L'influenza del Femminile nel Contesto Alpino

Concetti tratti da 

Nei tempi passati, erano le donne ad occuparsi della medicina, delle feste, del ciclo della vita e della morte, dei rapporti con gli spiriti e della divinazione. Con l'arrivo del cristianesimo, tutto questo venne demonizzato e le donne furono perseguitate come streghe. Le tracce delle "Buone Signore" (Fate, e ancor prima, Dee) lasciano intendere culti sciamanici legati al ruolo delle donne quali intermediarie tra il mondo terreno e l'aldilà. (Nota di Lunaria: in Vietnam https://intervistemetal.blogspot.com/2017/07/vietnam-lady-trieu-thi-trinh-geomanzia.html alcune cerimonie religiose per onorare gli spiriti o gli antenati sono condotte dalle donne, che sono le sciamane Leng Dong)

"Nel gruppo Rhadé, in Vietnam, le donne anziane amministravano la giustizia e concedevano le terre. Si può supporre che il patriarcato in Asia fu portato essenzialmente dai Cinesi, che invasero anche il Vietnam. Tuttavia, non riuscirono a cancellare del tutto gli antichi usi che restarono quasi inalterati nelle zone più inacessibili."


Fu nel contesto alpino che le antiche divinità femminili della vita e della morte si conservarono; mentre la Chiesa controllava le città, nei paesini di montagna delle Alpi, degli Appennini, dei Pirenei, le donne agirono quasi indisturbate, tramandandosi questi antichi culti precristiani e sciamanici.

Nota di Lunaria: Curiosamente, e quasi nessuno a prima vista lo penserebbe, anche in Pakistan è attestato un folklore di fate delle valli e dei boschi... Lo so perché una persona originaria di quelle zone me lo ha confermato, https://intervistemetal.blogspot.com/2016/01/taarma-black-metal-dal-balochistan.html e anche perché ho studiato i Kalash e il Nuristan... https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/pakistan-le-tante-etnie-i-kalash-e-la.html ovvero la zona d'alta montagna tra Pakistan e Afghanistan... Un caso che anche qui ci fossero montagne e vallate? E che anche qui alcuni nomi di entità femminili (ora note come fate ma non possiamo escludere che fossero antiche Dee... cosa del resto attestata con Dizane! https://intervistemetal.blogspot.com/2017/11/7-cose-sullafghanistan-che-quasi.html) siano sopravvissute, nei racconti del folklore? Per quanto oscenamente violenta, neppure la furia iconoclasta dell'islam è riuscita ad estirpare ciò che c'era prima...

Nel Paganesimo ogni cosa era collegata ad un'entità: per questo vi erano spiriti dei boschi, delle montagne, delle rocce, dei fiori e degli alberi. I Celti, fortemente animistici, non costruivano templi perché la Natura era già un tempio: monti, sorgenti, fiumi erano consacrati a divinità che dovevano essere adorate. Quando il cristianesimo detronizzò il paganesimo, questi luoghi, come lo Scilliar, in Alto Adige e la Valcamonica, vennero considerati diabolici: si pensava che le streghe si radunassero lì nei paraggi per celebrare il sabba. (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/arte-rupestre-rosa-camuna-sole-delle.html) (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/la-civilta-della-valcamonica-e-cernunnos.html)

Nota di Lunaria: suggerisco di leggere questo libro che spiega come le fate non siano altro che le antiche Dee o le ninfe e le ondine "sopravvissute" e ridimensionate in epoca cristiana

Nota di Lunaria: il Black Metal (e in misura minore, il Death) ha spesso tributato ammirazione per le grandi distese innevate, i ghiacciai perenni, i valichi alpini, le valli incontaminate, le foreste. Se non componendo canzoni specifiche, le band hanno spesso omaggiato la montagna dal punto di vista delle copertine dei cd. Ne riporto giusto qualcuna








