Recensione a ''La Volpe d'Argento''



 "La  Volpe d'Argento" di Irving Mathias [pseudonimo di Stanis Mulas]

Trama:  A milleottocento metri, sui Carpazi Boscosi, vivono in un villaggio fatto di capanne di tronchi, pochi Transilvani coraggiosi che rifiutano di sottomettersi ai conquistatori magiari. Un giorno, in circostanze misteriose, giunge al villaggio Macor che li induce ad attaccare la fortezza magiara di Hontyenj. I Transilvani lo seguono ma, da quel momento, il mistero che circonda Macor si trasforma in tragedia...

Le pagine più belle: 26-27-43

"Sei davvero una strana bestia", mormorò Runa. "Ora è meglio che io torni al villaggio e tu alla foresta. Spero che ci incontreremo ancora e che diventeremo amici. Spero che Jolios non ti uccida..." Si rialzò e si strinse nella pelliccia di pecora. La volpe aveva riaperto gli occhi, rossi come fuoco e la guardava come ad implorare altre carezze."
"A un certo punto la fanciulla si trovò la strada sbarrata da un tronco enorme e bruciacchiato, evidentemente abbattuto dal fulmine. Runa si arrestò a considerare l'ostacolo ed ecco che il tronco fu scavalcato da una coppia di grandi lupi grigi che si arrestarono a pochi passi dalla fanciulla, la lingua penzoloni, i rossi occhi famelici attenti ad ogni mossa di lei ad ogni accenno di paura."

P.s. qui abbiamo parlato delle "volpi mannare" giapponesi: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/05/giappone-2-le-kitsune.html