Suo marito è morto quando lei era ancora incinta e Angela,
la loro figlioletta, è stata rapita e uccisa senza motivo a quattro anni. Da quel momento sono passati nove anni e Barbara ha, in qualche modo, seppellito i ricordi.
Un giorno, però, riceve un'incredibile telefonata: la voce è quella di Angela, l'indirizzo quello di una strada alla periferia della città.
Sconvolta, la donna si precipita nel luogo indicato: una villetta col cancello murato in Portobello Road.
Lì, in un lugubre edificio invaso da sinistri fetori, si dice si riuniscano i membri di una setta, i Senza Nome, che praticano abominevoli riti di magia nera e sacrifici.
Da alcuni allucinanti particolari, Barbara ha la certezza che Angela sia ancora viva... da quel momento non ha più pace, va alla sua ricerca.
Insieme a Ted, l'uomo che ama, e ad una giornalista che sta conducendo un'inchiesta sulle sette, Barbara inizia una disperata ricerca che la porterà alle più macabre rivelazioni.
Commento di Lunaria: con una copertina che farà arrapare tutti gli appassionati di fetish religioso a tinte blasfeme,
"La Setta" ("The Nameless" il titolo originale), è un romanzo a tinte horror del 1981, scritto da Ramsey Campbell, un prolifico autore di romanzi e storie del brivido (gli appassionati di horror sanno che questo autore è sempre ospitato su quasi tutte le antologie...)
Più che non sullo splatter trucido, lo stile (e tutta l'atmosfera generale del romanzo) è improntato a tratteggiare l'inquietudine angosciante e claustrofobica nella quale, giorno dopo giorno, precipita Barbara, che si mette alla ricerca della figlioletta rapita da questa setta.
La paranoia cresce (come ci si può fidare di chi ti sta intorno? Non sarà un membro della setta?), il terrore la stringerà in una morsa. Questi, almeno, gli intenti del romanzo.
Ma prima di proseguire nell'analisi, fatemi fare una precisazione.
Di per sé la storia della "setta demoniaca" è stata proposta in mille libri e mille film, e ormai puzza di "minestra riscaldata" ed è anche per colpa di questo "abuso di stereotipi" che si infangano i Satanisti, denigrandoli e facendo disinformazione sulla loro religione,
quando l'idea di fare un romanzo su una setta cristiana alla Ku Klux Klan (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/ku-klux-klan-tutta-la-storia-nei.html) che rapisce afroamericani per immolarli, tramite impiccagione, a Dio Padre, stupra vergini cattoliche&metodiste in onore di David C. Stephenson e lapida gli omosessuali recitando i versetti di Numeri, del Deuteronomio e dell'Apostolo Paolo, oltre ad essere finalmente qualcosa di innovativo nel ripetitivo panorama horror attuale, sarebbe pure storicamente accurato!
Non che Campbell citi esplicitamente la parola "Satanisti", descrivendo, tra l'altro in modo molto succinto, una "generica setta dedita al culto del Male", però è lì, nel "sono dei Satanisti!" che si va a parare nei pregiudizi di chi legge questi romanzi (specie se non ha poi una solida cultura in campo esoterico), anzi, peggio, nei pregiudizi dei cristiani&preti esorcisti che usano proprio questi romanzi (di fantasia) come "fonti attendibilissime sul Satanismo!" per imbastire i loro "report" e le loro comparsate ai talk show... (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/04/il-super-documentario-attendibilissimo.html)
Per cui, da parte mia, sento di doverlo comunque specificare, per difendere una categoria di persone che viene costantemente demonizzata, parodizzata, bullizzata, perseguitata e zittita, perché una maggioranza di persone di fede cristiana "ha il coltello dalla parte del manico" ovverossia: sono la maggioranza, sanno di poter spadroneggiare mettendo il bavaglio a chi "non la pensa come loro" e hanno pure tutti gli aiuti statali finanziari (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/01/mentre-loro-facevano-i-presepi-da-50.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/01/mentre-loro-facevano-i-presepi-da-50_3.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/01/mentre-loro-facevano-i-presepi-da-50_16.html) e i mass media dalla loro parte, con politici genuflessi biascicanti rosari, fedeli vassalli del cristianesimo e che invece di rappresentare tutti i cittadini, rappresentano solo i cristiani cattolici.
Satanisti e Wiccan sono la minoranza e spesso non hanno neanche "le casse di risonanza" offerte dai mass media per poter rispondere alle calunnie e alle diffamazioni di cui sono oggetto, men che meno hanno "amici politici" che prendano le loro difese e fanno notare discriminazioni e violenze contro di loro!
