Stonehenge!

Info tratte da


Diverse culture hanno dato notevole importanza a monumenti preistorici come i Dolmen, le stele, i Menhir. https://intervistemetal.blogspot.com/2020/10/il-nemeton-e-la-litolatria.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/07/cromlech-megaliti-e-culto-astronomico.html
(https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/i-menhir-e-i-dolmen-di-arzachena.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/dolmen.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/campo-rotondo-e-la-litolatria.html)

Sul Dolmen "Hi-zpgée" di Castellet (Fontvieille) si trova il simbolo del Cavallo Solare aggiogato al carro con cui si raffigurava l'astro. (Nota di Lunaria: il cavallo era associato a Dee come Epona e Rhiannon; nell'Induismo, la Dea Ashwaroodha è assisa su un cavallo bianco https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/il-simbolismo-del-cavallo.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/04/simbolismo-del-centauro.html)





Pittogrammi serpentiformi si notano su diversi megaliti e nella camera sotterranea del tumulo di Gravrinis che rammenta le cripte descritte nei racconti di Lovecraft, il celebre scrittore horror e di fantascienza. (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/lovecraft.html)


Contrariamente all'opinione diffusa, non si tratta di una tomba ma di un piccolo tempio: vi sono raffigurati serpenti a spirale, corna (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/il-simbolo-delle-corna.html), piedi, mani (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/marocco-litolatria-gioielli-magici-mano.html), una Dea. I serpenti si vedono anche nei graffiti in Inghilterra, nell'America settentrionale (Bush Creek, Ohio) e in Brasile (Pedra Pintata)

Per l'approfondimento sul Serpente, vedi:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/il-serpente-domestico.html 

Si trovano strani menhir in Corsica: non sono massi conficcati nel suolo, ma pietre scolpite con fattezze umane, alti anche tre metri. Queste figure portano un elmetto in testa, con dei fori (probabilmente per introdurvi delle corna, su modello di quelli dei navigatori guerrieri Shardanas, provenienti dal Mediterraneo) e hanno lunghe spade appese alla cintura.
Furono proprio gli Shardanas a conquistare la Corsica, annientando i primi abitanti dell'isola; i Corsi non conoscevano il metallo e queste pietre scolpite, dotate di spade, raffigurano proprio gli invasori.
Da uno scritto di Aristotele, sappiamo che gli Iberi levavano attorno alle loro tombe tanti obelischi quanti erano i nemici uccisi; forse Aristotele commise un errore di attribuzione, visto che non erano gli Iberici ad avere tale usanza, ma i Corsi.


Stele e Menhir si trovano in moltissime altre culture, basti citare il Cardonach irlandese e i baba (balbal), monumenti funerari siberiani disseminati tra il Kazakhistan e il Kirghizistan. https://intervistemetal.blogspot.com/2018/02/che-ce-in-kirghizistan-la-torre-i.html













E che dire dei visi giganti in pietra, disseminati nell'Isola di Pasqua, cioè Rapa Nui? (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/04/rapa-nui.html)

Molti altri monumenti preistorici sono un enigma; diverse incisioni rupestri riportano disegni formanti le costellazioni: l'Orsa Minore, l'Orsa Maggiore, il Drago, Andromeda. Questi monumenti in pietra sono veri e propri osservatori astronomici.

https://intervistemetal.blogspot.com/2018/03/bosnia-herzegovina-le-stele-il-pantheon.html







N.b: le foto di queste stele\tombe bosniache mi sono state segnalate da un ragazzo bosniaco (che parla un ottimo italiano). Senza di lui non le avrei mai trovate, perché per pervenire a queste immagini bisognava fare la ricerca sul web usando termini in bosniaco… cosa che lui ha fatto per poter trovare queste fotografie. 
Prossimamente mi piacerebbe riprendere il tema dell'antico paganesimo bosniaco. 

Stonehenge, nei pressi di Salisbury, è certamente il più famoso "cerchio magico": è un vero e proprio santuario all'aria aperta, ma anche un osservatorio astronomico e alcuni ipotizzano che trattasi persino di un calcolatore digitale per la previsione di eventi solari e lunari.








Stonehenge è passato attraverso varie fasi di costruzione e le strutture della composizione architettonica possono essere così classificate:

1) Il Cerchio di Aubrey (di 90 metri), concentrico e interno al terrapieno, individuato da 56 cavità .
2) Il Cerchio "Saraceno", di 30 metri di diametro, concentrico al precedente e individuato da 30 pietre, alcune mancanti.
3) La Pietra di Hele, situato fuori dal terrapieno, sulla strada d'ingresso.
4) Alcune cavità, sull'ingresso, disposte su sei file.
5) Qualche riferimento (due pietre e due cavità) sul Cerchio di Aubrey.

