Il Romanticismo Inglese e la Rivoluzione Industriale

Info tratte da



I primi a influenzare il Romanticismo Francese furono i poeti, i pittori, i romanzieri inglesi. Il mito del "genio" si incarnava in Shakespeare che, con la sua prodigiosa fantasia "libera creatrice di liberi fantasmi", aveva acceso l'immaginazione di molti artisti romantici. 
E i personaggi dei popolari romanzi storici di Walter Scott rivivevano nelle tele dei pittori francesi, insieme ai protagonisti dei poemi di Byron e Shelley.
I romantici inglesi trasmisero inoltre il gusto per un ideale di vita vissuto intensamente e senza limiti: come Byron che morì volontario a Missolungi per accorrere in difesa della libertà del popolo greco.
 
Il desiderio di esperienze eccezionali, l'interesse per le scienze occute, la magia, l'alchimia, la suggestione di terre assolate ed esotiche alimentano, insieme alla poesia sepolcrale e ai "Canti di Ossian" tutto lo spirito romantico europeo. 

Favorevoli allo scambio di esperienze artistiche e culturali con gli altri paesi, donarono le suggestioni della loro arte con generosità maggiore di quanto non ricevessero in cambio. 
Anche il termine "Romantico" ha provenienze d'oltre Manica: infatti l'aggettivo "Romantic" era già in uso in Inghilterra nel XVII secolo col significato di romanzesco, nel senso di tutto ciò che poteva colpire l'immaginazione popolare, mentre nel secolo successivo venne associato a medievale-gotico, in contrapposizione a classico-antico. 

Nota di Lunaria: e come dimenticare che sono stati i Cradle of Filth ad usare il termine "Romance" in "Dusk and Her Embrace"...
 
Sempre in Inghilterra si sviluppano le dispute intorno ai concetti estetici di Pittoresco e Sublime, che guideranno due opposti atteggiamenti degli artisti romantici nei confronti della natura: nel primo caso il pittore coinvolge lo spettatore, attraverso il suo stato d'animo, in una visione spontanea e immediata di una natura animata e viva, sia pure in movimentato disordine. Nel secondo l'artista è dominato da emozioni più forti, di spavento, di terrore, di angoscia, di fronte a spettacoli naturali che gli danno la misura della propria piccolezza di fronte all'espressione della potenza o della collera divina: calamità, tempeste, mari agitati, 
enormi blocchi di ghiaccio, bufere, temporali, oltre a paesaggi terrificanti nella loro grandiosità, sono gli aspetti della natura nel Sublime.

A questi concetti si ispirarono i maggiori pittori romantici inglesi, Joseph Mallord William Turner e John Constable, che eserciteranno una forte influenza sulla pittura francese, da Delacroix fino agli impressionisti.
A Constable, a Turner e anche a Richard Bonington, morto a solo 26 anni, si deve la grande rivalutazione della pittura di paesaggio. Usando la tecnica dell'acquerello, insolita e rapida, ottennero degli effetti di luce che resero palpitante il cielo nelle sue variazioni di atmosfera e ne accentuarono l'importanza in rapporto al resto della composizione.
L'amore per la vita silenziosa e intima della campagna ha sempre rappresentato una costante dell'animo inglese: tracce di questo atteggiamento si trovano nei dipinti di Thomas Gainsborough e Robert Cozens. 
La pittura di paesaggio diventa prioritaria nel Romanticismo Inglese e i suoi pittori rendono protagonista la natura, a volte con un sentimentalismo permeato di malinconia, a volte con ardite e nuove soluzioni luministiche.
Constable, convinto che "la pittura di paesaggio, molto più della pittura di storia, potesse consentire al vero artista di esprimere il suo mondo di sogni e sentimenti", si dedicò a questo genere con lunghi studi all'aria aperta che lo portarono a raggiungere un senso di intimità con la natura, frutto di lunghi giorni di attenta e concentrata osservazione per cogliere il nascere e il divenire del più piccolo fenomeno come la formazione di una foglia, il movimento di una nuvola, il palpitare dell'atmosfera, lo spostarsi delle ombre sui prati. La campagna inglese non era mai stata penetrata con occhi tanto amorosi: il substrato romantico di Constable è proprio in questa dedizione totale alla sua terra a cui rimase legato sdegnando i viaggi all'estero che pure tutti gli artisti dell'epoca compivano alla ricerca di nuove emozioni. Constable no: è pago delle emozioni che riceve dalla natura e la natura lo ripaga generosamente. 
Al contrario di Constable, Turner non dipinse mai all'aria aperta. Seguace delle teorie sul colore di Goethe, secondo cui gli accostamenti di giallo, verde e arancione sono causa di una eccitante sensazione di gioia e quelli di blu e nero d'ansia e di inquietudine, Turner sente i colori quasi come elementi spirituali. Li usa quindi con assoluta libertà interpretativa, svincolandoli dalla forma che, col passare del tempo, perde sempre più importanza. Turner crea così, sensibile soprattutto alle suggestioni atmosferiche, dense di vapori e di nebbia, raffigurazioni fantastiche e libere che lo avvicinano a una visione "astratta" dell'arte. Il primo viaggio in Italia lo inebria della luce mediterranea, ma in special modo è suggestionato da Venezia, la città magicamente sospesa e riflessa sull'acqua. Turner esasperò la libertà del suo Romanticismo e non si curò più di nessuna regola. Per questo entusiasmò i giovani artisti francesi quando espose al Salon del 1824, ma per questo venne anche osteggiato dala critica inglese che disprezzava le sue tele "confuse e non finite"!





