Cromlech, Megaliti e Culto Astronomico in Lombardia: la Cultura di Golasecca

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Ambroni, Uberi, Votodrones, Sebuani, Leponzi, esattamente come molti altri popoli antichi, praticavano una religione megalitica e litolatrica, in associazione al culto del Sole e degli astri. (https://intervistemetal.blogspot.com/2021/04/i-labirinti-le-mappe-astronomiche-e-le.html)

Per esempio Helios\Lug erano Divinità solari (in Giappone adoravano una Dea del Sole, Amaterasu https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/amaterasu-e-limperatore.html), 


Artemide\Diana lunari https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/artemide.html



(in India, invece, il dio della Luna è Chandra e Shiva porta la falce di Luna sulla testa) https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/demonologia-vedica.html





e Ishtar era la personificazione del pianeta Venere. https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/ishtar.html

(nell'Induismo, Shani è legato a Saturno, Brihaspati a Giove, Budha a Mercurio, Mangala a Marte, Shukra a Venere, Surya al Sole)
Queste divinità erano considerate emanazioni di forze cosmiche.




La cultura di Golasecca è legata ai recinti funebri di pietre circolari ("Cromlech"), risalenti alla fine della cultura megalitica del 7000 a.c.

Vedi anche:

https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/i-menhir-e-i-dolmen-di-arzachena.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/campo-rotondo-e-la-litolatria.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/dolmen.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/la-civilta-della-valcamonica-e-cernunnos.html 

A questo periodo risalgono Stonehenge, Carnac, Newgrange.
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/05/stonehenge.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/04/rapa-nui.html

(Nota di Lunaria: anche in Macedonia e in Armenia sono stati rinvenuti proto-osservatori astronomici proprio basati sulle rocce, così come in Bosnia ci sono numerose stele https://intervistemetal.blogspot.com/2018/03/bosnia-herzegovina-le-stele-il-pantheon.html)
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/03/macedonia-lavacro-delle-ossa.html
purtroppo, per l'Armenia non sono ancora riuscita a trascrivere le cose che volevo trascrivere sull'antico paganesimo armeno... 😞

Insomma, questi monumenti astronomici richiesero un enorme studio di calcoli astronomici matematici (già tipici anche dei Caldei e dei Sumero-Babilonesi https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/la-matematica-al-tempo-dei-babilonesi.html)

Importanti anche i tumuli, cioè sepolture ricoperte di montagnette di terra, a volte circondati da pietre: ne sono un esempio i tumuli di Golasecca di Somma Lombardo, risalenti al X secolo e con pavimentazione di ciottoli di fiumi: entrambi sono allineati in modo da vedere tramontare la stella Vega, della costellazione Lyra, anche se non sappiamo il motivo del perché li avessero orientati verso Vega... forse solo perché è la stella più brillante.

Anche il complesso di Vergiate detto "alle Cornelliane" era allineato in modo da congiungere i menhir posti a lato, per dare rilevanza alla levata e al tramonto di Imbolc, il 28 marzo; venne costruito basandosi su Cassiopea e la Croce del Sud.
Il sito di Garzonera è basato, anche lui, sull'allineamento astronomico: rileva il tramonto del Sole nel solstizio di inverno, contrapposto al sorgere del Sole nel solstizio d'estate.

In generale, era piuttosto diffuso orientare le pietre basandosi su Orione, le Pleiadi, Scorpio, Centauro e Aldebaran.

Poco distante dal Monsorino, vi è  la necropoli di Presualdo, con più di 123 tombe e un fossato contenente cromlech molto piccoli; al centro, due cromlech posti a distanza di 21 metri, orientati con il solstizio d'inverno.
Anche a Sesto Calende vennero scoperti i resti di un cromlech, probabilmente di nove metri di diametro.

Sono molte le civiltà che conferivano importanza sacrale alle pietre e alla loro disposizione orientata secondo criteri matematici e astronomici.
Non sappiamo però perché questa gente si diede così pena di osservare gli astri e di trascinare enormi massi di pietra per decine di chilometri, fino ad arrivare a punti precisi... probabilmente consideravano quei punti sacri per un qualche motivo che noi non possiamo comprendere né scoprire, una sorta di potere occulto e paranormale conosciuto solo dai Druidi...

Era credenza comune, anche durante il cristianesimo, che questi massi avessero un potere terapeutico o aumentassero la fecondità.



ALTRO APPROFONDIMENTO

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A Sesto Calende, in località Locca (da "locum", luogo sacro dei convegni di culto), a nord dell'abitato, si raggiunge la chiesa di S. Donato di Scozola, un antico monastero benedettino; proseguendo, e girando a sinistra, si arriva tra i prati ai margini di un bosco dove sorge l'oratorio di S.Vincenzo, del XI secolo. La località era ritenuta sacra fin dalla Preistoria: si riunivano le tribù per le danze e i riti di fertilità.
Poco lontano, in una radura tra i boschi, vi è un gigantesco masso erratico che ricorda una testa di falco.
La rocca venne scolpita dai popoli di Golasecca (1), che la utilizzavano come altare e luogo di culto. 
A Sesto Calende, presso il Ticino, si può vedere un masso erratico che ricorda una gallina che cova i pulcini: si raccontava la leggenda della "chioccia d'oro" che si riferiva ad una Dea di pietra, simbolo di fertilità.

(1) Reperti della Cultura di Golasecca vennero trovati a Castelletto Ticino, Borgo Ticino, Varallo Pombia, Sesto Calende, Somma Lombardo, Vergiate e Golasecca.
Sulla piazza di Golasecca sono state lasciate due tombe dell'Età del Ferro.