La condizione delle donne nel Myanmar e nello Xinjiang del 2021

Ho già affrontato l'argomento, poco conosciuto, della misoginia asiatica di matrice confuciana o buddista. 

Un po' perché "a farla da padroni" parlando di violenza contro le donne sono "i musulmani alla talebani" le cui schifezze misogine vengono sponsorizzate sui mass media molto diffusi, quando si pensa a "religioni asiatiche per niente conosciute dagli occidentali "tipo buddhismo e confucianesimo, la maggioranza delle persone occidentali ha "una vaga idea", spesso basata su qualche frasetta cuoriciosa postata su facebook\instagram, di "un buddhismo\confucianesimo all'acqua di rose", che sembrano tanto religioni "da meditazione yoga" (vedi anche la semplificazione, ad uso e consumo occidentale, del buddismo che "vi viene fatto vedere") così innocue e pacifiche, anzi, persino "dalla parte delle donne!" (vedi le tante donne occidentali che "vanno al corso buddista")

Ebbene, Lunaria non cade nei tranelli e così come non è cascata nel tranello della mefitica propaganda cristiana che spaccia una delle religioni misogine e androcentriche per eccellenza (lo hanno pure postulato teologicamente: IPOSTASI DI GESù CRISTO! ) come "la religione che ha portato tutti i diritti per le donne!" (panzana spacciata in giro da fior fior di femministissime da social network che twittano tutte contente che "la madonna è stata la prima donna emancipata della storia!") Lunaria non cade neanche nei tranelli del "buddismo occidentalizzato spacciato per religione amica delle donne" PERCHé COSì NON è.

Il buddismo, nella sua forma integralista, è MISOGINO E VIOLENTO, al pari del monoteismo, del paganesimo di secoli fa e dell'induismo. 

Perciò, colgo occasione per parlare nuovamente di violenza buddista, perché, in quei paesi asiatici dove "i buddisti sono la maggioranza" come il Laos e il Myanmar, non solo "non esistono i diritti per le donne" (la condizione della donna nei paesi tradizionalisti buddisti è arretrata e le donne vengono ancora giudicate inferiori e impure E METTEREMO ANCHE UNA NUOVA PROVA, oltre alle cose che già dicevo qui https://intervistemetal.blogspot.com/2020/06/violenza-e-misoginia-nel-buddismo-e-non.html) ma non esistono neanche i diritti per gli uomini che "non sono buddisti", fossero essi atei, musulmani, cristiani o "appassionati di blasfemia contro il buddha".

Il fatto che "la misoginia buddista\confuciana" sia un argomento conosciuto da 4 gatti in tutta Italia (se non in tutto l'Occidente, ammorbato dalla propaganda da volemmose bbbene che trovate sui siti che propongono il "buddhismo per occidentali") e il fatto che reperire fonti che parlano proprio di questo sia molto, molto difficile, non sta a significare che io getterò la spugna, proprio no.

Io andrò avanti a cercare misfatti e schifosate criminali anche in salsa "confuciana, indù e buddista", facendo il possibile per monitorare, se trovo "traccia", quello che avviene in quei paesi asiatici dove al potere ci stanno i confuciani, gli indù e i buddisti che applicano "gli scritti di confucio, di manu, di buddha e dei loro discepoli" alla lettera, in tutto e per tutto, promuovendo forme di classismo, sessismo, razzismo, discriminazione che spesso sfociano in veri e propri genocidi. 

Perciò, riprendo l'argomento, visto che sono venuta a conoscenza di un aggiornamento.

