La Luna: Simbolismo (6)

Info tratte da



LA LUNA E TUTTO CIò SU CUI ESERCITA I SUOI INFLUSSI

La Luna domina su tutto ciò che è liquido, anche nel corpo degli uomini, degli animali e delle piante. Nella sua qualità di luminare esercita i suoi influssi anche sulla vista. Così pure le cose nascoste per una parte vengono indicate dalla Luna.
Una persona con una forte Luna nell'oroscopo tende sempre a nascondere qualcosa. In fondo, del nostro satellite noi ne conosciamo solo la metà, quella metà che nella sua orbita intorno alla Terra è orientata verso di noi.
L'altra metà non la conosciamo, ci è nascosta.
Tutti gli influssi astrali che ci arrivano dalla Luna sono doppi: visibili e invisibili.
è ancora alla Luna che dobbiamo la seconda vista cioè la chiaroveggenza.

Per giudicare gli effetti che la Luna crea in un determinato oroscopo bisogna guardare la posizione nel segno e i suoi contatti con il Sole e con l'Ascendente, l'influsso del Campo nel quale si trova ecc.
Così attraverso il ragionamento deduttivo e per analogia di volta in volta la Luna indicherà un marinaio (spostamenti e liquidi), un aviatore (velocità nel cielo), un barman (liquidi, divertimenti), il lunapark (divertimenti, svaghi superficiali ed effimeri), un ottico (luce, occhi), un pittore (luce, liquidi e bellezza), un attore (girovagare, luce e parole cioè lo spettacolo). Con Giove la Luna indica l'uomo politico (stare nella luce, illuminare nel buio) con Mercurio il tassinaro, il conduttore di tram o autobus (tutti i mesi lo stesso ciclo, lo stesso piccolo viaggio)
Tutte queste possibilità debbono essere esaminate ed eliminate a seconda degli altri elementi dell'oroscopo.

Ci sono vari nomi per indicare la Luna. Quando si trova nel cielo insieme con il pianeta Saturno, si chiama Proserpina, insieme a Giove si chiama Juno (Giunone), con Marte Latona, con Mercurio Ceres, con Venere Lucina, quando brilla all'alba Diana, insieme al Sole Ecate. Altri nomi sono: Moon, Selene, Sofia, Phoebè, Artemis, Synthia, Iside, Lena, Soma, in sanscrito Chandra (dio) o Hima, in persiano Mah, ماه, in ebraico Yareah o Lebana, ירח,  in arabo Al Kamar, in egiziano Aah.

L'INFLUSSO DELLA LUNA NEI VARI SEGNI ZODIACALI

In ARIETE: buono per lo sport, per le cose che si devono fare in fretta, per iniziare qualcosa, per lanciare un prodotto, per viaggiare, per acquistare o riparare la macchina.

In TORO: buono per l'arte, specialmente la pittura e la scultura. Per imprese che impiegano molto tempo per fare, per costruire case, acquistare terreni, per viaggiare.

In GEMELLI: buono per commercio, per giornalismo e scrivere in genere, per cose sbrigative, per studi, scuole e piccoli viaggi.

In CANCRO: buono per le cose della casa, per viaggi sul mare, lago, per collezionisti, per sport nautici.

In LEONE: buono per contatti con personaggi, onorificenze, premi, compravendita, lavori e impieghi statali, per andare a caccia o fare sport.

In VERGINE: buono per studi e commercio al dettaglio, per insegnamenti e viaggi di affari.

In BILANCIA: buono per associarsi, per società, collaborazione, partner, fidanzamenti, per affari che si devono realizzare presto, per artisti.

In SCORPIONE: buono per indagare, scoprire segreti, occultismo; evitare di iniziare nuove imprese.

In SAGITTARIO: buono per le pubbliche relazioni, per movimenti in Borsa, per affari legali, cause, per tutto ciò che è attinente alla religione.

In CAPRICORNO: buono per l'agricoltura, le montagne, per comprare o vendere metalli, per fare inventari.

In ACQUARIO: buono per il progresso, le invenzioni, il fraternizzare, per cose che dovranno durare.

In PESCI: buono per viaggi, per commercio, per viaggi sull'acqua, per navi, barche, pesca.