Su queste strutture hanno lavorato gli studiosi, a cominciare da Locker, nel 1901, che tentò di stimare l'epoca di costruzione di Stonehenge.
Con valutazioni astronomiche voleva accreditare la tradizione popolare che l'asse principale della strada d'ingresso punta verso il Sole levante di mezza estate.
Nel 1963 Hawkins usò un calcolatore elettronico per il problema della significatività di certi allineamenti: scegliendo certe coppie di pietra e di cavità  sulla pianta di Stonehenge, ne calcolò azimut e declinazione, e confrontò questi allineamenti con la posizione di certi oggetti celesti; Hawkins suggerì che le previsioni di eclissi fossero ottenibili per mezzo delle strutture di Stonehenge, mentre le 56 cavità del cerchio di Aubrey potrebbero servire per marcare il tempo di regressione dei nodi lunari e quindi prevedere le eclissi; le 29 pietre e una pietra più piccola, del cerchio Saraceno rappresentano i 29 giorni e mezzo del mese lunare: insomma, è possibile notare una quantità  di correlazioni e di coincidenze tra eventi luni-solari ed elementi strutturali di Stonehenge.

Ma erano inglesi i costruttori di Stonehenge?
Qualcuno ipotizza che venne edificato da Cretesi che applicarono tecniche egizie: sono state rinvenute ai piedi delle grandi pietre delle impronte e delle tracce di spade e di asce bronzee; Stonehenge sarebbe molto più antico della religione druidica e gli appassionati di Ufologia sostengono che i sacerdoti celti ricevettero in eredità dei frammenti di un'antichissima scienza perduta portata da esseri extra-terrestri.

Stonehenge è ancora molto misterioso: c'è chi testimonia di aver visto, in certe ore del giorno, strane forme, effetti luminosi, vibrazioni sonore... ecco una testimonianza, raccontata da una studiosa britannica, M.E.Carey: "Una notte a Stonehenge, una pietra cominciò a splendere e ad assumere l'aspetto di un serpente con gli occhi fiammeggianti; parve contorcersi e un uomo uscì dalla sua bocca. Il corpo svanì, ma la testa rimase... e io potei vedere grandi falò ardere oltre il fossato, sentire l'odore del legno bruciato.
Intorno a me c'era gente: non primitivi Britanni, ma rappresentanti di una razza altamente civilizzata... Il tempio era uno splendore di luci... Tutte queste impressioni durarono un attimo, ma dovevano restare scolpite nella mia memoria..."

La stessa studiosa afferma di aver fotografato certe pietre, convinta di aver ripreso certe immagini, ma una volta sviluppata la foto, l'immagine era cambiata; racconta anche di aver avuto delle visioni relative ad una grande catastrofe che si sarebbe abbattuta sull'umanità in un'epoca remotissima, e di come pochi individui appartenenti ad una grande civiltà  si fossero salvati rifugiandosi da un continente sommerso, in Gran Bretagna, in Irlanda e in America, aiutati da un "popolo disceso dalle stelle".

è singolare che uno storico e geografo greco vissuto intorno al 500 a.c, Ecateo, riferisse alcune usanze religiose britanniche: la Luna, come racconta Ecateo, vista da quell'isola, sembra molto più grande che altrove, e si possono persino distinguere sulla sua superficie le montagne, come sulla Terra.
Come riuscirono, i druidi, ad osservare tutto questo?

Plutarco, nella sua opera "Della faccia che si vede nella Luna", racconta che secondo i Galli la superficie lunare sarebbe ricca di parecchi mari, paragonati al Caspio e al Mar Rosso.

ALTRO APPROFONDIMENTO

Le profondità oceaniche nascondono misteri come quelle orme, fotografate a 4000 metri sotto la superficie dell'Atlantico che fanno pensare al passaggio di un bipede o della "cosa" che si è arenata nel marzo del 1962 su una spiaggia della Tasmania.
La "cosa" era lunga 7 metri e larga 6, ricoperta di una pelliccia che pareva lana, senza occhi, né bocca né scheletro; aveva la carne color avorio, di una consistenza gommosa. Ma non era propriamente carne...

