1) tanto per iniziare, ho letto i libri cioè mi sono fatta lo sbattimento su queste cose, a differenza dei miei "detrattori" (che non sanno confutare un bel niente delle cose che dico)
2) in secondo luogo, non sono "i miei fantasiosi miraggi" come certa gente fa passare il mio lavoro di documentazione e di ricerca. Questa gente non ha ancora capito che io sono una Bibliomane Integralista (questo sì) sicché di libri ne leggo e ne cerco.
3) Prima che qualcuno dica che "non è vero niente, non sta scritto così, te lo sei inventata te, che diffami il cristianesimo, ti inventi menzogne contro i cristiani, sono tutte cose inventate dagli atei\massoni\satanisti\comunisti\lobby gay\rettiliani".
IO NON INVENTO PROPRIO NIENTE.
Per cui questo sarà un post in COSTANTE AGGIORNAMENTO, visto che l'argomento non lo concludo qui, ma andrò avanti a studiarlo anche nei mesi a venire.
Intanto vediamo la prima parte, con i concetti essenziali.
Info tratte da
Nota di Lunaria: i motivi per cui ritengo che sia utile trattare nel dettaglio questo argomento sono questi:
1) Negli ultimi tempi in Italia diversi politici, che godono sempre di più di ampio consenso popolare (l'italiota medio, quindi, che non legge libri, non ragiona sulle cose, ha pregiudizi, non si informa sulle cose nel dettaglio...) sfoderano simboli religiosi cattolici (rosari, croci...) a sostegno del loro "programma di partito" o durante i loro comizi. Il che è pericolosissimo perché rappresenta un tentativo di violare la separazione Stato-Chiesa, di imporre una più o meno evidente teocrazia statale e causa possibili preferenze (in termini legislativi, finanziari...) verso i "cittadini cattolici" discriminando, nei fatti, tutti quelli che non lo sono e andando a togliere o non approvare certi diritti non graditi ai cattolici (per esempio: concedere pieni diritti a persone omosessuali e trans, l'educazione sessuale nelle scuole, vietare il dissenso anticristiano\"blasfemo" artistico in libri, spettacoli ecc.)
2) Quando un certo gruppo di persone "convinte di essere la Verità, di essere nel giusto sempre e comunque" perché "Dio lo ha affermato", riceve consistenti aiuti economici da parte di organi statali, possono succedere casi di corruzione e di compravendita del consenso (e dell'omertà) oltre al fatto che questi soldi finanziano solo un certo tipo di cittadino (il cattolico) e ne discriminano altri (atei, di altra religione ma anche cristiani non cattolici) Voglio ricordare la vicenda (e siamo stati in 4 gatti a indignarci, sui social network) degli "aiuti economici (50 MILA EURO) per realizzare i presepi nelle scuole", quando nello stesso periodo c'era la "solita emergenza" (cronica) di persone senza fissa dimora che morivano per strada al freddo e di operai\lavoratori che restano vittime di incidenti (anche mortali) sul lavoro. Hanno preferito dare 50 mila euro "per costruire presepi nelle scuole e nei luoghi pubblici" (che non devono essere cristiani, se sono pubblici, sono di tutti! e con tutti si intendono anche i non cristiani) piuttosto che intervenire con aiuti sociali per chi veramente ne aveva bisogno. Andate a chiederlo a persone che perdono tutto perché non possono più pagare il mutuo, a divorziati in difficoltà economiche, a persone in lista d'attesa per le case popolari, a persone che cadono nelle mani degli strozzini, a chi ha problemi gravi di alcolismo o non si può permettere trattamenti sanitari, quanto sono "contenti" di vedere che 50 mila euro sono stati destinati per costruire "statuette". Si poteva destinare quella somma per ben altri scopi di "welfare", di aiuto sociale per chi avesse bisogno anche solo di 20 euro per farsi una spesa al discount, per migliorare gli ospedali, l'edilizia popolare, aiuti alle vittime di tratta o intimidazioni mafiose. Quante cose buone e utili per tutti si possono fare, con 50 mila euro?!
E invece, nell'Italia del dicembre 2018, come al solito, è passato questo provvedimento vergognoso, uno spreco di soldi inaudito, "senza che nessuno osasse fiatare" (se non i soliti 4 gatti ininfluenti dal punto di vista di "potere in mano" tipo la sottoscritta). Qualche tempo fa, anche una rassegna di cinema a tema LGBTQ è stato annullato. Alcuni partiti (e alcuni dei loro militanti sono stati coinvolti in pestaggi) chiedono di vietare il gay pride o "certi concerti non graditi ai cristiani".
RIPETO: eventi come questo per me sono segnali preoccupanti e molto, molto gravi.
Chi ha denaro, ha molto potere in mano, per definizione. Chi ha denaro (ottenuto da lauti finanziamenti) può anche pensare di corrompere giudici, magistrati, polizia, avvocati ecc, può anche pensare di poter comprarsi il consenso magari per "sostenere" gestori di alberghi, case-famiglia, locali, spiagge ecc. per "invogliarli" a mettere in atto divieti contro gli omosessuali o i trans (o persone "non gradite" al cristianesimo) per esempio con cose del tipo "qui non si affitta ai gay", "i gay, qui, non possono entrare in coppia". Sono già successi casi di coppie omosessuali aggredite (una coppia a Verona è stata cosparsa di benzina e aggredita, e hanno lasciato scritte con svastiche e minacce di morte sul muro di casa)
Qui avevamo visto l'omofobia nei dettagli: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/omosessualita-ed-omofobia-riflessioni.html
3) C'è un silenzio MOSTRUOSO per tutto quello che riguarda i crimini commessi da cristiani (devoti cattolici amicissimi del Papa, come il criminale di guerra Ante Gotovina)
generale croato accusato di crimini di guerra: nel 1995 decine di migliaia di serbi vennero cacciati e uccisi. Ante Gotovina (e soldati e ufficiali vari alle sue dipendenze) sono stati accusati e processati per omicidio, persecuzione, deportazione (peraltro voglio ricordare che nei Balcani si verificarono centinaia di stupri di guerra https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/guerra-e-stupro.html)
Gotovina (e soci) vengono ritenuti "eroi della patria" da moltissimi croati ultracattolici e celebrati con immagini "devozionali".
