Nota di Lunaria: riporto la storia di Melusina e poi la mia interpretazione personale. Ovviamente il mito si presta a diverse chiavi di interpretazione.
Melusina è una delle fate più celebri, ma anche misteriose, nel suo essere ibrido donna\serpente. La troviamo citata nel "Romanzo di Melusina", opera commissionata dal figlio del re di Francia Jean duca di Berry nel 1387.
La leggenda narra che Elinas, re dell'Albània (nel Nord della Scozia), rimasto vedovo, iniziò ad andare a caccia di continuo, per dimenticare la moglie defunta. Mentre esplora il bosco, un giorno, trova una sorgente e sente una voce melodiosa che canta. è Pressina, una fata e il re le confida il suo dolore, se ne innamora e le propone di sposarlo. Pressina accetta, ma pretende che il re non assista mai alla nascita di eventuali figli. Il re lo promette e vengono celebrate le nozze. Dopo qualche tempo Pressina resta incinta e partorisce tre sorelle gemelle: Melusina, Palatina e Mèlior. (Nota di Lunaria: si veda il simbolismo della Triade Femminile... le Ourmes, le Kechali, le Parche, le Moire, le 3 Makosh, le Norne, le 3 Grazie, le 3 Gorgoni, Ecate Triforme...
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/la-trinita-e-pagana-d.html ). Il re però infrange la sua promessa, esige di vedere le figlie e così Pressina lo lascia, andandosene via con le figlie. La fata ripeterà spesso alle tre fanciulle come il loro padre abbia tradito la sua fiducia, infrangendo la parola data.
Nota di Lunaria: e pensiamo un po' che la novella di Melusina è stata scritta nel 1300, un'epoca dove era comandato, come volere di dio, che le donne obbedissero al marito. è incredibile come la mamma di Melusina, al primo sbaglio maschile (il tradimento della parola data), se ne vada via, determinata!, a non voler neanche sentire sterili e puerili giustificazioni! Già questo è il primo elemento di Autodeterminazione che troviamo nella storia di Melusina. Invece, quanto spesso le donne di buon cuore accettano ogni sbaglio maschile (molte volte, nei loro confronti), ogni tradimento, ogni bugia, giustificando sempre o addirittura assumendoci noi colpe immaginarie? Pressina invece ha proprio le idee chiare: non tollera ipocrisia, il tradimento della parola data, il doppiogiochismo.
Quando le figlie sono diventate fanciulle, decidono di vendicare la madre e quindi organizzano il rapimento del padre, nascondendolo in una cavità di montagna. Pressina però è ancora innamorata del marito e quindi quando sa che le figlie lo hanno rapito le scaccia e maledice Melusina (che aveva avuto l'idea di rapire il padre): sarà condannata a trasformarsi ogni sabato, diventando una serpe dalla vita in giù; la maledizione si interromperà solamente quando un cavaliere la sposerà e starà lontano da lei il sabato.
Nota di Lunaria: Questo passaggio è ricco di interpretazioni e metafore. Per prima cosa, si può notare come Pressina, per quanto sia stata ingiustamente tradita, non medita vendetta e anzi non tollera che qualcuno tenti di vendicarla; sembra che, da fata saggia quale è, sappia che "si raccoglie ciò che si semina", e quindi sia lo stesso Karma a fare giustizia e a ricompensare o a punire. è un po' il concetto che troviamo nell'Arcano X, La Ruota della Fortuna:
La Ruota contiene sei raggi che stanno ad indicare come per ciascuno stadio della vita ci sia un opposto corrispondente. Sulla Ruota, le figure abbozzate di una scimmia che scende lungo il lato sinistro (potrebbe essere l'autunno, la vecchiaia, le energie distruttive), di una creatura codata, che sale sul lato destro (potrebbe essere la primavera, la giovinezza, le energie costruttive), e di una sfinge incoronata e alata, anch'essa con la coda, collocata in cima, che regge con la zampa di leone una spada.
