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Commenti e integrazioni a cura di Lunaria
Il sospetto che il regno animale rappresenti un mondo a sé, estraneo a quello dell'uomo e improvvisamente capace di tramutarsi in un universo di follia distruttrice, aleggia da tempo fra le pagine della letteratura orrorifica. Se vogliamo ricordare qualche illustre precedente, ci corre l'obbligo di segnalare un gioiellino di Daphne Du Maurier, "Gli uccelli", cui Alfred Hitchcock si ispirò per il suo memorabile film
e quel potente affresco che è "Il terrore" di Arthur Machen, dove la rivolta all'uomo è totale e inarrestabile. La cinematografia ha illustrato parabole di questo tipo con effetti agghiaccianti: da "Tarantola" a "Frogs" e "Bug, l'insetto di fuoco"
è tutto un pullulare di creature che insidiano il primato della nostra razza.
Molte volte (e la tendenza si è fatta assai spiccata nei prodotti di questi ultimi anni) il discorso parte dall'ipotesi che gli animali si ribellino per puro e semplice spirito di auto-conservazione, cioè per togliere dalla mano dell'uomo, ben più malvagia della loro, gli strumenti che gli consentono di stuprare e distruggere l'ambiente. Una rivolta a sfondo ecologico, quindi, prodotto collaterale di quel processo di degradazione tecnologica i cui frutti sono sotto gli occhi di tutti; e obiettivamente, a essere onesti, cosa si potrebbe rimproverare ai poveri animali, nostri schiavi da sempre, se decidessero che è giunta l'ora di mettere un freno alla nostra pazzia? (Nota di Lunaria: questa è una domanda che praticamente risuona di continuo in ambito animalista...)
Per saperne di più, vedi https://intervistemetal.blogspot.com/2018/09/animalismo-antianimalismo-ed.html
C'è da dire che però di tanto in tanto gli animalisti paiono dilettarsi in immagini splatter e di puro sadismo contro gli esseri umani... :P
il che porta inevitabilmente a degenerare nell'eco-terrorismo e nella misantropia contro l'intero genere umano...
In altri casi, come ad esempio in questo "Artigli"
non esistono premesse ideologiche: ci si riallaccia direttamente al fantastico e si dice che gli animali, a nostra insaputa, tramano nell'ombra per questo o quell'altro scopo.
Nell'Eco-vengeange, ovvero quel filone di film horror dove un animale (o più animali) si ribellano all'uomo, l'animale si libera (momentaneamente) dal ruolo di strumento cui dai tempi di Aristotele è confinato, e diventa soggetto agente e pensante, avvicinandosi quasi all'individualità tipica dell'umano. Un'ulteriore riflessione che si può fare al riguardo è che nell'Eco-vengeange la Natura si rivolta contro chi l'ha violentata (Nota di Lunaria: e si potrebbe persino allargare il confronto ai Rape & Revenge!, in cui la violentata diventava una vera e propria nemesi ultraterrena contro gli stupratori - vedi film come "Non violentate Jennyfer", in tal senso è emblematico che entrambe - la donna violentata che si fa giustizia da sé e Madre Natura - siano di sesso femminile...)
In effetti, in film come "Frogs" si lasciava già intendere che gli animali si ribellavano proprio per evitare che fosse l'uomo, per primo, a distruggere la Natura, così come in "Long weekend" di Colin Eggleston, una coppia di coniugi simboleggiava un virus che Madre Natura doveva eliminare dal proprio organismo, ricorrendo agli animali del luogo come "spazzini".
