Un post che - già dal colore con cui ho scelto di impaginarlo - farà orripilare d'orrore le "femministucole antioggettificazione, antiporno, antimake up, antiquesto antiquestaltro", quelle da "orrore, orrore! depilarsi\farsi la manicure\mettersi le autoreggenti e i tacchi\essere magre\truccarsi\cambiarsi l'assorbente\guardare porno\ballare lo stacchetto delle veline\giocare con le bambole tipo la Barbie\le principesse della Disney\vestirsi di rosa\ascoltare il rap contribuiscono alla violenza contro le donne! allo sfruttamento delle donne! patriarcato!!!"
Da piccola giocavo con la Barbie. Non così di frequente, perché il mio gioco preferito che monopolizzava tutto il mio tempo era Mighty Max (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/09/mighty-max.html), roba del tipo che imploravo nonni e genitori di regalarmi i cofanetti di MM - che già andavano a ruba a quel tempo - e difatti non le avevo tutte, roba del tipo che se avessi potuto "balzarci dentro" in quei cofanetti
e vivere le avventure di MM con MM al mio fianco lo avrei fatto eccome.
Comunque, di tanto in tanto giocavo con la Barbie, e diversi modelli che volevo andavano esauriti con disperazione dei miei che neanche girando 10 cartolerie e negozi di giocattoli riuscivano a trovarle.
Cosa mi piaceva della Barbie?
Quello che piace a quasi tutte le bambine che ci giocano: i bei vestiti, le scenografie e gli accessori, il "Ken" che le faceva da cavaliere...
Questo mi ha forse reso una femmina cretina\frivola\vanesia?, solo perché da piccola ero attratta - e il gioco consisteva proprio in questo - da certi "outfit" e accessori?
Direi proprio di no, nonostante gli allarmismi di certe femministucole (che tacciono CON SILENZIO DI TOMBA su cose cristiane del genere: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/06/violenze-sui-bambini-sado-pedofilia-in.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/la-dittatura-cattolica-di-francisco.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/07/dopo-orban-un-altro-ultracristiano-al.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/la-dittatura-cattolica-di-ante-pavelic.html
eh certo! loro sono filo-monoteiste, con roba del tipo "è stato il cristianesimo a portare i diritti per la donna!"l'hijab è emancipazione della donna dallo sfruttamento capitalista-sessista-mercificante che utilizza il corpo femminile nel marketing", vuoi mica che parlino dei crimini cristiani?! ma no, ma non si può, il cristianesimo è nostro amico, maria è stata la prima grande donna emancipata, gesù cristo fu il liberatore delle donne, come si può parlare male del cristianesimo? chi è quella maschilista patriarcale che lo sta facendo??)
Ma soprattutto, non si capisce come "la Barbie istighi alla sottomissione femminile, al patriarcato, alla denigrazione della donna" quando la Barbie, per definizione, faceva TUTTO (da Barbie Sportiva a Barbie Dottoressa, da Barbie Diva a Barbie Sirena), tutto il Ginocentricamente Fattibile lei lo faceva, basta leggere il suo giornalino (che da bambina compravo) per averne prova...
Non solo Barbie rappresenta "la Donna che fa ogni cosa, sempre e comunque" e ogni cosa che fa e decide di impersonare è "Perfetto per definizione" e "ammirato e invidiato" (in questo caso, dalle bambine che sognano di fare come lei, e persino dalle amiche di Barbie stessa, ovvero le altre bambole che facevano da corollario) ma pure, non si capisce dove diamine sia "la sottomissione, lo sfruttamento della donna" visto che Barbie è accompagnata da Ken, che nel suo ruolo di fidanzato\cavaliere perfetto, innamorato, attento, premuroso, realizza tutti i suoi desideri: non solo le regala la carrozza, ma pure, su desiderio di Barbie, gliela fa guidare.
