1) Benvenuti sul mio blog e grazie per aver accettato l'intervista! Devo dire che non vi conoscevo e che appena ho visto la notifica nella casella mail, da parte del canale "Black Metal Promotion", che aveva caricato un gruppo con un cd intitolato "I Canti della Veglia", mi ha subito incuriosito... Che significato ha il vostro monicker, À Répit? Su Metal Archives lo riferiscono a dei santuari inerenti il battesimo dei bambini...
GYPAETUS- A' Rèpit LETTERLMENTE VORREBBE DIRE IL RITO DEL RITORNO ALLA VITA (DOPPIA MORTE).NEI LUOGHI SANTI DELLE ALPI,UNA VOLTA, LA MORTE DEI BIMBI ERA FREQUENTE, MA LA MORTE DEI BAMBINI PRIMA DI ESSERE BATTESIMATI LI AVREBBE CONDANNATI AL LIMBO, A QUESTE MORTI NON ERA CONCESSA SEPOLTURA IN TERRE CONSACRATE, QUINDI ERANO INTERRATI IN LUOGHI INCOLTI, TRA ROCCE E VALLONI ASPRI. IL LORO SPIRITO VAGAVA IN CERCA DI PACE TORMENTANDO I VIVENTI...
2) Che sorpresa sapere che suonavi anche nei Paymon! Che avevo scoperto un paio di anni fa. Per questo vorrei che oltre a introdurre tutto quanto c'è da sapere, dal punto di vista biografico, su À Répit, ci parlassi anche dell'esperienza a nome Paymon! Vedo, dalle note su Metal Archives che riguardano Paymon, che hai suonato in altre band come Entirety, Nurmur e Teuta e altre... Sarebbe interessante se ci parlassi anche di questi tuoi progetti! Il primo demo di Paymon, "To The Moon", è del 1995; dopo "Invoke the Dark" (2002) c'è una pausa di diversi anni, e "Regno Occulto" esce nel 2014. Da cosa sono stati causati questi anni di inattività? Per mail mi accennavi ad un nuovo cd che state per dare alla luce... Purtroppo, non ho mai letto interviste dei Paymon sui giornali... forse siete apparsi sui giornali metal nel 1995, ma io ero ancora una bambina e ho iniziato a comprare riviste solo verso il 1998... Che temi avete trattato nelle lyrics?
SKARN- SI ESATTO, SONO L'UNICO MEMBRO DEI PAYMON DAL 1995. TI CORREGGO SOLO SUL FATTO CHE SONO TUTT'ORA IL CANTANTE DEGLI ENTIRETY E VOCE, BATTERIA E BASSO NEI TEUTA. NURMUR INVECE E' UN PROGETTO SEMPRE MIO MA CHE ORA E' IN PAUSA. PER QUANTO RIGUARDA PAYMON POSSO SOLO DIRE CHE E' IL MIO PROGETTO PERSONALE DOVE MI CIMENTO IN UN BLACK METAL CLASSICO MOLTO ANNI 90, PERIODO A CUI SONO MOLTO LEGATO. PER RISPONDERTI ALLA DOMANDA DEL PERCHE' SONO STATO FERMO DIVERSI ANNI E' SOLAMENTE PERCHE' ERO IMPEGNATO CON ALTRO, MA PAYMON NON E' MAI STATO FERMO E NON HO VINCOLI, QUANDO HO QUALCOSA DA DIRE LO FACCIO E ORA E' IL MOMENTO GIUSTO DATO CHE L'ALBUM NUOVO DOVREBBE USCIRE A BREVE, SI INTITOLERA' "FOLLOW THE PATH" E USCIRA' COME SEMPRE PER LA LABEL TEDESCA SCHATTENKULT PRODUKTIONEN. PAYMON E' UNA PICCOLISSIMA REALTA' SEMISCONOSCIUTA QUINDI DIFFICILMENTE TROVERAI INTERVISTE SUI GIORNALI, NEGLI ANNI NE HO RILASCIATE DAVVERO POCHE E COMUNQUE SOLO SU WEBZINE E AFFINI SIA ITALIANI CHE STRANIERI. PAYMON PARLA DI OSCURITA', DI DEMONI E DELLA PARTE MALATA DELLA MENTE UMANA.
3) Avete scelto un intro molto particolare, per introdurre il disco... "Signore delle cime". è un qualche canto alpino o qualcosa di analogo? E come mai questo titolo suggestivo, "I Canti della Veglia"? https://www.youtube.com/watch?v=C6Q53ZBqJtw
Ha un qualche rimando funebre?
