)

Per cui sì, è stereotipato e proprio da clichè parlare di magia nera quando si parla anche di (Black) Metal. (sento già di sottofondo i "Tu quoque, Lunaria! Anche tu ti pieghi al clichè!")

Ma mica si deve essere per forza sempre originali e non stereotipati. 
 
Per cui godiamoci i tanti post che seguiranno su un argomento alquanto stereotipato, cliché e "pane quotidiano" di tutti quelli che amano il Black Metal: Esoterismo e Magia Nera a catinelle come se piovesse


 Info tratte da



L'eterna ambizione dell'adepto delle Arti Nere consiste nell'acquistare potere supremo su tutto l'universo e fare di se stesso un Dio.

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La magia, dice Eliphas Levi, è la scienza tradizionale dei misteri della natura. E Robert Ambelain: "La magia, è evidente, non è che la fisica trascendentale". Ma questa scienza, questa fisica, si manifesta oggi attraverso simboli non più riconoscibili. Un tempo, il simbolismo magico parlava agli uomini con il linguaggio chiaro, che tutti intendevano, dal sapiente al popolano.
Scriveva François Ribadeau Dumas, autore di una "Storia della Magia": "Non non siamo d'accordo con Eliphas Levi quando scrive che le dottrine e i misteri della magia sono stati profanati: pensiamo piuttosto che sono stati dimenticati e misconosciuti e che, quando si è perduta la verità, la lettera che vivifica, come la iniziazione del saggio o del poeta, sono diventati forme vuote e formule pronunciate solo con le labbra. Saremo ancora d'accordo col celebre occultista quando scrive "la chiave è stata smarrita". Il che non implica che non possa essere ritrovata."
Per ritrovare la chiave smarrita non è sufficiente ripercorrere la strada tracciata dagli antichi saggi.
Scorrere i testi che ci hanno tramandato le conoscenze dei sapienti di un tempo e che riempiono, dimenticati, enormi biblioteche, è inutile. Gli antichi manuali di magia - i grimori, come "La Chiave di Salomone", il "Lemegeton", il "Libro di Papa Onorio" - ci insegnano passo passo come si celebra una cerimonia magica: ma i gesti rituali sono movenze vuote; i simboli, i diagrammi, le figure non convogliano alcuna forza occulta.
Se lo studio e la pratica non sono sufficienti, in qual modo si potrà dunque ritrovare almeno una scintilla di quelli che furono l'antico potere e l'antica sapienza dei maghi? Resta una sola via da seguire: se operare come il mago non basta, occorre pensare come il mago, vedere l'universo con i suoi occhi, agire alla luce della sua logica. Solo così si potrà scorgere l'obiettivo del mago, il fine della Grande Opera: si comprenderanno le leggi alle quali egli si appella, le forze che entrano in gioco al suo volere, le ragioni del suo operare. Solo dopo di ciò si potrà pensare di imitarlo.
Chi non "diviene" mago, almeno nel senso di cominciare ad esaminare la realtà sotto il punto di vista della tradizione esoterica, non potrà avere mai della magia altro che una nozione confusa e ingannevole, per quanti testi consulti.
Comprendere questo, rendersi conto che la conoscenza del mago non è fine a se stessa, è il primo passo verso la conoscenza vera. La Grande Opera che perseguivano gli adepti di tutte le diverse discipline esoteriche era tesa verso la trasformazione soggettiva, culminante nel raggiungimento di un diverso e più alto stato di coscienza. Da questo discendeva, poi, il potere del mago, la sua presa di possesso della Natura, "al fianco dell'Archetipo, del quale diviene cooperatore", per usare l'espressione di Agrippa.
Sulla strada così aperta, ciascuno prosegue per quanto gli consentono la propria volontà e il destino approntato per lui.

La forza che, nascosta, guida la magia è la sete di potere. L'obiettivo supremo del mago venne definito per la prima volta dal Serpente nel Giardino dell'Eden. (Nota di Lunaria: per un commento esteso da esegeti VIP, vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/israele-esoterico-3-il-serpente-dagon-e.html ) Adamo ed Eva temevano che se avessero mangiato il frutto dell'Albero della Conoscenza del Bene e del Male sarebbero morti. Ma il Serpente disse loro: "Assolutamente voi non morirete. Poiché Dio sa che qualunque ne mangerete, si apriranno gli occhi vostri: e sarete come Dei, conoscitori del bene e del male."
Nella simbologia occulta il Serpente rappresenta la sapienza, e per secoli i maghi si sono dedicati alla ricerca del frutto proibito, che avrebbe portato a compimento la sua promessa. L'eterna ambizione dell'adepto delle Arti Nere consiste nell'acquistare potere supremo su tutto l'universo, a fare di se stesso un Dio.
Le radici della Magia Nera affondano nelle zone più oscure della mente umana; il grande fascino della magia sta nel pensiero su cui si basa. Il pensiero magico non è casuale, ha le sue leggi e la sua logica.
Viene spontaneo pensare alla magia come ad una cosa del passato; in realtà non è cosi'. Il pensiero magico è ancora profondamente radicato nella mentalità umana. La magia è stata praticata durante tutta la storia delle genti europee, sino al giorno d'oggi.

Il più celebre fra i maghi moderni, Aleister Crowley, era considerato uno Stregone Nero ed i suoi rituali sono saturi di sesso e sangue ad un punto tale che non si accordano col normale concetto di "Magia Bianca" (ma neppure con la Wicca Ginocentrica e percorsi spirituali femminili, visto che Crowley usava simboli, allegorie e citazioni androcentriche e falliche. Nota di Lunaria)  




Divertente "opera d'arte" fatta dai nostri amici cristianelli che riportano invocazioni a Satana... aggiungendo sullo sfondo un simpatico pentagramma "da magia bianca wicca style", che con l'invocazione a Satana c'entra come i cavoli a merenda

 della serie, "noi cristiani sì che siamo ACCCCCULTURATI in magia nera! Abbiamo letto tutti i libri di Harry Potter e siamo diventati super esperti!"



Curiosamente, negli antichi grimori, testi magici che insegnavano al mago a evocare gli spiriti, uccidere nemici, causare distruzione, forzare le donne al sesso, erano pieni di preghiere a Dio e agli angeli e consigliavano il digiuno e la mortificazione.

L'obiettivo del Mago è la conquista dell'universo. Per riuscirvi egli deve giungere a dominare tutto ciò che è in esso: il male come il bene, la crudeltà come la misericordia, il dolore come il piacere.
L'Uomo Completo, cioè quello che il mago aspira a diventare, è chi ha sperimentato e dominato ogni cosa.
Questa convinzione si lega strettamente alla teoria magica delle connessioni fra Dio, l'uomo e l'universo.

Qui trovate le mie immagini preferite a tema esoterico: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/08/esoterismo-21-le-immagini-piu-belle.html