Info tratte da
In diverse zone del pianeta sono diffusi degli strani fenomeni luminosi. In Giappone, dal 31 luglio al 1°agosto, con l'arrivo dell'alba, nei pressi di Kumamoto, sull'isola di Kyushu, si accendono migliaia di luci arancioni sulle acque. Le ipotesi avanzate per spiegare il fenomeno non convincono: non sono lampade sui pescherecci, perché il fenomeno si verifica anche quando non ci sono barche e non è un evento naturale perché si verifica con regolarità, a prescindere dalle condizioni atmosferiche, ormai da mille anni.
Questo fenomeno viene chiamato "Shiranui" ("Fuoco Sconosciuto") ed è ritenuto, dagli Ufologi una prova che testimonia la presenza, sul nostro Pianeta, di alieni. Confrontando diversi miti, da diverse culture, possiano notare analogie e somiglianze.
La storia biblica di Elia è molto famosa: Acazia, re di Israele, cade da una cancellata e si ferisce. Invia una legazione all'estero per consultare i sacerdoti del dio Baal-Zebub. Mentre gli uomini sono in marcia, il profeta Elia, seduto sulla cima di una montagna, accusa il re di aver peccato di blasfemia: "è forse perché non vi è Dio in Israele che voi andate a consultare Baal-Zebub, Dio di Ekron?" e gli predice morte. Acazia, furibondo, manda 50 uomini per arrestare Elia, ma il profeta riesce a disintegrarli tutti quanti ("Scenda del fuoco dal cielo e consumi te e i tuoi 50 uomini! (...) E dal cielo scese del fuoco che consumò lui e i suoi 50") Altre due spedizioni vengono inviate, ma tutto risulta vano: re Acazia muore ed Elia parte per lo spazio in un vortice di fuoco: "Ecco un carro di fuoco e dei cavalli di fuoco che li separarono l'uno dall'altro ed Elia salì al cielo in un turbine."
Il vortice di fiamma, ricorrente anche in altri miti e leggende, sembra alludere alla propulsione di veicoli cosmici.
Anche in Amazzonia si racconta di un mito analogo: Elipas, sistematosi su una collina insieme ad un serpente, cura gli indigeni operando "strane magie di fuoco e di acqua", fino a che gli Dei, invidiosi di Elipas, gli scatenano contro "i malvagi uomini della boscaglia"; ma il serpente di Elipas sputa fiamme e incenerisce la foresta, calcificando il terreno e facendo ribollire le acque del fiume; Elipas, amareggiato, se ne va via, cavalcando il serpente in un vortice di fuoco; altri sostengono che Elipas sia stato inghiottito dal serpente.
Il personaggio "alla Elia" è diffuso in varie leggende; a volte un personaggio del genere è accompagnato da un "serpente infuocato", che potrebbe alludere ad un'astronave.
Serpenti giganti, primordiali, piumati, alati, si trovano nelle leggende di Olmechi, Toltechi, Aztechi, Maya.
I veicoli celesti vengono spesso descritti come "carri di fuoco" o "uccelli\serpenti infuocati o di fiamma": per esempio, alcuni eroi indiani, nelle leggende, si innalzano in cielo su carri volanti e combattono in duelli aerei, usando "dardi esplosivi" simili alle nostre bombe atomiche...
Draghi, uccelli di fuoco, serpenti con le ali, rappresenterebbero tutti, simbolicamente, la "macchina volante"...
L'archeologo Agrest ha rintracciato in molte regioni, specialmente nel deserto libico, delle tectiti, ovvero scaglie larghe di pochi centimetri, di aspetto vetroso, con una composizione chimica che le differenzia sia dalle meteoriti celesti, sia dai minerali terrestri. Si sono solidificate rotolando nel vuoto, prima di toccare terra. Ma cosa sono? Agrest fece notare che quando il satellite Sputnik II è rientrato nell'atmosfera, si sono formati dei tectiti: sarebbero frammenti staccatisi da veicoli spaziali per effetto dell'attrito rovente dell'atmosfera. Insomma, piste come quella di Nazca sarebbero serviti come guida ed orientamento per atterrare.
Gli scienziati russi avrebbero scoperto, nelle caverne del Turkestan o nel Deserto del Gobi, strani oggetti fatti di vetro e di ceramica, emisferici, terminanti con un cono entro il quale è racchiuso del mercurio. Che cosa sono? Nessuno lo sa. Alcuni scienziati, convinti dell'esistenza di antichi astronauti di questo o di altri mondi, affermano che quegli strani oggetti sarebbero strumenti montati sulle navi spaziali di migliaia di anni fa.