Ce ne vuole per considerare "la Barbie" simbolo di sottomissione femminile, quando è vero il contrario, diversi "non benestanti" che provano il classismo sulla loro pelle, l'essere considerati "di serie Z" solo perché "sono disoccupati\precari\contadini\pizzaioli\operatori ecologici\operai\minatori inglesi" (chiedete a Margaret Thatcher, una che si attizzava solo davanti al maschio alla Milton Friedman, https://intervistemetal.blogspot.com/2018/09/il-fondamentalismo-capitalista-dei.html
il maschio metallaro o il maschio punk da sobborgo e da Working Class non vestiti con il completo in giacca e cravatta, le avrebbero fatto schifo, per quella cristianoide in tailleur, noi eravamo "parassiti delle sottoclassi, cenciosi pezzenti" https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/la-dittatura-classista-thatcheriana.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/la-crisi-petrolifera-del-1973-e-gli.html) solo i maschi alla Milton Friedman la eccitavano ed erano fondamentali, avevano fatto "la Storia"... nonostante la Storia l'abbiano fatta eccome anche i non-Milton Friedman: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/i-fattori-della-crescita-economica-il.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/la-condizione-operaia-sul-finire.html) ebbene, tutti questi potrebbero far notare che più che una "denigrazione della donna", gli scenari di Barbie (la villa, il ranch, lo yacht, la spiaggia privata, la limousine, la jaguar...) erano una super esaltazione del lusso più sfrenato, dell'ostentazione "da classe superiore, nobile", tanto di lei, quanto di lui (anzi, forse più di lui, visto che era lui che faceva i regali a lei). Per cui se si vuole fare una critica seria e ragionata a certi simbolismi nascosti, la sia faccia a ragion veduta e non vedendo misoginia e sottomissione femminile dove non può esserci.
Riconosciuto ciò, forse dovrei odiare Barbie e considerarla "pericolosa, istiga all'odio contro i nullatenenti, i disoccupati, i non-nobili, gli operai, i non-ricchi!"? Dovrei gridare al "censuratela!", al "In quanto donna che non vive nella villa e non è la moglie di Milton Friedman mi sento offesa dal simbolismo veicolato da Barbie e dagli scenari di Barbie"?
Ma certo che no.
La valuto per quella cosa che è: PRODOTTO FITTIZIO E DI FANTASIA che sì, strizza l'occhio al puro materialismo e consumismo di frivolezze e ricchezze giacché... il mondo non è abitato da gente con "l'odio, il ribrezzo, la paura del denaro" https://www.brucofalla.com/curiosita-dal-mondo/fobie-piu-strane/chrometofobia-la-paura-del-denaro/ (peraltro, l'essere considerati dei mentecatti deliranti se "si fa fatica ad avere a che fare con molto denaro, si fa fatica a rapportare tutto al denaro" la subiscono anche i "chrometofobici soft", che pure riescono a maneggiare cifre di denaro inferiori ai 50 o 100 euro, magari) men che meno il mondo è popolato da gente che trova esaltante fare vita da eremita cenobita vestito con abiti cenciosi e nutrendosi di cavallette.
Prendo atto che "Il mondo di Barbie" rappresenta l'edonismo, il materialismo, le aspirazioni materiali e lo sfoggio di beni, anche portate al loro eccesso, nella nostra realtà (l'ostentazione crassa e fatta per umiliare gli altri). Di per sé, il desiderio materiale, la proprietà privata (checché ne pensino i comunisti da "Cambogia di Pol Pot Unica Via"), il voler vivere attorniati da comodità materiali o persino da cose frivole e superflue, non è un male. Fa parte della nostra natura umana.
Chi più chi meno, tutti abbiamo i nostri feticci, tutti vogliamo i comfort, le nostre piacevolezze materiali, tutti proviamo desideri per qualcosa di materiale (cambia l'oggetto del desiderio: se l'influencer di grido desidera disperatamente la pelliccia Dior e la Jaguar, io desidero disperatamente roba del genere https://intervistemetal.blogspot.com/2020/05/i-libri-piu-desiderati-dalla-bibliomane.html o - ancora più desiderabile - un foglietto striminzito ma che sia stato autografato dalla mano di Shelley...)
Le ideologie che hanno demonizzato e propongono di estirpare "il desiderio di proprietà privata" dalla mente umana hanno portato dei disastri (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/i-crimini-del-comunismo.html) ma vedi anche il cristianesimo o religioni ascetiche, che demonizzano il corpo, la materia, i bisogni dell'essere umano...