Bin Laden però lo conoscono tutti, ma voglio proprio vedere quanti italiani conoscono Ante Gotovina. A parte me, le persone con cui ne parlo e qualche altro rarissimo blogger italiano.
La Croazia non è nuova a vicende del genere, dove "cattolicesimo" fa rima con "crimini di guerra e dittatura teocentrica cattolica": si era già verificata con Ante Pavelić e i suoi Ustascia. Erano gli stessi francescani a gestire i campi di concentramento. Gli Ustascia, poi, stupravano e smembravano "chiunque non fosse vero cattolico e vero croato".
Ne avevo parlato qui https://intervistemetal.blogspot.com/2018/03/croazia-il-poklad-thana-poesia-e-tanto.html
Scontato dire che Ante Pavelic e compagnia erano tutti cattolici devoti e sostenuti dai vescovi (Stepinac, soprattutto). Visionate i (pochi) video su youtube, dedicati agli Ustascia: si vedono i video e le foto d'epoca, con crocifissi e bombe o coltelli sulla scenografia.
Questi temi vengono trattati "in sintesi" sui principali siti famosi che hanno "pretese enciclopediche". Se non fosse per qualche isolato blogger che ne parla a fondo (peraltro subendosi insulti e parodie varie), qui, in Italia su Francisco Franco\Ustascia\Ku Klux Klan e compagnia cristianoide dittatoriale (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/ku-klux-klan-tutta-la-storia-nei.html) (https://intervistemetal.blogspot.com/2021/03/il-dittatore-predicatore-e-genocida.html) "se ne saprebbe poco o niente". è EVIDENTE che i criminali in questione potendo sfoggiare il patentino di "cattolici devoti" vengono trattati con i guanti di velluto. Perché se fossero stati islamici integralisti, potete scommetterci, "certi partiti di casa nostra col rosario in mano" li avrebbero sponsorizzati in lungo e in largo, tutti i giorni. Ma siccome sono tutti esempi di terrorismo cristiano, ecco che si nasconde tutto sotto il tappeto, gongolando del fatto che l'italiota medio I LIBRI NON LI LEGGE e che "bisogna farsi lo sbattimento" per trovare certo materiale cartaceo (magari pure risalente agli anni Cinquanta o Sessanta). I mass media, peraltro, se ne guardano bene dal commentare con "terrorista cristiano fa una strage in una moschea"
Li si fa passare piuttosto come "razzisti fanno la strage". Sì, infatti, costoro sono tutti suprematisti bianchi, ma sono anche cristiani, oltre ad essere suprematisti bianchi e si autoproclamano "christian crusader". Il loro è un razzismo anche religioso, infatti.
Tuttavia per sapere 'ste cose una deve andare a leggere i siti esteri e libri (datatissimi) come questo:
Difatti, sponsorizzare in lungo e in largo SOLO il terrorismo islamico è funzionale a far apparire il cristianesimo "immacolato". Quindi se è l'islamico a fare la strage il titolo dei giornali sarà "terrorista islamico". Se invece il terrorista è cristiano, si eviterà di specificarlo e si userà un generico "suprematista razzista fa la strage". Il rinc*glionimento della massa e degli ebeti che si bevono la propaganda cristiana-politica da twitter\facebook fa il resto.
Per cui dobbiamo assistere a commenti da social network che ricevono dozzine di like, del tipo "è stato il cristianesimo a portare i diritti per le donne!",
E siamo circondati da gente che non sa minimamente cosa sia il terrorismo cristiano (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/a-proposito-lo-specifico-io.html)
o lo stupro coniugale cristiano. (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/linquisizione-protestante-nella.html)
Quando chiunque ha letto questi libri:
lo sa benissimo cosa succede alle donne (o ai non cristiani, agli omosessuali...) quando nella società vengono applicate le direttive cristiane.
Dobbiamo assistere al negazionismo storico e alla riscrittura della Storia che oggigiorno passa sui social network.
Io non ci sto, per questi motivi parlerò nel dettaglio della dittatura cattolica di Francisco Franco.
Qui trovate un riassunto sull'inquisizione spagnola:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/breve-storia-dellinquisizione-in-spagna.html
Qui trovate altri celebri dittatori cattolici: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/i-crimini-del-dittatore-cattolico.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2021/01/salgado-acao-integralista-brasileira-e.html
La dittatura di Francisco Franco si instaurò nel 1936, in piena guerra civile (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/la-cruzada-e-le-vittime-cattoliche-e.html), nei territori occupati dai militari coinvolti nel colpo di Stato contro la Repubblica. Questo regime governò la Spagna per 40 anni e fu solo nel 1976 che alle donne venne riconosciuta la piena parità ed uguaglianza con gli uomini.
Vengono usati molti termini per definire la dittatura di Franco: cesarismo, autoritarismo, fascismo, totalitarismo, caudillismo, dittatura militare, ma a mio parere il termine più appropriato è "Nazional cattolicesimo" che ben coglie ed evidenzia l'influenza accentuata del simbolismo e dogmatismo cattolico.
Francisco Franco fu preceduto da un altro dittatore, Primo de Rivera, che vediamo brevemente.
Nei primi anni Trenta durante il regno di Alfonso XIII, la Spagna fu tormentata da scioperi e crisi politiche. I governi che seguirono erano incompetenti e nel 1923 il generale Miguel Primo de Rivera sospese la Costituzione e si proclamò dittatore: governò col pugno di ferro abolendo i diritti civili e mettendo al bando le lingue regionali. (Qui trovate altri approfondimenti:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/alle-origini-della-dittatura-franchista.html)
Nel 1930 la dittatura di Rivera collassò; nel 1936 le elezioni furono vinte dalla sinistra ma l'esercito innescò una rivolta, dando avvio alla Guerra Civile Spagnola e alla dittatura di Francisco Franco. I nazionalisti spagnoli di destra erano sostenuti anche da Germania e da Italia che aiutarono Franco con aiuti militari. L'episodio più famoso fu il bombardamento nazista della città basca di Guernica.
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/guernica.html
Quando Franco ebbe pieno potere, istituì una vera e propria teocrazia cattolica, mise al bando tutti i partiti, istituì la censura, proibì le lingue catalana e basca. Francisco Franco morì nel 1975 e il suo successore fu Juan Carlos I (nipote di Alfonso XIII) che riportò la democrazia in Spagna.