ALTRO APPROFONDIMENTO


Info tratte da



"Una rete complessa di simboli e di corrispondenze mitiche ha segnato, dallo sboccio primordiale dell'intelligenza umana, la presenza della Luna nel cosmo. Ancor prima del tempo astronomico l'umanità si è servita del tempo concreto misurato sulla fasi della Luna..."
Così uno scienziato enuncia il rapporto della mistica lunare con il progredire dei tempi: "Da millenni l'uomo sa che la Luna influisce su tutte le cose terrene. Fino al diciottesimo secolo essa era considerata l'inizio e la fine di tutto. Nel secolo scorso gli scienziati l'hanno privata di questo suo misterioso potere. Ai giorni nostri i veicoli spaziali le hanno restituito parte del suo prestigio."
Come poteva non suscitare il più grande interesse negli abitanti della Terra, fin dalle ere primordiali, questo fra i corpi celesti il più vicino a noi, satellite unico del nostro globo e che risplende per luce riflessa del Sole?
Le notevoli apparenza che essa presente, già note prima dei viaggi spaziali, il suo rapido moto fra le stelle, le maree... "La coscienza arcaica dell'umanità ha costruito, per intuizione e per esperienza, e via via li ha perfezionati, i simboli e i valori basati sull'osservazione delle fasi lunari, derivandone omologie con la realtà assoluta, con il Sacro, da cui si sono originati miti cosmici, rituali e concezioni religiose."

L'astro che dopo il sole ha maggiormente eccitato l'ammirazione dell'uomo fino dai suoi primordi e lo ha indotto, dove prima e dove dopo adorazione, è la Luna: "è il luminare della notte che, mentre alterna la sua ammirazione con quella del Sole, oscura lo splendore degli altri astri nel cielo. Anzi talora il suo culto ha superato quello del Sole medesimo, in specie nei paesi molto caldi, dove in estate, al giorno arso dal calore solare si preferisce la notte, rischiarata dalla mite luce lunare, per lavorare e per viaggiare."
Chiaro di Luna! è tutto un mondo diverso in cui si trasforma il giorno passando nella notte; è il mondo dei sogni, del dolce e del lugubre, dei chiaroscuri e delle ombre...
"La luce riflessa della Luna ci appare azzurrina con toni violetti, che contraddicono la realtà: artisti e poeti hanno visto la Luna con la imperfezione dell'occhio umano che è più sensibile alle radiazioni violette e assai meno a quelle rosse dello spettro solare"

Il discorso della luna ce l'abbiamo sempre sulla bocca: nel ritmo nictemerico, nel cielo sereno o coperto, nel volgere delle stagioni, nell'umore della gente e degli animali; cui si può aggiungere anche quello delle basse pressioni nella vita economica e finanziaria.
"Con quij ciar de lunna che ghemm..." dicono abitualmente i buoni ambrosiani: oggigiorno poi ne hanno più di un motivo. I gusti sono assai diversi: chi ama il chiaro di luna come gli innamorati (i quali magari vanno a scegliere una panchina dove non c'è) e chi lo fugge torbido e guardingo come il ladro scassinatore che si muove nell'ombre ("e uscir dal teschio dove fuggia la luna l'upupa..." Foscolo https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2017/01/ugo-foscolo-due-lettere.html)
Sempre in primo piano la Luna nel Romanticismo dell'audace scuola boreale, e anche nel nostro, ma più composto e temperato dalla mitologia solare greco-latina; la notte lunare, col suo complesso armamentario di oscure selve, di fatali castelli, di lemuri, di streghe, mal si confacevano al nostro clima e alla nostra natura.


LA MELANCOLIA LUNARE

Il folklore ha trovato nella Luna un campo smisurato di credenze, di riti, di costumi, di superstizioni.
Nelle macchie lunari il popolo ravvisa ancora oggi figure animali (lepre o coniglio, volpe o ranocchio) (1) Chi ci vede le figure di Adamo ed Eva, di Caino o della Madonna (2). Prevale la dimostrazione di rivalità fra la Luna e il Sole. Secondo Plinio la Luna eserciterebbe il suo influsso in due modi: avvicinandosi riempirebbe la terra e i corpi, ed allontanandosi li svuoterebbe.
"D'onde le varie precauzini prese da pastori, contadini, massaie: fare a Luna crescente tutto ciò che deve crescere e prosperare, come seminagioni, piantagioni; a Luna calante tutto ciò che deve morire o essere distrutto" (3)
In sostanza, la Luna incide anche sui temperamenti e sui caratteri, così come sul ciclo femminile (4) e le capacità riproduttive dell'uomo.
Sono fenomeni impalpabili; c'è scetticismo sull'influsso lunare: da tempi immemorabili la Luna è stata considerata ora angelo benefico, ora capro espiatorio; ancora oggi l'uomo comune, privo di nozione sui meccanismi celesti, associa ai cicli lunari i fenomeni di cui è spettatore: il lugubre ululato dei lupi, la folla di roditori che corrono in moltitudine a gettarsi nel mare dall'alto della scogliera, le piante che invece di volgersi verso il sole si ripiegano su se stesse dalla parte opposta, i casi di follia…


Il "Mal di Luna"! Forma di grave melancolia che, secondo le credenze, in certi luoghi operava, in chi ne era affetto, delle vere e proprie metamorfosi; un delirio per il quale il malato si credeva trasformato in lupo mannaro.
Questi disgraziati, spinti dalla loro insania, nelle notti di luna piena fuggivano nei boschi, ove perivano d'inedia o venivano uccisi da contadini superstiziosi. Si credette di stabilire che il male toccava coloro che erano nati nella notte di san Paolo o dell'Annunziata o in quella di Natale a mezzanotte in punto.