Ho già parlato di Myanmar, Laos e Cambogia

qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/03/myanmar-spiriti-black-metal.html

https://intervistemetal.blogspot.com/2018/03/laos-spiriti-e-brutal-death-metal.html

https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/cambogia-arte-culto-shiva-spiriti-e.html

Per chi volesse approfondire la misoginia asiatica, in particolar modo in Myanmar (Birmania) (paese lacerato da una guerra civile e da un golpe militare), a questo link,  https://pod.radiopopolare.it/esteri_31_03_2021.mp3

dal minuto 6:37 in poi, trovate un servizio approfondito che parla della condizione delle donne in Myanmar e di quello che stanno subendo in questi giorni, ovvero gli stupri per strada o in carcere 

(oltre di ciò che stanno facendo come rivoluzionarie, usando i loro vestiti, giudicati impuri dai maschi birmani, per recintare le barricate e resistere contro i militari: fantastiche queste donne birmane! Combattono il patriarcato misogino usando l'elemento che questi misogini patriarcali giudicano impuro: gli abiti femminili...)

Trascrivo i punti salienti del discorso:

"Sono almeno 510 i civili uccisi nella repressione seguita al colpo di Stato (...) In Birmania è in corso una rivoluzione nella rivoluzione: mentre il popolo combatte contro l'esercito e la sua violenza, le donne portano avanti una battaglia che va avanti da anni: quest'anno, l'8 marzo, la Giornata Internazionale delle Donne, è caduto nel bel mezzo del colpo di Stato militare, ma le femministe birmane non hanno lasciato che la giornata passasse sotto silenzio. è partita da lì l'htamein revolution,


Il tipico abito birmano


l'htamein è un vestito tipico delle donne birmane, una sorta di gonna colorata che si lega intorno alla vita. L'otto marzo le strade della città si sono riempite di htamein colorati, appesi alle finestre, ai fili della corrente, e anche usati come bandiere. Gli htamein sono diventati un simbolo delle donne in lotta ma anche di come una società che discrimina le donne, alla fine, si rivolta contro gli uomini stessi. Secondo una leggenda popolare e maschilista, l'uomo viene privato della sua mascolinità quando entra in contatto con i vestiti delle donne.  Per questo gli htamein appesi per strada sono diventati delle barricate: i militari, che sono tutti uomini, tentennavano quando dovevano passare sotto le ghirlande di htamein e si tenevano alla larga. L'htamein revolution è solo un esempio di come le donne birmane stiano lottando con forza per i loro diritti: ora più che mai in prima linea a guidare le manifestazioni pro-democrazia. Naw Hser Hser è la direttrice del Women's League of Burma, un'associazione femminista che raccoglie al suo interno tredici altri gruppi di donne appartenenti a diverse comunità etniche. 



"Le donne sono sempre state molto marginalizzate dagli uomini e da un patriarcato molto diffuso nella nostra società: le donne sono stereotipate, non riescono ad accedere alle posizioni decisionali, da sempre le donne sono vittime delle disuguaglianze e questo è il motivo per cui ci siamo organizzate per combattere le ingiustizie anche durante le numerose dittature militari che abbiamo subito (questo è già il terzo colpo di Stato militare e dai precedenti e dalle donne che li hanno combattuti abbiano imparato)  Ora le donne sono in prima linea nella lotta alla resistenza contro l'esercito, molto più che durante le esperienze precedenti. Quest'anno stiamo dimostrando il potere delle donne e la loro natura di combattenti." L'esercito che sta continuando a portare avanti una strategia terribilmente violenta, è composto praticamente da soli uomini ma secondo Naw Hser Hser la loro unica forza sono le armi [...]  Le donne, però, devono sopportare anche altri tipi di violenza: "Sappiamo che le donne che vengono arrestate sono vittime di violenza sessuale di vario genere; stiamo cercando di raccogliere più informazioni su questo punto, ma in questo momento è molto complicato. Abbiamo avuto segnalazioni di stupri subiti dalle donne che combattono ma non sono state fatte denunce ufficiali per ora, però siamo certe che il corpo delle donne viene violato in carcere e per le strade." Ma secondo Naw Hser Hser il posto delle donne è veramente nella rivoluzione: da due mesi ormai stanno dimostrando forza e coraggio e sono spesso alla guida delle proteste. "Le donne sono coraggiose, hanno la forza di guidare le proteste, questo è il momento migliore per dimostrare che le donne hanno l'audacia di stare in prima linea, anche quando la loro vita è in pericolo: non hanno paura di niente. Le donne non sono come prima, non vogliamo sottostare alla dominazione maschile.  Le donne possono fare qualunque cosa, possono guidare la rivoluzione e affrontare ogni sfida." [...] Il popolo birmano non si arrenderà fino a che non avrà la sua vittoria, né tanto meno lo faranno le donne."