Nota di Lunaria: Al di fuori dell'Eco-Vengeance "purista" stanno poi quei film, non totalmente Eco-vengeance, ma che citano gli animali in chiave horror: nella "Mosca" (oltre all'originale, vedi anche il bellissimo remake di Cronenberg) uno scienziato, durante un'esperimento, "si fonde", nel DNA, con una mosca, diventando un ibrido, non più umano, ma neanche totalmente animale, a tratti esultando della sua nuova potenza, motivo concettuale che torna quasi sempre anche nella letteratura e nella filmografia sui Licantropi (altro ibrido: mezzo umano e mezzo lupo, o meglio né totalmente lupo né totalmente umano...); e celebre (e mostruosa), nel film di Cronenberg, è la scena della donna, l'amante dello scienziato, che sogna di partorire un enorme cagnotto! Animali assassini appaiono anche nei film di Argento (Suspiria, Tenebre, Inferno), anche se non erano l'elemento centrale del film, ma piuttosto strumenti posseduti dal Male. In tal senso, menziono anche il bel "Il nido del ragno" di Gianfranco Giagni (1988)
incentrato su una setta di malvagi adoratori di un mostruoso Dio Ragno Umanoide. Il che, in realtà, è tutt'altro che un fantasia cinematografica, perché diversi popoli hanno adorato il ragno, creduto il Dio Creatore del mondo. https://intervistemetal.blogspot.com/2018/11/il-simbolismo-del-ragno.html
Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/11/il-dio-mantide-dei-boscimani.html
Nella storia della Fantascienza, dagli anni '50 in poi, non sono mancati animali, solitamente insetti (formiche, scarafaggi, vespe...) o aracnidi resi giganteschi, nel cosiddetto "filone gigantista" dell'Eco-vengeange. Altre varianti del genere sono animali modificati geneticamente (proprio dall'uomo) o entrati in contatto con materiale tossico e radioattivo scaricato nelle fogne (vedi "Slugs").
Anche qui, la morale è chiara: l'uomo ha avuto la superbia di modificare e alterare il DNA animale (magari per farne profitto!) e ora ne paga le conseguenze. E anche questo è un elemento, che in realtà, il cinema copia dalla realtà: difatti basterebbe citare le sperimentazioni animali nei laboratori o nelle fattorie, tese a "far aumentare di peso, con più carne" galline, mucche, conigli...
Ci sono poi animali che istintivamente ci inquietano o si portano appresso tutta un'eredità di simbolismo che sembra sedimentato nel nostro inconscio: il gatto (non a caso sterminato durante il periodo della caccia alla strega), ma anche il ragno, animali, peraltro, collegati alle Dee (e non a caso, demonizzati).
E più che essere "orrorifici", i film dell'Eco-vengeange, sono "moralizzatori": non ci portano a riflettere su cosa ci aspetta se un giorno gli animali decidessero di provare su di noi quello che noi stiamo facendo loro? E così, non è poi tanto strano o surreale immaginare visoni che se ne vanno in giro con pellicce di pelle di donna, pulcini che triturano vivi bebè umani, scimmiette che spellano o mettono sotto ghiaccio esseri umani, mucche che fecondano a forza donne, tori che castrano uomini, galline che amputano bocche e piedi, conigli e agnelli che impacchettano esseri umani, appena macellati, in lindi cellophane...
Filmografia consigliata:
- Gli uccelli di Alfred Hitchcock (1963)
- Swarm di Irwin Allen (1978)
- Frogs di George McCowan (1972)
- Long weekend di Colin Eggleston (1979)
- Day of the animals (Future animals) di William Girdler (1977)
- Wild Beasts, belve feroci di Franco Prosperi (1982)
- Grizzly, l'orso che uccide di William Girdler (1976)
- Monkey Shines: esperimento nel terrore di George Romero (1988)
- Link di Richard Franklin (1986)
- Il migliore amico dell'uomo di John Lafia (1993)
- La notte della lunga paura di William F. Claxton (1972)
- Willard e i topi di Daniel Mann (1971)
- Il cibo degli Dei di Bert L. Gordon (1976)
- Artigli (Strays) di John McPherson (1991)
- Oltre l'urlo del demonio: Razorback di Russel Mulcahy (1984)
- Mamba di Mario Orfini (1988)
- Anaconda di Luis Llosa (1997)
- Fase IV: distruzione terra di Saul Bass (1974)
- Mimic di Guillermo del Toro (1997)
- Ticks di Tony Randel (1993)
- Aracnofobia di Frank Marshall (1990)
- Arachnid di Jack Sholder (2001)
- I carnivori venuti dalla savana di Jeff Lieberman (1976)
- Slugs di Juan Piquer-Simòn (1988)
- Lo squalo di Steven Spielberg (1975)
- Shark, rosso nell'oceano di Lamberto Bava (1984)
- Blu profondo di Renny Harlin (1999)
- Piranha di Joe Dante (1978)
- L'orca assassina di Michael Anderson (1977)
- Tentacoli di Ovidio G. Assonitis (1977)
- Octopus di John Eyres (2000)
- Alligator di Lewis Teague (1980)
- Lake Placid di Steve Miner (1999)
- Killer Crocodile di Fabrizio de Angelis (1989)
Per approfondimenti sul Totemismo vedi:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/totemismo.html
Per approfondimenti sulla violenza sugli animali:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/brutalita-ancora-consentite-dalla-legge.html