Primo de Rivera fu celebrato con diverse onorificenze: "Collare dell'Ordine di Isabella la Cattolica", "Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di san Ferdinando", "Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Cristo", "Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Torre e della Spada". L'Ordine Militare del Cristo (Real Ordem dos Cavaleiros de Nosso Senhor Jesus Cristo) che celebrò Rivera traeva la sua eredità dall'Ordine dei Templari portoghesi. Fu il figlio di Rivera, José Antonio Primo de Rivera, a fondare la Falange, un'organizzazione politica che fungeva da canale di propaganda per l'ideologia fascista.
D'altraparte, analoghi riferimenti cattolici suprematisti li possiamo trovare nei motti fascisti\nazisti ("Dio Patria Famiglia, Dio è con Noi"...) e nello stesso nazismo croato degli Ustascia.
Avviene così che in Spagna i tre pilastri fondamentali del potere sono l'esercito, la Falange e la chiesa cattolica, in un intreccio forte tra equilibri interni ed esterni. Il potere dittatoriale di Franco fu reso possibile dalla "sinergia collaborativa" tra questi poteri religiosi e militari, la cui influenza è perdurata praticamente fino agli anni Settanta del Novecento.
Alla fine del 1936 una giunta militare (Giunta della Difesa Nazionale) proclamava Francisco Franco "Generalissimo" di tutte le forze armate e capo del governo dello Stato affidandogli tutti i poteri del "Nuovo Stato". La nomina era già chiaramente una dittatura a vita.
Franco aveva già combattuto in Marocco, distinguendosi per la disciplina militare e la repressione. Una folla entusiasta acclamò il Generalissimo, ribattezzato Caudillo, termine analogo a "Duce" o "Führer" o al "Poglavnik" usato per Ante Pavelić.
La campagna propagandistica iniziò ad imporre il culto della personalità accostando Franco addirittura a personaggi mitici, eroici e leggendari come il Cid o elevandolo in chiave religiosa come "Caudillo salvatore e investito dal cielo dalla missione di riscatto della Spagna", rappresentato sui manifesti come soldato crociato, protetto e ispirato da Dio. Elementi come la Riconquista, la cacciata dei "mori maomettani", i Re Cattolici, Lepanto, Carlo V, Filippo II, la "Vergine Maria", Teresa d'Avila e le pratiche di devozione delle reliquie e alle varie madonne nei santuari mariani formavano e rafforzavano l'immaginario collettivo conferendo un "carisma soprannaturale" al Generalissimo F. Franco.
Da qui in poi la censura colpì chiunque "non fosse d'accordo": critici, intellettuali, gli stessi cristiani non allineati venivano emarginati, zittiti, esiliati, incarcerati.
Il motto era "Una Patria, uno Stato, un Caudillo", "Per il Caudillo e per Dio".
Nota di Lunaria: penso sia meglio mettere una prova fotografica, prima che qualcuno strilli che "non è vero niente, Francisco Franco non era cristiano! era satanista new age sciamano wiccan ateo musulmano confuciano". Dimostriamo che "non è un mio delirio, una mia calunnia" e che Franco si riteneva "il salvatore investito dal cielo", "crociato" e "Per Dio!"
Il termine "cattolico" ribadisce una peculiarità della dittatura spagnola. La retorica patriottica, la commistione politico-religiosa, era diretta a "restituire alla Spagna il senso profondo di un'indistruttibile unità di destino e di fede identificata nella sua missione cattolica e imperiale"
Il Caudillo era l'assoluta autorità e capo supremo del Movimento e "il capo risponde a Dio e alla Storia".
Ci si ispirò molto anche all'iconografia fascista italiana. La guerra era assimilata alla crociata. Peraltro, parlando di regimi spagnoli precedenti, la Chiesa aveva sempre dato il suo sostegno a regimi conservatori a scapito dei ceti meno abbienti. Del resto, da secoli, la Spagna era la roccaforte dell'Inquisizione, approvata dai Re Cattolici (nell'immagine, Isabella di Castiglia)
Alcuni provvedimenti dittatoriali messi in atto furono: smantellamento dello Stato Laico, "liberazione delle donne dalle fabbriche" (l'espressione sta ad indicare che veniva tolto alle donne il diritto a lavorare fuori casa), persecuzioni delle minoranze linguistiche (Catalogna, Paesi Baschi), venne vietata la libertà di stampa e di associazione, vennero vietate le manifestazioni pubbliche di altre religioni, abrogata la legge sul divorzio. L'istruzione scolastica venne riformata e finalizzata per "una formazione eminentemente cattolica e patriottica".
Nota di Lunaria: citata anche dai nostrani miliziani cattolici di estrema destra e dai suprematisti bianchi cristiani stragisti. Serve a celebrare "la vittoria cristiana contro gli infedeli maomettani". Vittoria che ai cristiani è stata concessa "dalla Vergine Maria", secondo loro...
Per approfondimenti sul cristianesimo legionario (anche chiamato "fascismo clericale") vedi questi libri:
Questi gruppettini cristiani si riconoscono facilmente perché usano quasi sempre l'immagine dell'arcangelo michele con la spada e la lancia
oppure le immagini del "christus rex", il cristo re in trono e parole-chiave come "militia" "riscossa" "gladio", "spada", "stendardo" che scelgono come "nomi per il gruppo" e con le quali infarciscono i loro proclami. Ne esistono diversi anche qui in Italia, e sì, io me li sciroppo tutti, mi tengo informata sui loro raduni e sulle loro "grandiose idee". E quando penso di averli monitorati tutti, ecco che ne salta fuori uno nuovo -_-
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La dittatura di Francisco Franco si instaurò nel 1936, in piena guerra civile (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/la-cruzada-e-le-vittime-cattoliche-e.html), nei territori occupati dai militari coinvolti nel colpo di Stato contro la Repubblica. Questo regime governò la Spagna per 40 anni e fu solo nel 1976 che alle donne venne riconosciuta la piena parità ed uguaglianza con gli uomini.
