Donne serial killer





Nell'ottobre del 2002, Aileen Wuornos, la prostituta della Florida che uccise a colpi di arma da fuoco sette automobilisti, venne giustiziata per i suoi crimini. Fu etichettata come "la prima serial kiler donna della storia americana" ma questa definizione non era assolutamente corretta. Ci sono state dozzine di donne killer nella storia americana.

La frase "serial killer donna" evoca immagini di un Jack lo Squartatore (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/05/jack-lo-squartatore-unanalisi.html) in gonnella, che segue le sue vittime fino a metterle in pratica, e poi in preda ad una folle frenesia erotica, le massacra e le mutila. In realtà non esistono donne che corrispondano a questo particolare modello; ma questo non significa che non esistano serial killer donne. Significa solo che uomini e donne hanno modi diversi di commettere omicidi seriali.

Le atrocità perpetrate da un serial killer maschio (stupri, mutilazioni, smembramenti, cannibalismo, necrofilia...) sembrano essere un riflesso di tratti tipicamente maschili. In altre parole, ci sono paralleli tra questo tipo di violenza - fallica, aggressiva, penetrativa, rapace - e lo schema comportamentale tipico del maschio in materia di sessualità. Per questo motivo è possibile vedere la mutilazione e l'omicidio sessuale come una sorta di grottesca distorsione (o "intensificazione patologica") della sessualità maschile "normale".

Ma se, nell'omicidio seriale, questo modello di comportamento così selvaggio è pertinenza esclusiva dei maschi, in quanto espressione distorta della loro sessualità, qual'è allora il suo equivalente femminile?

Chiaramente, esso dovrà riflettere gli aspetti più tipici della sessualità femminile. In generale, si può affermare che i serial killer donna differiscono dalla loro controparte maschile più o meno quanto il comportamento e le risposte sessuali delle donne differiscono da quelli degli uomini. (*)

Un'utile analogia in questo caso è data dalla pornografia. è una verità universalmente riconosciuta che, mentre gli uomini sono eccitati da rappresentazioni crude di sesso brutale, anonimo, (**) in generale le donne preferiscono invece un tipo di pornografia che abbia in sé almeno un accenno di intimità emozionale e di coinvolgimento affettivo (Nota di Lunaria: infatti la pornografia per donne è definita "pornografia rosa" e presenta storie sessuali coinvolgenti anche dal punto di vista sentimentale, titillando pienamente tutti i bisogni e i capricci e le aspettative femminili. In genere, quasi tutti gli uomini trovano il porno rosa soporifero)

Se queste differenze nei gusti abbiano una radice biologica piuttosto che culturale è una questione ancora aperta. Ma è innegabile che esistono.

Un'analoga distinzione è applicabile ai serial killer. Le donne psicopatiche non sono meno depravate dei loro equivalenti maschi, tuttavia di regola non è la penetrazione brutale ad eccitarle. La loro eccitazione non deriva dalla violazione del corpo di un estraneo con oggetti di forma fallica, ma piuttosto da una grottesca, sadica, parodia dell'amore e dell'intimità: dal somministrare medicine avvelenate a un paziente che non nutre alcun sospetto o dal soffocare con un cuscino un bambino addormentato.

In sintesi, dal trasformare con consumata lentezza un amico o un parente in un cadavere, coccolandolo mentre lo si accompagna verso la morte.
(ciò che effettivamente rese speciale Aileen Wuornos fu il fatto che era un fatto raro, anche se non unico, un esempio di donna che uccideva le sue vittime attraverso lo stile "fallico" aggressivo di serial killer maschi, come David Berkowitz, il "Figlio di Sam") (***)

Nel corso della storia la maggioranza delle donne killer ha eliminato le proprie vittime facendo uso di veleno (sono denominate "Vedove nere", le avvelenatrici seriali che hanno ucciso mariti e parenti). La maggior parte delle persone considera con indulgenza questo modo di uccidere, come se uccidere qualcuno somministrandogli cibo condito con arsenico fosse una forma di omicidio minore, quasi gentile.

Ma la realtà è che molte avvelenatrici sono sadiche mostruose che provano un intenso piacere ad osservare le sofferenze delle loro vittime.
Non c'è alcun dubbio che un omicidio commesso da un assassino seriale sessuale maschio tenda ad essere più spettacolare e più violento rispetto a quelli compiuti dalle femmine. Chi sia più malvagio però è un'altra questione. (****)


(*) Due note eccezioni sono state la contessa Bathory (tipo di lesbica sadica ed omicida)



e Leonarda Cianciulli (che però soffriva di allucinazioni e delirio mistico, ed uccise tre donne, sciogliendone poi i cadaveri) http://www.latelanera.com/serialkiller/serialkillerdossier.asp?id=LeonardaCianciulli
Si potrebbero citare anche Rina Fort https://www.horrorstab.com/blog/rina-fort-la-donna-che-massacro-la-famiglia-del-suo-amante/
ed Erika https://www.fanpage.it/l-amore-assassino-di-erika-e-omar-il-massacro-di-novi-ligure/

(**) Vero, molti uomini prediligono il genere porno noto come "forced sex", che rappresenta simulazioni di stupro (solitamente con "donne gaudenti"). Ma esiste anche il masochismo maschile, vedi il fenomeno del Femdom.


(***) Ma è possibile citare anche le terroriste cecene e quelle islamiche. La cosa curiosa, però, è che questo tipo di donna è decisamente aggressiva e sadica nei confronti di donne e "miscredenti infedeli" ma è sottomessa e passiva nei confronti degli uomini islamici loro mariti.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09/13/brigate-al-khansa-le-donne-dellisis-pronte-per-la-guerra-alloccidente/3027688/

(****) C'è da dire che le donne raggiungono una notevole crudeltà negli infanticidi commessi subito dopo il parto (non voluto, ovviamente). Vedi le vicende dei neonati gettati nel bidone della spazzatura (proprio perché la donna in questione lo percepisce come un rifiuto, un qualcosa di schifoso, da eliminare) o del bambino lanciato dal balcone.

https://it.blastingnews.com/cronaca/2017/05/lanciato-dal-balcone-dalla-madre-ecco-come-e-morto-il-neonato-trovato-a-torino-001738661.html