"Confessioni di una maschera" di Yukio Mishima



Trama: Stravolto romanzo di formazione, intriso in profondità dei più ancestrali riti e miti che percorrono come una condanna la cultura giapponese, violentemente e disperatamente estetizzante, "Confessioni di una maschera" è il capolavoro indiscusso di un autore che è stato il protagonista, insieme a Kawabata e Tanizaki, della rinascita della narrativa nipponica del Novecento. Pubblicato nel 1949, vede al suo centro il dramma di un giovane, Kochan, costretto a nascondere - per obblighi sociali ma anche per una radicata idea di dignità e di onore - la propria omosessualità e la propria assoluta indifferenza carnale nei confronti delle donne. Condannato all'impotenza, ridotto a mimare una storia d'amore con la sorella di un suo amico, perso dietro sogni erotici che vagheggiano corpi maschili o dietro voluttuose identificazioni con celebri personaggi femminili, egli consuma fino in fondo la speranza di poter divenire finalmente "normale": inventa strani vizi, si dà con furia a corteggiare "fanciulle in fiore" invariabilmente deludenti, reprime fino allo spasimo ogni impulso di reale attrazione. E la sua miseria sessuale, invano compensata da una nutrita serie di sublimazioni artistiche, si tramuta a poco a poco in miseria esistenziale, in consapevole rinuncia a un rapporto pieno con la vita.
La "maschera" finisce col distruggere il volto che nasconde; e non c'è riscatto per un uomo che ha osato cimentarsi nella sfida impossibile di ingannare il mondo senza ingannare se stesso: fra le tante trappole che l'essere umano è capace di costruire per imprigionarsi da solo, quella scoperta da Mishima è forse la più silenziosa e tremenda, la più subdola e devastante, nella sua ingannevole, trasparente "naturalità". 

L'autore:  Yukio Mishima, pseudonimo per Kimitake Hiraoka, nacque a Tokyo nel 1925 e morì suicida uccidendosi con un harakiri per protesta contro la smilitarizzazione del paese. Era nato in una famiglia benestante, educato alle regole dell'antica tradizione giapponese, ma il padre si oppose quando il figlio si dedicò alla scrittura. Nel suo stile di vita cercò di riprodurre i comportamenti degli antichi samurai e negli anni Sessanta fondò un raggruppamento politico di estrema Destra, l'Associazione degli Scudi, a carattere nazionalista e tradizionalista, che chiedeva il riarmo del Giappone e il recupero della vocazione imperialista.
"Confessioni di una maschera" (1949) è il suo primo romanzo e gli diede notorietà internazionale. Altri suoi romanzi sono "Sete d'amore", "Colori proibiti", "Morte di mezza estate", "La voce delle onde", "Il padiglione d'oro", "Patriottismo", "Il sapore della gloria", "Lezioni spirituali per un giovane samurai", l'opera teatrale "Madame de Sade" e "Il mare della fertilità" che comprende "Neve di primavera", "Cavalli in fuga", "Il tempio dell'alba", "Lo specchio degli inganni".