Vengono usati molti termini per definire la dittatura di Franco: cesarismo, autoritarismo, fascismo, totalitarismo, caudillismo, dittatura militare, ma a mio parere il termine più appropriato è "Nazional cattolicesimo" che ben coglie ed evidenzia l'influenza accentuata del simbolismo e dogmatismo cattolico.
Francisco Franco fu preceduto da un altro dittatore, Primo de Rivera, che vediamo brevemente.
Nei primi anni Trenta durante il regno di Alfonso XIII, la Spagna fu tormentata da scioperi e crisi politiche. I governi che seguirono erano incompetenti e nel 1923 il generale Miguel Primo de Rivera sospese la Costituzione e si proclamò dittatore: governò col pugno di ferro abolendo i diritti civili e mettendo al bando le lingue regionali. (Qui trovate altri approfondimenti:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/alle-origini-della-dittatura-franchista.html)
Nel 1930 la dittatura di Rivera collassò; nel 1936 le elezioni furono vinte dalla sinistra ma l'esercito innescò una rivolta, dando avvio alla Guerra Civile Spagnola e alla dittatura di Francisco Franco. I nazionalisti spagnoli di destra erano sostenuti anche da Germania e da Italia che aiutarono Franco con aiuti militari. L'episodio più famoso fu il bombardamento nazista della città basca di Guernica.
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/guernica.html
Quando Franco ebbe pieno potere, istituì una vera e propria teocrazia cattolica, mise al bando tutti i partiti, istituì la censura, proibì le lingue catalana e basca. Francisco Franco morì nel 1975 e il suo successore fu Juan Carlos I (nipote di Alfonso XIII) che riportò la democrazia in Spagna.
Primo de Rivera fu celebrato con diverse onorificenze: "Collare dell'Ordine di Isabella la Cattolica", "Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di san Ferdinando", "Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Cristo", "Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Torre e della Spada". L'Ordine Militare del Cristo (Real Ordem dos Cavaleiros de Nosso Senhor Jesus Cristo) che celebrò Rivera traeva la sua eredità dall'Ordine dei Templari portoghesi. Fu il figlio di Rivera, José Antonio Primo de Rivera, a fondare la Falange, un'organizzazione politica che fungeva da canale di propaganda per l'ideologia fascista.
D'altraparte, analoghi riferimenti cattolici suprematisti li possiamo trovare nei motti fascisti\nazisti ("Dio Patria Famiglia, Dio è con Noi"...) e nello stesso nazismo croato degli Ustascia.
Avviene così che in Spagna i tre pilastri fondamentali del potere sono l'esercito, la Falange e la chiesa cattolica, in un intreccio forte tra equilibri interni ed esterni. Il potere dittatoriale di Franco fu reso possibile dalla "sinergia collaborativa" tra questi poteri religiosi e militari, la cui influenza è perdurata praticamente fino agli anni Settanta del Novecento.
Alla fine del 1936 una giunta militare (Giunta della Difesa Nazionale) proclamava Francisco Franco "Generalissimo" di tutte le forze armate e capo del governo dello Stato affidandogli tutti i poteri del "Nuovo Stato". La nomina era già chiaramente una dittatura a vita.
Franco aveva già combattuto in Marocco, distinguendosi per la disciplina militare e la repressione. Una folla entusiasta acclamò il Generalissimo, ribattezzato Caudillo, termine analogo a "Duce" o "Führer" o al "Poglavnik" usato per Ante Pavelić.
La campagna propagandistica iniziò ad imporre il culto della personalità accostando Franco addirittura a personaggi mitici, eroici e leggendari come il Cid o elevandolo in chiave religiosa come "Caudillo salvatore e investito dal cielo dalla missione di riscatto della Spagna", rappresentato sui manifesti come soldato crociato, protetto e ispirato da Dio. Elementi come la Riconquista, la cacciata dei "mori maomettani", i Re Cattolici, Lepanto, Carlo V, Filippo II, la "Vergine Maria", Teresa d'Avila e le pratiche di devozione delle reliquie e alle varie madonne nei santuari mariani formavano e rafforzavano l'immaginario collettivo conferendo un "carisma soprannaturale" al Generalissimo F. Franco.
Da qui in poi la censura colpì chiunque "non fosse d'accordo": critici, intellettuali, gli stessi cristiani non allineati venivano emarginati, zittiti, esiliati, incarcerati.
Il motto era "Una Patria, uno Stato, un Caudillo", "Per il Caudillo e per Dio".
Nota di Lunaria: penso sia meglio mettere una prova fotografica, prima che qualcuno strilli che "non è vero niente, Francisco Franco non era cristiano! era satanista new age sciamano wiccan ateo musulmano confuciano". Dimostriamo che "non è un mio delirio, una mia calunnia" e che Franco si riteneva "il salvatore investito dal cielo", "crociato" e "Per Dio!"
Il termine "cattolico" ribadisce una peculiarità della dittatura spagnola. La retorica patriottica, la commistione politico-religiosa, era diretta a "restituire alla Spagna il senso profondo di un'indistruttibile unità di destino e di fede identificata nella sua missione cattolica e imperiale"
Il Caudillo era l'assoluta autorità e capo supremo del Movimento e "il capo risponde a Dio e alla Storia".
Ci si ispirò molto anche all'iconografia fascista italiana. La guerra era assimilata alla crociata. Peraltro, parlando di regimi spagnoli precedenti, la Chiesa aveva sempre dato il suo sostegno a regimi conservatori a scapito dei ceti meno abbienti. Del resto, da secoli, la Spagna era la roccaforte dell'Inquisizione, approvata dai Re Cattolici (nell'immagine, Isabella di Castiglia)
Alcuni provvedimenti dittatoriali messi in atto furono: smantellamento dello Stato Laico, "liberazione delle donne dalle fabbriche" (l'espressione sta ad indicare che veniva tolto alle donne il diritto a lavorare fuori casa), persecuzioni delle minoranze linguistiche (Catalogna, Paesi Baschi), venne vietata la libertà di stampa e di associazione, vennero vietate le manifestazioni pubbliche di altre religioni, abrogata la legge sul divorzio. L'istruzione scolastica venne riformata e finalizzata per "una formazione eminentemente cattolica e patriottica".