è da ignoranti affermare che nel Black Metal prevalga una concezione da "satanismo acido splatteroso". Certo, parecchie band hanno un concept culturale pari allo zero e infarcito da cliché estremamente bambineschi (e sfoggiati più per divertirsi con goliardia che non per altro), ma si può affermare che la maggior parte di esse propone tematiche impegnate, spesso più sul Panteismo (visto anche e soprattutto come riappropriazione delle proprie radici e come strumento di lotta anticristiana) che non sul Satanismo Laveyano o persino del Paganesimo. Non ricordo più chi fosse quella band che anni fa in un'intervista, forse rilasciata su Grind Zone, dichiarò "Se la ascolti, la Foresta ti parla". Una frase che mi è rimasta ancora impressa per così tanti anni. Come si vede nelle copertine che ho citato (e una minima parte, perché la galassia Black è sterminata e per niente monolitica!) a prevalere è il Senso del Sublime, dell'Estatico davanti al passaggio, che potremmo benissimo ricollegare a Friedrich e alle sue vedute maestose:






Di montagne ne ho parlato a lungo anche in questa intervista: https://intervistemetal.blogspot.com/2016/02/frentrum.html

Lunaria: Ho avuto modo di visionare l'official teaser di "Linee di Vette"; le riprese delle montagne sono davvero incredibili! Posso chiederti come lo avete realizzato e il nome della location? Fin dai tempi antichi le montagne sono connesse al Sacro, al Divino; le montagne erano spesso giudicate il trono di questa o quella Divinità; Mircea Eliade, nell'opera "Trattato di Storia delle Religioni" scriveva: "Gli Iranici conoscono anch'essi un dio supremo celeste; infatti, secondo Erodoto salivano ‘sulle montagne più alte per offrire sacrifici a Zeus, e dànno questo nome a tutta la distesa circolare del cielo’ [...] La montagna è più vicina al cielo, e questo le conferisce una doppia sacralità: da un lato partecipa al simbolismo spaziale della trascendenza (‘alto’, ‘verticale’, ‘supremo’, eccetera), e d'altra parte il monte è per eccellenza il dominio delle ierofanie atmosferiche. Ed è, in quanto tale, dimora degli dèi. Tutte le mitologie hanno una montagna sacra, variante più o meno illustre dell'Olimpo. Tutti gli dèi celesti hanno luoghi riservati al loro culto, sulle cime. Le valenze simboliche e religiose delle montagne sono innumerevoli. Spesso la montagna è considerata punto d'incontro del cielo e della terra; quindi un ‘centro’, punto per il quale passa l'Asse del Mondo, regione satura di sacro, luogo ove possono attuarsi i passaggi fra le zone cosmiche diverse. Così, secondo credenze mesopotamiche, il ‘Monte dei Paesi’ unisce il cielo alla terra, e il Monte Meru della mitologia indiana si erge nel centro del mondo; al di sopra di lui, spande la sua luce la Stella Polare. Anche i popoli uralo-altaici conoscono un monte centrale, Sumbur, Sumur o Sumeru, in cima al quale è sospesa la stella polare." Lasciando da parte le interpretazioni sacrali e mistiche delle montagne (concetti politeisti che sono stati anche riproposti nel cristianesimo con altri significati...), pensiamo anche al senso del Sublime e dell'Infinito che le vette innevate causavano negli animi di pittori come Friedrich. Sei per caso anche un appassionato di Alpinismo? Come mai la scelta delle montagne? Cosa rappresentano per te? Sono fonte di ispirazione, vero? Perché ho visto che non solo avete celebrato le montagne cantando "Essere tutt'uno con la montagna/Sii la montagna.../Sii tu la vetta da raggiungere!" ma hai anche postato una foto stupenda, con la didascalia "Gran Sasso d'Italia. Le Montagne sotto le quali dimora Frentrum"; quella foto ha il potere di farci assaporare un paesaggio incontaminato, un paesaggio più antico e più eterno dell'essere umano... che è qui solo di passaggio, pronto a disperdersi in polvere, al contrario dei monti e dei sassi. E non stupisce, ricollegandoci sempre a Mircea Eliade, che tra le prime forme di culto ci fosse la Litolatria... l'adorazione delle Pietre...

