All'inizio, tutto ciò che esisteva era Dio e il Nulla. Dio inviò nel Nulla un'emanazione di se stesso - descritta come una luce - e da questa venne poi tutta una serie di emanazioni. Ve ne furono dieci in tutto e ogni successiva aveva in sé meno della sostanza divina. Le dieci emanazioni sono chiamate Sephiroth (Sephira al plurale). Lo Zohar spiega:
"L'Antico degli Antichi, l'Ignoto degli Ignoti, ha forma eppure non ha forma. Ha la forma per cui l'universo si preserva, eppure non ha forma perché non può essere compreso. Quando in principio assunse la forma della prima emanazione, causò che nove luci splendide emanassero da essa, le quali, raggiando attraverso di essa, diffusero una luce sfolgorante in ogni direzione... Così il Santo Antico è una luce assoluta ma celata in se stessa e incomprensibile. Solo possiamo comprenderlo attraverso quelle emanazioni luminose che sono anch'esse in parte visibili e in parte celate. Queste costituiscono il sacro nome di Dio"
Le Luci Splendide dei Sephiroth costituiscono il sacro nome di Dio perché sono l'identità di Dio. L'universo è Dio e i Sephiroth sono parte di Dio, sfaccettature della personalità divina o universale. Essi forniscono all'uomo un sentiero attraverso il quale potrà giungere Dio.
Dall'epoca classica sino al sedicesimo secolo, fu nozione comune che l'Universo era composto di Nove Sfere disposte l'una dentro l'altra. Lo strato esterno era la Sfera mossa direttamente da Dio, o Primo Mobile. All'interno vi era la Sfera delle stelle fisse e man mano digradando le Sette sfere dei sette Pianeti. La Sfera minore apparteneva alla Luna e all'interno vi era sospesa la Terra. Nei primi secoli dopo cristo si diffuse nel mondo attorno al Mediterraneo l'idea che l'anima venisse originariamente da Dio, discendendo atttraverso le Nove Sfere sino alla Terra, dove era imprigionata in un corpo umano. L'anima desidera ardentemente riunirsi a Dio e potrà soddisfare la sua aspirazione solo risalendo attraverso le Sfere sino al cielo. Ma ogni Sfera è guardata da angeli e lo spazio fra la Terra e la Luna è affollato da una legione di diavoli. Anche se l'anima riuscisse a negoziare con successo il suo passaggio con questi ultimi, i Guardiani delle sfere cercherebbero di rimandarla indietro. Solo gli iniziati alle tradizioni segrete conoscono le "parole di passo" che faranno aprire dai Guardiani le porte successive della sua ascesa verso Dio; si manifesta qui l'idea che è la conoscenza ad aprire la strada all'anima, non una buona condotta di vita. Quando l'anima lascia Dio e scende attraverso le Sfere diretta alla Terra, accoglie in sé di volta in volta le caratteristiche di ciascuna Sfera. Coraggio e bellicosità le vengono dalla Sfera di Marte, la capacità di amare da Venere. Queste caratteristiche si applicano all'anima in strati successivi, l'uno sopra l'altro: l'ultima veste o strato esterno che viene dalla Terra è il corpo fisico. Alla fine del processo l'anima è un'immagine in miniatura dell'Universo, ma con gli strati in ordine inverso rispetto a quello delle Sfere corrispondenti. Quando viene la morte, l'anima si libera dai suoi rivestimenti, cominciando con il corpo e proseguendo con gli strati l'uno dopo l'altro man mano che si innalza a Dio attraverso le Sfere.
La Cabala è basata su questa teoria della discesa e ascesa dell'anima pur considerando Dieci Sfere invece che Nove perché i cabalisti vennero influenzati dalla filosofia pitagorica. L'uomo si ricongiunge a Dio risalendo attraverso i Sephiroth sino alla loro fonte. La dottrina essenziale dei cabalisti è che la morte non è il preliminare assolutamente necessario per l'ascesa dell'anima attraverso le Sfere. L'anima può risalire la scala dei Sephiroth mentre è ancora nel corpo e l'uomo può fare di se stesso un Dio in terra. I dieci Sephiroth sono le grandi forze magiche che guidano l'Universo nonché gli impulsi che muovono l'uomo. Risalendo attraverso le Sfere, il mago acquista conoscenze delle potenti forze di ciascuna Sephira, le fa confluire in sé e le controlla.
Il processo della Cabala è una ricerca di Dio, ma può anche essere tentato per assicurarsi quel potere magico che appartiene all'uomo, il quale in potenza è egli stesso Dio.
I gruppi di occultisti che insegnano la tecnica dell'ascesi attraverso le Sfere hanno spesso dieci ranghi o gradi, corrispondenti ai Dieci Sephiroth. Nell'"Argentinum Astrum" di Crowley lo studente inizia come Neofita [Sephira 10, sfera della Terra], per divenire poi Zelatore [9, la Luna], grado nel quale doveva divenire esperto in certe pratiche affini allo yoga. Come Practicus [8, Mercurio] completava il suo allenamento intellettuale e studiava la Cabala; come Philosophus [7, Venere] completava l'allenamento morale, e veniva messa alla prova la sua "Devozione all'Ordine". Il grado successivo, Adeptus Minor, [6, Sole] prevedeva il raggiungimento della "Conoscenza e Conversazione con il Santo Angelo Guardiano" mediante un rito di magia sessuale al quale Crowley attribuiva grande importanza. Come Adeptus Major [5, Marte], l'adepto acquistava una certa padronanza della magia pratica, incluse alcune "questioni di dettaglio", quali la capacità di ottenere tutte le cose che si possono desiderare: "oro, libri, donne, e simili", di aprire le porte serrate, trovare tesori o avere uomini in armi al proprio comando. Era anche suo dovere dirigere i membri di grado inferiore con "equilibrata energia ed iniziativa, in modo da non permettere dispute o lamentele; deve impiegare a questo fine la formula chiamata "La Bestia congiunta con la Donna"...". Il grado seguente, Adeptus Exemptus, [4, Giove] "completa sino alla perfezione tutte queste cose": l'adepto deve scegliere se diventare un Fratello del Sentiero della Mano Sinistra o superare l'abisso che si apre fra Natura Umana e Natura Divina, per raggiungere i tre più alti Sephiroth e divenire Magister Templi [3, Saturno] che cura il suo giardino di discepoli e ottiene la perfetta conoscenza dell'universo. Quindi Magus [2, Sfera delle Stelle Fisse] che "acquista la saggezza, proclama la sua legge ed è Maestro di tutta la Magia nel senso più vasto e più alto." E infine, Ipsissimus [1, Sfera di Dio], il quale è al di sopra di tutto questo, e al di sopra della comprensione di chi appartiene ai gradi inferiori. Egli è "interamente libero da qualsivoglia limitazione che esista nella natura di tutte le cose, senza discriminazioni di quantità o qualità fra esse."
Nota di Lunaria: ovviamente Crowley proponeva una VISIONE DI POTENZA MASCHILE DELL'ESOTERISMO. Per le donne è meglio applicare un altro genere di visione, più incentrata sulla nostra psico-fisicità femminile, di autrici come Miranda Gray, Phillis Curott, Kathy Jones. Ha poco senso applicare Crowley, quando si è donne, visto che Crowley è idolatria fallica\simbolismo androcentrico in chiave esoterica.
E intanto sentiamoci i Cradle of Filth... :D