Dagli anni Quaranta in poi subentrò la censura anche per i film, le locandine di film con "attrici scollate e provocanti" (le immagini venivano ritoccate cancellando scollature e "nudità") divieti e ostracismi contro sale da ballo, balli, musica "opere di Satana\istigavano alla tentazione, erano immorali".
Il dittatore era acclamato in cerimonie religiose, parate militari, commemorazioni, in chiese addobbate con oggetti-simbolo della Riconquista e della vittoria di Lepanto. Nota di Lunaria: citata anche dai nostrani miliziani cattolici di estrema destra e dai suprematisti bianchi cristiani stragisti. Serve a celebrare "la vittoria cristiana contro gli infedeli maomettani". Vittoria che ai cristiani è stata concessa "dalla Vergine Maria", secondo loro...
Per approfondimenti sul cristianesimo legionario (anche chiamato "fascismo clericale") vedi questi libri:
Questi gruppettini cristiani si riconoscono facilmente perché usano quasi sempre l'immagine dell'arcangelo michele con la spada e la lancia
oppure le immagini del "christus rex", il cristo re in trono e parole-chiave come "militia" "riscossa" "gladio", "spada", "stendardo" che scelgono come "nomi per il gruppo" e con le quali infarciscono i loro proclami. Ne esistono diversi anche qui in Italia, e sì, io me li sciroppo tutti, mi tengo informata sui loro raduni e sulle loro "grandiose idee". E quando penso di averli monitorati tutti, ecco che ne salta fuori uno nuovo -_-
Anche l'altro dittatore cristiano, Codreanu, il leader della "Guardia di Ferro" romena,
scelse come simbolo "l'arcangelo Michele" per il suo gruppettino cristiano-integralista marziale "La Legione dell'Arcangelo Michele".
Franco veniva salutato da salve di cannone e dalla folla osannante. Entrava in chiesa e avanzava verso l'altare coperto dal baldacchino, un privilegio che era riservato ai re e al "Santissimo Sacramento". I giuramenti erano "Per la Spagna innanzi a Cristo e ai santi Vangeli."
Intanto, la gente del popolo pativa una Spagna autarchica poverissima (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/gli-oppositori-la-condizione-operaia-e.html) che imponeva un severo razionamento dei beni e dei viveri. I detenuti politici in carcere (*) erano al limite della sopravvivenza. I soldi venivano sperperati per roba come "croci di 150 metri" e mausolei per "gli eroi e i martiri della Crociata".
(*) Spesso condannati a morte: socialisti, anarchici, comunisti, repubblicani, deputati, sindacalisti, professori universitari, poeti, filosofi. Peraltro, io sono pronta a scommettere che quegli omosessuali che "si dichiaravano pubblicamente" o venivano scoperti, venivano direttamente gettati in carcere, se non ammazzati. https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/gli-oppositori-la-condizione-operaia-e.html
Alla repressione fisica si aggiungeva quella intellettuale: letture, comportamenti, luoghi di incontro, tutto era regolamentato o proibito se era contrario "ai principi religiosi del Glorioso Movimento" e alla "Morale Cattolica" che stabiliva se la "pubblicazione di qualcosa era opportuna o no."
L'Università venne posta sotto il controllo assoluto della Chiesa: "La legge, oltre a riconoscere i diritti della Chiesa all'insegnamento in materia universitaria, vuole innanzitutto che l'Università dello Stato sia cattolica. Tutte le attività dovranno avere come guida suprema il dogma e la morale cristiana e quanto stabilito dai sacri canoni rispetto all'istruzione"
La sezione femminile della Falange, che doveva "educare le fanciulle e le donne al loro ruolo" proclamava di essere "irrevocabilmente sottomessa alla disciplina della Falange" (quella guidata dagli uomini) e si faceva promotrice del "modello femminile tradizionale": "il fine essenziale della donna è di servire da perfetto complemento all'uomo".
La censura cattolica-franchista era diretta contro qualsiasi opinione non in linea con l'ideologia ufficiale (anche gli stessi cristiani non franchisti vennero censurati). Vi erano sottoposti giornali, cinema, teatro, letteratura, persino l'abbigliamento. Controlli e sequestri erano all'ordine del giorno, gli scrittori e i poeti dovevano sottoporsi ad un iter per "chiedere il permesso" al "Prestigioso Dipartimento di Orientamento e Consultazione" (formato da sacerdoti e militari) per poter scrivere romanzi e poesie, che venivano revisionati e restituiti all'autore con l'indicazione di cosa doveva togliere (scene erotiche, allusioni, critiche o ironia contro la religione...) Le opere rifiutate e censurate erano definite con disprezzo "disolvente" o "pornogràfico". Interi filoni di pensiero politico e filosofico vennero cancellati (Nota di Lunaria: ovvio. Come insegna la Scolastica, la filosofia deve essere "l'ancella della teologia", messa a sua servizio: Ancilla Theologiae). L'unica filosofia permessa era la Neo Scolastica.
Biblioteche e scuole vennero "epurati" migliaia di libri giudicati "perniciose libertà". Il libero pensiero veniva denigrato e con la pastorale "Los delitos del pensamiento y los falsos idolos intelectuales" la chiesa condannava tutto quello che non fosse in linea (e sottoposto) al magistero della chiesa cattolica. Insomma, il totalitarismo cristiano era definito "Totalitarismo divino". I libri di storia vennero riscritti, esaltando la "purezza morale della nazionalità spagnola", la "hispanidad", e celebrando la Spagna cattolica, crociata (nel 1939 esce una storia in dieci volumi dedicati alla Crociata Spagnola...); gli eventi storici spagnoli inerenti la dissidenza religiosa anticattolica o illuminista, laica ecc. venivano negati e demonizzati.
La censura, in Spagna, proseguì fino agli anni Settanta.
Nota di Lunaria: non è un caso che il meglio della letteratura spagnola "non religiosa" sia risalente soprattutto all'Ottocento e ai primissimi del Novecento (prima che arrivasse Franco) e che in Spagna\Portogallo non ci sia mai stata una grande tradizione musicale di musica rock, estrema o alternativa anticlericale, che riuscisse a varcare i confini nazionali ad eccezione di una band come i Moonspell i cui inizi, nel 1993, sono espressamente satanici, con il demo "Anno Satanæ":
(riferimenti e stile musicale che la band, negli anni successivi, mise da parte)
Il vuoto culturale e intellettuale LAICO E NON-RELIGIOSO che venne imposto con la forza si fa ancora sentire in paesi come la Spagna e Portogallo, anche alle soglie del 2019.