Nota di Lunaria: il romanzo mi è piaciuto molto; l'Autore lo ha narrato sotto forma di monologo e memoriale, con un linguaggio colto e forbito che in certi passaggi raggiunge il lirismo puro.  
è un romanzo di genere esistenziale, dove tristezze, angosce e fallimenti sono la base fondante della trama; anche l'eros ha qualcosa di morboso, possessivo e decadente, visto che compaiono fantasie sadomasochiste su corpi maschili sanguinolenti e smembrati, offerti al martirio (san Sebastiano, citato a pagina 38, sul quale Kochan si masturba, lasciando "schizzi d'un biancore fioccoso"...) che riecheggiano le pagine sadiane di "Juliette", "Justine" e "Le centoventi giornate di Sodoma", ma anche un erotismo di classe e poetico, alla Anais Nin (la scena della masturbazione, immerso nell'acqua del mare, a pagina 81: "Quando l'onda si ritirò, la mia polluzione era stata travolta\le miriadi dei miei spermatozoi erano state inghiottite dalla schiuma del mare")
C'è molto erotismo a tinte sadiche (con tanto di fetish legato al sangue e al cannibalismo, vedi le pagine 84-88) ma è incredibilmente assente la descrizione dell'atto omosessuale fisico: Kochan si innamora di diversi uomini, desiderandoli in maniera possessiva e a volte trucida, ma non riuscirà mai a fare sesso con loro; "forzato" dall'amico, che credendo di fargli un favore, lo accompagna al bordello, Kochan non riesce a sopportare a lungo di essere nel letto con una donna nuda che lo bacia e lo palpeggia: fin da piccolo, si era invaghito di un'immagine di Giovanna d'Arco vestita da cavaliere maschio e quale furia cieca prova quando un'infermiera gli rivela che quel "lui" è una lei... 
Insomma, tutto l'erotismo, in "Confessioni di una maschera" è prettamente onirico e immaginato, resta confinato nei sogni e nelle fantasticherie del protagonista, ad uso onanistico e niente più: non è mai concretizzato nella realtà. Nella realtà ci sono solo limiti, illusioni, false speranze, fallimenti, bassezze, malattie.
Per curiosità: oltre a "San Sebastiano", le fantasie erotiche di Kochan riguardano soldati greci, schiavi bianchi, capi di tribù selvagge, fattorini d'albergo, manovratori d'ascensore (!) camerieri, ufficiali d'esercito, inservienti di circo equestre, giovani nuotatori, svuotatori di fogne.

In conclusione: un libro consigliato, che piacerà a chi ha adorato i romanzi esistenzialisti come "La Nausea" e "Lo Straniero"



scritto con sintassi e lirismo profondissimi, degni di un d'Annunzio e pervaso da inquietudine e tragicità, in monologhi che scaveranno un solco profondo nella mente del lettore. 

Per chi ama le biografie, suggerisco di leggere anche questo: "Il sabba" di Maurice Sachs https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/maurice-sachs-gli-stralci-piu-belli.html
 

Comunque, per conoscere una storia dell'omosessualità, consiglio di leggere questo libro:


Gli stralci più belli:

"Esistenze e circostanze che si svolgessero senza alcun nesso con me, che si svolgessero in luoghi non soltanto attraenti ai miei sensi ma per di più a me negati; queste, insieme alle persone che implicavano, componevano la mia definizione di "cose tragiche". Pareva che la mia angoscia per essere esclusi in eterno fosse mutata ogni volta, nel mio sognare, in angoscia per quelle persone e per i loro modi di vivere, e che unicamente mediante la mia angoscia io stessi cercando di condividere le loro vite. Posto che così fosse, le cosiddette "cose tragiche" di cui andavo prendendo coscienza altro non erano probabilmente che ombre proiettate da un presentimento lampante di angoscia anche maggiore nel futuro, di un'esclusione più solitaria di là da venire..."

"Gli occhi per il cui tramite scorgevo Omi erano sempre quelli del "primo sguardo", o, se mi è lecito esprimermi così, dello "sguardo primevo". Era un atteggiamento affatto inconsapevole da parte mia, uno sforzo incessante di salvaguardare la mia purezza di quattordicenne dal processo dell'erosione. Poteva essere amore, questo? Ammettiamo pure che fosse una forma d'amore, perché sebbene a un esame superficiale mostrasse appunto di conservare in perpetuo la sua pristina forma, limitandosi semplicemente a reiterarla all'infinito, possedeva anche una sua specie esclusiva di abiezione e disfacimento. E era un'abiezione più brutta di quella che può esserci in qualsiasi amore di tipo normale. In verità, fra tutte le specie in disfacimento di cui pullula il mondo, la purezza in disfacimento è la più maligna."

"Senza che lui se ne fosse reso conto, un potere si era insinuato nella carne di Omi e stava macchinando d'impadronirsi di lui, di abbattersi attraverso di lui, di traboccare fuori di lui, di eclissarlo in splendore. Sotto questo aspetto il potere somigliava a una malattia. Infetta dal potere veemente, la carne di Omi non era stata mandata in terra per nessun altro scopo che quello di divenire un folle sacrificio umano, da adempiersi senza timore di contagio (...) avevo avuto un'erezione fin dal primo momento in cui mi era balenata davanti allo sguardo quella sua ispida dovizia (...) eccomi lì, a contemplare il corpo nudo che tanto avevo anelato vedere, e il rimescolio causatomi da quella vista mi aveva scatenato dentro all'improvviso un'emozione ch'era agli antipodi della gioia. Era gelosia..."

