Il Wendigo!

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Il Wendigo (o Windigo) è un leggendario essere maligno della mitologia dei Nativi Americani Algonchini, antropofago. Sulle sue origini vi sono diverse ipotesi: si pensa sia figlio dell'Inverno e della Fame oppure, una volta, era una persona, un nativo americano o un cacciatore, che durante una carestia invernale divenne cannibale. Ha un corpo scheletrico, gigante (potrebbe arrivare anche a 3 metri), con artigli e denti enormi; può avere corna da cervo oppure un teschio da cervo al posto del volto. è molto veloce e rincorre le sue vittime. 



Nota di Lunaria: io non escludo che possa anche trattarsi di un antico Dio... a cui venivano offerti sacrifici umani, magari. Perché le corna da cervo le ritroviamo anche in Cernunnos, e più in generale, nei Signori degli Animali https://intervistemetal.blogspot.com/2020/09/il-simbolismo-del-cervo.html https://intervistemetal.blogspot.com/2020/09/gli-dei-pastorali-silvani-e-montani.html

Si può essere trasformati in Wendigo se si viene morsi da lui o se si mangia carne umana. Secondo certi criptozoologi, il Wendigo potrebbe essere un animale non ancora studiato. 
Probabilmente, all'origine del mito, vi è il tabù dei nativi americani contro il cannibalismo, tentazione che poteva essere presente durante gli inverni, particolarmente cruenti in quelle zone settentrionali del Nord America.

Il Wendigo è stato citato più volte nel film e nei libri horror, ed è celebre il Wendigo che compare nel libro "Pet Sematary" (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/09/per-sematary.html), dove il Wendigo si aggira per i boschi che precedono il terreno di sepoltura dei MicMac: una zona di sepoltura tremenda, capace di far resuscitare i morti, trasformandoli in esseri maligni e assassini.

"I Micmac credevano che questa collina fosse un luogo magico", spiegò. "Anzi, che l'intera foresta, dalla palude a nord e ad est, fosse magica. Crearono questo spiazzo, e qui seppellivano i loro morti, lontano da tutto il resto. Altre tribù preferivano starne alla larga: i Penobscot dicevano che questi boschi erano pieni di fantasmi.  In seguito, i cacciatori di animali da pelliccia cominciarono ad asserire suppergiù la stessa cosa.  Immagino che qualcuno di loro avesse visto un fuoco di Sant'Elmo, nella Palude del Piccolo Dio, e avesse creduto di vedere degli spettri. Con il passare del tempo, nemmeno i Micmac ci vennero più. Uno di loro asseriva di aver visto un Wendigo, qui, e che il terreno si era inquinato."

Ecco come viene descritto il Wendigo in "Pet Sematary" alle pagine 365-366-367-368

"Infine, il sentiero prese a scendere in modo più ripido e più costante. Poco dopo, finì con un piede nell'acqua e s'impantanò nella melma sottostante. (...) Guardò giù e vide l'acqua stagnare tra ciuffi di canne e bassi cespugli dalle foglie talmente larghe da far pensare a piante tropicali. (...) La palude era viva, ma non per i suoni che vi si udivano (...) Poi vi fu un suono, ed egli ricordò di averlo già udito: una risata acuta e sguaiata che terminava in un singhiozzo. Seguì un silenzio, poi la risata si ripeté, stavolta in un crescendo simile a uno stridulo grido maniacale che raggelava il sangue. Intorno, la nebbia creava un'atmosfera di irrealtà. La risata si spense, lasciando soltanto il mormorio monotono del vento, che ora si udiva, ma non si avvertiva più. (...) La voce - se di questo si trattava - si fece riudire, stavolta da sinistra. Qualche momento dopo, risuonò alle sue spalle, proprio dietro di lui... (...) D'improvviso la nebbia perse la sua luminosità e Louis si rese conto che nell'aria di fronte a lui era sospesa una faccia, sogghignante e farfugliante. Gli occhi, tagliati all'insù, come in un dipinto cinese, erano di un intenso grigio giallastro, infossati, lucenti.  La bocca si apriva in un ghigno; il labbro inferiore, tutto rovesciato in fuori, scopriva denti macchiati di colore bruno e quasi completamente consumati. Ma quello che colpì Louis furono le orecchie, che non erano orecchie, ma corna ricurve... e non corna come quelle del diavolo: corna d'ariete. (...) La lingua della testa fluttuante prese a penzolare, lunga, appuntita e di colore giallo sporco. Era ricoperta di scaglie. (...)  Qualcosa si avvicinava. Louis si arrestò del tutto, tendendo l'orecchio a quel suono... un suono che si avvicinava, inesorabile. (...) un suono vivente, un suono immenso. In qualche punto là intorno, e sempre più vicino, dei rami si spezzavano e c'era un rumore di vegetazione calpestata da inimmaginabili piedi.  (cos'è che si avvicina attraverso questa nebbia?)(...) ora tutto taceva e nell'aria greve di umidità si diffuse un odore misterioso e nauseabondo. Qualsiasi cosa fosse, era enorme. (...) La cosa veniva pesantemente verso di lui e si udiva, ora, vicinissimo, il fragore di un albero - non un ramo, ma un intero albero - che rovinava al suolo. Louis vide qualcosa. Per un attimo, la nebbia si macchiò di un grigio spento, ma quell'ombra diffusa e indefinibile era alta almeno una ventina di metri. (...) Louis sentiva che l'aria veniva smossa dal passaggio di quella presenza, udiva il tonfo di piedi da mammuth che calpestavano il terreno, seguito da un risucchio del fango. Per un momento, ebbe la certezza di scorgere, alti sopra di lui, due identici scintilli d'un giallo arancione. Scintillii come di occhi.  Poi, il suono cominciò ad affievolirsi. Via via che si allontanava, la palude si riempiva nuovamente dei suoni consueti. (...) Il Wendigo, quello era il Wendigo: quell'essere che si muove attraverso le zone del Nord, che può sfiorarti e trasformarti in un cannibale. Ecco cos'era.  Il Wendigo è appena passato ad una cinquantina di metri da me." 


Ovviamente il Wendigo è una fonte di ispirazione per diverse band di Metal estremo.

Per esempio: From The Thicket (Prog Death Metal)


Wendigo, Black\Thrash Metal


Frailty, Doom Death Metal  


Lock Horns (Extreme Prog Metal)  

Undermine The Supremacy (Melodic\Deathcore)

I Wendigo Psychosis 


(Black Metal a tinte sinfoniche) prendono il loro nome da una sindrome che porta a diventare cannibali. (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/10/il-cannibalismo.html)


Infine Forteresse, Black Metal di matrice '90, 



Di King ho anche questo, ma devo ancora leggerlo




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