Recensione a ''Il Sigillo dell'Orrore''




"Il Sigillo dell'Orrore" di Somers Bruce [pseudonimo di Aldo Crudo]
Trama:  Mentre è in visita ad un sito archeologico con i suoi amici, Peter vede, in lontananza, su una colonna, una bellissima ragazza dai capelli rossi, completamente nuda, che lo saluta. Prova a fotografarla, ma all'improvviso la ragazza si lancia nel vuoto. Sconvolto da questa apparizione e affascinato da quella misteriosa donna, Peter torna in quel luogo di notte, e improvvisamente come sotto l'influsso di una forza arcana, si mette a scavare tra le rovine, trovando un misterioso ciondolo che reca impresso una croce rovesciata, alcuni simboli cabalistici e il nome Hagià. Poco dopo, Peter indossa quel monile.
Nei giorni successivi, il giovane viene posseduto da una presenza demoniaca che lo porta ad aggredire la fidanzata, la madre e infine, al culmine della bestialità, a stuprare la sorella. In preda al delirio, a visioni, a repentini cambi di personalità, Peter ormai è in balia di questa forza malvagia che lo tormenta. La famiglia prima fa intervenire gli psichiatri, ma quando anche questo tentativo si rivela inutile, un prete organizzerà un esorcismo per liberare Peter...
Tremenda lotta del Bene contro il Male, con le sue vicende colme d'angoscia e di un terrore sconfinati. Una storia umana assurda, tragica, paurosa e terrorizzante.

Le pagine più belle: 14-29-30-107

"La luna illuminava col suo spettrale pallore il paesaggio tetro, freddo e allucinante, delle pietre ammonticchiate, dei muri spezzati, delle superfici erose dal lento scorrere dei secoli. Ora l'espressione del volto di Peter si era fatta più attenta. Scavava con le unghie attorno a una sorta di dischetto che ai raggi lunari emanava bagliori metallici. A furia di scavare, le sue unghie trassero dall'impasto della calce, un dischetto di metallo sul quale c'era ancora del terriccio. Rigirò l'oggetto fra le dita. Aveva l'aspetto di una medaglia (...) Non faceva che rimirare quell'immagine, come preso da una sorta di estatico stupore. Sul rovescio della medaglia, proprio sull'orlo, c'era inciso un nome femminile: Hagià. Questo nome spiccava chiaro fra alcuni segni cabalistici. Questi ultimi, insieme al nome, facevano corona a una croce. Una croce rovesciata."
  
"Adesso nell'aria c'era come il pulsare fremente di un'energia sconosciuta e paurosa. Il rumore ossessivo crebbe d'intensità. A questo punto la donna balzò a sedere sul letto, con gli occhi sbarrati dal terrore. Poi un grido le uscì dalle labbra contratte. Grido sicuramente originato dall'incubo che stava sognando. Si guardò attorno spaventata. Il rombo pulsante era attorno a lei. Le tende ora pendevano immote, come creature senza vita. (...) Un lungo silenzio. Ancora più opprimente di quel tremendo rumore. Poi l'aria della stanza fu piena di uno scalpiccio simile a quello di una moltitudine di gente che camminasse a piedi nudi. (...) Sentì sul volto l'alito di aria rovente. Ma vide che stava guardando le tenebre. (...) Dalle grandi vetrate entravano sbarre di luce lattea. Laggiù tutto era silenzio e immobilità. Barbara nella sua bianca vestaglia, accanto alla balaustra, sembrava un ectoplasma che veleggiasse nelle tenebre."

"Il giovane non reagiva. Era immerso in una sorta di sopore preagonico. Un rantolo continuo gli usciva dalle labbra socchiuse, ridotte a due croste tumefatte, spaccate in vari punti. Una delle due suore uscì dalla stanza con una bracciata di panni sporchi. L'altra si chinò sul degente, per rincalzargli il  lenzuolo. Nel gesto, il crocefisso uscì dalla pettina e cadde sul corpo di Peter. Terrificante, improvviso, simile al rimbombo assordante di un tuono, un grido esplose dalle labbra del malato che ebbe un sobbalzo selvaggio. Il suo corpo si arcuò, allungandosi all'inverosimile, nonostante fosse assicurato al letto, dalle cinghie. Sembrava il corpo di un contorsionista nel difficile esercizio di completa torsione della colonna vertebrale. La stanza sembrò presa nel vortice della forza apocalittica di una tromba d'aria. Le pareti vibravano. Le imposte della finestra si spalancarono con forza e sbattendo contro il muro, mandarono in frantumi i vetri."