GYPAETUS- SIGNORE DELLE CIME E' L'EMBLEMA DEI CANTI DELLE ALPI ED è CHIARAMENTE UN RIMANDO FUNEBRE ALLA PERDITA DELLA VITA IN QUEGLI ANTICHI LUOGHI CHE SONO LE ALPI. TUTTO L'ALBUM HA RIMANDI FUNEBRI IN QUANTO LA VITA NELLE ALPI ERA SEMPRE A CONTATTO CON LA MORTE: INCIDENTI IN MONTAGNA, PESTILENZE, VITA PARTICOLARMENTE DURA...PERO' CI SONO PARECCHI RIMANDI AL NATURALE, SOVRANNATURALE, AGLI ANIMALI TIPICI E TOTEMICI DELLE ALPI.
4) Di base suonate Black Metal, ma dal tocco decisamente atmosferico, intimista, evocativo ("Amnios" è quasi dark ambient!) e quasi folk, a tratti. In "Masnada" c'è persino una sfumatura a tinte quasi doom old style! Voi come definireste il vostro stile?
GYPAETUS- LASCIAMO ALL' ASCOLTATORE LA DEFINIZIONE CHE PIU' GLI AGGRADA, CHIARAMENTE LA BASE DEL SOUND E' UN CERTO TIPO DI BLACK METAL PRIMORDIALE E ANTICO, COMUNQUE DICIAMO CHE ALPINE METAL O ALPINE BLACK METAL CI CALZA A PENNELLO.
SKARN- SI', ALPINE BLACK METAL E' SICURAMENTE IL GENERE CHE SI VESTE DI PIU' A NOI, POI OVVIAMENTE COME AVRAI SENTITO SPAZIAMO MOLTO TRA DIVERSI GENERI, MA NON E' NULLA DI PIANIFICATO, NOI COMPONIAMO COL CUORE E LO SPIRITO E SE UNA CANZONE NON SUONA BLACK METAL NON CI FACCIAMO PROBLEMI. NEL NOSTRO PRIMO ALBUM C'ERANO ANCHE PIU' CANZONI STRUMENTALI O CON RICHIAMI PIU' FOLKLORISTICI. "AMNIOS" E' MOLTO PARTICOLARE ED E' VENUTA FUORI SENZA QUASI PENSARCI E TI SVELO CHE LA VOCE CHE SENTI ALL'INIZIO MISTA ALLA MIA E' DI MIA FIGLIA. "MASNADA" E' NATA DA UNA IDEA DI GYPAETUS E ALL'INIZIO ERA SOLAMENTE FATTA COL BASSO, MI E' POI VENUTO NATURALE COSTRUIRCI ATTORNO IL RESTO ANCHE PERCHE' NOI DUE CI INTENDIAMO AL VOLO.
5) Leggo che avete esordito nel 2017 con "Magna Leggenda" e che avete partecipato anche ad uno split album in formato vinile: "Teschi | Ossa | Morte" (2019) insieme a Vultur, Inféren, Malauriu. Che differenze e analogie ci sono, tra "Magna Leggenda" e "I Canti della Veglia"? Sono concept album?
GYPAETUS- TENDENZIALMENTE SI PUO' DIRE CHE ANCHE MAGNA LEGGENDA POTREBBE DEFINIRSI CONCEPT MA MAI COME I CANTI DELLA VEGLIA CHE PER CERTI VERSI E' PIU' OSCURO. MAGNA LEGGENDA ERA PIU' UN'ODE ALLA MISTICA FAUNA DELLE ALPI SENZA TRALASCIARE LE LEGGENDE,COME SI PU0' NOTARE ANCHE DAL BOOKLET. I CANTI DELLA VEGLIA E' PIU' OCCULTO E MALVAGIO, SENZA ABBANDONARE MAI LA NOSTRA FONTE DI ISPIRAZIONE CHE E' LA MONTAGNA.
SKARN- SI', ABBIAMO PARTECIPATO A QUELLO SPLIT CON ALTRE TRE GRANDI BAND ITALIANE, L'IDEA DELLO SPLIT ERA PROPRIO RIUNIRE DELLE BAND DA VARIE ZONE D'ITALIA CHE PUR FACENDO LO STESSO GENERE ERANO MOLTO DIVERSE TRA LORO, SIA COME CONCEPT CHE COME MUSICA. LA DIFFERENZA TRA "MAGNA LEGGENDA" E "I CANTI DELLA VEGLIA" L'HA SPIEGATA BENE GYPAETUS, IO AGGIUNGO SOLO CHE PER ME E' UNO IL PROSEGUO DELL'ALTRO IN QUANTO E' CHIARAMENTE RICONOSCIBILE LO SPIRITO A' RèPìT.