Per cui prendo atto che "Il mondo di Barbie" che tanto ammalia(va) le bambine di quel periodo (le bambine di adesso non so con che cosa giochino...) incarna i desideri umani che tutti abbiamo, chi più chi meno, perché anche un chrometofobico e un bibliomane possono snobbare\avere in odio\provare repulsione "del denaro in eccesso, del dover aver a che fare con troppo denaro" (in un mondo thatcheriano dove SI E' considerati solo per il denaro...) e del "vivere confinati in una villa senza manco un libro" (visto che viviamo in un mondo dove la maggioranza delle persone non trova così necessario che nelle case, anche nelle ville da miliardario, ci siano per forza i libri) ma anche queste due categorie di persone che potremmo definire "anti materialisti, anti sperperatori di denaro", agli antipodi del "Mondo di Barbie, così frivolo, così denaro-centrico, così materia-centrico" hanno i loro bisogni materiali da soddisfare: il chrometofobico deve avere una cifra minima di soldi in mano da poter gestire per comprare ciò che gli serve, altrimenti crepa di fame, il bibliomane deve darsi un limite nel leggere "libri, anche gratis" altrimenti ne risente in salute fisica se si priva di ore di sonno, con tutto che preferirebbe star sveglio a catalogare libri\leggere libri piuttosto che dormire.
Per cui al bando ideologie anti-umane che vogliono estirpare desideri, bisogni materiali, che inneggiano a rinunce, penitenze, espiazioni: sono peggiori del male che dicono di voler contrastare proprio perché pretendono di annullare i desideri e bisogni umani che fanno parte del nostro corpo e della nostra psiche.
Per questo motivo, non demonizzo Barbie, andando a considerarla "istigatrice al consumismo, allo sfruttamento, al classismo". E faccio anche notare che non c'è niente di male, quando si è bambine, a fantasticare e vivere "su Barbie" le aspettative materialistiche-ludiche che può avere una bambina: avere un bell'abito da principessa, fare il giro in carrozza con Ken, stare sullo yacht con Barbie...
C'è differenza (ed è necessaria che ci sia) tra fantasia e realtà: i prodotti di finzione (quali che siano: dal mondo rosa lussuoso e pieno di comfort di Barbie ai video porno) sono e restano di finzione, mai rappresentativi della vita e realtà vera (o meglio: al massimo rappresentano una frazione di certa realtà o persino l'esagerazione della stessa) al massimo, da considerarsi come materiale surrogato "di quello che vorresti fare ma non puoi" e niente più.
No, se una bambina o un'adulta "fantastica" di avere la villa di Barbie, non è "sporca capitalista, sfruttatrice!"
No, se un uomo fantastica e fruisce di un video porno non è "sporco stupratore, stai contribuendo alla violenza contro le donne!"
Desideri, fantasticherie che spesso si esauriscono lì senza neanche concretizzarsi non sono "incitamenti a...".
Da bambina, con la Barbie giocavo di tanto in tanto: avrò fantasticato di avere anch'io certi suoi abiti... nella vita vera e reale non ho mai indossato un "abito rosa confetto da principessa" né lo farei ora (men che meno ora) anche se sicuramente da bambina vederlo su Barbie "mi garbava\fantasticavo di..".
Questo per dire che trovo assurdo demonizzare PRODOTTI FITTIZI che si esauriscono lì, che possono anche essere un'esagerazione della realtà, e servono ad soddisfare un desiderio che resta "astratto" senza necessariamente tradursi in realtà.
Sì, da piccola ho sicuramente ammirato "gli abiti di Barbie", nella vita vera non ho mai voluto indossarli. Sì, da piccola leggendo i fotoromanzi di Barbie avrò sognato di "principe azzurro su carrozza", nella vita vera no, non ho spasimato dietro i Milton Friedman.
è vero che Barbie per diverso tempo ha proposto "un unico tipo di corpo", ma ad onor del vero c'è da far notare che "le Barbie" con la pelle più scura, capelli neri o asiatiche ne sono uscite (sono pure particolarmente cercate dai collezionisti dei giorni nostri); non è vero che Barbie "abbia proposto solo lo stereotipo dell'Oca Giuliva tutta curve e niente cervello\casalinga" perché nei fotoromanzi, ma anche nel set con cui veniva accessoriata, Barbie faceva di tutto: dall'investigatrice alla sportiva, dalla vacanziera sullo yacht all'animalista, dall'astrologa alla... sirena. Lo capirete meglio guardando le foto qui sotto.
