Svizzera: le origini pagane

Info tratte da




Nota Bene: Lo spunto per tale ricerca mi è stato dato dai siti cristiani gestiti da fanatici, che hanno strillato di arrivo dell'Anticristo dopo aver visto la cerimonia inaugurativa del Tunnel del Gottardo, basata (a tratti) su una scenografia un po' erotica e di difficile interpretazione (è il caso di riconoscerlo, soprattutto per coloro che non sono svizzeri).
Ad ogni modo, no, cari cristiani fanatici, tale spettacolo non è satanico (non certamente col "satanismo" da film horror che avete in testa voialtri ebeti monoteisti...). Al massimo è pagano. E probabilmente... gli elementi concettuali risentono del culto di qualche Signora degli Animali o delle Selve (forse nota come Helvetia e ricalcata o simile ad Artemide/Diana). E visto che (ahimé) la Svizzera oggigiorno è cristiana (questa grande peste che ci ammorba da secoli...), andiamo a ripescare le vere origini della Svizzera, le origini pagane, che i cristianelli ignorano (vabbè, se per questo ignorano anche la Summa Theologiae di Tommaso, e un mucchio di altra roba esegetica e teologica, per cui... come al solito dobbiamo spiegare le cose ai signorinelli spocchioselli).

***

Il territorio che oggi costituisce la Confederazione Elvetica fu originariamente celtico
(mettiamo anche la foto, si sa mai che qualche cristianello possa dubitare strillando che "Non è vero niente! è un tuo delirio! Non hai mai letto un libro!!!"...)




cioè occupato da popoli indoeuropei provenienti nel X secolo a.c. dall'Est. Degli insediamenti precedenti sono rimaste tracce nel Vallese (necropoli del Petit Chasseur) e nelle iscrizioni ticinesi e nord-lombarde (l'alfabeto di Lugano, detto "nord-etrusco") mentre l'occupazione celtica è attestata da notevoli scoperte che, nell'800, diedero addirittura la denominazione a epoche preistoriche forse palafitticole: come La Tène, località nel cantone Neuchatel da cui si designò un periodo dell'Età del Ferro. Successivi ritrovamenti hanno dimostrato la vivacità e la competenza di queste popolazioni nel campo del vasellame, della lavorazione dei metalli, della tessitura e dell'intreccio di canne.
Quando Cesare, nel 58 a.c., partendo dalla Gallia narbonense occupa le zone a nord e a ovest per raggiungere il Reno e la Britannia, "scopre" popolazioni celtiche, che già erano entrate in contatto con la nuova civiltà del bacino del Mediterraneo: caratterizzate da una notevole abilità tecnica nella lavorazione dell'oro, sono organizzate in tribù attorno ai centri sacrali e di difesa e intessono relazioni commerciali attraverso le Alpi, soprattutto per l'ambra del Baltico e per i bronzi etruschi.
L'Helvetia romana nasce attorno ai percorsi che da Augusta Praetoria (Aosta), dopo aver superato il Summus Poeninus (il colle del Gran San Bernardo), scendono verso Octodurus (Martigny), si dirigono a Vibiscum (Vevey), Lousonna (Losanna), Urba (Orbe), Aventicum (Avenches), la capitale dell'Helvetia.
Per la Svizzera è difficile parlare di unitarietà a livello di stili artistici perché il paese è caratterizzato da diversi ambiti politici e culturali risentendo molto l'influsso delle nazioni confinanti: ognuna di queste ha lasciato infatti nei secoli tracce indelebili. Fondamentale il ruolo delle vie di comunicazione, da quelle consolari romane al traforo autostradale del San Gottardo.

Già il Neolitico recente vede nell'attuale territorio svizzero lo sviluppo della metallurgia e l'apparizione di stele antropomorfe (...) Durante l'età del ferro si intensificano gli scambi con il mondo celtico.
Già in età romana lungo questa valle (Bregaglia) di confine transitava un'importante strada, che per circa 2000 anni - fino alla costruzione della ferrovia del Gottardo - rimase una delle principali vie di comunicazione attraverso la catena alpina.