"E ora che stavo sperimentando, in quest'impressione di vuoto davanti alla pienezza del mare, una solitudine che esteriormente ricordava la sua, volevo assimilarla fino in fondo, addirittura per il tramite dei suoi occhi. Avrei impersonato il duplice personaggio di Omi e di me stesso."

"L'innata deficienza di sangue mi aveva instillato da principio l'impulso di sognare spargimenti di sangue (...) la descrizione del Colosseo nel Quo vadis? mi aveva profondamente colpito, e già per conto mio avevo vagheggiato l'idea di un teatro di stragi. Lì, in quel mio teatro di stragi, giovani gladiatori romani immolavano la vita per mio divertimento; e ogni morte che vi aveva luogo non doveva soltanto ridondare di sangue, ma adempiersi per giunta con tutte le cerimonie del caso. Io mi beavo di qualsiasi forma di pena capitale e dell'armamentario occorrente all'esecuzione (...) Fin dove mi era consentito, sceglievo armi primitive e selvagge: frecce, pugnali, alabarde. E allo scopo di protrarre l'agonia, era il ventre che bisognava prendere di mira (...) Baciavo le labbra di quanti erano stramazzati a terra e ancora si contorcevano in sussulti spasmodici" 

"Perché le cose così come stavano erano sbagliate? (...) Perché tutti noi siamo gravati dal dovere di distruggere ogni cosa, di cambiare ogni cosa, di commettere ogni cosa alla precarietà? è questo l'ingrato dovere che si suol chiamare vita? Perlomeno non c'era dubbio che fossi io solo a considerarlo un pesante fardello."


Non sono esperta di letteratura giapponese o asiatica in generale... ho letto solo qualche haiku, 

https://poesiamondiale.blogspot.com/2015/08/yone-noguchi.html
un po' di poesia cinese (https://intervistemetal.blogspot.com/2017/07/cina-antica-e-black-metal.html)
e Banana Yoshimoto (molti anni fa, all'epoca non avevo un pc tutto mio e quindi non mi era possibile recensire i libri che leggevo...). Banana Yoshimoto mi era piaciuta (e dovrei anche rileggerla, così da poterla recensire).

Il romanzo di Mishima parla di omosessualità, un tema poco trattato nella narrativa occidentale (ma anche dal punto di vista cinematografico); al contrario, in Giappone ci sono moltissimi manga che parlano di omosessualità dal punto di vista maschile, ma anche come prodotto per soddisfare il voyeurismo femminile (i manga del genere Shonen'ai\Boys Love e Yaoi), disegnati da donne e che sono pensati per un pubblico femminile eterosessuale a cui piaccia vedere bei ragazzi (spesso con sembianze androgine) che si baciano e fanno l'amore (il genere Shonen rappresenta relazioni omosessuali da un punto di vista sentimentale e romantico, più che non fisico). 










Specifichiamo (perché non tutti potrebbero saperlo, a priori, e pure io sono caduta nel tranello) che l'omosessualità che si vede nei manga rivolti al genere femminile NON è l'omosessualità che rappresenta il punto di vista maschile 
(i manga disegnati da uomini per uomini gay sono alquanto diversi, già a partire dall'estetica dei personaggi ), è un tipo di omosessualità maschile idealizzata, fatto per piacere alle fantasticherie femminili; analogamente, video pornografici "con le lesbiche che fanno sesso", pensati per un pubblico maschile eterosessuale (è una delle fantasie sessuali maschili più diffuse) NON è vero lesbismo, ma è pensato per venire incontro alle fantasie e aspettative del gusto maschile eterosessuale. 
è importante specificare queste cose per evitare di "reificare" le persone LGBTQ facendo passare il voyeurismo eterosessuale che soddisfa le fantasie sessuali etero\bisex come se fosse "la vera omosessualità". Qui, per esempio, trovate il punto di vista delle lettrici di manga, http://www.ysal.it/forum/viewtopic.php?t=1723&postdays=0&postorder=asc&start=0
che ribadiscono che "i manga Shonen non sono fatti da uomini gay, non sono pensati per loro, non riflettono la vera omosessualità".
Qui trovate la riflessione fatta da uno celebre studioso e saggista gay: http://www.giovannidallorto.com/lettere/cultura/yaoi.html