In un testo molto antico, che viene dall'India, si parla di macchine volanti di ferro con un carico di mercurio che si liberava nella parte posteriore con vampe e ruggiti. Altri testi concordano nel sostenere che le Vimana, o macchine volanti, avevano forma di sfera e navigavano nell'aria per effetto del mercurio, che suscitava un gran vento propulsore.
Splendenti conchiglie volanti si levano sulla Terra nelle leggende mongole, cinesi, giapponesi, indiane; piatti d'oro si librano a mezz'aria sull'America senza nome, dischi alati costellano il remoto passato dell'Egitto, della Persia (tra le raffigurazioni della tomba reale di Nacch i rustem, presso Persepoli, Dario I si volge ad Ahura Mazda, il dio della luce, scolpito su un disco che non è che il Sole, raffigurato a parte, più in alto), "falsi astri" splendono un po' dappertutto, forieri di sterminio e di rovina.
"Il furore avvampò fra le stelle", ricorda una tradizione mongola i cui riferimenti restano purtroppo ignoti, "il furore accese Soli di morte..."
Alcuni testi della dinastia Chou, nell'antica Cina, riferentisi al 2346 a.c segnalano l'apparizione di dieci Soli nel cielo, un particolare che richiama alla memoria simili comparse sull'antica Roma, i prodigi celesti medievali e fenomeni analoghi, stranamente simili a quelli riferiti dagli osservatori di UFO dei giorni nostri.
I manoscritti Chuang-tsu, Liu-shi-ch'un-ch'iu e Hua-non-tsu descrivono come la Terra venisse colpita, durante il regno dell'imperatore Yao, da calamità terribili: un intenso calore arse le zolle, i raccolti furono distrutti, spaventosi uragani flagellarono le città e le campagne, i mari si levarono e ribollirono, sommergendo i campi, mostri enormi apparvero ovunque, seminando strage, e l'umanità temette l'apocalisse...
Alcune leggende riportate dal Feng-shen-yen-i riportano, in una chiave che diremmo di fantascienza, stranissimi eventi che sarebbero occorsi in una lontana "età dei prodigi", fra cui battaglie aeree simili a quelle descritte nel Mahabharata, il poderoso poema epico dell'India antica. Fazioni rivali combattevano per il dominio della Cina, aiutate da creature celesti. Le guerre erano condotte con tecniche avanzate: accecanti raggi luminosi, gas venefici, "draghi di fuoco", "globi di fiamma", "dardi illuminati", guerre biologiche...
Il ricordo di macchine volanti e battaglie è presente anche nella letteratura epica indù.
Nelle leggende di molte tribù africane appaiono delle creature di aspetto umanoide: non sono né divinità né spettri, hanno un corpo e comunicano tra loro ma anche con gli esseri umani, pur potendo diventare invisibili; la cosa interessante è che possono volare all'interno di globi di luce. Questi esseri vengono chiamati con nomi diversi a seconda della zona: Utokoloshe presso gli Zulu o Osilulu presso le tribù dei Kwanyama. Anche i Boscimani credono a uomini venuti dalle stelle. Tutti questi esseri sono temuti anche se in genere hanno un atteggiamento benevolo nei confronti degli uomini.
Che il nostro globo in tempi immemorabili, sia stato squassato dagli echi di uno spaventoso conflitto planetario? L'idea può sembrare pazzesca, ma è altrettanto assurdo pensare che certe descrizioni di un realismo agghiacciante per noi uomini moderni, possano esser nate semplicemente dalla fantasia di popoli primitivi, che le stupefacenti concordanze dei miti di tutto il mondo siano puramente casuali...
Citiamo anche Akakor, città delle antiche tribù brasiliane Ugha-Mongulala, Dacca e Haiscia.
Le loro leggende raccontano di navi d'oro scese dal cielo, accompagnate da fuoco e boati fragorosi.
Secondo questi popoli, a visitare la Terra e a portare conoscenze agli uomini sarebbero state delle creature provenienti da un mondo chiamato Suerta, situato nelle profondità cosmiche.
Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2021/04/strane-apparizioni-in-arizona-in.html
Nessun commento:
Posta un commento