La cosa è paradossale, proprio perché io sono una di quelle donne assolutamente devota al make up, non uscirei mai di casa senza essermi truccata (e con i trucchi portati in borsa: devo pure ritoccare la cipria e il rossetto, ogni tanto!)
Perché, se amo così tanto il make up, ne ho parlato in sintesi, raramente, quasi scusandomi con i miei lettori se "citavo il make up"?
Per vari motivi…
1) In primis, dal punto di vista estetico, sono alquanto fissista, monocromatica, monotematica, morigerata, ripetitiva e stazionaria da decenni (e ne vado fiera).
Diciamo pure che mi ripeto in continuazione, non variando mai, e il mondo del fashion e del make up è soggetto a mode e cambiamenti anche repentini; io però sono fissista, perciò mi trucco sempre uguale e mi vesto sempre uguale, restando "al paleolitico" persino all'interno del "fashion alternativo"
(cioè: quando va di moda lo steam punk, io resto sempre fissista alla roba di look che andava nel 1995-1998\Anni Quaranta senza schiodarmi da lì; va di moda il look e il make up all-yellow evidenziatore? Idem).
Con questo modo di fare, si capisce che non potrei mai fare "la fashion blogger", men che meno "l'influencer", come fa il 90% delle donne che sta su internet.
2) Non solo sono fissista e monotematica, stazionaria da decenni, ma a causa della mia chrometofobia (non esagerata, ma comunque c'è...)
(andate a cercare cos'è, e non crederete ai vostri occhi)
non riuscirei mai e poi mai a spendere cifre alte per il make up e il fashion.
Per cui me la cavo spendendo non più di 10 euro, sul totale, per principio, unica cifra che riesce a farmi stare tranquilla e che riesco a gestire dal punto di vista psicologico.
Pensare di comprare (anche se li avessi da spendere) make up che costa 50 o 80 euro (e ci sono marche che costano quella cifra, e anche più) sarebbe qualcosa di totalmente inconcepibile per me.
Eh, ma il mondo non funziona in base alle fissazioni e "ai limiti di gestione di spesa volontaria e personale" di chrometofobici, il mondo funziona secondo le regole del business e dei money di gente tipo lui (https://it.wikipedia.org/wiki/Milton_Friedman)
[Tipo di maschio che mi scatena repulsione, voglio dire, quello maneggiava una quantità sproporzionata di soldi!!!! ed era pure idolatrato da legioni di fans e verosimilmente donzelle...]
Sicché, io sono comunque tagliata fuori dal mondo del "fashion blogging" perché volontariamente e consapevolmente io compro make up di marche per niente costose, che mi permettono di godere del prodotto make up che ho scelto senza farmi venire le fisime sullo spreco di denaro per roba frivola, mentre, al contrario, le "fashion addicted" spendono e spandono per roba costosa e di lusso, da far vedere a tutti.
Insomma: tra make up Dior e make up Essence (https://essence.eu/it-it/) o Sibella (https://www.sibellamakeup.com/) io non ho dubbi e scelgo la seconda opzione, snobbando la prima, e sceglierei Essence e Sibella (o Astra e altre micromarche da bancarella del mercato) pure se fossi miliardaria (… di soldi, si intende. Perché miliardaria di libri già lo sono da quando sono nata: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/se-non-fossi-nata-ricca-di-libri-lo.html)
Per cui, make up sì e a volontà, ma compatibilmente con le mie fisime (e roba solo mia che il resto del mondo non capirà mai), ovverossia: bancarelle del mercato e niente più (anche se adoro andare al Tigotà e da Marionnaud… sì, ma indovinate che marca compro? Essence… La roba che hanno lì di Dior et similia neanche la considero)
3) A questo aggiungete che il 90% di chi legge i miei scritti e si relaziona con me è maschio. Direi da sempre, era già così quando ero 13enne e scambiavo cassette, cd e lettere con tanti metallari in ogni zona d'Italia (tranne la Lombardia, ovviamente, era destino che non conoscessi quasi mai i metallari della mia zona… stavano tutti a km di distanza!!!)
è così anche ora.
Le femmine le vedo col contagocce, e durano meno del minutaggio di una canzone grind\crust, tanto per dire...