QUI DI SEGUITO METTO LE FOTO DEI CONCETTI PIù IMPORTANTI, SIA MAI CHE QUALCHE CRISTIANO LI FACCIA PASSARE COME "I MIEI DELIRI, FANTASIOSI MIRAGGI MAI SUCCESSI NELLA REALTà"
APPROFONDIMENTO: LA SPAGNA FRANCHISTA NEGLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA
"La Spagna "Una, Grande e Libera" era un immenso campo di concentramento in cui niente poteva essere detto, scritto o commentato senza correre il rischio di venire, come minimo, trascinati in prigione.
I pilastri del regime erano la Falange, l'esercito e la polizia... Magnifico risultato per una nazione che aveva appena perduto un milione di esseri umani ed il cui territorio era in gran parte in rovina." (Bruguera)
"La Spagna dei vinti rimasti sul territorio nazionale è condannata al silenzio. Si può esprimere unicamente attraverso la voce dei repubblicani in esilio. (...) Il Caudillo Francisco Franco, trova nuova forza con l'appoggiarsi alla chiesa."
Per far fronte alla difficile situazione in cui si trova nel 1945, Franco sacrifica la Falange alla Chiesa.
Nel 1937 si era presentato come Crociato, come un restauratore del cattolicesimo, e a partire dal 1939 aveva reso alla Chiesa un posto di primo piano in Spagna, cosa che gli valse l'appoggio della gerarchia.
Nel 1945, egli ricorre a questo appoggio, e anche a quello dei 350.000 militanti di Azione Cattolica.
La Chiesa prende direttamente le difese del dominatore della Spagna, capo cattolico che combatte il materialismo ateo.
Questo appoggio permette a Franco di fare a meno dei monarchici e la Falange diventa "Movimento Nazionale".
L'appoggio cattolico aiuta il regime dittatoriale a mascherarsi sotto l'apparenza della democrazia.
Un plebiscito organizzato nel luglio del 1947 gli porta il trionfo: da questo momento è reggente a vita.
(Nota di Lunaria: e difatti la Spagna si è liberata di questo parassita cattolico nefasto solo quando è schiattato)
L'autoritarismo di Franco si concretizza nell'assenza di ogni costituzione suscettibile di limitare il suo potere.
Il nuovo Stato (il cui cammino verso il totalitarismo era completamente percorso nel 1940) si basa su tre elementi essenziali: un Capo, un Partito, una Comunità.
(vedi il corrispettivo tedesco: Ein Volk, Ein Reich, Ein Führer)
Führer in Germania, Duce in Italia, Caudillo in Spagna: "Come autore dell'epoca storica nella quale la Spagna mette in atto la possibilità di realizzare il suo destino e di raggiungere nello stesso tempo gli scopi del movimento, il capo esercita nella sua intera pienezza l'autorità più assoluta. Egli è responsabile davanti a Dio e davanti alla storia."
Un riconoscimento ufficiale al nazionalcattolicesimo veniva dalla firma del Concordato tra Spagna e Vaticano (1953), che accreditava sul piano internazionale l'immagine confessionale del regime. La Chiesa vedeva riconosciuti numerosi privilegi, spazi, poteri, come l'insegnamento obbligatorio della religione cattolica nelle scuole e nelle università, dotazioni, esenzione dai contributi, sovvenzioni per la ricostruzione dei luoghi di culto. L'articolo 26 recitava: "In tutti gli istituti di istruzione di qualsiasi ordine e grado, sia statali sia non statali, l'insegnamento sarà conforme ai principi del Dogma e della Morale della Chiesa cattolica."
Si potevano leggere frasi del calibro di "I sacerdoti spagnoli eleveranno quotidiamente preghiere per la Spagna e per il capo dello Stato", che veniva chiamato "Ducem Nostrum Franciscum". Il Caudillo, da parte sua, definiva la Spagna "una delle nazioni predilette dalla Chiesa".
La Falange si attribuisce un dovere etico-missionario. Nel caso spagnolo, il catechismo del totalitarismo di Stato si accorda col catechismo della chiesa: "Per Dio, per la Spagna e la sua rivoluzione nazional-sindacalista". Il franchismo è un nazional-cattolicesimo.
Il Pemartin dichiarava: "Il fascismo è in poche parole la fusione hegeliana della nazione e dello Stato. Di conseguenza, se la Spagna deve essere nazionale e fascista, lo Stato spagnolo deve necessariamente essere cattolico."
è innegabile che la Chiesa cattolica ha da sempre esercitato un'influenza determinante in Spagna.
Per quanto il fondatore della Falange, se ammetteva l'autorità della Chiesa non accettava la sua influenza negli affari politici, nel 1936-1937 i nazionalisti si presentano come difensori della fede cattolica e moderni crociati. La Chiesa e il franchismo si congiungono.
Durante i tre anni di guerra civile, il governo promulga 64 testi allo scopo di rendere al cattolicesimo la situazione privilegiata che possedeva nel XVI secolo: grazie al franchismo, la Chiesa è presente dovunque.
I professori spagnoli erano stanchi di vedere la polizia impadronirsi della strada con qualsiasi mezzo; stanchi di constatare che il governo non tentava di risolvere il problema con delle trattative, che le sanzioni non fornivano la soluzione; stanchi di scontrarsi con l'autorità poliziesca all'interno dei locali universitari; stanchi di non poter svolgere nella pace le loro funzioni e di vedere puniti i loro colleghi per dei supposti reati.
L'articolo 26 recitava "In tutti gli istituti di istruzione di qualsiasi ordine e grado, sia statali sia non statali, l'insegnamento sarà conforme ai principi del Dogma e della Morale della chiesa cattolica."
Il Concordato rafforzava, a sua volta, la sacralizzazione del carisma di Franco attraverso l'articolo 6: "i sacerdoti spagnoli eleveranno quotidianamente preghiere per la Spagna e per il capo dello Stato."