6) Ci sono diversi vostri titoli che sono alquanto criptici... "Bezoar", "Amnios", "Seungoga"... Non sapevo cosa fosse una cengia, da voi citata in "Il passo delle Cenge"! Leggo, dalla definizione, che trattati di una sporgenza di una parete rocciosa che interrompe la verticalità di una montagna, e può essere sede di un sentiero o un luogo di sosta durante una salita. Durante le guerre erano usate (o create) per nascondersi dai nemici e tendere imboscate. A questo punto vorrei saperne di più, se siete appassionati di alpinismo o di escursioni o di storia militare inerente gli Alpini...! è un argomento che non ho mai studiato, anche se dal punto di vista del folklore di montagna (specie le zone del Friuli e del Trentino) ho letto diverse leggende sul Piccolo Popolo, anche a tinte horror e ho letto qualcosa relativo alle prime donne che tentarono le imprese alpinistiche, come Alessandra Re Boarelli che tentò la salita al Monviso...
Nell'Ottocento Romantico le montagne erano fonte di ispirazione per molti poeti e pittori... basterebbe citare Friedrich con i suoi dipinti stupendi, a tema "montagnoso", come "Il Riesengebirge" e "Il Watzman".
GYPAETUS- IL PASSO DELLE CENGE VUOLE ESSERE UN' ODE ALLE ROMANTICHE ASCENSIONI OTTOCENTESCHE. LE CENGE, COME DICI TU, SONO DELLE CAVITA' NATURALI TENDENZIALMENTE, MA POSSONO ESSERE ANCHE FATTE DALL' UOMO. SONO SEMPRE IN LUOGHI IMPERVI E SONO USATE DALLA SELVAGGINA DI ALTA QUOTA COME RIPARO E ANCHE DAGLI ESSERI UMANI IN CASO DI BISOGNO. SI', IO SONO UN APPASSIONATO DI MONTAGNA, ESCURSIONI, CACCIA E PESCA.
MI DEFINISCO L'ULTIMO DEI ROMANTICI, UN CONSERVAZIONISTA. ALDO LEOPOLD E RIGONI STERN SONO LE MIE MUSE... (Nota di Lunaria: di Rigoni Stern suggerisco di leggersi "Stagioni" e "Inverni lontani" https://intervistemetal.blogspot.com/2018/10/recensione-mario-rigoni-stern-e-bruegel.html) LA MONTAGNA NELLA SUA OSCURITA' E POESIA E' STATA ANCHE FONTE DI ISPIRAZIONE PER CARDUCCI, CHE CITAVA LE CASCATE DEL VALLONE NIEL,
E PER IL GRANDE GUIDO GOZZANO PADRE DEL CREPUSCOLARE. (Nota di Lunaria: Carducci è uno dei miei poeti preferiti! https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2020/12/giosue-carducci.html)
7) In Italia abbiamo diversi gruppi molto interessanti che hanno dato un contributo, in termine anche di tocco personale, al Black Metal, sia quello "old" sia quello a tinte più sinfoniche. Curiosamente, possiamo suddividere in due macro zone la scena Black italiana: il nord (specialmente il Piemonte e il Veneto) e il sud (specialmente la Sicilia). Diversi gruppi hanno scelto di parlare di folklore locale, altri hanno usato direttamente il dialetto... Che ne pensate della scena Black italiana? Cosa vi piace ascoltare? Mi sembra di capire che le vostre origini influenzino la vostra proposta musicale.
GYPAETUS- SIAMO PIENI DI GRANDI REALTA' IN ITALIA. PERSONALMENTE SONO ATTRATTO DA TUTTE QUELLE PROPOSTE CHE HANNO DELLA PROPRIA TERRA E CULTURA LA LORO FONTE DI ISPIRAZIONE. FRANCAMENTE, E QUI MI ODIERIANNO E A ME POCO IMPORTA, MI PARE RIDICOLO SENTIRE GRUPPI ITALIANI CHE PARLANO DI CULTURA NORRENA, SIAMO PIENI DI ARGOMENTAZIONI INTERESSANTI, L'ITALIA E' UNICA...NON DIMENTICHIAMOCI ANCHE DELLE TRACCE CHE HANNO LASCIATO PER ESEMPIO IN VALLE D'AOSTA MA ANCHE NEL BIELLESE I POPOLI CELTI. PERSONALMENTE AMO ASCOLTARE SIA BLACK METAL SIA ROCK IN TUTTE LE SUE SFACCETATURE MA ANCHE MOLTO FOLK NEOFOLK DARKWAVE.
