Strane apparizioni in Arizona, in California e nel deserto di Mojave

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Qualcuno pensa che solo ipotizzando un disastro si possa spiegare la scomparsa, improvvisa, di alcune civiltà presenti nell'America Settentrionale. Sembra che un milione di anni fa, nel Canyon di Santa Maria, fra i Monti Bronco, vivessero degli esseri primitivi, abitatori di caverne, che sapevano costruirsi armi di pietra, allevavano gli animali e praticavano la sepoltura dei morti dentro sacchi di iuta. Scomparvero all'improvviso. 

E dove sono finiti i costruttori dei Mounds, i tumuli sparsi nel Wisconsin (Illinois) in Ohio e nei pressi del Mississippi?

I Mounds dovevano essere delle tombe o santuari o forse erano una sorta di fortificazione;  a volte riproducevano delle forme animalesche o comunque complesse. 

Nei pressi, sono stati rinvenuti anche dei massi (con funzione di altare?) lame d'ossidiana, terracotta, utensili, frammenti ossei appartenenti al ceppo caucasico.

Confrontando i reperti, si può ipotizzare che i costruttori dei Mounds fossero in contatto con le civiltà del Sud; forse i Mounds servivano come rifugio per comunità diverse, in seguito isolate.

In una collina dell'Illinois sono state ritrovate delle ossa equine. (1)

Dalla California al Colorado, dall'Oregon all'Arizona, sono state rinvenute rovine e ruderi, probabilmente resti di città, e voragini scavate da fuochi dalla potenza ardente prodigiosa.

Da Shasta fino al Messico sono state avvistate creature rivestite di corazza (specialmente nei pressi del lago Tahoe) e globi luminosi di dimensioni ridotte sfrecciano nel parco Sequoia senza lasciare residui di bruciato; ci sono infine le famigerate ed inquietanti "ombre volanti" che appaiono nel deserto di Mojave; nei dintorni, si trovano degli spiazzi circolari o intere zone ricoperte di una sostanza simile a vetro opaco: chiunque vi sosti, sente sensazioni d'angoscia e di malessere.

Infine segnaliamo le misteriose fortificazioni degli indiani Chumash, al largo della spiaggia di santa Barbara; proprio nei paraggi, si manifestano delle fiamme colorate che si accendono sul mare.

Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/11/il-wendigo.html   https://intervistemetal.blogspot.com/2020/04/inquietanti-apparizioni-di-strani.html

(1) Nota di Lunaria: forse il cavallo era l'animale totem di quei primi abitanti del Nord America; qui in Europa il cavallo era associato alle Dee Epona e Rhiannon: i cavalli di Epona erano legati al mondo dei morti.  Il cavallo bianco era associato al Sole e al fuoco  (i cavalli trainano il carro solare del dio vedico Surya o di Febo; Pegaso portava la saetta di Zeus); 

se simboleggiava il mare era legato alle divinità dell'Oceano e alla Luna, come Poseidone e Anfitrite. 

Nel pantheon vedico, i gemelli-cavalli dell'Alba e del Tramonto sono gli Asvins. 

Visto che rappresenta la nobiltà, il coraggio, la velocità, gli eroi sfrecciano su cavalli, spesso cavalli alati.

Il cavallo nero o scheletrico annuncia la Morte. 


L'orma del cavallo e il ferro di cavallo, però, sono simboli di vita, fortuna e fecondità, perché ricordano la vulva.

Nel pantheon norreno, il cavallo era sacro a Odino\Wodan e le valchirie cavalcavano cavalli; i centauri erano uomini-cavalli.

I cattolici hanno scopiazzato il cavallo, dandolo al loro "san eligio".

 

L'unicorno, il cavallo bianco con il corno in fronte, era una creatura lunare: rappresentava la purezza e quindi le fanciulle vergini; l'unicorno veniva proprio catturato nel mentre aveva posato il muso in grembo alla fanciulla; la Grande Madre teneva in mano un corno con tredici tacche.



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