La scimmia che scende sul lato sinistro precipita nella disgrazia, mentre l'altra figura sembra ascendere verso la buona fortuna. Questi animali sembrano inseriti nel moto perpetuo di un universo perennemente mutevole e nel continuo flusso della vita umana (potremmo vederci un collegamento col "flusso di eventi" di Bergson o il "Tutto scorre" di Eraclito) mentre la sfinge seduta in alto, cerca di mantenere l'equilibrio.
La figura sulla sinistra è stata identificata con Tifone. La Ruota della Fortuna ruota per dispensare gioie e dolori, vita e morte, bene e male, bianco e nero, e indica come in tutte le cose della vita ci sia un positivo e un negativo. La Ruota è un cerchio senza principio né fine, e quindi è simbolo di eternità e di moto perpetuo verso il progresso e il nuovo.
La simultaneità dell'ascesa e della discesa suggerisce l'idea di evoluzione e involuzione nei disegni della fortuna, del caso, del fato, della probabilità e della predestinazione. La sfinge in cima alla ruota indica il principio di equilibrio e della stabilità che consentono di modificare la nostra esistenza pur percorrendo il sentiero tracciato dal caso o dal destino.
Significato divinatorio: destino, cambiamento favorevole, fortuna, fato, guadagno o perdita, esito finale, risultato, prossima soluzione di un problema, influenze che condizionano la soluzione di un problema, esiti buoni o cattivi, da determinare con le carte vicine; tutta la sequenza della ruota suggerisce il corso delle cose, dal principio alle fine. Progresso. è bene comunque agire sempre con prudenza, perché la Ruota può girare in senso contrario in un attimo.
La Ruota della Fortuna può essere interpretata anche in modo diverso; simboleggia anche il Karma: ad ogni azione segue una reazione. Nel Tarocco di Wirth-Knapp, La Ruota è sorretta da una mezza luna: dalla quale sorgono due serpenti, le forze vitali, positive e negative. La Ruota è quindi il principio, la metà e la fine di un ciclo. è orientata verso la chiusura del passato e l'attesa del futuro; la creatura che scende, che può essere color carne (nel Tarocco di Wirth-Knapp ha le fattezze di un mostro tifoniano) è orientato verso la materia: si sta reincarnando; la creatura che sale invece è lo spirito, l'intelletto. La Ruota della Fortuna (dotata di manovella, la forza sessuale che mette in moto la Ruota, che può essere messa in moto nei due sensi: chi sta in cima cadrà, chi ora è capovolto sarà in cima) sembra poggiare sul mare, o su un terreno paludoso; tutti e tre i personaggi, in realtà, stanno sostenendo la Ruota, per impedirle di affondare: sono l'attività materiale, emozionale e intellettuale a tenere a galla la Ruota, ma solo chi si stacca dalle cose materiali, può staccarsi dalla Ruota del Karma. Nel Tarocco di Papus compare l'Esagramma o Magen David.
Nel Tarocco di Rider-Waite, la Ruota è sospesa nel Cielo, e ci sono i personaggi che troveremo nell'ultima Carta, Il Mondo.
La Ruota della Fortuna ci invita a riflettere sull'inevitabile alternarsi di ascesa e ricaduta, gioia e tristezza. Ci orienta verso il cambiamento, sia positivo che negativo, verso l'accettazione del costante mutamento del reale: le tre fasi della vita, evoluzione (salita o risalita), involuzione (caduta), equilibrio (stasi). La morte e la rinascita dell'uomo e dell'Universo.
Corrisponde alla Lettera Ebraica Yod.
In secondo luogo, qui vediamo che Melusina viene apparentemente condannata; in realtà, la chiave di lettura è diversa: Melusina non viene punita, ma potenziata: diventa metà donna e metà serpe, e sappiamo bene cosa il serpente simboleggi: eternità, forza, saggezza, potere ctonio, rinnovamento.
Non a caso è sempre stato associato alle Dee:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/la-discesa-agli-inferi-la-grotta-e-il.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/il-serpente-domestico.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/nu-wa-e-il-serpente.html
anzi, effettivamente incorporando in sé parte del serpente, Melusina diventa ella stessa una Dea: Nu Wa, Koevasi, Medusa, Echidna, Naga, Julunggul, sono i nomi più famosi di Dee Serpenti Primordiali, spesso Creatrici del genere umano.