Qui abbiamo parlato di Giappone: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/05/giappone-1-shintoismo-miko-e-black-metal.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/05/giappone-2-le-kitsune.html
ma comunque appena possibile mi faccio una cultura pure sul teatro Kabuki.Venni a conoscenza del teatro Kabuki leggendo un'intervista a Siouxsie, pubblicata su :Ritual: qualche anno fa (devo averla ancora in giro, da qualche parte), perché questa stupenda cantante è stata proprio ispirata dal teatro Kabuki, e nell'intervista ne parlava come una delle sue ispirazioni.


Ma non ho mai approfondito andando a leggere qualche libro sul teatro Kabuki… appena possibile lo studio per bene cercando qualche libro che ne parla.

Chi volesse approfondire l'arte e il simbolismo: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/01/larte-nellantica-cina.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/animali-e-alberi-nel-simbolismo.html
A breve faccio anche uscire un post dedicato alla condizione della donna nell'antica Cina.

Infine, non che io sia "un'influencer con miliardi di followers", tutto il contrario, a differenza di certe signorine "molto trendy, seguitissime, che dettano tendenze e sono considerate delle influencer capaci di convincere miliardi di persone che è stato il cristianesimo a portare i diritti per le donne, anzi i diritti per tutt*!", quindi non mi aspetto di "convincere le persone" che "non è stato il cristianesimo a portare i diritti per tutt*!", ad ogni modo, sfruttando il nome di "Yukio Mishima", semmai sarà cercato da qualche lettore omosessuale che capiterà su questo blog, e più in generale, da qualcuno che dovesse interessarsi all'omosessualità, qui ho parlato della persecuzione contro gli omosessuali, "quando il cristianesimo era su al potere" (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/03/inquisizione-e-persecuzione-contro-gli.html) non che adesso, o nel passato recente (tipo 30-40 anni fa) laddove ci siano "Capi di Stato" che sono ultracristiani, gli omosessuali e le persone trans non siano perseguitati, torturati e ammazzati (https://lepersoneeladignita.corriere.it/2020/05/20/ungheria-la-furia-di-orban-contro-i-diritti-delle-persone-transgender/
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/prima-di-salazar-integralismo-lusitano.html)
Oltre al nazi-fascismo https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/pierre-seel-e-gli-omosessuale-deportati.html
anche le dittature comuniste e le teocrazie islamiche perseguitano e uccidono gli omosessuali: https://www.gay.it/che-guevara-gay-campi-concentramento
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/cecenia-informazioni-utili-sul-regime.html

Così come la psichiatria del tipo "cristiana-omofoba", che attua le "terapie curative" su persone Omosessuali\Trans (il più delle volte portate lì a forza dalle famiglie). Queste "terapie curative" sono TORTURE PSICO-FISICHE che hanno danneggiato la psiche e qualche volta pure il fisico delle persone che le hanno subite: https://www.gay.it/omosessuali-manicomi-terapie-riparative
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/i-crimini-della-psichiatria-raccolta-di.html
https://www.gayburg.com/2019/12/terapie-riparative.html

Già questi pochi link che ho messo (visto che l'argomento è sterminato) dovrebbero dimostrare che NO, non è stato il cristianesimo a "portare i diritti per tutt*!", come millantano le "femministe inclusive, filo-cristiane" e anche diversi omosessuali "di fede cristiana", che o danno ragione alla chiesa dicendo che "la chiesa ci ama e ci rispetta, ma l'omosessualità resta un peccato e quindi è giustissimo astenerci dal sesso e darci alla castità!" oppure sostengono che "è giustissimo sottoporre un omosessuale alle terapie curative! Dall'omosessualità si può guarire, io sono un ex gay!" o "I veri perseguitati sono i cristiani eterosessuali, l'omofobia non esiste". 
(lo so, sembra incredibile ma esistono davvero omosessuali che vanno contro i diritti delle persone LGBTQ, alleandosi ai cristiani, arrivano anche a negare l'omofobia...)
https://www.gayburg.com/2019/09/il-leghista-umberto-la-morgia-io.html 
https://www.papaboys.org/sono-omosessuale-e-vi-spiego-perche-chiesa-cattolica-ragione-intervista-philippe-arino/

Qualche commento interessante...



