Leggende sul Cuculo

Info tratte da

In diverse culture, il Cuculo era un animalo profetico, capace di prevedere il futuro. Poteva indicare quanti anni restassero di vita a chiunque glielo avesse chiesto nel modo giusto. In Romagna, quando si vedeva un cuculo, si recitava la seguente filastrocca:

"Cocch cocch aragale, quent enn oja da campe?"

"Cuculo, cuculo dalla voce roca, quanti anni vivrò ancora?"

Se avesse sentito la filastrocca, il cuculo avrebbe smesso di cantare e poi avrebbe ripreso, facendo il verso tante volte quanto erano gli anni che restavano da vivere.

Però, se a fare la domanda era una bella fanciulla, d'animo puro e sincero, e se il cuculo in realtà fosse stato una creatura fatata che aveva assunto quelle sembianze, il cuculo magico avrebbe potuto rivelarle come vincere contro il tempo umano; in cambio, avrebbe dovuto dargli la bambina che aveva nel ventre, perché altrimenti la magia non avrebbe funzionato e la fanciulla sarebbe morta presto.

Questa era la formula da recitare:

"Oh Cucù dla barba biànca, quo ann l'è che 't vör ch'i scampa?"

"Oh Cucù dalla barba bianca, quanti anni vuoi che io viva ancora?"

Al che, il cuculo fatato avrebbe risposto:

Voglio che tu vinca il tempo, che tu abbia sempre il cuore contento, se mi dai la tua bambina, che è così bella e piccolina, voglio farla diventare una ninfa, che viva in una fontana, e che sia sempre contenta come una lontra in una sorgente, poi la farò diventare mia sposa, in una mattina luminosa, quando il sole che si sveglierà, nella fontana si specchierà, e nessuno più la vedrà perché la fontana è stregata

Nota di Lunaria: qualche notizia sul cuculo...

Il cuculo (Cuculus canorus) è facilmente individuabile per il caratteristico canto "cucù-cucù" che è tipico del maschio.  Il corpo termina con una lunga coda arrotondata all'estremità; la testa e il dorso sono grigi, il ventre bianco striato di grigio.  Depone un uovo alla volta nei nidi degli altri uccelli, di modo che questi, inconsapevoli, allevino il piccolo cuculo. Sono ghiotti di bruchi pelosi, nocivi alle conifere. Il maschio e la femmina sono simili; è migratore: passa l'estate in Italia.


Nessun commento:

Posta un commento