Come eravamo (e come siamo ancora oggi?)

Un video-documentario che testimonia la primigenia scena Heavy Metal e Hard Rock in Italia:


Roba da paleolitico


ma che fa ancora riflettere (oltre a scatenare un moto di tenerezza per certe frasi "sparate grosse per fare i cattivoni")

Che è cambiato, nel variegato mondo Metal, dal 1983 ad oggi?

Bhè, che all'epoca non esistevano il Black, il Death, ma neppure il Nu o il Djent...

Anche il look è cambiato (a meno che non avete la fortuna di trovare in giro chi ancora si vesta da Thrasher classico...), ad un certo punto, poi, sono entrate anche le donzelle (anche in scene totalmente androcentriche come potevano essere il primitivo Black o Death!) e abbiamo cominciato a lamentarci per le troppe "belle figliole" pettorute al punto giusto, ma ahimè, insipide senza un vero talento musicale e messe lì più che altro per fare immagine (il "gnocca metal")

Attualmente le cose vanno (forse) un po' meglio. Ci si è staccati anche dai troppo clichè estetici e legati ai testi banali (quelle cose del tipo "I am evil, kill for Satan!"), si sono accettate cose come "il Metal proveniente da paesi inconsueti" (quando nel 1999 c'era chi lanciava anatemi parlando di "Gruppi Black Metal che NON vengono dai paesi nordici"), è possibile sentire una gran quantità di musica, tutta e subito (ah, youtube!), e conoscere gente che se ne abita a miliardi di km di distanza da te e ascolta le stesse cose (ah, le mail!) col risultato sgradevole però, che la gente "non compra più cd"
(io sono una delle poche che i piedi ancora me li scortico in camminate di 49 minuti pure sotto un sole cocente pur di andare a comprare un cd che mi piace!)

Cosa è rimasto pressoché immutato?

Sicuramente il razzismo estetico che la gente "del mondo normale" ci riserva.

Dai cristiani evangelici che fanno il comizio sul "Ravvedetevi e convertitevi, che Gesù sta per tornare e sarete condannati se non vi ravvedete!" a Piazza Duomo il sabato pomeriggio a fighetti e fighettine da discoteca (*), dalle massaie fino a semplici cazzoni, chi più chi meno, ti squadrano con occhiate sdegnate, ti appellano con le solite menate ("strega satanista" è un classico che non passa mai di moda), cambiano marciapiede, sogghignano, stringono borse e borsette a sé (veramente l'unica cosa che ruberei è solamente il libro "Le poesie di Ossian" di MacPherson, capolavoro che mi manca, quindi potete dormire sonni tranquilli...). Lo sappiamo, pesa sempre lo stereotipo, per giunta gonfiato ad arte dagli "amici del centro san giorgio" del "metallaro gotico bestia di satana che ascolta rock satanico", come ci etichettano i cari cristianucoli. (**)[che manco sanno che differenza passi tra Death Metal e Gothic Metal, ma vabbè...]

Per cui dal 1983 ad oggi, no, decisamente il sentirsi scherniti o disprezzati perché te ne giri con un giubbotto di pelle, una t-shirt di una band e qualche ciondolo o borchia al collo, non è di certo tramontata, come cosa.

Io di metallari "vecchio stile" non ne vedo manco più. Quest'anno e solo per una manciata di secondi modello "apparizione improvvisa" ho visto a Milano un tale che se ne girava col la t-shirt dei Behemoth! Mi è venuta una nostalgia pazzesca, a vederlo, anche perché decenni fa era molto più diffuso vedere gente con le t-shirt, oggi giorno siamo rimasti in 4 gatti... ;(

Per giunta, cosa strana, io sento anche la nostalgia per le vituperate emo girls


che poi col movimento emo punk originale alla Rites of Spring  non c'entravano un cazzo, visto che ascoltavano più che altro o il pop "punk" alla Dari\Tokio Hotel o cose tipo Metalcore\Deathcore (più o meno "commerciale") tipo Alesana o Bring Me the Horizon...

All'epoca li detestavo (mi davano sui nervi i teschiettini rosa e il merchandise di Nightmare Before Chrismas ultra costoso e le cose a righe), oggigiorno, che non vedo più in giro i monocoli frangiuti, ahimè, mi mancano... ebbene sì.

 La loro scomparsa mi fa sentire decisamente più vecchia... sigh.

Chi l'avrebbe mai detto, che mi sarebbero mancati anche gli emo... ;(


(*) ma ahimè, non sono neanche più gli zarri di cui ho memoria io, i bei tempi di una volta, quando gli Eiffel 65 di "Blue" erano GLI DEI DELLA DANCE per definizione. Chissà se i truzzi se li ricordano ancora!!!

(**) e curiosamente me la rido, quando l'unica che lascia il suo posto ad un anziano, in metrò  o sul treno, sono sempre e solo io, giacché tutti gli altri "vestiti normali, faccini puliti" sono troppo intenti a pasticciare con le ditate sui loro cellulari ultracostosi per alzare il culo e lasciare il posto a qualche persona anziana che ha bisogno di sedersi. Son soddisfazioni sentire "la signorina sì che è ancora gentile", quando 5 minuti prima tutti i "faccini puliti, vestiti bene" mi squadravano male!!!