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Storia della Sicilia (in breve)
La particolare forma della Sicilia le ha valso il nome di Trinacria, che significa "a tre punte".
Il nome "Sicilia" potrebbe derivare dalla voce italica "sica", che indica la falce. Visto che la Sicilia fu da sempre terra arata e coltivata, il nome potrebbe intendersi come "Terra di falciatori".
Migliaia di anni fa era collegata alla Calabria (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/03/calabria-le-origini-pagane.html). è la più grande isola d'Italia. Le coste, i golfi, i piccoli arcipelaghi di isole che la costeggiano la rendono una ricercata meta turistica.
è ricca di agrumeti, boschi di montagna ma anche di paesaggi aridi; l'Etna domina un paesaggio di colline e pianure.
Grazie alla sua posizione geografica, la Sicilia in passato è stata una meta ambita da diversi popoli, che hanno lasciato la loro impronta archeologica: Fenici, Greci, Arabi, Vandali, Normanni.
I primi abitanti dell'Isola, però, furono Sicani, Elmi e Siculi (tutti di origine incerta) di cui abbiamo traccia fin dall'Età del Bronzo e del Ferro.
è a partire dal XIII sec. a.c. che le coste siciliane diventano meta per le navi greche; vengono fondate le prime colonie, tra cui Siracusa, che tra la fine del V e l'inizio del VI sec. divenne la più potente polis dell'Isola.
La Sicilia passa poi sotto il governo di Roma, guadagnandosi la fama di "granaio di Roma" per il suo approvvigionamento cerealicolo.
Sono i Normanni ad introdurre il sistema feudale che assegna i latifondi ai nobili e ai monasteri; sarà da questo sistema feudale che nascerà il fenomeno della mafia, nei primi del 1800. (1)
Sotto il regno di Federico II di Svevia la Sicilia diventa uno stato ben organizzato e Palermo diventa un centro culturale.
Il dominio spagnolo sull'Isola durerà fino al 1713 e con il trattato di Utrech, la Sicilia viene assegnata ai Savoia che la scambieranno con la Sardegna. Dopo vari conflitti, la Sicilia viene assegnata ai Borboni. Insieme a Napoli, formerà il "Regno delle Due Sicilie". Nel 1860, con Garibaldi, nasce il Regno d'Italia.
(1) La mafia nasce nel 1800, quando viene abolito il sistema feudale.
I grandi proprietari terrieri, per conservare i loro privilegi, assoldano persone di pochi scrupoli che con l'uso della violenza difendono le proprietà. Queste persone oltre ad essere ricompensate economicamente venivano anche difese dai baroni. Nasce così un potere parallelo allo Stato. Da questo momento, la mafia si espande dalle campagne alle città.
Nota di Lunaria: è interessante notare che Manzoni parlando di Lombardia sotto il dominio spagnolo del Seicento, parlerà dei "bravi", al servizio di Don Rodrigo. Non ho approfondito, ma sicuramente questo tipo di sistema (cioè nobili che ricorressero all'aiuto violento di mascalzoni) era diffuso anche in altre regioni d'Italia.
Per una storia della mafia, vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/le-origini-della-mafia-dal-1861-ad-oggi.html
sul brigantaggio: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/02/il-brigantaggio.html
La flora e la fauna della Sicilia
Palme, cipressi, pini marittimi, allori, querce, agavi, olivi, viti, mandorli, noccioli, castagni, faggi, betulle, fichi d'india, agrumi, carrubi, cotone, boschetti di ginestre costellano il paesaggio siciliano.
I parchi nazionali più importanti sono il Parco dell'Etna, il Parco Regionale dei Nebrodi, il Parco Regionale delle Madonie.
La fauna purtroppo è stata spesso messa a repentaglio per via dello sfruttamento del territorio, comunque si possono trovare istrici, cernie martore, vipere, volpi, conigli, porcospini e il tipico "surci giacalone" o topo dormiglione. Ci sono anche caratteristici cavalli selvatici chiamati "sanfratellani". Tra gli uccelli, molto diffusi sono il picchio rosso maggiore, la cincia mora, l'aquila reale, il falco pellegrino, il nibbio.