Dicevamo che coloro che credono nell'influsso della Luna sono in maggioranza: non è una scienza sperimentale che li guida, ma una ragione di intuito, uno spirito di osservazione; le leggende, le abitudini, le tradizioni di cui essi sono convinti sono caratterizzate da una "fatalità che si è cercato di codificare per prevenirla nelle sue manifestazioni più evidenti e rimanerne immunizzati ricavandone piuttosto dei vantaggi."
E veniamo finalmente alle tredici lunazioni in cui si divide il calendario lunare: tredici ve ne sono sui dodici mesi di un anno, che gli antichi facevano iniziare dalla primavera, e dalla prima di esse, Ippocrate, il famoso medico greco del IV secolo a.c faceva dipendere il ritmo della vita e della salute dagli umori di ogni cosa vivente, uomini, animali, piante... Si risveglia la vita e si dice che la luna spinga la linfa, accelerando il ritmo vitale...
Ma c'è di più: un proverbio lombardo così suona: "Quand la lunna la va col mes, fan el frut perfina i sces"; ossia crescono i frutti sulle siepi, i raccolti saranno più pingui, allorché la lunazione coincide pienamente con la mesata cui si riferisce. Proprio così come in qualcuno di questi ultimi anni che abbiamo visto.


Note di Lunaria


(1) Per questo il coniglio o la lepre sono animali lunari e associati alle Dee della Luna e della fecondità come Ixchel, Cheng'O o Eostre; la rana è l'animale di Heket.
(2) "La Vergine Maria" NON è UNA DEA, ma per la teologia cristiana è sottomessa e sottoposta a Cristo e a Dio Padre, essendosi proclamata "serva".
(3) Vale anche per i praticanti di magia bianca o nera.

(4) Per approfondimenti sul rapporto Luna-Donna, vedi "Luna Rossa"

APPROFONDIMENTO:  L'INFLUSSO DELLA LUNA NELLE CREDENZE E NEI PROVERBI CONTADINI LOMBARDI

(...) Allora il malato si precipitava fuori casa, urlando e rotolandosi sulla strada; i familiari, nell'imminenza di quel giorno e quell'ora ricorrenti, li tenevano d'occhio e li curavano con certi esorcismi, quali dei segni di fuoco sulla collottola o sotto la pianta dei piedi...
Un diavolo caccia l'altro, e fra chi ci crede e chi no a queste amenità, la ruota del mondo gira, e fatti nuovi si susseguono e si adagiano sopra quelli vecchi. Pare che i difensori dell'influsso lunare superino in numero gli scettici; ad ogni buon conto, dal lunatico citato dal vangelo che "ora era nel fuoco ed ora nell'acqua", si è snodata una lunga serie di credenze, di fenomeni, di casi fino ai giorni nostri in cui di lunatici siamo in parecchi.
Una buona porzione ne è riservata ai contestatori per principio, ai "bastian contrari", per lambire fino la soglia degli ipocondriaci; già si sa che nelle notti di plenilunio anche i matti dei manicomi divenivano più irrequieti e davano molto da fare; come i ragazzi del resto; le madri, scrutando il cielo sereno in cui campeggiava "la gran frittata" erano use a trarre degli auspici: "Questi demoni stasera non si può tenerli quieti! Domani cambia il tempo."

E che dire degli animali? Noi vecchi Melegnanesi, usi alle sottigliezze del mercato e della fiera di cavalli, ben ricordiamo che fra i "brocchi" da scartare o prendere sotto prezzo c'era "quel che g'ha la lunna", ossia una flussione d'occhi, dice il lessico toscano, a cui vanno soggetti i cavalli, e specialmente quei di loro i quali hanno occhi porcini di color di foglia secca o rossastri e quelli che furono allevati né paduli...
Del resto, fra la massa di proverbi che cogliamo intorno alla Luna e agli occhi, ce n'è anche per il genere umano: "La Lunna veggia la fa dorì la vista, recita uno di essi, perché vi era la credenza che ogni magagna d'occhi risentisse della Luna piena e di quella calante.