Sicché, quando parlo con i maschi, di cose tipo "Cioran\Musica\Anticristianesimo\Esoterismo\Antipsichiatria\Poesia del '500\Le tragedie dell'Alfieri\La Poesia Inglese" e argomenti affini, non potrei buttarci lì un "fantastico il mascara della Essence, che ne pensi?!".
Vorrei parlare di make up, ma vorrei farlo con le donne.
E di donne manco l'ombra. Ergo, non parlo di make up.
4) Ahimè, uno dei difetti del mondo "alternativo" è proprio quello di essere - soprattutto quando è in mano alle donne - frivolo e ignorantone, smisuratamente consumista tanto da arrivare al pacchiano e al kitch che uccide la cultura musicale. è il fenomeno da baraccone che trovate soprattutto su YouTube, le tante "vloggher goth", spendaccione, vanesie e consumiste, un vero scempio che emula il consumismo classista - anzi lo peggiora, perché si sente "elitario e alternativo" e invece è la copia carbone delle peggiori "VIP" da "GF" - consumismo classista che comunque è la regola generale del genere umano attuale: il concetto per cui "vali e sei amato solo se sei ricco e dimostri di poter spendere e spandere anche e soprattutto per cose inutili ma che siano costosissime".
Ne parlavo qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2015/10/blog-post.html
C'è poco da fare, la nostra società e genere umano è questa roba qui, siamo noi "non amanti del denaro, non consumisti" che siamo le anomalie (detestate se non ghettizzate e da cancellare, cosa che colpisce sia le donne tipo me ma - e forse soprattutto - anche gli uomini, che vengono "giudicati degni, veri maschi dominanti e affascinanti" solo se sono ricchi e potenti… Da lettrice del genere Rosa, lo so benissimo che, tra le varie fantasticherie femminili, c'è anche quella per il "miliardario" - che nel romanzo Rosa è sempre sexy e titillante il piacere sessuale femminile, of course… sennò che romanzo Rosa è?!? - nella realtà le cose non sono sempre così… vedi appunto "il maschio alla Milton Friedman".
Qualcuno obietterà che le cose sono sempre andate così, che è biologia, che è sistema culturale e blablabla,
la donna è valida solo se è gnocca esteticamente e viene "approvata dall'uomo", l'uomo è valido solo se è ricco e di potere e "può avere tante femmine belle, da collezionare per il suo harem" che compra, né più né meno, con i suoi soldi…
Insomma, donne alla Lunaria e uomini-non ricchissimi che fanno gli operai o sono disoccupati (e magari pure metallari o punk!) sono schifati "dal sistema di cose borghese-finanziario" che idolatra personaggi del genere: https://it.wikipedia.org/wiki/Licio_Gelli
che sono considerati "il top", quelli che si sono realizzati nella vita...
Del resto, il mondo non è popolato da "Lunarie", c'è poco da fare, la gran massa è intrisa di questi "valori", ergo non c'è niente che si possa fare…)
Insomma, tutto questo per dire che neanche il "mondo alternativo" è esente da questa mentalità, anzi, soprattutto quando viene lasciato in mano alle femmine degenera in quello scempio che io chiamo "da figlie di Paris Hilton" con ZERO cultura musicale, che hanno deturpato completamente un'etichetta (Dark o Goth) che si applicava per definire LA MUSICA e non questa o quella linea di gonna e corsetto. https://intervistemetal.blogspot.com/2015/10/blog-post.html
per giunta, aggiungendo danno al danno, ultracostosi.
Ma anche qui, è fare la battaglia contro i mulini a vento.
E lo dico da integralista del genere Gothic Metal mooooooooooolto Old Style.
Ma anche nel mondo "da non-alternativi", se ci pensate bene, le femmine di successo, le "influencer", discettano solo di roba frivola ed estetica: se non è la borsa Chanel (meglio ancora se comprata con i soldi "generosamente donati" dal maschio alla Milton Friedman, che le suddette donnette ricercano ossessivamente, parassitandolo...)
è make up e moda "per non alternative".
Sono poche le donne che parlano di cose culturali, senza per forza parlare di roba di nicchia che conoscono in 4 gatti, eh, ma intendo anche cose abbastanza "sovraesposte" come possono essere poeti e scrittori già molto famosi (Leopardi, Manzoni...)