Arte antica
Delle ere preistoriche restano dipinti e incisioni ritrovati nelle grotte. Nelle grotte di Addura si possono ammirare figure umane ritratte in movimento e con particolari copricapi e maschere.
Nella grotta di Cala del Genovese, si trovano figure di animali come buoi, cervi, cavalli.
Spettacolari sono le latomie, antichissime cave di pietra che raggiungono anche un'altezza di 30 metri. (*) Durante la colonizzazione greca furono molti gli artisti greci che lavorarono in Sicilia; le opere più famose sono i templi di Agrigento e Imera e i teatri di origine greca come quelli di Taormina, Siracusa, Segesta, Tindari, Catania.
A Mozia restano tracce della colonizzazione fenicio-punica.
la cattedrale di Palermo subì vari rimaneggiamenti nei secoli.
Il pittore rinascimentale più celebre fu Antonello da Messina.
Simbolo di Catania è la celebre fontana dell'Elefante.
In Sicilia si svilupparono anche gli stili barocco, neoclassico e liberty.
Nel Novecento, l'artista più celebre è stato il pittore Renato Guttuso.
(*) Nota di Lunaria: Una poesia di Quasimodo si intitola "Latomìe"
Sillabe d'ombre e foglie,
sull'erbe abbandonati
si amano i morti.
Odo. Cara la notte ai morti,
a me specchio di sepolcri,
di latomìe di cedri verdissime,
di cave di salgemma,
di fiumi cui il nome greco
è un verso a ridirlo, dolce.
Qui trovate il post dedicato ai pittori del Meridione: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/07/ottocento-italiano-1-i-pittori.html
Feste
Sono celebri le processioni di sant'Agata e santa Rosalia, ma più interessante è l'"Abballu di li diavoli", che si svolge a Pasqua; mentre avanza il corteo con le effigi di maria e di cristo risorto, delle persone mascherate da Diavoli e da Morte si aggirano tra il pubblico. I Diavoli indossano enormi maschere di latta e sono vestiti di rosso, la Morte è vestita di giallo con una balestra in mano. I Diavoli spaventano le persone e la Morte scaglie delle frecce finte, ma cade al suolo ogni volta che incontra le statue di cristo e di maria.
C'è poi la Sagra del Mandorlo in Fiore ad Agrigento, una festa nata nel 1934 con lo scopo di esaltare le bellezze del luogo.
Celebri sono le marionette del Teatro dei Pupi, di origine spagnola, nato come divertimento popolare tra Settecento e Ottocento. Le marionette raffigurano gli antichi personaggi cavallereschi. Sono alte 80 cm, riccamente vestite e decorate.
Anche il carretto siciliano è molto famoso: nasceva come carro agricolo, più o meno nel Settecento, ma veniva abbellito e impreziosito con addobbi e decori.
La ricetta prevede si pestino delle mandorle insieme allo zucchero per legarle poi con albume e aromatizzarle con acqua di fiori d'arancio e vaniglia.
Il dialetto
I dialetti siciliani conservano tracce dei linguaggi greco, fenicio, arabo e normanno e possono essere di difficile comprensione.
Nota di Lunaria: ed è fantastico con il Black Metal dei geniali Inchiuvatu! Una delle band Black Metal più originali non solo d'Italia, ma del mondo intero!
Degli Inchiuvatu avevo già parlato in questo post: http://intervistemetal.blogspot.com/2018/07/giovanni-verga-1-i-romanzi-e-vita-dei.html
Non so perché, ma tendo ad ascoltarli soprattutto in estate 😁 quando rileggo anche le novelle di Verga 😁
Cito anche La Caruta Di Li Dei, più avantgarde e sperimentali rispetto agli Inchiuvatu dei primi cd.
Personaggi famosi:
Archimede, il celebre matematico e fisico
Antonio Veneziano: nato a Monreale nel 1543, studiò a Palermo e a Roma.