In Corsica ci sono dei menhir (1) che rappresentano delle fattezze umane.
Furono scoperti nel 1964 da Grosjean che notò che i menhir corsi portavano dei caschi, con fori simmetrici che forse servivano per infilare delle corna.
Alla fine, l'archeologo scoprì che erano i copricapi degli Shardanas, un popolo di navigatori giunti dal Mediterraneo; combatterono contro gli Egizi tra il 1400 e il 1200 a.c, per poi conquistare la Corsica massacrando gli abitanti autoctoni.
Uno scritto di Aristotele menziona un macabro rituale in uso presso gli Iberi (a quanto racconta Aristotele): presso le tombe, erigevano tanti obelischi quanti erano i nemici che avevano ucciso.
Ma probabilmente Aristotele sbagliò: non erano gli Iberici a fare questo, bensì i Corsi.

Sul dolmen Hi-zpgée di Castellet è stato inciso il simbolo del cavallo solare trainante il carro, simbolo del Sole.
Pittogrammi a forma di serpente sono stati trovati incisi su alcuni megaliti in Inghilterra, in America (Bush Creek, Ohio) e in Brasile (Pedra Pintata); nel tumulo di Gravrinis (isola del golfo di Morbihan) sono rappresentati serpenti a spirale, delle corna, dei piedi e una Dea.

è interessante riportare quello che ci rivela il Popol Vuh, la "bibbia dei Maya", parlando della creazione della Terra:

"Terra!", dissero.
Questa è la testimonianza.
L'Universo era quieto. Nessun alito. Nessun suono.
Immobile e tacito, il mondo. E lo spazio del cielo era vuoto.
Questa è la prima testimonianza, la prima parola.
Non c'era ancora alcun uomo, alcun animale. Non c'erano uccelli né pesci, né crostacei, né alberi né pietre né caverne né abissi. 
Non erba, non foresta. C'era solo il cielo.
L'aspetto della Terra non era ancor rivelato. C'erano soltanto il mare dolce e lo spazio vasto del cielo.
Nulla era ancor unito. Nulla mandava un suono, nulla muoveva, nulla scuoteva, nulla rompeva il silenzio del cielo. Non c'era ancor nulla d'eretto. Solo l'acqua in riposo, il mare dolce, deserto e silenzioso. Null'altro.
Immobile e silenziosa era la notte, l'oscurità.
"Si riempia il vuoto!", ordinarono le divinità.
"Ritiratevi acque, e date spazio, sì che la terra emerga e si consolidi!"
Così parlarono.
"Sia la luce!  S'illuminino il cielo e la Terra! Non vi sarà gloria né grandezza finché l'uomo non comparirà, finché l'uomo non sarà creato."
Così parlarono.
E crearono la Terra. La verità è che crearono la Terra.
Terra!, dissero. Ed all'istante fu creata.
Fra nebbia, nubi e polvere avvenne la creazione, ed i monti si levarono dalle acque, ed i monti crebbero"
  

(1) Molti popoli hanno praticato la litolatria, l'adorazione delle pietre, spesso rappresentate sotto forma di stele o in circoli di pietra; ricordiamo il sito irlandese di Cardonach, Stonehenge e i balbal in Kirghizistan (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/02/che-ce-in-kirghizistan-la-torre-i.html); questi megaliti a volte seguono criteri astronomici come il ciclo delle stagioni, la disposizione degli astri e così via.
 
ALTRO APPROFONDIMENTO tratto da


"Le pietre sono fra i simboli più antichi della Dea: ancora oggi, sulle Alpi svizzere, nei Grigioni, i massi erratici sparsi sugli alpeggi, in luoghi di passo o di valico, selle o altipiani in quota, territori da tempo immemorabile percorsi da sentieri o da piste su cui si muoveva un intenso traffico di animali e di uomini, sono chiamati "Moma Velha" (Madre Antica). Spesso, alla base del macigno esiste, o esisteva, una sorgente d'acqua: il simbolismo dell'utero o della vagina, associato a quello dell'elevazione, dell'altezza e del passaggio fra un versante o l'altro (la porta fra questo e l'altro mondo) è chiaramente riconoscibile."



GALLERIA DI IMMAGINI





















GLI SCOPIAZZAMENTI CATTOLICI AI DOLMEN, AL CULTO PAGANO DELLE GROTTE E DELLA LITOLATRIA






Per altri approfondimenti, vedi i Lapponi che praticavano il culto dei Seidi, ovvero delle grosse rocce: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/i-lapponi-sami-leggende-sciamani.html
Litolatria pre-islamica: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/arabia-saudita-no-per-davvero-parli-di.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/05/la-kaaba-la-pietra-nera-e-la-litolatria.html
Culto delle montagne:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/le-dee-indu-delle-grotte-delle-colline.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/05/le-montagne-sacre-e-gli-ufo.html