La Kaaba, la Pietra Nera e la Litolatria nei culti politeisti



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La Kaaba ("cubo") è un edificio al centro del sacro recinto della Mecca in cui è riposta la "Pietra Nera" venerata nel rituale del "grande pellegrinaggio" che Maometto dichiarò essere il primo tempio innalzato da Abramo e Ismaele al Dio del monoteismo.


"Il pellegrino scopre la moschea, vasto quadrilatero circondato da ogni parte da un colonnato di archi a semicerchio; al centro, un cubo di dodici metri d'altezza, ricoperto di stoffa nera, sulla cui parte superiore sono ricamati in lettere d'oro alcuni versetti coranici; scopre la Kaaba, "isola di pace al centro della moschea, l'architettura più assolutamente densa di pace. Sembrerebbe quasi che il primo costruttore della Kaaba - la struttura più volte rifondata non è mai stata alterata nella forma - avesse voluto edificare un simbolo dell'umiltà dell'uomo al cospetto del Dio.




Sapeva, questo costruttore, che non esiste bellezza architettonica, o armonia lineare, per quanto eminentemente perfetta, capace di rendere giustizia all'idea del Dio, per cui si limitò alla più semplice tra le forme tridimensionali, a un cubo di pietra".
Il pellegrino si rende quindi conto dell'ideale religioso che permea questa purezza di forme: "Quale che sia la bellezza foggiata dalle mani dell'uomo, sarà comunque presunzione ritenerla degna del Dio, ecco perché la cosa più semplice alla quale l'uomo può dare forma è allo stesso tempo la più alta per esprimere la gloria del Dio" (M.Asad)









La Kaaba non ha che una porta ricoperta d'argento, a nord-est, a circa due metri dal pavimento. Viene aperta solo in occasioni eccezionali. L'interno è vuoto, a eccezione dei tappeti e delle lampade che pendono dal soffitto. Non suggerisce significati particolari: è l'edificio intero a costituire la qibla, la direzione per la preghiera.
La Pietra Nera, incassata in un angolo della Kaaba, è al pari di quest'ultima un oggetto di venerazione ma non di adorazione (Nota di Lunaria: ci sono alcuni islamici che sono consapevoli che la Pietra Nera ha origini pagane: in particolare, era la Dea Cibele ad essere associata a meteoriti e pietre nere) è venerata in quanto ultimo retaggio dell'edificio originale abramico.
"E poiché le labbra di Maometto l'hanno toccata nel suo pellegrinaggio di addio, tutti i pellegrini, da quel giorno, ugualmente la baciano. Il profeta sapeva che tutte le future generazioni di credenti ne avrebbero imitato l'esempio.
E baciando la pietra, era consapevole che le labbra dei futuri pellegrini avrebbero per sempre ritrovato il ricordo delle sue, in quel bacio simbolico che aveva quindi offerto, oltre il tempo e la morte, alla comunità tutta. E i pellegrini, baciando la pietra nera, sentono di baciare il profeta, e tutti i musulmani che sono qui convenuti prima di loro, e quelli che verranno dopo di loro" (M.Asad)









La Kaaba è completamente ricoperta dalla kiswa, il panno nero che viene rinnovata ogni anno al tempo del pellegrinaggio. "Nel mezzo del detto tempio vi è un discoperto, in mezzo di quello una torre la cui grandezza è di 5 over 6 passi per ogni verso, la qual torre tiene un panno di seta intorno di altezza di quattro brazza ed evvi una porta tutta d'argento di altezza d'un uomo, per la qual s'entra in detta torre... Tutto il popolo comincia, la mattina innanzi giorno, andar sette volte intorno... toccando e baciando ogni cantone" (Varthema)

Sotto il profilo architettonico, il cubo nero della Kaaba, chiuso dentro un cerchio bianco, simboleggia la condizione umana nel cerchio del Cosmo.
La Kaaba è un asse, un punto d'incontro tra il Cielo e la Terra. L'essere nel quadrato aspira al cerchio, come la condizione umana aspira al cielo. Se lo spazio è abolito poiché si è pervenuti al centro, parimenti il tempo è trasceso, poiché il centro è immutabile.
Tutto quanto che abbiamo tentato di dire può tradursi in un'immagine: quella della ruota, spesso utilizzata dai pensatori mistici musulmani.
Il mozzo, fuoco della ruota, riunisce i raggi, i diversi sentieri tracciati dai profeti per giungere alla verità.




