Breve introduzione alla Pittura Materica\Arte Informale

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Gli artisti moderni usarono nuove tecniche di esecuzione e diversi materiali (anche insoliti) per la creazione dei loro dipinti.

Dopo i vari collages cubisti (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/11/introduzione-al-cubismo.html) che accomunavano sulla superficie del dipinto i materiali più diversi, ecco l'avvento di una "pittura di materia", una pittura, cioè, in cui i materiali insoliti che costituiscono la superficie del dipinto (i sacchi colorati e strappati di Burri, gli impasti di sabbia di Fautrier) si assumono il compito espressivo dell'opera.

La loro realtà  concreta ed umile ha un valore evocativo, in quanto stimola nell'immaginazione di chi crea e di chi guarda una trama di ricordi, sensazioni che si ricollegano all'esperienza di un mondo disfatto e dilaniato com'è il nostro. 

(Nota di Lunaria: se un tempo i pittori materici usavano sabbia e terra per rimandare alle trincee della Seconda Guerra Mondiale, oggigiorno dovremmo usare "le mascherine", come simbolo della crisi che stiamo vivendo...)

Quando apparvero i quadri di Alberto Burri, composti di tele di sacco sfilacciate e ricucite, intrisi di macchie di colore, molti pensarono fosse un mistificatore... ma Burri usava i sacchi, i rattoppi e i fili di ferro per esprimere la realtà della guerra, che aveva provato di persona.

(Nota di Lunaria: di Burri io apprezzo molto i cretti)

Antoni Tapies, celebre esponente della pittura materica (1), realizzava quadri che ricordavano delle vedute aeree di paesaggio e persino dei rilievi lunari; l'artista usava vari tipi di terre, sabbie, ocre, disposti a grumi, aperti da fenditure, segnati da solchi profondi, striature e squarci improvvisi.

(1) A volte questi artisti vengono anche definiti "Pittura Informale".

Con grumi di materia argillosa, radunata intorno a sbavature di colore e tormentata da larghi colpi di spatola, Jean Fautrier ha ottenuto una testa umana, di ostaggio, simbolo della guerra.  

Anche nel "Paesaggio" del 1957, la materia con la sua rugosità e le sue scalfitture rivela una potenza evocativa, una strana suggestione.





















Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2021/10/il-surrealismo.html https://intervistemetal.blogspot.com/2020/11/espressionismo-astratto-antipsichiatria.html https://intervistemetal.blogspot.com/2020/11/arte-contemporanea.html https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/astrattismo-surrealismo-metafisica.html https://intervistemetal.blogspot.com/2020/11/introduzione-allastrattismo-geometrico.html  https://intervistemetal.blogspot.com/2020/11/giorgio-morandi-e-lo-shoegaze.html https://intervistemetal.blogspot.com/2020/12/alle-origini-dellastrattismo-kandinskij.html

 

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