… figuriamoci fare analisi anticristiane, ovverossia smarronarsi su volumi che hanno dalle 800 pagine in su, con tutto quel latinolatinorum, le sententiae e le quaestio, le diatribe teologiche dei cristianelli, che li fanno scannare l'uno contro l'altro, roba del tipo "la salvezza è per grazia o per opere?", "Una volta salvati sempre salvati?" "Chi procede da chi?".
Per cui, anche il mio voler "essere femmina diversa" da quello che già si vede in giro sui social network
(anche perché certe esponenti del "mio sesso" mi fanno vergognare di essere femmina come loro...), spiega la mia ritrosia a parlare di make up…
Son tutte buone, le femmine, a parlare di "stupende quelle scarpe! Adorabile quella borsa!", un po' meno quando si tratta di discettare su roba tipo l'Aquino o Altizer...
Roba che solo una bibliomane di quelle integraliste (e super incazzata per come è stata trattata da certi cristiani)
può fare (e la cara psichiatria ha sancito che i bibliomani ufficiali nella storia della malattia mentale SONO SOLO TRE UOMINI! Zero femmine, insomma! Io sono la prima ufficialmente dichiarata!)
5) Chi più chi meno, tutti partiamo da pregiudizi, preconcetti ed ignoranza; c'è poi chi va oltre (abbattendo i pregiudizi e i preconcetti e facendosi una cultura prima di parlare a vanvera) e chi ci persiste nel non conoscere un c*zzo e nell'ostinarsi a dire fesserie (amplificate a dismisura con la condivisione sui social network)
La maggioranza delle persone ci persiste. E così, già si parte con l'idea di fondo che "le donne non hanno mai fatto cultura" (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/le-donne-non-hanno-mai-fatto-niente.html) e una donna che, effettivamente, la faccia (*) parte già svantaggiata scontrandosi con i preconcetti degli altri: come direbbe Verga, "non le daresti un baiocco a vederla", deve sempre dimostrare faticando più di un uomo che "ha letto, conosce, sa".
Le cose stanno così specialmente in settori come la scienza ma anche la teologia e la filosofia, mondi, da sempre, baluardi e roccaforti maschili… gli ultimi due, poi, sono pure misogini e androcentrici per definizione, il più delle volte.
Per cui, tutti che si prostrano come zerbini osannando aristotele, perché è questa cosa qui (cioè merdaglia misogina, classista e schiavista) che è giudicata "il top del top della filosofia, il divino aristotele, il sommo, il sapiente!" mentre una donna come lei (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/in-ricordo-di-monia-andreani.html) non la conosce nessuno… a scuola si deve leggere sempre e solo aristotele, il sommo.
Non c'è tempo di leggersi due-righe-due scritte da unA filosofA.
Ah, certa gente dell'ambito accademico-filosofico sarebbe pure capace di andare in estasi
ascoltando le sc*rregge di aristotele, se aristotele resuscitasse e sc*rreggiasse davanti a loro…
per questi idolatri, pure le sc*rregge di aristotele sarebbero "grande filosofia".
E a proposito, cari i miei idolatri di aristotele, rosicate pure e scandalizzatevi perché "ho fatto sacrilegio empio, imperdonabile!" nel dissacrare aristotele, (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/e-io-bestemmio-il-dio-aristotele.html) io non ho alcuna intenzione di prostrarmi in adorazione di aristotele e di tommaso d'aquino, da voi giudicati "i divini, i sommi, i pensatori, i filosofi per definizione", teneteveli e osannate pure le sc*rregge dei suddetti.
Il mio NON SERVIAM non vale solo nei confronti di gesù e dio padre, vale pure nei confronti di certi filosofucoli elevati agli altari dai loro idolatri-zerbini.
Insomma, se una donna parla di cose culturali, deve faticare sempre per dimostrare il suo valore
(non le è dato di certo a priori… vuoi mica andare contro i moniti di aristotele e dell'aquino? Vuoi per caso mettere in dubbio i sommi filosofi dell'umanità?