Così dice il mistico Gialal ad din Rumi: "Se esistono certamente diverse vie di ricerca, la ricerca è sempre unica. Non vedi che le strade che portano alla Mecca sono diverse, poiché una viene da Bisanzio, l'altra dalla Siria, e altre ancora che passano per la terra o per il mare? Ne consegue che la distanza di queste strada è ogni volta diversa; ma quando esse raggiungono la metà, le controversie, le discussioni e le divergenze dei punti di vista scompaiono, poiché i cuori si uniscono... questo slancio del cuore non è la fede o l'infedeltà, ma l'amore."

L'antichità della Kaaba è attestata da numerose testimonianze: al Masudi riferisce che a dire dei Sabei, la Kaaba era uno dei sette templi posti sotto l'invocazione dei Sette Pianeti. In epoca pagana, sembra che nella Kaaba trovassero posto ben 360 statuette di divinità!
Le tre Dee più famose (menzionate persino nel corano!) erano Al Uzza, Allat e Manat, affini alle antiche divinità femminili e alla Magna Mater.

Una volta che l'islam prese il potere fece di tutto per cancellare le tracce dell'antico paganesimo: le divinità erano rappresentate da pietre, alberi, meteoriti e da rocce che venivano celebrate con dei riti di circumabulazione intorno ad esse; diffusa - e rimasta pure in epoca islamica - la credenza nei folletti e spiritelli, i famosi jinn.


Nota: il termine "Allah"  الله‎
è derivato da una contrazione dell'articolo determinativo "al" ("il") e "ilah", "Dio": Al-Lah, "Il Dio", "Il solo Dio" ("Ho Theos  Monos", in greco). Il femminile è "Allāt",  اللات , "Al-Lāt", La Dea.
Il termine "Ilah" è presente in altre lingue semitiche: la forma aramaica è "Alah" (stato enfatico: Alaha), 'Elāhā in aramaico, 'Alâhâ in siriaco; infine, in ebraico biblico si è usata anche la forma plurale "Elohim" e la forma singolare Eloah.


IMMAGINI CHE ESEMPLIFICANO IL POLITEISMO PRE-ISLAMICO E LA LITOLATRIA (ADORAZIONE DELLE PIETRE) IN CONFRONTO CON LE IMMAGINI ISLAMICHE



















Qui abbiamo parlato di Stonehenge: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/05/stonehenge.html




Inoltre, anche l'Artemide di Efeso e alcune Dee dell'induismo sono rappresentate col volto nero:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/alberi-sacri-femminili-nellantico.html


L'Artemide di Efeso era la personificazione della palma da dattero, esattamente come Allat e Al Uzza erano personificate da pali e alberi di acacie



QUINDI LA PIETRA NERA è IL SIMBOLO DELLA DEA ALLAT, NON DI ALLAH. GLI ISLAMICI L'HANNO SEMPLICEMENTE PRESA E "ASSOCIATA AL LORO DIO" 

RIPETO: VENERARE LE PIETRE, UNGERE LE PIETRE, GIRONZOLARE ATTORNO ALLE PIETRE, PROSTRARSI ALLE PIETRE, FICCARE PIETRE NEL TERRENO SONO TUTTE, T-U-T-T-E, PRATICHE PAGANE.







Qui potete vedere mezzelune e stelle: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/04/arte-sumera-babilonese.html
DIFATTI PALI, FALCE DI LUNA E STELLE SONO PROPRIO PRESE DAI SUMERI E DAI BABILONESI!!!!




NON SOLO LA PIETRA NERA "NON è ISLAMICA" , MA NEPPURE LA MEZZALUNA, LA MANO APERTA E LA STELLA SONO  SIMBOLI ISLAMICI!!!!

SONO TUTTE COSE PAGANE. 

P-A-G-A-N-E.

https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/arabia-saudita-no-per-davvero-parli-di.html

Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/07/cromlech-megaliti-e-culto-astronomico.html