Ebbe una vita turbolenta, fu rapito dai pirati e morì in carcere. La sua fama di poeta in dialetto siciliano lo accompagnò per tutta la vita; nel 1859 venne stampata un'edizione delle sue poesie. Il suo metro è l'ottava siciliana a rime alterne (senza la rima baciata finale della normale ottava narrativa)
Natura è bedda per c'ha' stilu variu
e zocchi è variu è beddu, à bona cera.
Lu mundu, di lu tempu tributariu,
di quandu in quandu cangia di bandera.
Lu sui in tauru, cancru, libra e aquariu
fa jnvernu, autunnu, stati e primavera.
A mia sulu lu motu, ohimè, è contrariu:
in sulu, sempri, su' a lu statu ch'era.
La natura è bella perché ha un aspetto vario
e ciò che è vario è bello, ha buon aspetto.
Il mondo, debitore del tempo,
di quando in quando cambia bandiera.
Il sole in toro, cancro, bilancia, acquario,
determina l'inverno, l'autunno e l'estate e la primavera.
Per me solo, ohimè, il movimento è contrario: solo io sono sempre allo stato di prima.
Petri, chi fabbricati l'auti mura,
undi lu beni miu chiusu tiniti,
comu (secundu la vostra natura)
a lu gran focu miu non vi cuciti?
Com'a li mei suspiri c'è dimura?
Com'a lu chiantu miu lippu faciti?
A chi occultarmi l'armata figura
vui, chi né gustu, né sensu nd'haviti?
Pietre, che formate le alte mura,
dove il mio bene tenete prigioniero
come (secondo la vostra natura) non vi cocete
al mio gran fuoco di amore?
Come indugiate ai miei sospiri?
Come resistere al mio pianto?
Perché nascondermi l'amato aspetto
voi che, né piacere né intenzione avete?
Acqua, chi ducimenti murmurandu
per undi passi ti smauti la via,
criju, per zertu, chi ti vai avantandu
chi fusti specchiu di la ninfa mia
e di chiù criju chi vai convitandu
ch'ogn'unu vegna a gustarti di tia,
perchì ti detti, standusi lavandu,
parti di chidda grazia c'havia.
Acqua, che dolcemente mormorando
per dove passi tracci il tuo corso
credo, certamente che ti vanti
che fosti specchio della mia ninfa
e inoltre credo che vai invitando
che ciascuno venga a gustarti
perché ti diede, mentre si lavava
parte di quella grazia che aveva.
Alessandro Scarlatti, musicista del Settecento
Vincenzo Bellini, musicista dell'Ottocento
Giovanni Verga, il creatore del Verismo italiano! Lo scrittore che nelle sue novelle e nei suoi romanzi immortalò i contadini, i pescatori, i bambini minatori, le raccoglitrici di olive...
http://intervistemetal.blogspot.com/2018/07/giovanni-verga-1-i-romanzi-e-vita-dei.html
Luigi Pirandello, uno dei padri del teatro moderno e scrittore di romanzi e novelle.
Salvatore Quasimodo, poeta celebre per l'ermetismo dei suoi versi.
Renato Guttuso, pittore, caposcuola del realismo italiano.
Leonardo Sciascia, scrittore che affrontò temi come la mafia e la politica.
Il suo libro più celebre è stato "Il giorno della civetta" (che lessi quando avevo 13 anni, come lettura scolastica consigliata per le vacanze, ma che ricordo molto poco, dovrei rileggerlo. Nota di Lunaria)
Lara Cardella, autrice dei libri "Volevo i pantaloni" e "Volevo i pantaloni 2" https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/recensione-volevo-i-pantaloni.html
che testimoniano il maschilismo e la violenza domestica e familiare, nonché il bigottismo di paese.
Il simbolo siciliano della Triscele (e io ho anche gli orecchini a forma di triscele 😁)
Il famoso simbolo della Sicilia è formato da tre gambe e una testa femminile, probabilmente la Gorgone. Era usato fin dal VII secolo a.c e presenta analogie con il Triskell celtico. http://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/irlanda-10-geometrie-celtiche.html
Le gambe probabilmente alludono ai raggi del sole. La testa femminile probabilmente è quella di una Dea della fertilità. Nei modelli più antichi erano visibili i serpenti, poi sostituiti da spighe di grano, simboli di fertilità.