Loro hanno affermato che la femmina è sempre malriuscita e difettosa e mancante di intelletto...) https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/la-misoginia-nel-contego-pagano-antico.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/06/schifezze-misogine-cristiane-nei-secoli.html
In più, se una donna gioca col suo sex appeal, si cura, si trucca, deve sopportare il preconcetto che gli altri hanno di lei: che sia "un'oca giuliva", "una bambolotta", "tutta tett*, gambe e niente cervello" in questo dualismo asfissiante del "se sei gnocca sei cretina e se sei acculturata sei un cesso", non se ne esce, e certe analisi femministe anti-oggettificazione (e perciò filo-monoteiste, visto che poi flirtano con la sessuofobia e il pudore che piace ai monoteisti)
hanno reso la cosa ancora più letale: l'unica femmina "emancipata e liberata dal dominio maschile" è quella brutta e trasandata, che non si cura mai esteticamente, perché se una femmina osa "farsi bella" (mettersi lo smalto, truccarsi, depilarsi) è "oggettificata, schiava del maschio, bambola sessuale".
(*) Anche solo per ripicca, quando passano gli aristotelici ad inzigarmi e io, per dispetto, mi metto a leggermi una storia della medicina, argomento che altrimenti avrei lasciato perdere: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/04/recensione-pericolo-medico.html
ma del resto è quello che succede quando qualcuno mi punzecchia pensando di mettermi KO, il tapino in questione non ha ancora capito che invece sta gettando benzina sul fuoco e io "non lascio perdere, non uso toni soft", io, se vengo provocata, applico il "Show No Mercy" di Slayeriana memoria e i libri li sbatto sotto il grugno del "contestatore"...
Insomma, per un motivo o l'altro, alla fine, in tanti anni che scribacchio su ogni cosa,
sul make up ho scritto poco e niente. Quel make up che al pari dei libri e della musica mi riempie di gioia, fa crescere e consolida la mia autostima, mi rende la vita migliore… quel make up che vedo demonizzato, schifato se non censurato su certi siti "anti-sessismo, anti-pubblicità sessiste, anti-porno, anti-veline, anti-oggettificazione" (e poi ti ci piazzano dentro le "femministe islamiche" che proclamano che "l'islam è la religione più femminista del mondo! è stato l'islam a portare i diritti per le donne! L'islam rispetta la donna, è contrario all'oggettificazione della donna, per cui W il burqa, la vera libertà per la donna, la donna liberata dallo sfruttamento sessuale e dalla mercificazione!" https://intervistemetal.blogspot.com/2020/02/boycottsanremo-ovvero-come-fare.html
Oh, ci fosse mai una volta che queste signorine così emancipate dal dominio sessista, così liberate, si mettessero a fare un post quando al potere ci sale un maschio tipo lui: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/03/30-marzo-2020-un-cristiano-calvinista.html
eh certo… dal loro punto di vista "Orban\Francisco Franco\dittatore cristiano a caso sono contrari alla donna nuda sui manifesti della pubblicità, sono contrari alle minigonne e al trucco, per cui sono a favore dell'emancipazione della donna dal dominio sessista che mercifica le donne!"
DAVVERO, la logica di queste signore pronte a considerare il depilarsi le gambe "una dittatura sessista, misoginia allo stato puro", che stanno ZITTE sulle schifosate cristiane - queste sì dittatura da imporsi a tutti - non fa una grinza… Quindi non stupisce che siano liete e contente quando al potere ci sta l'uomo monoteista che VIETA "i manifesti della pubblicità con le donnine scosciate", per loro un provvedimento del genere è "Salvare la donna dalla mercificazione sessista!")
Per cui, ho deciso che dopo averlo rimandato per anni e anni, faccio anche l'approfondimento su una storia del make up, perché anche il make up e la moda hanno una loro storia e sono stati e sono ancora potenti strumenti di emancipazione, se usati nel modo giusto.
E lo dico alle "anti-oggettificazioniste" (chiamiamole così):
non sta scritto da nessuna parte, se non nella vostra concezione preconcetta (che poi porta acqua al mulino del patriarcato monoteista che PRETENDE che la donna sia coperta e struccata) che una femmina che si trucca e mette i tacchi
non possa disquisire di tutto lo scibile teologico (e non): fatevene una ragione.