Ricordiamo che la Birmania è un paese a prevalenza buddista (89% della popolazione), e i cristiani e i musulmani vengono perseguitati dai fanatici buddisti (inclusi i monaci, che istigano alle violenze)

Alcuni Rohingya, di fede islamica, sono stati ridotti in schiavitù e la persecuzione da parte degli estremisti buddisti si è aggravata nel 2012. Nell'ex Birmania, il nazionalismo estremo, peggiorato dal buddismo e dal razzismo bamar (l'etnia di maggioranza) stanno perseguitando i Rohingya.

Le violenze contro i Rohingya sono fomentate dal monaco buddista Ashin Wirathu: il Time di luglio 2013 l'ha messo in copertina col titolo "Il volto del terrore buddista ovvero come i monaci militanti stanno fomentando la violenza antimusulmana in Asia" Wirathu ha fondato nel 2001 il Movimento Nazionalista 969 che accusa i Rohingya di essere "una minaccia per tutto il paese". Il monaco è stato soprannominato "Il Bin Laden dei birmani" 

e viene considerato l'istigatore dei massacri contro i Rohingya che negli ultimi anni sono stati uccisi (le donne vengono stuprate) e accolti in campi di accoglienza a confine nel Bangladesh.

Un altro paese asiatico, sempre buddista, dove la condizione delle donne è pessima, è il Laos. La Cambogia sta ancora patendo i danni causati dalla feroce dittatura comunista, a tinte buddiste, di Pol Pot.

Per approfondimenti sulle persecuzioni, vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/persecuzioni-religiose-un-libro.html

Per approfondire i crimini del comunismo vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/i-crimini-del-comunismo.html  (a proposito, io il tema non l'ho ancora finito, eh... attualmente sto dietro ai misfatti dei nipotini di Benjamin Rush perché l'emergenza adesso è questa qui, ma, e lo dico per i "Kompagni Rossi devoti a Tito, devoti a Stalin, devoti a Mao, devoti a Castro et similia" io non ho ancora finito di parlare dei crimini del comunismo e delle porcherie misogine, e non solo, fatte dai vari Tito e sinistrardi associati, c'è un mucchio di roba che voglio trascrivere e far leggere in giro, perciò tempo al tempo e riprenderò pure i crimini di dittatori di Sinistra, che le donne le stupravano e le ammazzavano esattamente come facevano le SS di Destra, quando si trattava di violentare donne la pensavano tale e quale ai nazisti. Quindi NO, "non è stato il comunismo a portare tutti i diritti per le donne", come cinguettano le "femministe comuniste anti nazifasciste", il comunismo laddove si è imposto ha spadroneggiato tale e quale al nazismo, facendo le stesse mostruosità e le donne le considerava sfruttabili e violentabili a piacimento)


ALTRO APPROFONDIMENTO

Rispetto alla misoginia e alla violenza islamica, molto famose, quella di matrice buddhista-confuciana asiatica è meno conosciuta... eppure in posti come il Laos la condizione della donna è tra le peggiori al mondo, la libertà di espressione e di parola pressoché inesistente se non repressa con brutalità...

Chi volesse approfondire, a questo link https://pod.radiopopolare.it/esteri_04_02_2021.mp3

al minuto 9:41

può sentire un servizio, passato in radio, che parla delle torture e violenze sessuali contro le donne di etnia uiguri che vengono recluse nei campi di detenzione dello Xinjiang, in Cina. Gli uiguri sono una minoranza etnica, di fede islamica, proveniente dal Kazakistan, Kirghizistan e Tajikistan, stanziati nello Xinjiang, e in quella zona della Cina i conflitti etnici-religiosi sono piuttosto cruenti. Le persone appartenenti a minoranze etniche o religiose vengono segregati in lager cinesi, e le donne vengono sistematicamente violentate... l'audio riporta l'intervista al alcune sopravvissute, ed è veramente agghiacciante. 