[e forse visto che il posto si chiamava "Colonia Julia Equestris" forse era persino dedicato a Epona]



Nota di Lunaria: abbiamo quindi visto che la Svizzera subì influssi sia celtici che romani oltre ad essere un crocevia di scambi culturali. Ora, sappiamo che Celti e Romani erano politeisti e adoravano diverse Dee; in particolare, inerenti le selve e agli animali, ricordiamo Diana


legata non solo agli animali, ma anche all'equilibrio fra la Vita (nascita) e la Morte (decessi), in particolar modo protettrice delle partorienti (anche se curiosamente potrà sembrarci strano, visto che era una Dea Vergine!)





Per i Celti (zona Gallia), sono attestate Dee come Arduinna (a sua volta ricalcata o similare a Diana), Artio (probabilmente una Dea Orsa o degli orsi, legata alla fertilità)


e altre Dee come Epona (legata ai cavalli e molto amata dai soldati) e Nantosuelta (la compagna di Sucellos, Dio del martello) che insieme a Rosmerta incarnava la fertilità, [vedi qui: http://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/irlanda-7-divinita-femminili-panceltiche.html ] e le meno celebri Abnoba (legata alle foreste e fiumi), Damona (pecore, mucche),  Sequana (anatre),  Sirona (probabilmente Dea della Luna o degli Astri).
Ora, non è difficile ipotizzare che queste Dee fossero tutte venerate sia dai Romani che dai Celti, senza tante distinzioni o sottigliezze dietro.
Abbiamo visto che Dee come Diana o Arduinna erano praticamente simili (e una Dea della caccia salta fuori anche in ambito slavo! Devana!) 



e ambedue legate a selve e animali. Ora, vi pare possibile che la Svizzera, che vanta questi stupendi paesaggi




non avesse una propria versione locale di Diana/Arduinna? Ma certo che è probabile! E chi conosce un po' di antropologia e storia delle religioni





sa molto bene che anche con l'arrivo del cristianesimo, le antiche pratiche Pagane e il culto della Madre vennero mantenute in pieno, solo vennero "annacquate" e "camuffate" in questo o quel santo o madonna... suggerisco di leggersi direttamente questo illuminante saggio dedicato alla montagna e alla persistenza delle antiche usanze pagane:
 

O vedi anche qui:
http://www.intraisass.it/matriarcato_montagna.htm

Sappiamo che il nome della Svizzera era "Helvetia" e che per presentare, come allegoria simbolica la Patria si usa spesso la figura femminile:




Tra l'altro, anche in molti altri paesi si è scelto di rappresentare la Patria come una donna; vedi per esempio le rappresentazioni allegoriche dell'Albania, dell'Argentina, dell'Armenia, della Britannia, Bulgaria, Germania, Finlandia, Norvegia, Svezia, Spagna...



 o la nostra Italia Turrita (a sua volta derivante da Cibele... la Grande Madre... Turrita!)


Non è plausibile che la figura allegorica di Helvetia altro non sia che l'antica Dea locale che proteggeva e/o incarnava le vallate, la flora, la fauna?
La vediamo in atto di protezione delle vallate, del lago (quindi dell'acqua...), attorniata da fiori (stella alpina, simbolo della Svizzera, genziana... anche i Romani avevano una Dea dei fiori: Flora)
Helvetia (parola che ora indica la Svizzera personificata in allegoria), quindi, potrebbe essere stata, nel periodo romano/celta, una Dea locale delle vallate, delle selve e della flora. Ma c'è di più.
Nel video dello strano spettacolo organizzato per la celebrazione del Tunnel del Gottardo, compare uno stambecco dai cristiani scambiato per... una capra :P




Sì, di sfuggita può sembrare una capra, ma nel video erano rappresentati stambecchi, e non capre. E lo stambecco, insieme al camoscio, è l'animale simbolo della Svizzera. Cercando leggende sugli stambecchi su alcuni siti di amanti degli animali, se ne trova una interessante, riguardante un "Re degli stambecchi", che avrebbe dato la sua benedizione ad un personaggio mitico che sarebbe stato "il primo svizzero".
Partendo dal presupposto che le antiche leggende partono sempre da una base di verità storica, sarebbe plausibile immaginare che in Svizzera secoli fa oltre ad una Sacerdotessa che rappresentasse la Dea Helvetia, ci fosse "il compagno della Dea", ovvero un Sacerdote maschio mascherato da stambecco (e quindi con le corna)...
 

