è da tanto che non tratto il contesto celtico... per cui ecco un post nuovo di zecca su questo Dio.
Avevo già fatto uscire tanti post a tema Celti\Irlanda:
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/irlanda-1-breve-storia-dellirlanda-e_14.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/irlanda-4-i-celti-nel-commento-di-jan.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/irlanda-5-il-calderone-e-i-druidi.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/irlanda-6-culto-dellacqua-degli-alberi.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/irlanda-7-divinita-femminili-panceltiche.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/irlanda-8-il-culto-delle-teste.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/irlanda-9-uccelli-animali-e-gatti.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/irlanda-10-geometrie-celtiche.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/germani-celti.html
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Info tratte da
"Fra gli Dei i Celti venerano soprattutto Mercurio; ci sono molte sue statue, lo considerano come l'inventore di tutte le arti, come la guida lungo le strade e nei viaggi; essi gli ascrivono il più grande potere negli affari pecuniari e commerciali".
Ma dietro questa divinità si nascondono gli Dei della Natura e dei lavori, tipici del contesto celtico.
Il Mercurio gallico è stato equiparato al gallico Lugos e all'irlandese Lug, porta il petaso e il caduceo, come Mercurio, ma i serpenti che si attorcigliano sul caduceo hanno una testa d'ariete, tipica del simbolismo dei celti.
Il Dio celtico, a differenza di Mercurio, ha la barba e indossa un abito celtico e non la corta tunica romana: il mantello di pelle corredato dalla bisaccia e dal bastone da pellegrino; al collo porta il torques, la collana ritorta del guerriero; infine, ha, come arma, la fionda, con la quale colpisce l'unico occhio di suo nonno Balor, il capo dei malvagi giganti con i quali la stirpe degli Dei è in guerra.
Oltre alla fionda, Lug ha con sé il giavellotto e la lancia magica, con la punta avvelenata, proveniente dalla città di Gorias.
Dei simili a Lug sono Odino e Varuna.
A volte Lug compariva accompagnato da un gallo o da una tartaruga, anche se il suo animale preferito era il corvo.
Lug era invocato come Dio del cielo ma anche fabbro, artigiano, signore delle arti e della magia; per le sue mani enormi e distese venne chiamato "Lamfada", "Mano grande", che potrebbe anche alludere ai raggi del sole e della folgore, o un collegamento con il pianeta Mercurio e il segno dei Gemelli, che presiede all'abilità manuale.
Quando il re Nuada organizza un banchetto invitando tutti quelli che avevano partecipato alla battaglia degli Dei contro i demoni, che costò un braccio al re, Lug andò alla reggia deciso a far parte del comitato di guerra contro i Fomori.
Ma dietro consiglio di Nuada, il guardiano delle porte rifiuta di far entrare Lug, dicendogli che nel gruppo c'è già chi è capace di eseguire i compiti che Lug è disposto ad eseguire: falegname, fabbro, guerriero, suonatore d'arpa, medico, poeta...
Ma il giovane Dio stupisce tutti, dimostrando di possedere queste arti al massimo grado: "Samildranach", "Che eccelle in tutte le arti". Dopo aver dimostrato le sue abilità, suonando l'arpa, riesce prima a provocare il riso, poi a far piangere, infine a far addormentare tutti gli invitati a corte.
Come altre divinità, anche Lug era ambivalente: era figlio del Dio solare Kian (Lug era chiamato anche Grianainech, "Sole, Calore") e nipote del Dio medico Diancecht, ma da parte materna era discendente dai Fomori, simbolo del disordine della Natura.
Lug aveva un carattere bellicoso e irascibile, simile ad un leone e al rumore del mare.
Rappresentava il giovane guerriero bello ma anche il brillante intellettuale e artigiano; condensa in sé il giorno e la notte, l'istinto e la ragione, il caos e l'ordine.
Lug era nato da Ethlin, sedotta con l'inganno da Kian, che si era travestito da donna per poter avvicinare la fanciulla, segregata da Balor affinché non si verificasse la profezia che aveva annunciato la morte del re, ucciso dal proprio nipote. Quando Kian si unisce a Ethlin, lei rimane incinta e partorisce tre gemelli. Balor ordina di ucciderli gettandoli in mare ma mentre l'araldo incaricato portava i tre neonati rinchusi in un fagotto, Lug cadde in una baia dove fu salvato da una druidessa; Kian lo diede da allevare al fratello fabbro; in onore della madre adottiva di Lug, Tailtiu, Dea della terra, ai primi d'agosto in Irlanda si celebrava Lugnasad, durante il quale venivano sposati i giovani.