Del resto, i posteri mi ricorderanno come "Lunaria, la Donna che ideò il concetto di Ipostasi Femminile di Se Stessa e demolì l'intera teologia cristiana: commise teologicidio, calpestando sotto i suoi Tacchi Ipostatici l'opera omnia dell'aquino"
***
Info tratte da
La Regina Nefertiti (vissuta nel 1300 a.C) era considerata l'incarnazione stessa della bellezza: un lunghissimo collo da cigno, il viso affilato, truccato con tinte chiare, gli occhi a mandorla contornati di nero, le sopracciglia completamente rasate e ridisegnate col kajal scuro, le labbra colorate di un rosso vivace. La corona azzurra che portava sul capo serviva a far apparire la nuca - probabilmente rasata - ancora più allungata, come voleva il gusto dell'epoca.
Per gli Egizi gli occhi erano il simbolo della divinità più importante, il Sole, perciò venivano messi in risalto attraverso un trucco molto marcato: con il nero se ne segnava il contorno, mentre su tutto l'arco della palpebra veniva applicata una polvere verde, prodotta con la malachite.
Per gli Egizi gli occhi erano il simbolo della divinità più importante, il Sole, perciò venivano messi in risalto attraverso un trucco molto marcato: con il nero se ne segnava il contorno, mentre su tutto l'arco della palpebra veniva applicata una polvere verde, prodotta con la malachite.
Nota di Lunaria: diciamo che il "trucco all'egiziana" era tipico delle Dark degli anni '80, vedi Siouxsie :)
Per ottenere il nero si macinavano fra due lastre di pietra carbonato di piombo, ossido di rame, ferro, manganese; la polvere veniva poi conservata in un recipiente e, al momento dell'utilizzo, mescolata con grasso animale o olio vegetale e applicata con un bastoncino di legno.
La moda di dipingersi gli occhi riguardava uomini, donne, bambini, classi nobili e gente comune, in quanto aveva uno scopo profilattico: infatti nel minerale di rame usato per preparare il trucco di colore nero era contenuta anche una sostanza utile per prevenire la suppurazione dell'occhio, frequente nei periodi delle alluvioni del Nilo a causa degli insetti che trasmettevano questa malattia.
Nota di Lunaria: avevo già parlato di "face painting" e del significato profondo che ha in certe culture: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/introduzione-allarte-africana-e-allarte.html
Per questo le analisi delle "anti-make uppiste\anti-oggettificazioniste" sono fallaci: non riportano nessun approfondimento storico e antropologico (altrimenti saprebbero che anche gli uomini si truccavano, secoli fa), ma neppure sanno che anche oggigiorno in certi mondi musicali i maschi si truccano: il trucco facciale (o corporale), il tingersi i capelli, l'uso dello smalto, veicolano diversi messaggi e appartenenze ideologiche-musicali
Peraltro, alcuni di questi personaggi che ho messo sono considerati dei sex symbol dalle loro fans:
il concetto di virilità, che questi personaggi incarnano, non è inerente "la norma codificata" (per intenderci: la società catto-borghese, l'uomo in giacca e cravatta, ricco e potente che dicevo al punto 2) ma è un tipo di virilità differente e non "normativata": in certi casi, simboleggia una rivolta anticristiana, "satanica e demoniaca" (da rivedersi come concetti estremamente positivi, in opposizione alla tirannia del dio cristiano: Satana-Lucifero visto come Portatore di Luce, della Ragione, del Progresso, della Libertà, contro l'oscurantismo cristiano...), in altri enfatizza caratteristiche più malinconiche, crepuscolari, se non "femminee\androgine" (che fanno strage di cuori femminili... pensate alle fan di Brian Molko, del primo Marilyn Manson e di Ville Valo… specialmente di anni fa, quando queste band erano al top del successo...); altri make up giocano ad impersonare personaggi dell'Horror (il mondo dei fetish, poi, è sterminato), altri sono più colorati e giocosi, con glitter sbrillucicosi, pellicciotti multicolour, mise in leopardato, capelli cotonatissimi (la scena Glam\Street: i musicisti glam e street ogni sera si facevano dozzine di groupie! Andate a chiederlo ai Motley Crue e ai Poison!)…
Per cui, di quale "oggettificazione, dominio sessista, mercificazione della donna" parlano queste tizie "anti make up"?!?!? Ma lo sanno che in mondi musicali come quello Emo, Batcave, Deathrock, Black Metal, Glam, i musicisti si truccano persino più delle donne?!?!?