Come si vede, il mutamento di Melusina è davvero ricco di significati e interpretazioni: è la metafora della donna che integra in sé la Parte Serpentina (pensiamo a come il cristianesimo abbia demonizzato il serpente e pervertito il significato originale!) e quindi si potenzia, si evolve.
Donna e Serpente: mai binomio fu più temuto, ostacolato e denigrato dal patriarcato...
Avevo già riportato il vero significato della "genesi"... il Serpente NON è "il diavolo" che hanno in testa i cristiani, concetto INESISTENTE nel primigenio ebraismo, bensì l'idolo politeista\la sacerdotessa "tentatrice"
"Ecco subito allora una precisa identificazione: il SERPENTE è il DIAVOLO. Questa tradizione continuerà, ed è anche l'opinione comune corrente. Invece per l'autore antico l'idea del Diavolo sicuramente non era ancora presente. Agli occhi di questo autore del X sec. a.c l'idea era un'altra."
"Per la tradizione orientale il serpente era invece un simbolo circoscritto e ricco di grandi significati. E se andiamo a vedere in altre culture, anche lontane dalla bibbia, c'è sempre, bene o male, un serpente primordiale che si attorciglia nei grandi miti della creazione."
"Il serpente, però, che l'autore aveva davanti agli occhi era un serpente che rimandava ad una realtà precisa, nei cui confronti gli ebrei si sentivano costantemente attratti, nei cui confronti la profezia e prima della profezia le tradizioni bibliche hanno dovuto continuamente protestare"
"Ed ecco allora la tentazione di quella che la bibbia sprezzantemente chiama la prostituzione sacra: sacerdotesse che nell'interno dei templi rappresentavano o la Dea Astarte, la Dea della fecondità o il Dio Baal, il Dio fecondatore, il toro sacro (ricordiamo quel famoso vitello d'oro adorato dagli ebrei nel deserto del Sinai come si narra in Esodo 32-34). La tentazione degli ebrei di materializzare Dio nel simbolo della fecondità [CHE ERA FEMMINILE, CIOè ERA ASTARTE. NOTA DI LUNARIA] era quindi indotta dall'ambiente in cui vivevano. E all'interno di questi culti c'era anche il serpente. Il serpente era una componente fallica, era un simbolo che si collegava al rito complesso del culto della fecondità e comprendeva anche il commercio sessuale con la sacerdotessa. "
"Il fedele andava al tempio e la sacerdotessa gli trasmetteva un po' dell'energia di Dio, per cui lui sarebbe ritornato caricato quasi del seme di Dio"
"La donna è presente qui non tanto [...come] adescatrice, tentatrice sessuale, come di solito dice certa letteratura o opinione comune. La donna [in questo contesto preciso] appare con contorni ben definiti: è, in qualche modo, [...] la stessa sacerdotessa cananea dei culti pagani della fertilità. Serpente e donna erano i due elementi che il fedele ebreo incontrava quando riusciva a sottrarsi alle maglie della censura ufficiale del culto di Israele per andare nei santuari cananei."
METTIAMO LE PROVE, PRIMA CHE QUALCUNO RAGLI CHE "NON è VERO NIENTE! TE LO SEI INVENTATO TU! NON HAI MAI LETTO UN LIBRO!"
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/le-dee-con-la-corna-e-la-falce-di-luna.html |
La Donna e Il Serpente, ovvero la più alta forma di Elevazione della Donna, lo stadio dell'Illuminazione: Essere Sacerdotessa, ovvero, Divinizzarsi. Essere la stessa Dea in terra, la Basilissa
Come abbiamo visto, quindi Melusina è l'archetipo della Donna in Evoluzione, la Donna che si eleva spiritualmente integrando in sé la parte serpentina, quell'elemento ctonio, primordiale, eterno, attributo delle Dee.
Vediamo ora il resto della storia.