ALTRO APPROFONDIMENTO
Info tratte da
La religione dei Celti sembra strana all'occhio dell'uomo contemporaneo: non era basata sulla differenza netta tra spirito e materia tipica della visione occidentale, del cristianesimo e di certa filosofia. Per i Celti, tutto era espressione del Divino, tutto, inclusi gli atti materiali, avevano una scintilla del Dio (Dispater) che rende tutto trascendente. Non esisteva separazione tra il mondo delle divinità e quello degli esseri umani o degli animali: tutti sono interconnessi.
In sintesi, questa è la religione celtica.
Il Druida (Druì in irlandese, Dryw in gallese, Druides in latino) significa "albero, quercia" oppure "sapere", e il termine identificava la casta sacerdotale, che traeva origine da tempi lontanissimi (l'epoca megalitica); i Druidi conoscevano l'astronomia, la matematica, lo studio delle erbe, l'esoterismo; erano esenti dalla legge tribale, anzi, ne erano depositari; decidevano se il re dovesse morire, celebravano i riti religiosi, praticavano la divinazione (i Vates), si sottoponevano a prove iniziatiche, componevano poesia, musica e letteratura (i Bardi) ed erano i depositari della memoria storica.
Il Druida offriva acqua pura (1) alle divinità e girava sempre adorno di falcetto e borsa che servivano per raccogliere le piante.
Il Re Celta (Regulus) esercitava il suo potere perché era considerato parte del ciclo stagionale e veniva assistito dai Druidi che erano organizzati in un collegio, con un capo.
Anche le donne erano druidesse e profetesse: officiavano nude e dipinte sul corpo con disegni neri e blu, mentre gli uomini indossavano una tunica e tenevano barba e capelli lunghi.
Nota di Lunaria: per approfondire le Dee irlandesi\inglesi e scozzesi, nonché la Wicca Dianica, vedi questo libro
Ma tenete presente che il libro come PURTROPPO IL 99% DEI LIBRI WICCAN DIANICI, NON è ANTICRISTIANO E COMMETTE L'ERRORE ORRENDO DI TIRARE IN BALLO "LA VERGINE MARIA E MARIA MADDALENA" PARLANDO DI DEE.
IL CHE è RIDICOLO OLTRE CHE ASSURDO, VISTO CHE "LA VERGINE MARIA\MARIA MADDALENA" NON SONO DEE E SONO SIMBOLI DI SOTTOMISSIONE FEMMINILE, MA OVVIAMENTE PER SAPERLO UNA DEVE ESSERSI FATTA LO SBATTIMENTO SU CENTINAIA DI LIBRI TEOLOGICI, E NON è IL CASO DELLE WICCAN, CHE CONTINUANO IMPERTERRITE AD IGNORARE I FONDAMENTI ANDROCENTRICI E MISOGINI DELLA RELIGIONE CRISTIANA ONDE POI SINCRETIZZARLA CON LA WICCA DIANICA E SPACCIARE LA LORO VISIONE (FALSISSIMA) DI CRISTIANESIMO COME "LA RELIGIONE DELLE DONNE!" (OLTRE, OVVIAMENTE, A SCHIVARMI COME LA PESTE CACCIANDOMI FUORI DAI LORO RITROVI VIRTUALI, QUANDO A QUESTE SIGNORINE IO MOSTRO I VERI LIBRI DI TEOLOGIA CRISTIANA E COSA IL CRISTIANESIMO SOSTIENE "DI UNA DEA" E "DELLA DONNA")
A parte questo difetto, il resto del libro è ottimo quindi suggerisco di leggerlo.
Qui metto qualche Dea d'ambito irlandese\anglosassone
Il rituale più importante, per i Celti, era la raccolta del vischio, che era ritenuto una sorta di "anima" del'albero sacro (2): il taglio del vischio separava lo spirito del bosco e lo rendeva il messaggero che doveva riferire i desideri delle persone agli Dei.
Per praticare la divinazione si poteva sacrificare un toro e la sua pelle sanguinante veniva stesa su un intreccio di rami: il Vate se ne avvolgeva e andando in trance riusciva a vedere nel futuro. Si poteva prevedere il futuro anche succhiandosi il pollice durante un rito oppure trafiggendo con una spada un uomo, interpretando le sue convulsioni e come scorreva il sangue.
Nei pressi della Valle Divedro, dove c'era l'antica strada del Sempione che conduceva a Brigos (Briga), sulla montagna era iscritta la frase "TINCO MOCCO": trattasi di nomi di due Dei celtici; Tinco (3) era il protettore dei guerrieri e Mocco il dio delle vie, del commercio e del denaro.
Lug\Lugh era il dio "Lucente dal Lungo Braccio" a cui vennero consacrati diversi villaggi (Lugano, Luino, Luvinate ecc.)
ma era chiamato anche Moccus (Verro) in quanto dio dell'abbondanza.