SKARN- IN ITALIA ABBIAMO GRANDI BAND CHE HANNO SVOLTO IL LORO RUOLO NELLA STORIA DEL BLACK METAL, NON DIMENTICHIAMO LE ALTRE REGIONI PERCHE' L'ITALIA NE HA PARECCHIE DI BAND, NE CITO UNA A CASO, LA LIGURIA E CITO UNA BAND A CASO, GLI SPITE EXTREME WINGS. VERO E' CHE POI LE NOSTRE BAND VENGONO FATTE RISALTARE MOLTO POCO E L'ASCOLTATORE ITALIANO IN MEDIA PREFERISCE UNA BAND ESTERA CHE QUELLE DI CASA PROPRIA, MA QUESTA E' UN'ALTRA STORIA. IO PERSONALMENTE ASCOLTO MOLTO BLACK METAL MA ANCHE TANTI ALTRI GENERI SIA ESTREMI CHE NON, SONO PARECCHIO APPASSIONATO DI AMBIENT E DUNGEON SYNTH.
8) E per quanto riguarda il making of del video "La Roccia di Jean Grat"? Sono appassionata di tradizioni pagane ed esoterismo e so che le rocce sono state venerate fin dall'antichità da tantissimi popoli (litolatria), spesso rimandando alla fecondità... in alcune zone d'Italia, per esempio, le donne che volevano restare incinte spesso si strofinavano o scivolavano su certe rocce considerate sacre. Dolmen, cromlech, le incisioni rupestri (non solo della Valcamonica) le grotte, un tempo erano luoghi dedicati agli Dei in particolar modo al culto della Grande Madre (vedi la correlazione grotta buia\utero). Anche i boschi e gli alberi erano sacri, si pensi a divinità come Pan e Artemide, o alle loro varianti italiani, il Gigiat e Diana... o alle religioni come lo sciamanesimo e il totemismo... Sapevo che sulle Alpi svizzere, i massi erratici che si trovano sugli alpeggi e altipiani, nei sentieri, erano chiamati "moma velha", "madre antica"; non a caso sono stati cristianizzati con la costruzione di "edicole" o santuari mariani... per cancellare la ritualità pagana i cristiani hanno pensato bene di appropriarsi di certi riti e simboli... Per chi volesse approfondire suggerisco il monumentale "Trattato di Storia delle Religioni" di Mircea Eliade, uno dei miei libri preferiti su questo tema. C'è qualche leggenda che potete raccontarci inerente i luoghi del Piemonte e della Valle d'Aosta legati a riti particolari le cui origini si perdono nell'antichità? O che vi hanno ispirato e vi affascinano? Non ho viaggiato molto, ma devo dire che mi ricordo ancora molto bene quando i miei genitori mi portarono, da bambina (avrò avuto 6 o 7 anni) ad Agra e Monteviasco.
Ricordo ancora la scalinata formata da un migliaio di gradini (!) che io e i miei genitori salimmo a piedi... è un paesino talmente isolato che me lo ricordo ancora a distanza di così tanti anni... avrei voluto tornare in questi due paesi, per vederli con occhi da adulta rispetto alla "me bambina", ma raggiungerli senza macchina è alquanto difficoltoso... Ci sono davvero tantissime leggende legate alle montagne e non a caso una delle tematiche più care del Black Metal sono proprio i boschi e le montagne, puro panteismo contemplativo di Madre Natura nel suo aspetto più inaccessibile e primordiale... Tempo fa, cercando materiale sulla Valle d'Aosta, ho trovato la leggenda di una Fata chiamata "Fata dai Capelli Color delle Viole". Viveva nei pressi di Perloz, nel Vallone di Rechantè, ed esattamente come le divinità femminili pagane dei boschi, come la Potnia Theron e la stessa Diana, vegliava sugli animali, sulle cose e sulle persone... sapete se esistono altre leggende legate al culto della Grande Dea o delle Dee dei boschi, in Piemonte o Valle d'Aosta?