Per giunta, anche il preconcetto che "tutte le femmine adorino i maschi palestrati, meglio se ricchi"
è qualcosa che trovo irritante: sicuramente "nel mondo cattoborghese-normato" è quel tipo di idea qui che va (e per la maggioranza, del resto i cristiani e le persone materialiste che idolatrano i soldi sono la maggioranza… e va accettato che fanno il bello e il cattivo tempo) ma chi pensa che tutte le femmine vanno dietro "ai Milton Friedman\col corpo palestrato" evidentemente non conosce i gusti sentimental-sessuali di donne che bazzicano in tutt'altro mondo estetico e concettuale,
che si bagnavano a catinelle a pensare a Ville Valo
(e più rachitico, consunto e pallido era,
tanto più ci si bagnava divorando la discografia degli HIM!)
E Brian Molko?! Negli anni Novanta non ha fatto stragi di cuori femminili (incluso il mio)?!?
Una mia amica della scuola media si attizzava a vedere Billy Corgan degli Smashing Pumpkins… tanto per dire, eh.
Ho avuto anche un'amica bisex che si arrapava a vedere Skin degli Skunk Anansie.
Potrei mettere dozzine di altri sex symbol (dai musicisti più o meno famosi a semplici ascoltatori del genere che si vestono così e postano le loro foto sui social network e\o vanno al Gothik Treffen)…
Tanto i maschi, quanto le femmine.
Poi, è verissimo che il lato negativo della questione è quando si esagera e si cade nel consumismo becero (l'ho detto al punto 4) spendendo 800 euro di corsetto e considerandosi "le regine del Goth", fenomeno quasi sempre accompagnato anche da zero cultura musicale
(o roba del tipo: si segue un gruppo solo perché il cantante è bono. E ne ho conosciute di fans degli Him o dei Deathstars che "ragionavano così"... della musica non gliene fregava una beata cippa, andavano in calore comprando il merchandise delle band in questione solo perché i tizi erano arrapanti...), ma in linea di massima, a parte i fenomeni "goth" da baraccone che stazionano su YouTube, in molti gruppi formati da uomini attraenti (per le appassionate del genere) si parla anche di cose culturali, non sono "dei bei statuini messi lì per far andare in calore le alternative".
Si fa lo stesso discorso anche parlando di donne musiciste\cantanti molto avvenenti (Cristina dei Lacuna Coil, Amy Lee degli Evanescence, quante altre ne potrei citare, anche di meno famose) che non erano "belle statuine inconsistenti", ma avevano una propria personalità anche culturale.
(poteva dare fastidio il loro essere "commerciali", OK, è qualcosa che c'è sempre stato lo schifare a priori i gruppi famosi, ma dal punto di vista oggettivo mica si può negare che i Lacuna Coil abbiano creato uno stile loro personale che ha fatto storia)
Poi vabbè, lo sanno anche i sassi che "Chris dei Blutengel" è un gran figo per le amanti del fetish vampirico
e il signorino in questione (specie agli esordi) non ha mai brillato, nei testi delle sue canzoni, di chissà quale profondità di pensiero, (bhe… non che una donna che si arrapi a guardarselo sia granché interessata a sentirlo parlare di Goethe e di Hegel… https://intervistemetal.blogspot.com/2018/01/germania-romanticismo-nero-gothic-e_31.html
ma per una band "pacchiana che fa successo anche - se non soprattutto - per l'estetica", ci sono band che un contenuto ce l'hanno: si pensi ai Lacrimosa, tanto per dire...
(comunque nel caso dei Blutengel, i testi sono sciocchini e puerili, ma le canzoni sono belle e giustamente dei classici del genere, per cui non necessariamente una canzone deve essere condita da un testo profondo, per diventare "pietra miliare del genere"...)
Suvvia, non potete pensare che io, che vedo maschi truccati e vestiti strambi da quando avevo 13 anni, possa considerare "argomentate bene" le analisi delle "anti-pubblicità sessiste, anti-make up, anti questo, anti quello". Le trovo puerili e per niente argomentate, infatti, perché le cose che vi ho scritto io non le citano… del resto le signorine in questione stazionano nel mondo "borghese normativo" della musica pop frivolissima (tra l'altro il pop degli anni Novanta era molto più interessante), per cui è impensabile che citino cose tipo il Batcave o il Glam Metal, per parlare di maschi :P ma anche di femmine.
