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La Vaina era strana: forse un folletto o una vecchia strega che camminava sui sentieri di montagna della Val Vigezzo, Valle d'Ossola e nella zona del Novarese.
Assumeva la forma di un neonato in fasce, che rotolava giù per il sentiero, comportandosi in modo diverso a seconda di chi incontrava: se un viandante prendeva in braccio quello strano neonato, la Vaina spariva in un baleno, lasciando l'uomo interdetto. Se era una fanciulla a stringersi al seno quel neonato, la Vaina si trasformava in un uomo che tentava di sedurre la giovane. Se sul sentiero passava un bambino, la Vaina avrebbe cercato di passare tra le gambe del fanciullo, per condannare il bambino al sortilegio: sarebbe stato condannato a rotolare e a vagire fino a quando non avrebbe trasmesso la maledizione a qualcun altro.
La terra della Sardegna racconta tante storie e leggende piene di magia e di figure fiabesche che popolano molte località dell'isola. Le Janas avrebbero lasciato tracce ben visibili nelle rocce, nelle cosiddette Domus de Janas ("case di fata") che ancora oggi sono visibili
Nota di Lunaria: quando ero piccola una volta mi portarono in un parco a Gorla Minore. Ho vaghi ricordi perché avrò avuto 6 o 7 anni, ed era un parco molto grande, a confine col bosco, da quel che ricordo (dove tra l'altro vidi anche Arum maculatum, questa strana pianta che mi affascinò);
c'era anche una sorta di grotta naturale, mi ricordo che ci entrai affascinata e che in effetti, per quanto fossi una bambina con nessuna conoscenza specifica sull'argomento, anch'io pensavo che quella grotta fosse la casa delle fate...
Le Janas sono piccole fate delle rocce: è da lì infatti che ricavano dimore molto simili a quelle umane. Questi esserini escono solo di notte, in modo che il sole non rovini la loro pelle candida; nelle notti prive di luna e per sentieri pericolosi, ecco che le Janas possono accendersi e illuminare il tragitto e la natura circostante.
Le Janas filano e tessono stoffe meravigliose e preparano un pane più sottile dell'ostia. La leggenda racconta che hanno telai d'oro, setacci d'argento e un enorme e splendido tesoro.
(Nota di Lunaria: come il Leprechaun irlandese, tra l'altro) Oro, perle, gioielli... tutto questo deve essere difeso... ma come? Ecco che le Janas affidano il compito alle Muscas Maceddas, creature spaventose con la testa di pecora, un occhio solo e denti aguzzi, che stanno dentro una cassa, in mezzo a quelle che contengono il tesoro, pronte a scattare qualora qualcuno attenti al tesoro delle Janas.
Altre creature che popolano le leggende sono le Sùrbiles, donne vampiro che amano succhiare il sangue dei neonati (*)
Questi esseri basta che si ungano con oli vegetali e subito possono diventare mosche, pronte ad entrare nella cameretta dei bambini attraverso il buco della serratura.
(*) Credenza anche sumera ed ebraica: la Lamashtu era una sorta di demone (o forse, anche Dea terrifica) che faceva morire i bambini https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/lamashtu.html
Il fatto che le Sùrbiles siano associate alle mosche, come Baal Zebub, poi volgarizzato in Belzebù è un indizio interessante... anche se c'è da dire che forse non era solo legato alle mosche, ma in generale a tutto ciò che volasse. (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/11/la-vera-origine-di-belzebu.html)
Talvolta le Sùrbiles vengono identificate con le streghe, prendono il nome di Cogas e sono raffigurate come donne vecchie e brutte, capaci di trasformarsi in gatti, abituate a muoversi a cavallo di una scopa, con la formula "Folla a suba de folla, tres oras andai e tre oras a torrai" (Foglia su foglia, tre ore per andare e tre ore per tornare)
Nota di Lunaria: ovviamente, probabilmente, qui c'è la solita denigrazione e diffamazione cristiana. Sono propensa a credere che le Cogas, originariamente, fossero sciamane (il volo è l'indizio per eccellenza che rivela lo sciamanismo), quindi donne di sapienza (anziane).
Altre creature sono le Panas, donne morte di parto (1), condannate a tornare tra i mortali e a lavare i panni per un tempo variabile tra i due e i sette anni. Per questo le Panas si possono scorgere lungo i ruscelli fra l'una e le tre del mattino, intente a lavare i panni e cantare una tristissima ninnananna.
Non è loro concesso interrompere il lavoro o parlare a qualcuno, altrimenti la loro penitenza ricomincia. E se qualcuno le avvicina, gettano spruzzi di acqua che brucia come il fuoco.
(1) Leggenda tipica anche del folklore irlandese https://intervistemetal.blogspot.com/2017/12/le-fate-malvage-nel-folklore.html
solo che la "lavandaia" irlandese lava i panni sporchi di sangue di chi sta per morire...
Non è loro concesso interrompere il lavoro o parlare a qualcuno, altrimenti la loro penitenza ricomincia. E se qualcuno le avvicina, gettano spruzzi di acqua che brucia come il fuoco.
(1) Leggenda tipica anche del folklore irlandese https://intervistemetal.blogspot.com/2017/12/le-fate-malvage-nel-folklore.html
solo che la "lavandaia" irlandese lava i panni sporchi di sangue di chi sta per morire...
Come evitare le Sùrbiles? Basta utilizzare alcuni amuleti come una scopa posta con la chioma verso l'alto, un mazzo di foglie d'issopo e arancio appeso al muro, o anche solo un paio di scarpe messe ai piedi del letto abbinate a un fazzoletto da testa. Si possono anche porre sulla porta d'ingresso alcuni oggetti dentati, come un forcone o il pettine: le Sùrbeles si fermeranno a contarne i denti e siccome sanno contare solo fino a 3, una volta arrivate al quarto devono ricominciare daccapo e continuano così... finché scoccano le 3 di notte, che è l'ora fatidica in cui si devono ritirare.
Un ultimo personaggio è la Luxia Rabiosa, la Donna Pietrificata: una donna molto ricca e avara venne trasformata in pietra insieme ai suoi averi. Per questo, dicono gli abitanti della Sardegna, è possibile talvolta vedere dei sassi con delle forme particolari: sono i resti della Luxia Rabiosa.
Sulla Sardegna vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/sardegna-le-origini-pagane.html
Statuette di Dee dell'Italia antica: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/06/le-dee-e-le-donne-nellarte-dellitalia.html
Statuette di Dee dell'Italia antica: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/06/le-dee-e-le-donne-nellarte-dellitalia.html