GYPAETUS- NELLA NOSTRA ISOLA ALPINA SIAMO PIENI DI LEGGENDE STREGHE, FANTASMI, DIAVOLI, SANTI, FATE E ORCHETTI CHE AFFONDANO LE LORO RADICI IN EPOCHE REMOTE... LE LEGGENDE STORICHE ED AGIOGRAFICHE HANNO TRATTI COMUNI CON TUTTI GLI SPAZI APERTI E SONO TUTTE IN RELAZIONE CON L'HABITAT MONTANO. MOLTO INTERESSANTE E' LA CULTURA DEGLI ERBARI USATI DALLE GUARITRICI POI CONSIDERATE STREGHE, ABBIAMO LA TRADIZIONE DEL SECRET: SONO IN POCHI CHE NE HANNO IL DONO E SONO FORMULE DI GUARIGIONE CHE CONTEMPLANO PAGANESIMO E CRISTIANESIMO, DI SOLITO SONO ANTICHE PREGHIERE ED E' UN DONO CHE VA TRAMANDATO UN PO' COME GLI AGGIUSTA OSSA. TI SCRIVERO' ALCUNI TITOLI SE VORRAI APPROFONDIRE. LA LEGGENDA CHE HAI CITATO E' LA LEGGENDA DELLA FATA DEL MONTE COLOMBERA A PERLOZ...FATA DI SPLENDENTE BELLEZZA,CAPELLI COLOR ORO. UN CONTADINO SE NE INNAMORO' PERDUTAMENTE "NELLA MIA VITA VIDI CAMPI ARATI...TRE VOLTE GIA' SOSTITUI' I PINETI, GIA' TRE VOLTE RINACQUERO GLI ABETI,SOPRA LE VERDI DISTESE DEI PRATI, MA NON CONOSCO QUESTO STRANO GIOCO,DI METTER TANTI GUSCI ATTORNO AL FUOCO". QUESTO E' UN PASSO DELLA LEGGENDA NARRATTA DALL' ANTICO ORCHETTO GOBBO.
SKARN- QUI A BIELLA TRA I TANTI MASSI ERRATICI C'E' IL " ROCH DLA VITA" ED E' A OROPA, IL SUO SCOPO AI TEMPI ERA PROPRIO FARE I RITI DELLA FERTILITA', PER CENTINAIA DI ANNI LE DONNE SI INTRUFOLAVANO NELLO STRETTO PASSAGGIO PER REALIZZARE IL LORO DESIDERIO DI PROCREARE E DANZAVANO ATTORNO ALLA ROCCIA SBATTENDO IL BASSO VENTRE SULLA PIETRA IN MODO DA ESSERE RITUALMENTE FECONDATE. A SAN GIOVANNI D'ANDORNO SOTTO A UNA RADURA C'E' IL "PIANO DELLE STREGHE" ATTORNO A UNA GROTTA NATURALE TRASFORMATA IN CAPPELLA, DOVE SGORGA UN'ACQUA CHE E' SEMPRE STATA RITENUTA MAGICA E DOTATA DI POTERI TAUMATURGICI. PER QUANTO RIGUARDA IL VIDEO DE "LA ROCCIA DI JEAN GRAT" NON C'E MOLTISSIMO DA DIRE, ABBIAMO PENSATO DI FARLO DURANTE IL LOCKDOWN PER FARE IN MODO DI AVERE LA SENSAZIONE DI ESSERE SULLE ALTURE ALL'ARIA FRESCA, I VIDEO DEI LUOGHI SONO FATTI DA GYPAETUS MENTRE DEL RESTO ME NE SONO OCCUPATO IO.
Nota di Lunaria: inserisco queste due chiesette dai nomi un po' macabri...
9) Prossimi progetti? Volete anticiparci qualcosa?
GYPAETUS- CHI LO SA, IL TEMPO SOLO PUO' SAPER CHE COSA CI RISERVERA' IL FUTURO.
SKARN- INTANTO ADESSO E' APPENA USCITO IL NOSTRO NUOVO LAVORO, PER IL FUTURO SI VEDRA'...
10) Concludete a vostro piacimento la nostra intervista!
GYPAETUS- GRAZIE MILLE DELL'OPPORTUNITA' CHE CI HAI DATO E DELL' INTERESSAMENTO. CHISSA' MAGARI UN GIORNO CI VERRAI A TROVARE COSI' POSSIAMO BERCI UN BICCHIERE DI VINO E MANGIARCI UNA TIPICA BOCCONATA ALPINA PARLANDO DI LEGGENDE E TRADIZIONI ALPINE
SKARN- GRAZIE PER AVERCI INTERVISTATO, UN SALUTO A TUTTI
Risuonano i passi di invisibili viandanti
Rintoccando la campana da secoli sepolta
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