Nella mitologia dei popoli del nord, si raccontava dell'esistenza di un maiale che anche se era cotto e mangiato di sera, di mattino ritornava vivo e vegeto! Era il simbolo del cibo perenne.
Lug era un Dio inventore e protettore delle arti nonché dei mercanti e dei viandanti. Per esempio, artigiani e calzolai si riunivano in corporazioni dette "Lugoves".
Lugh era immaginato come un Dio giovanile, bello, nudo e col mantello gettato sul braccio e la torque al collo, mentre la mano sinistra faceva il segno di scongiuro delle corna del toro, l'altra mano reggeva una borsa piena di oro.
Lug era associato alle cime dei monti, vincitore delle forze malefiche, sgominava i suoi nemici soprattutto con la fionda; lo accompagnavano una capra (simbolo di fecondità, che i cristiani demonizzano, ovviamente https://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/il-caprone-1-i-veri-significati.html) https://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/il-caprone-2-i-veri-significati.html, il gallo (risveglio alla vita nuova dopo il sonno mortale, che i cristiani scopiazzano nella vicenda evangelica del "prima che il gallo canti tre volte tu mi rinnegherai"), la tartaruga (saggezza, lunga vita, terra). https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/il-simbolismo-della-tartaruga.html
Ad Agosto si festeggiava Lugnasad, la festa propiziatoria del raccolto e della fertilità, che prevedeva l'accensione di fuochi, falò e danze (gli uomini danzavano nudi e gareggiavano in gare per esaltare la loro forza virile) con corse di cavalli e lotte fra vacche e caproni.
Durante Lugnasad i giovani facevano "matrimoni di prova", infilando le mani in una pietra forata, promettevano di provare a vivere come marito e moglie per un anno e un giorno e a lasciarsi senza rimpianti se dopo questo tempo non fossero stati contenti. Lugnasad durava due settimane e si stabilivano alleanze tra famiglie e villaggi.
Note:
(1) L'acqua era molto importante per la religione celtica: era legata alla vita, ma anche alla distruzione. I fiumi, laghi o sorgenti sacre erano detti "Sid Nechtain". I neonati venivano portati al fiume sacro perché fossero protetti e benedetti. Il Re Insubre Viridomaro (III secolo) si era proclamato "Figlio del Fiume Reno". Ne abbiamo parlato qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/il-culto-dei-fiumi.html
(2) Gli alberi erano molto importanti nella religione celtica: nel loro ciclo vitale stava il segreto dell'eternità: morivano in inverno per rivivere in primavera. Tassi ed Agrifogli erano sempre verdi, simbolo di energia vitale. Anche la Quercia e il Sorbo erano sacri. https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/alberi-sacri-femminili-nellantico.html
(3) Tinco è il nome locale di Teutates, da Touta\Tuath, "popolo". Teutates indicava il nome generico per il nume tutelare della tribù, ogni popolo aveva il suo Teutates. Tinco è il Teutates dei Leponzi: era un dio guerriero che proteggeva la tribù, il padre del popolo, il guerriero con scudo e clava, buono con i suoi fedeli, dio infero che poteva ridare la vita ai guerrieri morti immergendoli in un calderone. Veniva festeggiato il 1° Novembre (Samonios\Samhain in Irlanda) Era il capodanno celta e si festeggiava con banchetti e sacrifici (per esempio, annegando i criminali) per appagare le anime e i geni dell'oltretomba. https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/la-dea-della-morte-e-samhain.html
Nota di Lunaria: visto che Dee celte\romane come Epona\Rhiannon (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/rhiannon.html)(https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/epona-e-il-culto-dei-venti.html) erano legate al cavallo, https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/il-simbolismo-del-cavallo.html
utilizzo questo post per parlare di un fatto, l'ennesima violenza contro gli animali (un cavallo è morto stramazzato a terra: il caldo, la mancanza di acqua e lo stress continuo di dover trasportare i turisti per ore lo hanno ammazzato) che ho sentito a radiopopolare, ma proprio oggi mi è arrivata la petizione da firmare: https://www.change.org/p/reggiadicaserta-stop-al-maltrattamento-dei-cavalli-della-reggia-di-caserta-stop-alle-carrozze
oppure questa
https://www.change.org/p/reggia-di-caserta-blocchiamo-i-calessi-nel-parco-della-reggia-di-caserta
Firmatela, per favore, mettiamo fine a questo orrore di far morire un animale di fatica, sotto il sole cocente di agosto, per "divertire" i turisti che vogliono farsi il viaggetto in calesse.
E se proprio non si vuole rinunciare a questa "tradizione", almeno si garantiscano acqua e riposo ai poveri cavalli!
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