Il cardinale Pla y Deniel dava disposizioni affinché nella messa i sacerdoti dicessero l'orazione "Et Famulos" con le parole "Ducem Nostrum Franciscum".
Alla fine dell'anno, Pio XII concedeva a Franco l'Ordine supremo di Cristo, massima onorificenza del Vaticano e di cui non era mai stato insignito nessun capo di Stato spagnolo. Nel maggio del 1954 a Franco veniva conferita la laurea honoris causa in diritto canonico.
Fino ai primi anni Sessanta, pellegrinaggi, benedizioni di reliquie, processioni con esponenti dell'esercito e della Falange avvalorarono l'immagine di un regime compatto e con un alto livello di devozione.
Nel 1954, durante l'Ofrenda, una cerimonia che si celebra annualmente a Santiago de Compostela, l'arcivescovo e Franco ribadivano l'importanza della Crociata e dell'unità cattolica. Nello stesso anno, un sondaggio promosso dalla rivista "Ecclesia" metteva in luce la scarsa devozione dei lavoratori, causati dal "virus marxista" ma anche dalla mancanza di istruzione e dalle ristrettezze economiche. Si riportava testualmente che "I lavoratori giudicano che il nostro apostolato protegge i ricchi piuttosto che i poveri"; la questione sociale cominciava ad essere sollevata da alcuni settori della chiesa. Infatti fu proprio il mondo del lavoro che diede avvio alla delegittimazione del regime. (vedi qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/gli-oppositori-la-condizione-operaia-e.html) Alla fine del gennaio 1956 un gruppo di studenti di sinistra insieme ad alcuni falangisti chiedevano un congresso di scrittori giovani teso a recuperare correnti di pensiero censurate; in seguito al rifiuto, gruppi di falangisti dissenzienti assaltarono la facoltà di Diritto.
Nel 1962, la chiesa cattolica ribadiva ancora il suo sostegno al Caudillo, anche se in generale, gli anni Sessanta in Spagna furono caratterizzati da un leggero "aperturismo", accompagnato però da risposte repressive che si intensificarono.
Nel maggio del 1966 veniva approvata la legge sulla stampa, con la quale era soppressa la censura preventiva ma il sequestro continuava ad essere praticato.
Sulla mobilitazione del consenso, si registrò un aumento degli scioperi, delle assemblee, delle manifestazioni; nelle università, la protesta degli studenti era talmente compatta che il regime decretò, nel 1968, la chiusura temporanea delle università. Ricordiamo anche l'importanza della mobilitazione delle "mujeres de preso", le mogli dei detenuti politici. L'Asociaciòn Española de Mujeres Juristas chiedeva parità di diritti anche per le donne, analizzando tutti i provvedimenti basati sulla disuguaglianza sessista.
FOTO PAGINE, COME PROVE:
NELLE CATTOLICISSIME CARCERI SPAGNOLI: VESSAZIONI E STUPRI
è la Chiesa che prende in mano l'insegnamento per modellare la generazione ai precetti cristiani e quindi alla fedeltà al regime: nelle scuole superiori, gli studi religiosi sono obbligatori per sette anni, seguiti da quattro supplementari per chi frequenti l'Università; è anche obbligatoria l'assistenza alle cerimonie del culto.
I professori sono obbligati ad adattarsi al dogma, alla morale cattolica, al diritto canonico.
Il dominio della Chiesa sull'insegnamento viene facilitato dalla brutale eliminazione di gran parte del corpo insegnante laico che aveva scelto il campo repubblicano, e dal carattere ufficiale concesso dalla dittatura alle scuole cattoliche, considerate non come scuole private, ma come scuole pubbliche della Chiesa.
Sarà Ruiz Jiménez, e solo negli anni Cinquanta, a tentare un alleggerimento del peso della Chiesa nell'insegnamento.
Diamo qualche esempio di clericalismo per la scuola statale d'epoca franchista: erano in vigore regolamenti come questi:
1) In tutte le scuole dovrà figurare un'immagine della Santissima Vergine, preferibilmente con lo spagnolissimo titolo dell'Immacolata Concezione. Sarà compito degli insegnanti provvedere a ciò nella misura del loro zelo, collocando l'immagine in luogo privilegiato. (Nota di Lunaria: eh certo, la "vergine maria" è il sex symbol di ogni misogino che si rispetti... come lo era anche per l'altro dittatore cattolico, Salazar...)
2) Durante il mese di maggio seguendo l'immemoriale costume spagnolo, gli insegnanti faranno con i loro alunni l'esercizio del mese di Maria davanti a detta immagine.
3) Tutti i giorni dell'anno entrando e uscendo da scuola, gli alunni saluteranno, come facevano i nostri padri, dicendo "Ave Maria Purissima" e l'insegnante risponderà "Senza peccato concepita".
E ora vediamo a cosa erano sottoposti i prigionieri che si rifiutavano di assistere alla messa nelle "cattolicissime carceri spagnole"
Ogni domenica, nel cortile della prigione, i detenuti dovevano assistere alla messa, in piedi e sull'attenti.
è rimasta celebre la punizione inflitta a due prigionieri politici (Vincente Llopis e Vidal de Nicolas) che rifiutarono di assistere alla messa: vennero messi in celle d'isolamento e privati di libri e tabacco. Condannati dal principio a 40 giorni di cella, e poi a sei mesi supplementari di carcere.
Eufemisticamente l'articolo 77 del regolamento penitenziario affermava che "i prigionieri non cattolici rimarranno in un locale particolare mentre in un altro si svolgono le celebrazioni religiose destinate ai cattolici."
La segregazione così brutale provocò un danno di salute a Vidal de Nicolas, ma il direttore del carcere, insieme al cappellano Mateo Gonzàlez, decidono di proseguire perché de Nicolas "non merita che gli venga accordato un perdono, i due prigionieri non hanno manifestato alcun sintomo di rimorso."
Verranno poi ricondotti a forza alle funzioni religiose.
Anche i detenuti politici (specie i combattenti della guerra civile) erano sottomessi al regime del "riscatto delle pene attraverso il lavoro", creato dal cappellano delle carceri, Peréz del Pugar.
