L'approvazione dei farmaci

VISTO CHE ADESSO VA DI MODA DARE DEL RINC*GLIONITO A CHIUNQUE AVANZI MEZZA CRITICA NEI CONFRONTO DI BIG PHARMA, OLTRE A RIPORTARE I CONCETTI TRATTI DA QUESTO LIBRO, RIPORTERò ANCHE IL NUMERO DELLE PAGINE. COSì, APRENDO IL LIBRO A QUELLE PAGINE, TROVERETE TUTTI I RIFERIMENTI. 

Info tratte da

Big Pharma utilizza in modo tendenzioso la ricerca "evidence-based" (medicina basata sulle prove) trasformandola in "evidence biased", "medicina distorta dalle prove".

è sull'evidence-based che si fonda la validazione dei farmaci.

Questa modalità venne avviata negli anni Novanta proprio per garantire la scientificità evitando il conflitto d'interessi.

Per mettere in vendita un nuovo farmaco, la ricerca basata sulle prove deve dimostrare che questo farmaco è più efficace del placebo (sostanza inerte); si dà avvio ad uno studio controllato e randomizzato (RCT) dove si mettono a confronto due gruppi di persone con lo stesso disturbo: al gruppo sperimentale viene dato il farmaco, all'altro il placebo.

I partecipanti vengono assegnati ai due gruppi in modo casuale e neanche i ricercatori sono a conoscenza di quali siano appartenenti ai due gruppi ("studio in doppio cieco")

Il trial (esperimento) dà esito positivo quando si trova una differenza statisticamente significativa tra il gruppo sperimentale e quello di controllo a favore del farmaco. Ma i criteri normativi che regolano l'immissione sul mercato dei nuovi farmaci sono problematici, visto che possono essere considerati efficaci (e quindi venduti) farmaci che risultano positivi dopo appena due sperimentazioni con risultati positivi, mentre gli esiti negativi vengono nascosti: in questo modo l'efficia di un farmaco viene sovrastimata e si annunciano come grandi successi risultati che sono irrilevanti. (pagine 53-54-55)

 Uno dei metodi per manipolare i dati è quello di nascondere gli effetti collaterali o riferirli in maniera vaga. Per esempio, quando si è testata la Paroxetina sui bambini e ragazzi, i pensieri\tentativi di suicidio sono stati definiti "labilità emotiva";  il farmaco venne approvato anche per ragazzi.

I pazienti che non hanno reagito al farmaco o quelli che hanno subito troppi effetti collaterali vengono esclusi dall'analisi dei dati: così l'efficacia del farmaco sembra maggiore.

A volte si mettono a confronto il nuovo farmaco con quello precedente, utilizzandolo in un dosaggio tale per aumentare gli effetti collaterali rispetto all'altro: l'Aloperidolo venne messo a confronto con Ziprexa, Risperdal e Seroquel. (pagina 56)

Spesso si selezionano solo pazienti che non hanno avuto una risposta positiva al placebo o quelli che hanno avuto una scarsa risposta al farmaco: con queste variazioni sui criteri di inclusione dei pazienti, i risultati saranno positivi già in partenza; insomma, il farmaco viene testato solo su persone che "possono già rispondere positivamente", e questo elimina tutta l'oggettività di una ricerca.

Una grande quantità di articoli che amplifichino a dismisura un certo farmaco (anche se è stato sperimentato pochissimo) può far crescere la percezione dell'efficacia del farmaco in questione: lo Zyprexa, un antipsicotico, è stato citato in ben 234 articoli, ma le sperimentazioni fatte con questo farmaco erano solo quattro. (pagine 57).

Inoltre, si gioca sul fatto che la maggior parte delle persone si fermerà giusto all'introduzione dello studio (abstract) senza leggere tutta la ricerca, e quindi basta "parlare bene" del farmaco nell'abstract relegando alle ultime righe gli effetti collaterali o criticità, certi che la maggior parte delle persone NON leggerà tutto fino in fondo. (pagina 57)

Questo si è verificato con l'Alprazolam (Xanax) per la cura degli attacchi di panico: a fine esperimento, le persone trattate con placebo avevano meno danni di quelle trattate con lo Xanax, che soffrivano di attacchi di panico peggiori di quelli provati prima di prendere il farmaco (fu così per il 35% delle persone) e con una media di 6,8 attacchi a settimana contro l'1,8 del gruppo trattato con placebo.

Nell'abstract degli studi sullo Xanax, si riportavano gli effetti riscontrati dopo quattro settimane quando il risultato sembrava dimostrare un'efficacia dello Xanax, senza specificare che dopo otto settimane i risultati erano uguali a quelli del gruppo placebo ed evitando di dire che il 39% delle persone aveva subito una terribile sindrome da sospensione, dovendo subito riprendere il farmaco (pagine 58 e 59)

Omettendo dati e tacendo sui sintomi avversi legati alla sospensione del farmaco, lo Xanax venne approvato e fu il quinto farmaco più venduto negli Stati Uniti nel 1993.

La ricerca medica finanziata dalle case farmaceutiche è inattendibile. 

Questo modo truffaldino di condurre le ricerche ha già portato più volte Big Pharma a processo: le denunce e condanne contro la lobby farmaceutica sono innumerevoli ed è rimasto nella storia una denuncia per frode relativa alla non efficacia del Paxil per la cura della depressione in bambini e ragazzi, negli anni Novanta. (pagina 60) La casa farmaceutica che lo produceva sborsò due milioni e mezzo di dollari per evitare i costi di un'azione legale protratta nel tempo.

Altri approfondimenti: https://intervistemetal.blogspot.com/2021/10/psicofarmaci-e-neurolettici-degli-anni.html https://intervistemetal.blogspot.com/2021/09/gli-psicofarmaci-degli-anni-50.html https://intervistemetal.blogspot.com/2021/03/crimini-e-business-della-lobby.html https://intervistemetal.blogspot.com/2021/09/i-criteri-diagnostici-psichiatrici-sono.html https://intervistemetal.blogspot.com/2021/08/i-farmaci-piu-pericolosi-nella-storia.html https://intervistemetal.blogspot.com/2021/08/sei-sicuramente-malato-il-business.html https://intervistemetal.blogspot.com/2021/06/cose-da-sapere-prima-di-prendere-un.html


Nessun commento:

Posta un commento