Sappiamo che nell'antichità esisteva il culto degli animali  - capra inclusa, ma non con l'idea che ne hanno i cristiani, vedi il post dove spiegavo bene tutto il simbolismo http://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/il-caprone-1-i-veri-significati.html
http://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/il-caprone-2-i-veri-significati.html
e che era consuetudine che i Sacerdoti indossassero corna animali (cervo, toro ecc.) e rappresentassero graffiti con "uomini-animali" 





 Persino in Africa si adora(va) un Dio con le corna, Legba! (notate come le corna si accompagnino al fallo maschile eretto, segno di fertilità)



Quindi, la strana cerimonia che si è svolta per la celebrazione del Tunnel del Gottardo, più che "satanica", come pensano gli ebeti cristiani, è pagana, e in particolar modo, secondo me, rievoca gli antichi riti di fertilità e fecondità, se non una Hieros Gamos tra la Sacerdotessa/Helvetia e il Sacerdote/Dio Cornuto (probabilmente una specie di Cernunnos degli stambecchi).
In conclusione: si sa, i cristiani vedono "satanismo" dietro ogni cosa. Io, da non-svizzera, che ho trovato bizzarro il video della cerimonia, a differenza dei cristiani, sono andata a cercare meglio sulle fonti, e se proprio di "influenza occulta" dobbiamo tacciare la cerimonia svoltasi al San Gottardo, parliamone, ma specificando bene che questi elementi non sono satanici, ma al massimo si riferiscono al Paganesimo e probabilmente alcuni elementi locali di Paganesimo Svizzero (poi magari fusosi con quello celta/romano) sono comunque sopravvissuti nelle leggende locali (e nell'inconscio collettivo dei residenti).


Chiudo lasciandovi uno dei pochi commenti sensati, che è stato lasciato al sito cristiano che gridava all'arrivo imminente dell'Apocalisse:




Tra l'altro poi proprio nell'Alto Vallese, verso il 2 febbraio (data pagana...) si svolge una strana processione (la Lötschental)  di "mostri pelosi" (Tschäggättä) mascherati con pelle di capra, pecora e maschere, con un grosso campanaccio. 



Trascinandosi in giro per i villaggi da mezzogiorno fino alle 6 di sera, sporcano di fuliggine chiunque capiti loro a tiro. Sembra che questa tradizione serva a tenere lontani dalla valle l'inverno e gli spiriti maligni (un po' come per i nostri Mamuthones!)

Chiudo dedicando un pensiero all'ultima "strega" bruciata dalla follia cristiana: Anna Göldi...
Chissà che non fosse proprio una devota di Helvetia...




Per quanto riguarda la scena Metal, la Svizzera, ad oggi, ha 1015 band (di tutti i generi) ma io onestamente non ho mai approfondito la scena Metal svizzera, anche perché quando compravo i giornali (1999-2003) di interviste e di recensioni alle band svizzere le ricordo col contagocce. Citiamo le più famose, ovvero Celtic Frost e Samael. Qualcuno si scandalizzerà, ma a me i Celtic Frost non sono mai piaciuti, (pur conoscendo bene la loro importanza storica) quindi non sono la persona più adatta a presentarli...


Dei Samael (che hanno cambiato sound, negli anni, 


e io francamente non li ho mai seguiti più di tanto nei dettagli) consiglio soprattutto questo, "Worship Him", risalente al loro periodo Black Metal:


C'è da dire però che non sono mai stati un gruppo che ha rilasciato lavori scadenti, anche se difficilmente un appassionato integralista di Black Metal potrà "digerire" e valutare in maniera positiva e senza preconcetti e pregiudizi i loro cd più "industrial elettronici" (comunque a me non dispiace la loro epoca "futuristica" anche se non l'ho mai seguita nel dettaglio)

 
Per i collezionisti, c'è anche il box con i loro primi lavori Black Metal


e per i nostalgici dei "bei vecchi tempi", qui trovate una loro intervista del '93, con foto d'epoca:


Il vecchio logo però è sicuramente più bello che non quello che hanno usato in seguito!

P.s non c'entrano un fico secco con la Svizzera, ma già che ci siete rispolverate anche i Moonspell dell'era Black Metal: https://www.youtube.com/watch?v=4FSb2sQeb-U