Melusina vaga cercando l'uomo che la potrà salvare cancellando la maledizione; un giorno si ferma nei pressi della Fontana delle Fate, nella foresta di Coulombièrs, dove viene accettata e ospitata dalle Buone Signore. Un giorno Raimondino, figlio del conte di Forest, va a caccia; nel mentre che rincorre un cinghiale (*) che ha ferito, tentando di uccidere l'animale, per sbaglio uccide lo zio che lo aveva accompagnato a caccia. Il giovane è disperato: vaga per la foresta e incontra Melusina; confidandole quanto è successo, si sente rassicurato. Si innamora della fanciulla e la sposa, giurando di rispettare il divieto che Melusina impone: non la dovrà vedere di sabato.
Come si vede, anche qui c'è una promessa maschile. Promessa, che sappiamo già, non verrà mantenuta.
Da qui in poi la storia assume un tono positivo: Raimondino e Melusina si amano, sono ricchi, hanno figli. Il marito rispetta Melusina, lasciandola da sola il sabato. Ma il fratello di Raimondino, invidioso di lui, fa allusioni: si mette a suggerire che se Melusina si nega al marito il sabato è perché in realtà ha un amante.
Raimondino si lascia invadere dal tarlo del dubbio e della gelosia, e, non visto, nascosto, spia Melusina mentre lei sta facendo il bagno di sabato, nella sua forma serpentina:
Quando Melusina si accorge di essere stata vista, ferita e tradita, si tramuta di nuovo: le spuntano le ali e si alza in volo, andando via per sempre.
In questa forma alata, Melusina ricorda molto Lilith, la bellissima Dea Alata
o anche Iside https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/iside.html
Come nel caso della madre, anche Melusina non tollera che la si tradisca: ha subito il torto maschile, non giustifica, non sopporta, non accetta patetiche scuse: se ne va, alla ricerca della libertà, sfrecciando alta in volo. Melusina è la donna che resta fedele a se stessa, anche nel rapporto con l'altro non accetta compromessi, non è disposta ad umiliarsi o rinnegare i sui ideali. è una grande metafora di liberazione femminile da quel vassallaggio sentimentale che spesso le donne innamorate tendono ad avere, fino ad arrivare ad accettare i soprusi e le menzogne. Melusina è quindi il Femminile Autonomo, la Donna che Fa e non si lascia subire, e ricordiamoci sempre che la storia è stata scritta nel Medioevo…
Ma Melusina può essere interpretata in tanti altri modi.
Paracelso per esempio considerava Melusina della stessa specie delle sirene
e sappiamo bene che anche la sirena non è che una delle forme della Dea: l'Inuit Sedna, per esempio, è una Dea Sirena
ed è Colei che provvede al cibo degli Inuit, mantenendo l'equilibrio tra preda e cacciatore. Sedna ha davvero una valenza karmatica, di giudice. https://intervistemetal.blogspot.com/2017/11/arte-e-cultura-inuit.html
come la nostra Diana, anche Lei era la Dea dell'equilibrio tra la vita e la morte, la Cacciatrice
e la Protettrice degli animali allo stesso tempo... https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/perchta-holda-diana.html
Melusina, quindi, nel suo aspetto di sirena, può essere associata a Sedna, come abbiamo visto:
ma anche alcune Dee Africane sono sirene: Erzulie, Yemanja, Kianda...
Per Paracelso, Melusina vive nell'Aquaster, il Principio Acqueo, lunare. Secondo gli alchimisti, la Fata è il Serpente Mercuriale, mentre Jung scriveva: "Melusina è un'apparizione piena di fascino [...] L'Anima appartiene a questi fenomeni di frontiera che si verificano in particolari condizioni psichiche"
Melusina, appunto, come abbiamo visto è la Mediatrice tra i due mondi: quello delle Donne (è donna) e quello delle Dee (è metà serpente essa stessa). Anche lei mantiene i Mondi in equilibrio: è una Donna Dea Karmica, di Giustizia, una Dike.
Invochiamo Melusina quando dobbiamo scegliere e non sappiamo cosa fare! Ella ci darà "la giusta vista d'equilibrio" e sapremo come agire e come mediare le cose.
Melusina si lega quindi anche a questo Arcano:
C'è anche un altro aspetto di Melusina, che la collega alle Dee della fertilità: quando ella accetta di amare Raimondino, concede a lui anche lussi e agi: la prosperità. Dono che portano Dee come Rosmerta, con la sua cornucopia (ovvero l'Utero di Madre Natura) ricolma di frutti e verdure
o anche Tyche, la Fortuna.