Frentrum: Devi sapere che io abito in una zona molto particolare dell'Italia: a due passi ho le montagne (la Maiella - la Dea Madre) e a pochi chilometri da casa mia, il mare (famosissima la Costa dei Trabocchi). Probabilmente l'Abruzzo è una delle poche regioni dove se vuoi puoi fare surf la mattina e 2 ore dopo magari ti ritrovi a 3000 metri di altitudine. Qualcosa che va oltre tutto e tutti. Se sei nato qui, hai un pezzo di cuore affogato nella neve e l'altro pezzo buttato oltre gli scogli dell'Adriatico. Io sono però molto più attaccato alle montagne, benchè non disdegni assolutamente il mare (fonte d'ispirazione per alcuni miei testi in passato). Il discorso come sempre è molto ampio e complicato da dipanare, in Abruzzo sei completamente immerso nella natura: se vuoi isolarti, se vuoi distaccarti e se vuoi dedicare del tempo a te stesso, questo è il luogo ideale. La natura dalle nostre parti non ancora perde il predominio, benchè ci siano zone molto industrializzate e alcuni figli di puttana credono che possono vendersi un pezzo della nostra casa come e quando vogliono. Le riprese per il teaser sono state montate da me (non si tratta però dell'Abruzzo) e mi furono date da un amico (credo realizzate ad hoc per qualche documentario o roba del genere). Quando le vidi la prima volta capii subito che si prestavano allo scopo e a cio che avevo in mente. Sono magnifiche, ipnotiche. Maestose. Per quanto riguarda il testo ci spostiamo su un altro fronte. Dopo aver letto "Meditazioni delle Vette" di Evola, fu quasi naturale per me scriverci un testo ad hoc e cosi venne fuori "Linee di vette". Per me i testi hanno un valore elevatissimo sulla musica che compongo e la mia ricerca si spinge sempre un po' più in la rispetto ai canoni del genere. Ovviamente anche la musica deve prestarsi: la componente "epica" infine credo che sia l'amalgama migliore per tirar fuori qualcosa di buono e di concettualmente all'altezza. "Essere tutt'uno con la montagna/Sii la montagna.../Sii tu la vetta da raggiungere!" racchiude in se tutto cio di cui ti ho parlato. E' un inno a se stessi, alle possibilità dell'uomo e anche alla sua misera figura rispetto a cio che lo circonda. Un concetto che ho ripreso anche in "Mistica del vuoto".

2015 - LINEE DI VETTE

Sul precipizio dell'anima • Vive un uomo • Antico quanto il mondo, solo... • Quanto ogni flebile respiro • Sul precipizio dell'anima • Si affaccia il sole • Congiunge le linee di terra • A quanto fatto dal cielo • Ed è lo scontro massimo • L'ultimo scalino per l'ascesa • Il sentiero lungo il quale • Si avvicendano le ere • La sfida è declamata • Sul precipizio dell'anima • Dove vecchia neve ormai azzurra • Affonda il proprio freddo • Nel tempo del tempo... • Bramosi occhi accolgono • La lungimiranza del sogno • Lì dove • Si gioca tra la vita e la sorte • Linee di vette • Linee di eterne vette • Linee di orizzonte • Linee che accomunano all'eterno • Abbaglia la luce lunare • Quando ci si avvicina al cielo • Abbaglia il cuore • Quando si arriva alla cima • Essere tutt'uno con la montagna • Sii la montagna... • Sii tu la vetta da raggiungere! • Sul precipizio dell'anima • Puoi gioire della tua grandezza • Puoi guardare oltre la soglia • Lungo le linee innevate • Del tuo spirito.