Per concludere: insomma, mi piaceva Barbie ma non andavo così in fissa. Ci giocavo sì, ma qualche volta, non sempre.
Ma oggi? Cosa provo pensando a Barbie, alle cose che avevo di Barbie, al giornalino che leggevo?
Provo nostalgia e devo dire che la tentazione di ri-comprarmi una Barbie degli anni Novanta di tanto in tanto mi viene... e non escludo di farlo, perché mi capita di vederle alle bancarelle dell'usato e per pochi spicci.
Anche per far indignare "l'inquisizione delle anti-oggettificazioniste" che subito starnazzerebbero di "contribuisci al patriarcato, allo sfruttamento della donna! vergognati! hai comprato la Barbie Crystal, sei responsabile di ogni cataclisma che colpirà le donne, hai contribuito al sessismo!!!! Fai sessismo pure tu, scandalo, sacrilegio! Noi non ti vogliamo sui nostri siti, non ti vogliamo tra di noi, vade retro Satanassa!"
Anzi, devo dire che dopo aver letto certe analisi deliranti che farebbero risalire "tutta la misoginia, il dominio sessista che opprime la donna" al...farsi la nail art, anche con smalto trasparente (ancora più sacrilego e contro la dignità della donna: usare le unghie finte!)
Devo dire che Barbie (e le principesse Disney, diffamate anche loro) mi stanno ancora più simpatiche rispetto a quando ero bambina (e non venni comunque influenzata al "tingermi i capelli di biondo e cercarmi Milton Friedman come fidanzato!", solo perché Barbie è bionda e sta con il ricco Ken)
Quindi sì, contrariamente alle femministucole puritane che versano acqua santa sui tubetti del mascara e del correttore e vorrebbero mettere al rogo minigonne, rasoi e creme, nella speranza di "esorcizzare il Male, il maschilismo, l'oggettificazione sessista"
(applaudite da certi cristiani di mia conoscenza che la femmina "come vuole l'apostolo Paolo e come ordina Dio Padre" la vogliono tutta coperta e vestita con abiti "larghi a sacco", zero trucco e tutta pelosa, ché non è consentito truccarsi e depilarsi, è un sommo peccato perché va a modificare l'aspetto con cui Dio Padre ha voluto crearti, cara sorella nel Signore, e inoltre ci istighi alla fornicazione, quindi ci fai commettere peccato, come fecero Betsabea, Susanna, Jezabel, la Meretrice di Babilonia!... Devi essere disadorna, cara sorella nel Signore, è consentito solo lavarti con un po' d'acqua ma niente più, devi essere umile e pudica, come le sante donne speranti in Dio e Sarah che chiamava Abramo suo signore, di cui ora tu sei figliola se fai la volontà di Dio...)
credo che Barbie rappresenti il Ginocentrismo Assoluto, visto che qualsiasi cosa la femmina Barbie voglia essere, fare o diventare, tutto questo avviene: FIAT (qui il riferimento teologico in colto latinolatinorum lo capiranno solo quelli che si sono fatti lo sbattimento sulla paccottiglia cristiana)
Anzi no, c'è ancora una cosa che Barbie non ha rappresentato\non è diventata: la vogliamo anche "stile Ipostatica Lunaria": i tacchi già ci sono, ma mancano i capelli corvini, il completino in pizzo nero, il crocione invertito al collo e soprattutto il Tacco Ipostatico che calpesta la "Summa Theologiae" dell'Aquino e "la politica" di Aristotele, solo così Barbie sarà ancora più Ginocentrica avendo incarnato tutta la Ginodiversità possibile...
Questo è il giornalino (mi pare fosse mensile) che leggevo da bambina
Ho diverse altre immagini, ma queste rendono bene il concetto che volevo esprimere: quindi, legittimo avanzare critiche argomentate e pertinenti (Ken con la Jaguar, per esempio) non è legittimo vedere misoginia o sfruttamento della donna dove non c'è (e non può esserci) e chiedere censure e divieti per chi "con la Barbie ci vuole giocare" (io penso proprio che me la ricomprerò!)