Proseguiamo con l'articolo...
A differenza degli Egizi, le donne greche non si truccavano (era ritenuto roba da prostitute) ed era loro proibito farlo; https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/grecia-2-la-condizione-delle-donne.html
le matrone romane, nel periodo imperiale, usavano sostanze, spesso tossiche, come la biacca, usata come fondotinta. Per le sopracciglie usavano una matita di carbone, sugli occhi, un ombretto azzurro o verde a base di bismuto e galeno e kajal nero a base di antimonio polverizzato.
Nel Medioevo, le nobildonne coloravano labbra e gengive con corteccia o radice di noce, e con biacca addizionata ad avena sbiancavano la pelle. Anche l'incenso miscelato al latte dava un effetto simile. (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/letteratura-medioevale-maschile-e-anche.html
Nel Settecento (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/rococo.html) era la cipria a regnare tra uomini, donne, bambini: viso, scollatura, braccia, mani, parrucche, tutto veniva incipriato; con il belletto si disegnavano poi due pomelli all'altezza delle guance, e i segni del vaiolo venivano coperti con dei nei finti, le mouches in seta, taffetà e pelle, a forma di cuoricini, stelline, lune.
La cipria era ottenuta dalla polvere di riso o dalla più economica farina di frumento; vi era anche una versione tossica ottenuta dal piombo che uccideva la pelle; le uniche donne che conservavano la pelle liscia e soda erano le contadine: non potevano permettersi la cipria e stando a contatto con le mucche diventavano immuni dal vaiolo. (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/la-vaccinazione-antivaiolosa-lady-mary.html)
Dopo la presa della Bastiglia, tutto ciò che era stato simbolo della nobiltà venne proibito o cadde in disuso: corsetti, cipria, parrucca, rossetto. (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/breve-introduzione-al-neoclassicismo.html)
Similmente alla donna greca, la donna della prima metà del XIX era naturale e riservata.
Al massimo si applicava un po' di rosa sulle guance e qualche goccia di acqua di Colonia (inventata nel 1792).
Lo stile Impero prevedeva abiti leggeri, con stoffe trasparenti. I capelli erano portati corti, in pettinature morbide.
Insomma, spero di aver dimostrato che amare il make up, incentivare la propria autostima anche curando la propria estetica, non vuol dire "essere cretine, oche giulive, frivole e consumiste" a prescindere...
Esiste una storia della moda e del make up (tempo permettendo riporterò anche altri approfondimenti) ed è persino possibile parlare di argomenti come l'arte, la letteratura, l'antropologia… come - appunto - ho fatto ;)
Fatemi mettere un Rossetto Rosso e una pennellata di smalto sulle unghie, e vi demolirò l'intera teologia cristiana. ;)
Bellissime foto sul make up *.*
Questi della Wycon li ho adorati! Già dal nome "Liperfidious", che mi facevano sentire così spietatamente demolitrice di paccottiglia teologica, con le mie labbra sfoggianti questi colori |
Ipostatica Lunaria, al culmine della gioia nell'ammirare tutti questi trucchi, quando la domenica mattina va al mercato |
Io alla Lidl, nel settore trucchi e creme Cien :) Adoro anche la Quovis, che però vendono solo all'IN's |
Ava Gardner, una delle mie muse ispiratrici, insieme a Veronica Lake. |
Donne che ascoltano Black Metal e hanno abiurato il cristianesimo... |
ESSENCE!!! *.* e va sempre a ruba, ogni volta che vado da Marionnaud c'è il banco mezzo vuoto! :( |
Truccarsi può anche essere uno sfoggio di fantasia e talento artistico... |
Le Mie Labbra Ipostatiche (che hanno demolito l'intero aristotele e tommaso d'aquino, ricordiamolo sempre) vestite di nero, di viola, di blu e di rosso. |
Io, in biblioteca, insieme ad alcuni acquisti Essence |
Qualche volta prendo make up anche alla Kiko, specialmente smalti e matite |
L'edizione di Labello Crayon simil-rossetto non poteva mancarmi! (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/09/ricordi-dinfanzia-3-i-labelli.html) |