Arte Asiatica (4) l'India nel periodo Moghul e delle miniature Karga

Per i periodi precedenti:  https://intervistemetal.blogspot.com/2020/09/arte-asiatica-2-lindia-nei-periodi.html   https://intervistemetal.blogspot.com/2020/09/arte-asiatica-3-lindia-nel-periodo-gupta.html

Già dal'VIII secolo i Musulmani nella loro sete di espansione avevano minacciato a più riprese i confini dell'India; e nel X secolo un regno turco-musulmano era sorto a Ghazna, nell'Afghanistan, così vicino all'India da costituire un continuo pericolo per le province settentrionali. Ma fu solo nel 1196 che la resistenza dei regni indù cadde di fronte al sultano Aibek, il quale entrò in Delhi che più tardi divenne la capitale del suo nuovo sultanato. In poco tempo il dominio musulmano si estese su una vasta parte dell'India settentrionale e centrale, compreso anche il Deccan, e l'arte musulmana entrò di prepotenza nel cuore della vecchia India, mescolandosi alle secolari tradizioni locali. L'arte musulmana sostituì alle architetture fantasiose e irrazionali di matrice indù, il senso matematico e proporzionato delle costruzioni, motivi geometrici e astratti, colori brillanti e luminosi.

Come unità politica il regno musulmano non ha lunga vita in India: fra il 1348 e il 1412 a causa di ribellioni interne, si fraziona in una serie di sultanati regionali, in lotta tra di loro.








Un genere di arte che conobbe particolar sviluppo dal XIV secolo in avanti fu la pittura miniata, come decorazione di manoscritti, sia sacri che profani. (vedi anche la pittura miniata su Todi Ragini https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/todi-ragini-e-la-potnia-theron.html) Gli esemplari più antichi appaiono in uno stile composito, sostanzialmente persiano ma non privo, specie nei dettagli, di caratteristiche indù. Le miniature più belle sono quelle nello stile Rajput, lo stile dei principi del Rajasthan, che alla fine del XIV secolo si ribellarono ai Musulmani.

Approfittando della situazione politica indiana incerta e caotica, i Moghul, proveniente dai regni medio-orientali di Samarcanda e di Kabul, si impadronirono dell'India durante il XVI secolo. Babur e suo figlio iniziarono l'opera di conquista ma fu solo con il grande Akbar che l'impero Moghul si costituì in forma stabile sul suolo indiano. Egli dimostrò una notevole larghezza di vedute, assumendo ministri Musulmani e Indù, riempiendo l'harem di principesse indigene e promettendo libertà di culto.

Il risultato fu una civiltà che riuniva le caratteristiche di tre razze diverse, gradatamente equilibrate tra loro per formare un complesso unitario.

Di proprio i Moghul recarono il gusto per i grandi giardini fioriti, rallegrati da piscine e fontane zampillanti, per edifici ottagonali adorni di vaste sale aperte. La loro prima capitale ebbe sede in Delhi; altre città importanti furono Agra, Ajmer e Fathpur.

Le miniature moghul sono tra le più belle di tutta l'arte indiana: raffigurazioni di fiori, uccelli, sovrani, belle cortigiane.

Ugualmente raffinate sono le arti minori che producono tessuti, broccati, ceramiche e bronzi degni della miglior tradizione persiana. 












Altro approfondimento: LA PITTURA KANGRA (1700)

Nella scuola di Kangra, fondata sulle colline del Panjab intorno al 1740. Si ebbe l'ultima grande manifestazione della tradizionale pittura rajputa, fiorita nelle corte medioevali indiane sotto il patrocinio dei sovrani.
















Dal Kamasutra:





Per approfondimenti vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/induismo.html

 

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