Il Mariposa ha chiuso.

Inutile nasconderlo: a sapere che il Mariposa ha chiuso definitivamente, mi è venuto da piangere.
Mi sono rannicchiata sotto le coperte e mi si sono inumiditi gli occhi. Stiamo vivendo un incubo ad occhi aperti, che ci sta debilitando, consumando, prostrando. Ormai da febbraio.

Chi è Metallaro e vive a Milano (e dintorni) lo sa benissimo cos'era il Mariposa… la gioia di andarci appena si poteva andarci, a frugare tra i cd, la gioia di trovarci dentro persone che facevano la stessa identica cosa


Intendiamoci: io lo so benissimo che nel 2020 i "teen agers" neanche si interessano ai cd, non sanno neanche cosa sono i cd, ascoltano la musica su YouTube o spotify o roba del genere, 
ma io non sono una teen ager del 2020, io sono fossilizzata ad un certo modo di vivere la musica che risale al 1998-2000, quando "gli alternativi" compravano cd\merchandise\andavano ai concerti.
Fissista da allora, e così resterò.

Inutile negarlo: per noi, "vecchio stile", i negozi di dischi sono paragonabili alle chiese e ai santuari dei cristiani: 
SONO COSE SACROSANTE.
Se il cristiano va a fare il pellegrinaggio a Medjugorje e va a messa la domenica, e se gli togli questi diritti sta male, noi idem, se ci vengono tolti i negozi di dischi e i concerti!
Sono gli unici posti di ritrovo che abbiamo!
Gli unici posti dove ci si sente tutti a casa, tutti fratelli!

Io al Mariposa ci andavo quasi ogni volta che andavo a Milano. Facevo il giro di quei 2-4 negozi di dischi, maledicendo il costo del metrò visto che dovevo anche fare 4 biglietti per andare avanti e indietro da zona a zona, delle volte pure scorticandomi i piedi per andare avanti e indietro evitando il pedaggio del metrò e camminando per 40 minuti di fila sotto un sole cocente, mossa da un'unica passione, un unico pensiero fisso: 
ANDARE A COMPRARE CD.

Sì, perché valeva e vale ancora e varrà sempre la pena di scorticarsi i piedi pur di andare a comprare cd. 

La gente come me VIVE di cd, oltre che di libri, non potete toglierci cd e libri, è come condannarci al patibolo.

Io conservo ancora lo scontrino della giornata più bella della mia vita, proprio passata al Mariposa


Quel giorno comprai l'unico cd dei Within Temptation che mi piace (essendo "old style" rispetto alla virata sinfonica dei cd successivi). Ero così contenta di averlo visto a 9 euro! 
Ricordo ancora quel giorno così speciale, tanto che tornata a casa conservai lo scontrino, come una reliquia.

E che dire di quando comprai i My Dying Bride? "Songs of Darkness, Words of Light". 
Quel giorno in negozio avevano lì anche "As the flowers withers", e io ero indecisa su quale prendere, non potevo prenderli tutti e due (dovevo tenere parte dei soldi per il biglietto del treno!), alla fine scelsi "Songs", dicendo che sarei tornata prossimamente a prendere "As the flowers"... e come sempre succede... quando ci tornai, l'avevano già venduto!
"è entrato in negozio un ragazzo che si è comprato tutta la discografia dei My Dying Bride, in un botto solo", mi dissero, quando io, speranzosa, non vedendo più il cd dei My Dying Bride in vetrina, chiesi se ne avevano un'altra copia.

E poi presi anche i Paradise Lost. Il Capolavoro "Gothic". Presi i Cradle of Filth, ovviamente.

Insomma, quasi ogni volta passavo dal Mariposa, anche solo per sbirciare la vetrina e vedere le offerte dei cd messi a 9 euro.

Oggi pomeriggio sono venuta a sapere che il Mariposa ha chiuso definitivamente anche se non è stato detto il motivo preciso: https://metalitalia.com/articolo/chiude-il-negozio-di-dischi-mariposa-duomo-di-milano/
https://www.rockol.it/news-713493/milano-chiude-lo-storico-negozio-di-dischi-mariposa-duomo
http://www.milanotoday.it/attualita/mariposa-dischi-chiuso.html
La speranza è che possa riaprire, se non subito, magari più in là… perché se un domani, fosse anche tra anni, noi "clientela del Mariposa" verremo a sapere che ha riaperto, ci fionderemo all'istante a comprare cd.