Ma non si può far finta di niente, per cui ascoltatelo e condividete la notizia. Grazie.

A proposito, e lo dico ai vari buddisti\confuciani integralisti che spadroneggiano nel Laos, in Myanmar, in Cambogia e zone attigue, anche se non posso essere letta da costoro, e che mettono il bavaglio (e magari li ammazzano anche) a tutti quelli che non si prostrano in adorazione di buddha\confucio,

io sono dalla parte anche di quei gruppi Metal (o persone anche non metallare) che, vuoi per divertimento, vuoi per critica, vuoi per fetish religioso, vuoi per qualsivoglia altro motivo, rivendicano il diritto a RINNEGARE IL BUDDISMO, RINNEGARE IL CONFUCIANESIMO, CRITICARLI, CRITICARE I LORO ESPONENTI, E FARE PARODIE E BLASFEMIA SUI SIMBOLI DEL BUDDISMO E DEL CONFUCIANESIMO.

Esattamente come sono dalla parte di chi, qui in Europa, vuole fare blasfemia contro il cristianesimo, durante concerti pensati per appassionati del genere (https://intervistemetal.blogspot.com/2021/03/persecuzioni-ultracattoliche-contro-i.html) senza essere processato e sbattuto in galera come il peggiore tra i mostri 

(quando gli adorabili cristianucoli censori se ne guardano bene dall'indignarsi perché "Ante Pavelic recitava il rosario prima di dare ordine ai suoi Ustascia di ammazzare e smembrare tutti quelli che al signor Ante Pavelic stavano antipatici" https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/la-dittatura-cattolica-di-ante-pavelic.html o "Salazar non si è fatto manco un secondo di carcere", ecco, quando sarete voi cristiani a parlare di questi signori cristiani, ché noi atei\anticlericali\anticristiani siamo stufi di doverlo fare al posto vostro, allora se ne riparla se accettare o meno consigli di "galateo su come ci si esibisce durante un concerto") 

e come sono dalla parte di chi, nei paesi islamici, "viene accusato di essere blasfemo o apostata" e rischia la vita (o la rischia qui in Occidente, se fa vignette su maometto) perché "non vuole essere islamico", "preferisce l'ateismo",  "preferisce il satanismo\la wicca\il paganesimo\altro culto a caso", "ha detto barzellette\fatto quadri\canzoni ecc. contro maometto o questo o quel califfo", fa cose che il corano vieta di fare, fosse anche voler mangiare prosciutto a colazione, a pranzo, a merenda, a cena 7 giorni su 7 o mettersi il bikini

https://intervistemetal.blogspot.com/2020/01/junaid-hafeez-condannato-morte-perche-e.html

https://intervistemetal.blogspot.com/2020/03/mona-eltahawy-perche-ci-odiano-gli.html

https://intervistemetal.blogspot.com/2020/04/joumana-haddad.html

https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/blog-post.html

https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/taslima-nasreen.html

e vale anche se qualcuno vuole dissacrare "mosé, abramo, noè, il re davide, isacco, giacobbe" o qualche profeta o divinità indù (anche se in questo caso non ho notizie di cronaca di un qualcuno che lo abbia fatto... probabile che laggiù, nel vasto mondo, qualcuno lo abbia fatto, comunque io non ne sono a conoscenza, ma se un domani dovessi sentire di una band Black Metal che viene da Israele o dall'India e che è stata condannata per "vilipendio a mosè, ad abramo, a noè, a re davide, a isacco, a giaccobbe, a manu e ad una qualche divinità indù", immediatamente prenderei le difese di questa band)


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