Sul piano politico una piccola dinastia provinciale, quella dei Gupta, si fece interprete di una reazione nazionalista: da tempo, nelle terre dell'India, estranee alla cultura occidentale, si mescolavano credenze e religioni diverse, lingue e dialetti, molteplici filosofie e letterature. Partendo dal Bihar, i Gupta conquistarono l'India settentrionale e centrale, giungendo a Sud fino al Deccan. Il loro regno rappresentò l'esaltazione del più autentico spirito indù (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/induismo.html) e fu considerata un'età dell'oro nella storia indiana.
L'antica religione induista conobbe il suo trionfo: suddivisa nei principali culti di Vishnu, Krishna, Shiva, essa offrì all'arte nuove e ricchissime possibilità d'espressione.
Nota di Lunaria: Qui il libro è di parte e non ci fa sapere che accanto al culto indù per gli Dei maschili, esistono anche centinaia di Dee: Parvati, Kali, Lakshmi, Durga, Dhumavati...
Tutto il patrimonio culturale e filosofico che i secoli avevano tramandato dal tempo dei sacri Veda, codificato e unificato, entrò nella civiltà del tempo, cui si era aggiunto l'apporto positivo dei contatti con l'Occidente. La società Gupta fu una società fiorente, aristocratica e colta. Non si può dire che l'arte di questo periodo sia prevalentemente religiosa, giacché non esiste in India un reale distacco fra pratica religiosa e attività profana; nella varietà delle credenze resta come denominatore comune la singolare coesistenza del più astratto misticismo con una prorompente e gioiosa sensualità.
Nota di Lunaria: e anche il fatto che l'Induismo ha praticamente divinizzato di tutto
Qualche esempio di festa e celebrazione indù:
Il Karva Chauth è un rito eseguito dalle donne:
le donne sposate digiunano un giorno intero e offrono preghiere alla Luna per chiedere prosperità, fertilità, successo, longevità per i loro mariti. Usando un setaccio o un vaglio, riescono a vedere i visi dei loro mariti. Mi sembra, tenendo presente anche l'analisi di Neumann, che l'idea sia che al "Signore della Luna" possano rivolgersi sole le donne, perciò in questo contesto sono le donne le mediatrici tra il Dio e l'essere umano; ecco perché sono le donne che chiedono alla Luna - dagli indù percepita come dio maschile - di avere prosperità e longevità per i mariti, che non possono fare direttamente questa richiesta alla Luna.
Diwali, la festa delle luci
Danze di Navaratri Garba - tipica soprattutto del Gujarat -
Non sono riuscita a risalire al perché, però, durante la danza uomini e donne battono le bacchette. Forse è qualcosa legato ad una sorta di metafora sessuale legata alla fertilità... Comunque si balla soprattutto in cerchio... mi ricorda la condanna cristiana ai "balli delle streghe ai sabba" che si credeva fossero fatti a cerchio, in senso antiorario
La puja, offerte messe su un vassoio
Il calice Kalash, simbolo di buon augurio
Il Vat Savitri Puja Vidhi, una sorta di "adorazione arborea", da quanto ho capito, dedicato a Brahma e a Savitri
Tulsi Vivah, una sorta di celebrazione del Tulsi, una specie di basilico, dagli indù divinizzato in una Dea
Infine, diciamo che il sari è uno degli abiti più belli del mondo!
Fedeli soprattutto al dio Vishnu, gli imperatori Gupta eressero in suo onore numerosi templi, che costituirono il prototipo del tempio indù successivamente arricchito ed elaborato ma mai sostanzialmente modificato.
Queste sculture rendono bene il carattere erotico dell'arte indiana dei secoli più antichi, precedenti la colonizzazione musulmana: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/09/arte-asiatica-2-lindia-nei-periodi.html
Qui trovate il periodo Moghul: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/09/arte-asiatica-4-lindia-nel-periodo.html
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