Insomma, Melusina racchiude in sé davvero molti aspetti di tante Dee. Ella è Una eppure Molteplice allo stesso tempo.
L'Autrice infatti commenta: "Che si ricolleghi concretamente e storicamente (forse non lo sapremo mai) a una delle Dee della fecondità celtica o autoctona, a uno spirito fertilizzatore, a una eroina culturale di origine indiana, che sia di origine ctonia, acquatica, uranica (essa è di volta in volta e nello stesso tempo serpente, pesce, sirena, https://intervistemetal.blogspot.com/2020/12/sirene.html drago e c'è sempre un bagno che fa riferimento alla sua natura acquatica...) in ogni caso appare come la trasformazione medievale di una Dea Madre, come una fata della fecondità. Essa assicura al suo sposo forza e salute"
Melusina nel suo aspetto di Rosmerta-Grande Madre è Colei che porta il rinnovamento stagionale; possiamo vedere in Melusina la Trasformatrice della natura incolta in coltivazione: le foreste si trasformano in campi, Melusina stessa nel mito costruisce castelli. Ella è la Grande Progettista dell'Universo. è persino una sorta di Dea dell'Economia, dello sviluppo economico e la potremmo benissimo vedere come Ipostasi delle donne manager, architetti, ingegnere, economiste, imprenditrici...
Nel suo aspetto di "Melusina al bagno", che si lava e si prende cura di sé, lontano dallo sguardo maschile (e quindi lo fa per se stessa e non al servizio dei capricci maschili)
ricorda Venere e tutte le Dee della Bellezza: onde per cui ogni donna che ha cura di sé e del proprio corpo, che "si coccola in bagno" provando questo o quel prodotto di bellezza, diventa Ipostatica in Melusina-Afrodite perché sì, perché le Dee ci permettono anche di vivere bene con il nostro corpo, di valorizzare i nostri punti di forza, di sentirci belle ad ogni età e aspetto, di sentirci Ipostatiche insomma!
Altro che quella religione di morte, putrefazione, necrofilia e depressione chiamata cristianesimo! Dove si è "belli" agli occhi del loro dio tanto più ci si umilia, ci si sporca, ci si mutila, ci si rinnega, ci si strazia di pianto... Delirio di idolatria andro-necrofila...
Melusina, Colei che Cammina sulle Acque...
Colei che Mantiene l'Equilibrio tra le cose...
"Melusina, simbolo dell'anima, espressione della parte femminile dell'anima, è il Femminino presente in ogni essere umano" (Jung)
La Grande Regina βασίλισσα dopo che il concerto di "kyrios", re, è stato virato solo al maschile.
Melusina è stata celebrata anche in letteratura: "Da dove credi dunque che vengano, venissero - le Melusine delle campagne dei boschi delle valli? Le Melusine delle vecchie montagne? (...) Vengono dai piccoli pertugi neri - del tronco preistorico e secco - perlustrato dalle formiche a miriadi... O se la campagna vede scendere la sera - e i ciuffi i gruppi di faggi di carpini di querce - di alberi antichi stanchi strampalati - si rinchiudono neri - allora dalle radici dei fossi escono le Melusine" (Dino Buzzati)
(*) Altro animale connesso alle Dee: Varahi, Arduinna...
lo testimonia anche Tacito, del culto della Grande Madre legata ai cinghiali: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/tacito-la-madre-degli-dei-il-cinghiale.html
"Venerano la Madre degli Dei. Come simbolo del culto portano amuleti a forma di cinghiale; questo amuleto vale, per i devoti della Dea, come arma e salvaguardia da tutti i pericoli e protegge anche in mezzo ai nemici"
Forse qui potrebbe essere la metafora dell'uomo che cerca spiritualmente la Grande Dea Madre seguendo i suoi simboli (in questo caso, il cinghiale) e trova, su questa via, la Sacerdotessa (qui rappresentata da Melusina) che fa da tramite e Mediatrice tra il maschio e la Dea. Si noti il particolare simbolico: il cinghiale è ferito, perde sangue: le mestruazioni.