Non si capisce perché se - a vostro dire - "Barbie istiga a diventare oche giulive senza cervello e dipendenti dal maschio", in queste immagini che vi ho messo Barbie fa eccome "cose da donna emancipata" e anche l'uomo fittizio che le fa da compagno "è pensato su canoni estetici e sentimentali a misura di donna" (chiunque conosca bene la narrativa da Romanzo Rosa, scritta da donne e che si rivolge a lettrici lo sa già, quali sono le esigenze sessual-sentimentali femminili)
Per cui no, non ritengo che Barbie sia "il male assoluto" né che istighi o promuova "donne servili e sottomesse" (?) quando in tutto il suo giornalino la si vede fare l'investigatrice, la cavallerizza, la giornalista ecc. ecc.
Certamente, il "mondo di Barbie" è ricalcato o esagera certo classismo e consumismo, su questo avrebbe già più senso riflettere. (ma anche qui: desiderare fare il viaggetto sulla carrozza non sta a significare che una debba vivere in funzione di quello)
Resto sempre convinta che il vero sessismo, la vera misoginia, il vero sfruttamento abominevole della donna (e di altre categorie di persone) siano sempre provocati e giustificati come legittimi e sacrosanti da certe religioni.
Curiosamente voi tacete su questa faccenda e demonizzate Barbie perché "orrore! si è vestita di rosa!" (quando Barbie si è vestita con millemila look diversi, ma vabbè...) e "Orrore! si è messa i tacchi!" (quando la vediamo anche vestita da sportiva intenta a fare la cavallerizza o la sciatrice: ma vabbè)
Io comunque sto dalla parte di Barbie. E delle principesse Disney. Certamente, si possono avanzare critiche argomentate ad alcuni dettagli, frutto anche di certi contesti storici diversi da quello che viviamo oggi, ma no, non condivido per niente boicottamenti selvaggi né il far passare tutte quelle"che ci vogliono giocare" come delle "future mentecatte frivole e vanesie".
Come a dire che "lo scegliere di diventare ingegnera o scienziata" dipenda dal "non vestirsi in rosa confetto".
Ma vabbè, continuate pure a ignorarmi, a cacciarmi via e a trattarmi come una deficiente schivandomi come la peste.
E continuate pure a esaltare "la madonna, gesù cristo, w il papa!w l'hijab!"
Me ne farò una ragione e proseguo dritta per la mia strada.
NOTA BENE: Oggigiorno già escono "Barbie Scienziata", "Barbie Astronauta," "Barbie Musicista"
A parte che, come ho dimostrato, anche negli anni Novanta sul giornalino di Barbie la si vedeva darsi alla lettura e alla musica (Purtroppo sui giornalini che ho conservato io non c'è una vera e propria Barbie scienziata ma sono quasi certa che la disegnavano anche negli anni Novanta)
Infatti si può quasi dire che in anni ('70-'80) dove non era così frequente vedere "donne che facevano sport, astronaute", Barbie anticipa pure quello.
Barbie è odiatissima dalle teocrazie islamiche PROPRIO PERCHé ai loro occhi simboleggia l'emancipazione della donna occidentale https://it.wikipedia.org/wiki/Barbie
"Nel settembre 2003 l'Arabia Saudita ha messo fuori legge la vendita delle bambole Barbie, trovandole non conformi con i principi dell'Islam. Il "Comitato per la Propagazione della Virtù e la Prevenzione dal vizio" ha affermato che "le bambole ebree Barbie, con i loro abiti succinti e le loro pose peccaminose, sono il simbolo della decadenza del perverso occidente. State in guardia da lei". In Medio Oriente è stata creata una bambola alternativa chiamata Fulla simile a Barbie, ma disegnata per essere più accettabile nel mercato islamico. Fulla non è prodotta dalla Mattel, e Barbie è comunque disponibile nei negozi di altri paesi islamici, come la Tunisia e l'Egitto. In Iran, Sara e Dara sono le bambole alternative alla Barbie.
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