(e il Satanismo è pure l'unica religione, insieme alla Wicca Dianica, a stimare le donne e le persone LGBTQ! Sara mica per questo motivo che sono tanto detestati e perseguitati dai paladini del dio unico e patriarcale?!?
La Donna Saggia, che ha letto molti libri su queste cose, ha già la risposta a questa domanda retorica...)
Come dicevo, la storia del "setta\rapimento\di chi fidarsi?" è già stata narrata molte volte, quindi, per rendere avvincente una simile trama servono personaggi intriganti e di spessore, serve dosare bene pause e azione, calibrando la suspense.
Cose che purtroppo Ramsey Campell, brillante quando deve scrivere "short story" di poche pagine, non sa fare quando il romanzo sfiora le 287 pagine.
Ed è proprio questo il difetto del romanzo: che è troppo lento, troppo prolisso, per tutta la prima parte (e cioè la bellezza di 251 pagine!) succede poco o niente che non sia "una donna inquietante dalla faccia storta" che fa capolino su e giù per i treni e le viuzze seguendo Barbara, qualche capatina in cantine di palazzi diroccati ubicati in periferie, qualche testimonianza buttata lì a caso e scritta su foglietti o dettata al telefono, che serve a far procedere le indagini della donna, fino a che ritrova Angela, viene catturata dalla setta e... il finale striminzito conclude la storia NON spiegando i retroscena.
(proprio quando il lettore sta aspettando che tutto venga spiegato!)
Insomma, la sensazione che mi ha lasciato questo libro è che se si fosse diluita la vicenda in meno pagine, "velocizzando" la parte incredibilmente tediosa, soporifera e paludosa delle "indagini" della protagonista e dei suoi compari, dando più spazio narrativo all'azione, al brivido e all'adrenalina che compare solo nella parte finale (che è proprio quella più stringata!), si sarebbe alzato il voto di gradimento
(e magari, dando pure maggiore spazio alla vena soprannaturale, voglio dire, se proprio devi stereotipizzare i Satanisti con tutti i clichè del caso, dai libri de De Sade alla vicenda di Charles Manson, almeno mettici una scena da sexy messa nera eccitante dove si invocano i demoni con relativo orgione di gruppo e belle donzelle discinte, tanto per solleticare un po' il voyeurismo sessuale e tenere desta l'attenzione del lettore)
Non è scritto male, al contrario, linguaggio forbito, pensieri articolati, una valanga di monologhi di introspezione psicologica, ma è davvero troppo prolisso, come se procedesse a passo di lumaca, sviscerando particolari su particolari anche di minuzie ed inezie, quando un lettore di roba horror si aspetta un po' di brivido ben dosato per tutta la storia (e non concesso col contagocce solo a fine romanzo...)
è lo stesso difetto narrativo che avevo evidenziato anche recensendo "Gioco Dannato" di Barker:
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/02/recensione-ectoplasm-di-clive-barker.html
storia interessante, ma gente mia, troppo, troppo prolissa, tirata per le lunghe oltremodo con un ritmo alla moviola che può andare bene per storie horror di poche pagine, ma non per romanzi che acquisiscono la pesantezza di un mattone!
O almeno, io non riesco molto ad entusiasmarmi per romanzi horror "imbastiti così".
Per cui, il voto finale che do a questo "La Setta" è un 6 risicato.
Vi confesso che mi aspettavo di più e sono rimasta un po' delusa.
Ci ho anche messo due mesi a leggerlo perché molti di quei capitoli sono ridondanti, come un "girare a vuoto" troppe volte, dispersivi, che non vengono mai al punto.
Ecco, sembra che l'Autore si sia divertito a sfibrare il lettore fino allo stremo, sviscerando inezie e condensando il brivido horror solo verso la fine.
Nelle sue intenzioni probabilmente doveva essere un romanzo di introspezione psicologica e di terrore atmosferico e claustrofobico (e lo è), ma per saper "far durare a lungo" una storia improntata a questo modo devi essere un maestro della suspense, altrimenti l'effetto è "il mattone indigesto".
Da questo romanzo è stato tratto il film "The Nameless - Entità Nascosta" di Jaume Balaguerò (1999) che vidi decenni fa noleggiato in dvd quando ancora esisteva la Blockbuster;
non mi ricordo granché di quel film, segno che non mi entusiasmò, probabilmente.
P.s la copertina originale del libro è molto più in linea con la trama, difatti riprende proprio una scena del libro (che, ovviamente, neanche viene più di tanto spiegata, quando al lettore interesserebbe conoscere i retroscena proprio di questo, piuttosto che essersi sciroppato tutti i dettagli degli spostamenti di Barbara che per duecento e passa pagine vagabonda qua e là tra l'Inghilterra e la Scozia, gironzolando a vuoto tra strade, bar e hotel).