Qualche mese fa ho intervistato anche gli À Répit, anche loro ispirati dalle atmosfere alpine https://intervistemetal.blogspot.com/2021/03/a-repit-alpine-black-metal.html

 Avete scelto un intro molto particolare, per introdurre il disco... "Signore delle cime". è un qualche canto alpino o qualcosa di analogo? E come mai questo titolo suggestivo,  "I Canti della Veglia"? Ha un qualche rimando funebre?

GYPAETUS-SIGNORE DELLE CIME E' L'EMBLEMA DEI CANTI DELLE ALPI ED è CHIARAMENTE UN RIMANDO FUNEBRE ALLA PERDITA DELLA VITA IN QUEGLI ANTICHI LUOGHI CHE SONO LE ALPI. TUTTO L'ALBUM HA RIMANDI FUNEBRI IN QUANTO LA VITA NELLE ALPI ERA SEMPRE A CONTATTO CON LA MORTE: INCIDENTI IN MONTAGNA, PESTILENZE, VITA PARTICOLARMENTE DURA...PERO' CI SONO PARECCHI RIMANDI AL NATURALE, SOVRANNATURALE, AGLI ANIMALI TIPICI E TOTEMICI DELLE ALPI.

Di base suonate Black Metal, ma dal tocco decisamente atmosferico, intimista, evocativo ("Amnios" è quasi dark ambient!) e quasi folk, a tratti.  In "Masnada" c'è persino una sfumatura a tinte quasi doom old style! Voi come definireste il vostro stile?

GYPAETUS-LASCIAMO ALL' ASCOLTATORE LA DEFINIZIONE CHE PIU' GLI AGGRADA, CHIARAMENTE LA BASE DEL SOUND E' UN CERTO TIPO DI BLACK METAL PRIMORDIALE E ANTICO, COMUNQUE DICIAMO CHE ALPINE METAL O ALPINE BLACK METAL CI CALZA A PENNELLO.

SKARN- SI', ALPINE BLACK METAL E' SICURAMENTE IL GENERE CHE SI VESTE DI PIU' A NOI, POI OVVIAMENTE COME AVRAI SENTITO SPAZIAMO MOLTO TRA DIVERSI GENERI, MA NON E' NULLA DI PIANIFICATO, NOI COMPONIAMO COL CUORE E LO SPIRITO E SE UNA CANZONE NON SUONA BLACK METAL NON CI FACCIAMO PROBLEMI. 

NEL NOSTRO PRIMO ALBUM C'ERANO ANCHE PIU' CANZONI STRUMENTALI O CON RICHIAMI PIU' FOLKLORISTICI. "AMNIOS" E' MOLTO PARTICOLARE ED E' VENUTA FUORI SENZA QUASI PENSARCI E TI SVELO CHE LA VOCE CHE SENTI ALL'INIZIO MISTA ALLA MIA E' DI MIA FIGLIA. "MASNADA" E' NATA DA UNA IDEA DI GYPAETUS E ALL'INIZIO ERA SOLAMENTE FATTA COL BASSO, MI E' POI VENUTO NATURALE COSTRUIRCI ATTORNO IL RESTO ANCHE PERCHE' NOI DUE CI INTENDIAMO AL VOLO.

Non sono ancora riuscita a trattarlo come vorrei il tema, comunque la prima donna che tentò la salita al Monviso fu Alessandra Re Boarelli 


Per quanto riguarda i cartoni animati, c'è da ricordare Heidi, 

 ma anche Lulù l'Angelo dei Fiori! che in un episodio attraversava i Pirenei!



Quale bambina non desiderava la spilla magica di Lulù!!! xD che permetteva di trasformarsi con l'abito giusto per ogni occasione!

 Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/09/gli-dei-pastorali-silvani-e-montani.html https://intervistemetal.blogspot.com/2020/02/il-pan-italiano-il-gigiat.html

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