APPROFONDIMENTO: STRANI RITI DURANTE IL CARNEVALE
Info tratte da
A Belpasso, in Sicilia, per il Capodanno era usanza fare la questua per la strenna: i bambini, nel pomeriggio, e uomini e donne per la sera, bussano alle case chiedendo mustaccioli, cioè ciambelline ripiene di un impasto di vino cotto e farina.
Per l'Epifania, a Randazzo, c'era una tradizione legata al culto dei defunti: per liberare dal Purgatorio l'anima di un parenti si invitavano a pranzo ventun bambine (cioè delle vergini), che il giorno precedente avevano digiunato a pane e acqua.
A Paternò il fantoccio che rappresentava il Carnevale veniva bruciato fra i pianti e i lamenti di persone mascherate, che fin dalla mattina giravano lamentandosi come se avessero accompagnato un morto.
A Bronte durante la questua del giovedì grasso, i ragazzini, portando una lunga spranga di ferro appuntita, giravano per le case chiedendo roba da mangiare con questa espressione: "Mu faciti u laddaroru allura vi zziccu u cagnoru" ("fatemi fare il giovedì grasso, altrimenti vi infilzo il ferro")
La minaccia non era attuata e il ferro serviva solo per appendervi salsicce, lardo, frutta e altri cibi ricevuti.
A Salemi, per la festa di S. Giuseppe, vengono imbandite tavolate all'aperto con ricchi pranzi.
A Prizzi è famoso "l'abballu di li diavuli": durante la Quaresima un gruppo di giovani sfila per le vie del paese recitando un mimo mascherato che vede i partecipanti coperti da sacchi neri e con orribili maschere: sono i diavoli e in mezzo a loro c'è la Morte, nascosta sotto una maschera; armata di balestra prende di mira i passanti: chi è colpito viene afferrato dai diavoli e portato di peso in una taverna dove pagherà da bere a tutti, tra lo scherno dei presenti.
Queste maschere mostruose rappresentano l'epifania di demoni e morti, tipici dei momenti di transizione delle stagioni di rinnovamento dell'anno.
Nei paesi del Nebrodi (Mistretta, Tindari, Sant'Agata...) i capelli delle streghe sono di totale "niuru" (nero) mentre quelli delle fate sono biondo-oro.
E nerissime sono le chiome delle "Donni di Notti", che possono essere buone o malefiche secondo il loro capriccio.
Sono capricciose e abitano nei giardini, macchie, boschi, passano attraverso le serrature e possono farsi amiche o nemiche delle casalinghe.
Possono trasformarsi in rospi all'alba.
Sull'Italia in generale, bibliografia consigliata:
Per un approfondimento delle leggi e delle consuetudini del Sud Italia inerenti il delitto d'onore e lo stupro:
Siti archeologici:
Un approfondimento sulla magia popolare in Sud Italia:
(il mio gruppo italiano Sympho Black Metal preferito, insieme ai Dark Unfathomed)
P.s per chi volesse approfondire un po' di architettura italiana e delle nostre splendide rovine:
http://intervistemetal.blogspot.com/2017/05/i-castelli-italiani-e-le-copertine.html
Qui trovate due leggende spettrali delle zone di Mantova e Milano:
http://intervistemetal.blogspot.com/2017/07/castelli-evitati-due-storie-di-fantasmi.html
Siti archeologici:
Un approfondimento sulla magia popolare in Sud Italia:
Altro gruppo siciliano, consigliato, nel genere Symphonic Black Metal: gli Art Inferno
(purtroppo non più attivi da decenni) (il mio gruppo italiano Sympho Black Metal preferito, insieme ai Dark Unfathomed)
http://intervistemetal.blogspot.com/2017/05/i-castelli-italiani-e-le-copertine.html
Qui trovate due leggende spettrali delle zone di Mantova e Milano:
http://intervistemetal.blogspot.com/2017/07/castelli-evitati-due-storie-di-fantasmi.html