L'EPOCA D'ORO DELLA PITTURA INGLESE

Prima del Settecento si può dire che in Inghilterra i grandi pittori costituissero "un articolo di importazione": oltre ai preziosi quadri che i sovrani ordinavano ai più rinomati artisti stranieri, erano sbarcati nell'isola celebri maestri, provenienti soprattutto dalle Fiandre e dall'Olonda. Essi venivano trattati con tutti gli onori e perfino insigniti di titoli nobiliari. Per esempio, quando Rubens ripartì dall'Inghilterra dopo un soggiorno di nove mesi, poteva fregiarsi del titolo di "Sir", cioè baronetto. Lo stesso onore toccò al più grande dei suoi discepoli, Anton van Dyck, che finì col prendere stabile dimora in Inghilterra, diventando tanto popolare a Londra che fu "inglesizzata" anche la pronuncia del suo nome, che in Fiandra si leggeva come è scritto: per gli inglesi divenne "Sir Anthony van  Dyck", pronunciato cioè "van Daick".
Nel XVIII secolo si verificò una prodigiosa fioritura di pittori nazionali: per la prima volta i cittadini inglesi, i paesaggi inglesi, vennero ritratti con autentica sensibilità britannica. Nel grande secolo della pittura inglese, che va all'incirca dalla metà del '700 alla metà dell'800, gli anni più fortunati sono quelli del decennio 1760-1770 in cui lavorano Reynolds e Gainsborough, e quelli del ventennio 1820-1840, in cui dipingono numerosi capolavori i due grandi paesaggisti Turner e Constable.
Ogni epoca ha il suo precursore: il periodo d'oro inglese l'ebbe nella figura di un simpatico e geniale artista: William Hogarth; la sua pittura fu una vera e propria rivoluzione, anche se pacifica.


























ROMANTICISMO E RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

"Che beffa questa\della storia, tanto passata che futura!\Sento ora che tutti gli uomini si ingannano", scriveva il poeta inglese William Wordsworth sulla disillusione provocata dalla Rivoluzione Francese. 
Gli eventi del 1789 sfociarono nelle violenze ed esecuzioni di massa del Regno del Terrore: come poteva un idealista mantenere la speranza?
Anche restando in patria, Wordsworth e i suoi contemporanei dovettero assistere al tradimento delle idee illuministe.


La Rivoluzione Industriale che caratterizzò la fine del secolo in Inghilterra (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/economie-preindustriali-e-rivoluzione.html)
fu determinata dalle nuove conoscenze scientifiche e tuttavia ebbe conseguenze sociali terribili per città come Manchester, che fu invasa da mulini, fonderie e altri opifici alimentati a carbone che sfruttavano migliaia di operai provenienti dalle campagne.
Le condizioni di vita e di lavoro erano così misere da spingere Mark Twain a dichiarare: "Il passaggio da Manchester alla morte sarebbe inavvertibile" e Alexis de Tocqueville scriveva "L'uomo civilizzato viene trasformato quasi nel selvaggio che era un tempo".
Karl Marx concludeva che lo sfruttamento del proletariato avrebbe scatenato inevitabilmente una nuova rivoluzione.