Per quanto riguarda la condizione delle donne che capitavano in mano ai franchisti, avevo già riportato questa vicenda raccontata da una testimone oculare:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/la-cruzada-e-le-vittime-cattoliche-e.html
"Questa è la testimonianza di una testimone oculare: quando il paese catalano venne occupato dall'esercito franchista, misero tutti gli abitanti in fila, tranne una ragazza, e li fucilarono. "Io avevo tanta paura che non osavo muovermi, protetta dagli alberi del fiume. Da quella posizione potei vedere come la ragazza veniva violentata a pochi passi dal cadavere della madre. Quando se ne stancarono, la ammazzarono."
Per approfondimenti sul web, vedi:
QUI DI SEGUITO, LE PROVE FOTOGRAFICHE, PRIMA CHE QUALCUNO DICA CHE "NON è VERO NIENTE, TE LO SEI INVENTATA TU!"
Per approfondimenti, vedi:
ALTRO APPROFONDIMENTO, tratto da
Nella notte tra il 17 e il 18 luglio 1936, il colpo di Stato delle truppe guidate dal generale Franco segnò l'inizio di una guerra civile che dilaniò la Spagna per i tre anni seguenti: fu una vera e propria prova generale della Seconda Guerra Mondiale nella quale vennero sperimentate sistematicamente quelle atrocità sulla popolazione che avrebbero caratterizzato il conflitto successivo. Anche alcuni dei protagonisti furono i medesimi: Hitler e Mussolini inviarono delle truppe regolari in aiuto di Franco, e Stalin sostenne con armi, volontari e denaro le formazioni comuniste. Dagli Stati Uniti e da tutta Europa, nonostante la posizione ambigua e di sostanziale neutralità tenuta dai governi democratici, giunsero, mossi dallo sdegno per quanto stava avvenendo in terra iberica, migliaia di volontari: scrittori come Hemingway e Orwell, politici come Togliatti e Pietro Nenni, pronti ad aderire alle brigate internazionali per fronteggiare la minaccia fascista e difendere la Repubblica spagnola.
(Nota di Lunaria: ad onor del vero ricordiamo che anche gli anticlericali repubblicani massacrarono in maniera disumana i falangisti\carlisti e che ricorsero allo stupro come arma di guerra, specialmente sulle suore; idem parlando di falangisti\carlisti, che si accanivano sulle donne repubblicane, donne comuniste\sospettate di essere delle spie o donne semplici civili "che capitavano al momento sbagliato, nel posto sbagliato". OVVIAMENTE, E LO RIPETIAMO, FRANCISCO FRANCO ERA SOSTENUTO E APPROVATO DALLA CHIESA CATTOLICA)
Qui di seguito elenco i principali partiti politici, gruppi armati e fazioni di destra al tempo della Guerra Civile in Spagna.
I NAZIONALISTI
Monarchici (Alfonsini)
Acciòn Española
Renovaciòn Española
I monarchici alfonsini appoggiavano i discendenti della regina Isabella II, figlia di Ferdinando VII, contro quelli di suo fratello Don Carlos. Così i monarchici del XX secolo furono quelli che favorivano Alfonso XIII e poi suo figlio Don Juanm conte di Barcellona e padre di Juan Carlos.
La fazione monarchica era forte tra gli ufficiali conservatori dell'esercito e si considerava la guida naturale della "Vecchia Spagna". Il sostegno popolare era scarso.
Carlisti
Communiòn Tradicionalista
Requetés (milizia carlista)
Pelayos (movimento giovanile carlista)
Margaritas (servizio femminile carlista)
I carlisti sostenevano la linea rivela dei Borboni di Alfonso Carlos e credevano in una monarchia ultracattolica opposta alla monarchia alfonsina che consideravano corrotta dal liberalismo del XIX secolo. La sua direzione, in particolare il conte de Rodezno, tendeva ad un orientamento di corte, mentre la base dei piccoli proprietari, perlopiù navarresi, era populista.
Falange
Falange Española de la JONS
Flechas ("Frecce", movimento giovanile falangista)
Auxilio Social (Servizio femminile falangista)
La Falange era un piccolo partito di tipo fascista fondato da José Primo de Rivera nel 1933, che l'anno successivo si era fuso con le più proletarie JONS (Juntas de Ofensiva Nacional-Sindicalista). C'era una certa tensione fra i "reazionari moderni" che seguivano José Antonio e credevano negli ideali nazionalisti della "Vecchia Spagna" e l'ala socialista che disapprovava il modo con cui "i señoritos" dei ceti superiori si mettevano sotto i piedi la sua ideologia capitalista.
La fazione di sinistra era ancor più in svantaggio per il vasto afflusso di opportunisti nel 1936 e 1937. La sua influenza venne ulteriormente ridotta quando Franco istituzionalizzò il movimento, fondendolo con i carlisti.
Falange Española Tradicionalista y de las JONS (FET)
Questa fusione dei movimenti politici nazionalisti, soprattutto dei falangisti e dei carlisti, venne ordinata nell'aprile del 1937 da Franco che ne diventò il capo. L'uniforme del movimento combinava la camicia azzurra della Falange e la bòina, il basco rosso dei carlisti.
Destra Anteguerra
Confederaciòn Española de Derechas Autònomas (CEDA)
Acciòn Popular (AP)
Juventudes de Acciòn Popular (JAP)
Partido Agrario
La Confederazione spagnola della Destra autonoma era un'alleata politica di partiti cattolici di destra, riuniti sotto Gil Robles.
Vinse le elezioni del 1933, ma la mancata vittoria in quelle del febbraio 1936 portò alla sua rapida disintegrazione. Il movimento giovanile JAP passò in massa alla Falange nella primavera del 1936.
Partido Republicano Radical (PRR)
Guidato da Alejandro Lerroux, un ex rivoluzionario anticlericale spostatosi a destra, era considerato il più corrotto dell'epoca.
Nel 1934 la sua ala progressista si scisse sotto Diego Barrio per costituire l'Uniòn Republicana.
Derecha Liberal Republicana (DLR)
Il partito della destra liberale repubblicana dei conservatori come Miguel Maura e Niceto Alcalà Zamora, che si era posto sotto la monarchia.
Lliga Catalana (LC): Era il partito nazionalista catalano della grande borghesia e rappresentava l'insoddisfazione degli industriali di Barcellona contro il centralismo e la tassazione di Madrid.