Qualche stralcio:
"La foto era stata scattata in una foresta. Riconobbe immediatamente gli alberi giganteschi: sequoie, in California. Inchiodato ad uno dei tronchi c'era un corpo nudo. Benché fosse nitido in modo abominevole, non avrebbe potuto dire né il suo sesso né la sua età. Troppa roba ne era stata asportata."
"Era un uccello, e improvvisamente precipitò. Lei si ritrasse, ma non stava attaccando lei. Cadde sul sentiero ai suoi piedi. Continuava a muoversi, ma era tutto coperto di sangue. "Dio mio", mormorò suo padre, e le impedì di vedere mentre lo superavano in fretta.
Le stavano dicendo che sapevano cosa aveva fatto, che potevano fare tutto quello che volevano. Non sarebbe stata più al sicuro a casa. Ricordò l'agitarsi sotto le lenzuola, e che altro poteva esserci ad aspettarla?"
"Stava raggiungendo disperatamente l'interruttore della luce quando due bambini, un maschio e una femmina sugli otto anni, vennero fuori da dietro le librerie. Rimasero a guardarla con gli occhi che brillavano, mentre il braccio di un uomo le stringeva con forza la gola. Quando la vista cominciò ad annebbiarsi, sentì che la presa allentava. Evidentemente la volevano viva. Ora li vedeva tutti, una ventina in più, che uscivano dalle altre stanze. Quando vide la donna dal viso storto cominciò a divincolarsi selvaggiamente, ma inutilmente. E così avevano trovato un altro nascondiglio. Si chiese sfinita se i loro poteri gli permettessero anche di aprire le porte senza chiave."
Nota bene: per conoscere il Satanismo, specialmente nella sua versione laveyana\razionalista, leggetevi direttamente "La Bibbia Satanica" di Lavey e NON gli articoli postati sui siti cristiani "
che (s)parlano di Satanismo e Wicca".
Tanto per dare un'idea di cosa sia il vero Satanismo (non la parodia da film horror e da disinformazione cristiana) riporto uno stralcio del pensiero laveyano:
"La più importante di tutte le festività, nella religione Satanica, è la data del proprio compleanno. Questo è in diretta contraddizione con il più sacro dei sacri giorni delle altre religioni, che divinizzano un particolare dio che è stato creato in forma antropomorfa a loro stessa immagine, mostrando in tal modo che l’ego non è realmente sepolto. Il Satanista prova: “Perché non essere realmente onesti, e se stai creando un dio a immagine umana, perché non crearlo come te stesso”. Ogni uomo è un dio, se sceglie di riconoscersi come tale. Così, il Satanista celebra il proprio compleanno come la più importante festività dell’anno. Dopotutto, non sei più felice per il fatto che sei nato tu, anziché esserlo per la nascita di qualcuno che non hai mai incontrato o conosciuto? O a questo proposito, tralasciando le festività religiose, perché celebrare di più il compleanno di un presidente o una data storica, piuttosto che il giorno in cui sei stato portato in questo grande mondo? Nonostante il fatto che alcuni di noi possono non essere stati desiderati, o perlomeno non erano stati pianificati, noi siamo felici, anche se nessun altro lo è, perché siamo qui! Dovresti darti una pacca sulla spalla, comprarti qualsiasi cosa vuoi, considerarti come un re (o un dio) quale tu sei, e celebrare di conseguenza il tuo compleanno con il miglior fasto e cerimoniale possibile" (La Bibbia Satanica, pag. 53).
Questo è il Satanismo, specie nella sua versione non-teista: il dare valore a se stessi, il costruire la propria autostima, lo stimarsi e l'amarsi, il rispettare se stessi, il vincere le proprie paure e i propri limiti, il godere di quello che ti piace e che è positivo, il vivere pienamente e l'accettare serenamente la morte.
Per conoscere un argomento che in pochi conoscono
(e se osano parlarne in giro vengono fatti passare come dei mentecatti allucinati),
cioè la violenza di matrice cristiana, che viene sistematicamente nascosta, negata o persino giustificata
(con slogan cretini del tipo "Solo i musulmani sono terroristi! Solo gli islamici sono maschilisti!", e i citrulli e le gonze cadono nel tranello)
suggerisco di leggere questi due libri:
E poi venitemi a dire chi brutalizza e violenta le donne e chi fa sacrifici umani... se sono più "i satanisti acidi" o i cristiani del KKK\galassia terroristica evangelica\protestante\calvinista\ultracattolica… (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/abusi-e-omerta-nelle-sette-un-video.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/a-proposito-lo-specifico-io.html)
Qui trovate altri romanzi e racconti a tinte horror :D
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/tre-romanzi-horror-che-sto-leggendo-in.html