Gli artisti visionari si rifugiavano nella natura in cerca di salvezza, soprattutto i poeti come Wordsworth e Coleridge: le "Ballate liriche" (1798), una raccolta di poesie firmata da entrambi, cambiarono il corso della letteratura diventando la fonte primaria di ispirazione per un'importante corrente del Romanticismo Inglese.
Così come Wordsworth cercava il sentimento e la pace nei paesaggi della nativa regione del Lake District, nell'Inghilterra del Nord, il pittore John Constable trovò la fonte della bellezza e della verità nei dintorni della sua casa nel Suffolk.

Constable e Joseph Mallord William Turner furono i pittori più affermati di quella che si può considerare l'età dell'oro del paesaggismo britannico.
Pur maturando stili diversi, la maggior parte degli esponenti del Romanticismo rifiutava la purezza neoclassica della linea e del colore, privilegiando composizioni più ricche e complesse.


Un altro aspetto che poneva il Romanticismo in deciso contrasto con il Neoclassicismo (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/breve-introduzione-al-neoclassicismo.html)

era l'attenzione riservata al sentimento individuale dell'artista, più attento alla propria ispirazione che non ai canoni tradizionali.

Per alcuni, come Turner, diventava del tutto secondario che lo spettatore cogliesse o meno il messaggio del dipinto: l'artista doveva fedeltà unicamente alla propria visione.

La nuova concezione dell'arte di cui fu portatore il Romanticismo perdura ancora oggi.

Nessun artista inglese espresse l'approccio individualistico della nuova arte romantica meglio di William Blake, poeta, pittore e incisore mistico originario di Lambeth.
L'artista riferiva di visioni, professava l'amore libero, preferiva l'arte gotica a quella greca e venerava l'immaginazione come "mondo dell'eternità", una sorta di grembo divino al quale tutti sarebbero tornati dopo la morte del corpo fisico.
 














Richard Wilson (1714-1782) è il padre fondatore della paesaggismo britannico. Stando alle parole di Constable, Wilson contemplava e rappresentava la natura esclusivamente per il proprio piacere, sebbene i suoi quadri rivelino la spiccata influenza di Claude Lorrain, in particolare nella riproduzione della luce di fine giornata, che illumina i paesaggi natii del pittore gallese.
I dipinti nostalgici di Wilson costituiscono il punto di partenza per la paesaggistica topografica che si diffuse nell'Inghilterra dell'epoca.








Anche Constable rinunciò all'accuratezza realistica per l'espressività emotiva: "La baia di Weymouth", il dipinto più antico tra quelli in mostra, risale alla luna di miele dell'artista sulla costa del Dorset e ne comunica appieno l'entusiasmo giovanile, con il cielo e il mare ricreati sommariamente da spesse pennellate di colore; la stessa spiaggia, che lascia affiorare a tratti la tela nuda e cruda, rivela un approccio alquanto radicale.
La vivacità di questa tecnica divenne tipica degli schizzi a olio dell'artista tra i quali "La cattedrale di Salisbury e Leadenhall visti dal fiume Avon" (1820).
Il pittore dipingeva le opere all'aperto per poi prenderle a modello, una volta rientrato nel suo studio, per dipinti più ponderati come "Il mulino di Stratford". Anche quest'ultimo, anticipando il "Carro di fieno" presenta il fiume Stour in perfetta armonia con gli operosi abitanti locali, come se la natura fosse davvero completa soltanto quando è in sintonia con gli esseri umani; le pennellate e le scelte cromatiche dell'artista rivelano una notevole varietà, che riguarda in particolare il fiume e l'area boschiva. Lo stile di Constable diventa ancora più commovente nelle ultime opere come "La cattedrale di Salisbury vista dai campi" (1831).
Nel corso della sua carriera, il pittore ebbe maggior successo in Francia che in Inghilterra.

 


 




APPROFONDIMENTO: LE PITTRICI PRE-RAFFAELITE













Per ulteriori approfondimenti sul Romanticismo Inglese: https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2017/08/introduzione-al-romanticismo-inglese-in.html