Neanche a dirlo: io, come altra gente che ha commentato su Facebook, avevo già deciso di tornare al Mariposa, quando questo incubo ad occhi aperti chiamato "pandemia\riduzione dei diritti fondamentali" sarebbe finito… sì, sarei tornata al Mariposa, a festeggiare un anniversario per me molto importante. Sarei tornata al Mariposa, lo avevamo già deciso da tempo, era proprio la primissima cosa che avremmo fatto finita questa agonia che siamo costretti a vivere ormai da febbraio, saremmo tornati al Mariposa, a festeggiare con gioia, facendo una cosa che per noi amanti della musica alternativa è ESSENZIALE, comprare cd, vedere cd, toccare cd, parlare di cd, incontrarci tra di noi.

Purtroppo non sarà così. Non solo siamo stati privati dei diritti fondamentali, per una "quarantena" estenuante, prostrante, debilitante sia fisicamente sia psicologicamente, che sta facendo più danni in termini di SUICIDI PER DISPERAZIONE ECONOMICA E OMICIDI di partner\figli 
nonché di stress post-traumatico, disturbi del sonno, fobie,

che non "il contagio da coronavirus" (e ci sono dei virologi che lo stanno dicendo, stanno raccontando certe faccende, ma poi vengono censurati...) ma questa "quarantena" imposta con metodi coercitivi ci ha portato via anche il Mariposa.

Comunque, anche se non servirà a niente, ci provo lo stesso, perché nonostante io sia una Cioraniana integralista, voglio comunque provarci:

Si può pensare di organizzare una colletta, una raccolta fondi o una petizione per chiedere e attivarci in prima linea nel farlo, che il Mariposa non chiuda?
Cioè: noi clienti possiamo fare qualcosa per sostenere i proprietari del negozio?

Insomma: fate girare questa idea, su Facebook, sui siti Metal, chi si occupa di merchandise Metal, ditelo ai vostri amici, e cerchiamo di organizzare qualcosa sul web, se è possibile dare una mano per non far chiudere definitivamente il Mariposa.

Mi sento svuotata e stordita, prostrata, dissanguata.
Ormai da diverso tempo ho pure un senso di leggera claustrofobia. 
E ripeto che io non ho mai fatto una vita da "VIP" (e neanche mi interessa farla), sono sempre stata piuttosto morigerata e stavo volentieri in casa a leggere, ma sto avvertendo anch'io un senso di claustrofobia sempre più invasiva, che altra gente ha avvertito ben prima di me, con risultati disastrosi nei meccanismi di gestione della rabbia e dello stress (perché non è che sono tutti "Cioraniani", non tutti sono davvero capaci di starsene isolati, rancorosi, segregati, mantenendo comunque l'atarassia necessaria per trascinarsi in maniera stazionaria)

E non è per "la paura del contagio e del virus" che sto così male PSICOLOGICAMENTE

(PROPRIO NO, il "coronavirus" è l'ultima delle mie fobie, e lo era già a febbraio, se per questo,
anche perché ci sono malattie molto più tremende del coronavirus, 
e guarda caso sono malattie di cui nessuno parla perché non sono sfruttabili "a mo' di business" e questa cosa non la penso solo io), 

è proprio perché siamo stati obbligati a restare segregati in casa, siamo obbligati a non poter vedere amici, parenti, fidanzati, amanti che siano ("non rientrano negli affetti stabili", no?! già, perché adesso "qualcuno" ha pure la pretesa di legiferare se un rapporto è "stabile e lecito" oppure no),
siamo obbligati alla immobilità forzata,
siamo obbligati alla rinuncia ai piaceri della nostra vita
(per i cristiani è andare a messa, per me è andare nei negozi di cd!)
siamo obbligati a sentire 24 ore su 24 notizie di TERRORISMO PSICOLOGICO che ci stanno logorando e mettendo KO molto più di "un virus".
Perché ci stanno facendo ammalare anche se non abbiamo nessun "coronavirus" in mezzo ai polmoni.
Ci stanno prostrando e facendo abbassare tutte le difese immunitarie anche se ci dicono continuamente di indossare mascherine\guanti\lavarci le mani.
Ci stanno facendo ammalare in ugual modo.

Forse se non avessero imposto due mesi di quarantena il Mariposa sarebbe ancora aperto.
Forse se non avessero imposto due mesi di quarantena, alcune persone non si sarebbero suicidate.
Non si sono suicidate "per paura del virus", si sono suicidate perché non hanno retto alla disperazione economica e pure al senso di claustrofobia.

Niente, è meglio che evito di proseguire.

E comunque, non gliela do vinta, al virus, o a chiunque ci sia dietro questa "emergenza creata a tavolino" (ho i miei sospetti, più che fondati, visto che ho letto dozzine di libri su certi argomenti, e certi meccanismi li conosco...): 
ci siete riusciti e ci riuscirete anche nei prossimi giorni a farmi sentire completamente prostrata. 
Ma state tranquilli che non ho intenzione di "darvela vinta". 
Perché abbattersi e spegnersi è proprio fare il vostro gioco.