Anch'io sono rimasta shoccata quando ho cominciato a studiare un po' la storia dell'Omosessualità, 
nel leggere interviste e dichiarazioni di certi omosessuali che potremmo definire "eteronormativi", ovverossia che danno ragione, sostengono e approvano (qualche volta pure scimmiottano) il sistema eteronormativo più omofobo e repressivo: ovviamente questo tipo di omosessuale (a volte è pure molto celebre, e ha una carriera artistica come cantante o stilista) è apprezzato dagli omofobi, 
perché dà ragione alla loro ideologia, anzi, la approva e la sostiene, andando contro gli altri omosessuali, negando i loro diritti (poi magari nel suo privato, potendo contare sul potere dei soldi, si dà alla bella vita concedendosi ogni lusso e sfrenatezza, tanto in quanto omosessuale ricco è tutelato da ogni forma di abuso e violenza...).

Abbiamo parlato di omofobia anche qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/omosessualita-ed-omofobia-riflessioni.html
"femme-fobia" che colpisce gli omosessuali a cui piace essere penetrati: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/08/la-femme-fobia-si-puo-essere-misogini.html

Questo tipo di omosessuali "eteronormativi-omofobi interiorizzati" li reputo dannosi perché sostanzialmente fanno da zavorra contro i diritti civili per le persone LGBTQ, ostacolandoli in ogni modo
(proprio in questi giorni poi la chiesa sta dando il meglio di se stessa, ANDANDO CONTRO la proposta di legge pensata per tutelare le vittime di omotransfobia! https://notizie.virgilio.it/ddl-contro-omofobia-cei-polemica-1397000
Ricordiamo che esistono ancora molte discriminazioni contro le persone LGBTQ: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/discriminazioni-giuridiche-contro.html)

Sono analoghi a quelle donne che approvano islam e cristianesimo, nelle sue forme più misogine.
Ce ne sono diverse, di donne così, è capitato anche a me di ricevere le loro critiche. 

Non mi spiego perché le donne e gli omosessuali debbano sostenere e approvare ideologie che li odiano… ma non bastano le tante schifezze scritte dai teologi, nella storia, quando parlavano di donne e omosessuali (come li chiamavano loro "sodomiti", "contronatura") ?!?!
E ai giorni nostri, non basta la ferocia omofobia che trovate sui siti cristiani integralisti, di gente che esulta per i terremoti, l'AIDS, il coronavirus perché "sono i castighi di Dio contro i fornicatori omosessuali"?! Non sono prove chiarissime che dimostrano che il monoteismo ha sempre odiato e perseguitato le donne e le persone non eterosessuali? Oltre che quelli che non erano religiosi, i liberi pensatori o quelli che osavano fare interpretazioni diverse dei "testi sacri" (come li chiamano loro, 
gli "eretici")… 

Ripeto, non che io mi aspetti "di avere chissà quale influenza virtuale", comunque queste sono tutte cose che certe signorine vloggher molto trendy e seguitissime NON vengono a dire (quando mai le si è viste fare il video su gente tipo Salazar???!!!) quando discettano di "diritti per tutt* e cristianesimo". 
Io i link li ho messi, chi li leggerà vedrà con i propri occhi che non è stato il cristianesimo, e neppure l'islam ed ebraismo (perché esistono anche "attivisti LGBTQ" che fanno apologia all'islam e all'ebraismo dicendo che sono "religioni gay friendly") a portare i diritti civili (in generale, per nessuno: né per le donne, https://intervistemetal.blogspot.com/2020/06/schifezze-misogine-cristiane-nei-secoli.html
né per le persone LGBTQ, né per gli operai, https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/gli-oppositori-la-condizione-operaia-e.html
né per gli afroamericani https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/ku-klux-klan-tutta-la-storia-nei.html)

Infine, qualche curiosità storica sull'omosessualità nei contesti dell'antichità: