una breve descrizione degli Shaktipeetahs. Lo riporto, visto che integra quanto ho tradotto.
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Il culto della Vulva e dell'Utero della Madre Terra è esistito dall'inizio della vita umana sulla terra. In molti luoghi nel mondo le formazioni naturali delle rocce sono considerate come aperture al Suo Sacro Corpo e vengono onorate come tali. Anche le grotte sono considerate come aperture verso il Suo Utero. I pellegrini che procedono lentamente in un tunnel roccioso sotterraneo, che rappresenta il canale del parto, vengono considerati come rinati dalla Yoni della Dea.
Nota di Lunaria: per approfondimenti sulle Dee delle grotte vedi Balzi Rossi, la Dea Basca Mari, la Dea giapponese Amaterasu e Cibele. In Europa, esisteva un culto simile alla Lajja Gauri indù: è quello di Sheela-na-Gig e Baubo.
Il culto della Dea come Grande Yoni è una della credenze più universali che si possono trovare nel mondo. Si trova ancora oggi nel culto di Kali e Shakti in India. Molte statue di Kali nei templi induisti mostrano una grande Vulva aperta e i fedeli si leccano un dito e toccano la sua Yoni come portafortuna.
Vishnu, che lo stava seguendo, per essere sicuro che stesse bene, tagliò a pezzetti il corpo di Sati per alleggerire il fardello di Shiva. Nei luoghi in cui caddero i frammenti del suo corpo, sorsero 51 Shakti-pitha o luoghi di pellegrinaggio. La Vulva di Sati cadde a Kamakhya e il tempio venne costruito sulla cima della collina per segnare il punto. Non vi sono immagini della Dea, ma nelle profondità del santuario è presente una fenditura nella roccia a forma di Yoni che viene adorata come la Yoni di Shakti.
Una sorgente naturale nella grotta la mantiene umida. In luglio e agosto, dopo la prima scarica del monsone ha luogo una grande cerimonia nella quale l'acqua diventa rossa per l'ossido di ferro. Quest'acqua rituale viene bevuta come il sangue mestruale della Dea e si crede sia sacro e un oggetto di venerazione.
I Shaktipeetahs sono i luoghi dove caddero le parti del corpo della Dea Sati quando venne tagliata in pezzi da Vishnu su richiesta di Sati stessa.
Questo avvenne per fermare Shiva, che stava trasportando il corpo della Dea intorno all'universo, lamentando la morte di Sati; questo stava provocando uno squilibrio in tutto l'universo, portando caos e distruzione.
Come si evince dalle fonti dei Purana, ci sono 51 Shaktipeetahs. Ma c'è un altro concetto di Shaktipeetahs noto come Ashtadasa Shaktipeetahs o i 18 Shaktipeetahs.
L'origine dei 18 Shaktipeetahs è uguale a quella dei 51 Shaktipeetahs e la differenza è solo nel numero.
Questo particolare concetto è popolare solo in alcune regioni dell'India, in particolare in Andhra Pradesh.
Le 18 Shaktipeetahs sono:
1) Trinkomali (Sri Lanka) Sankari Devi (Inguine)
2) Kanchi (Tamil Nadu) Kamakshi Devi (Kamachi) (Schiena)
3) Pradyumna o Chotila (Gujarat) Sri Srunkala Devi (Stomaco)
4) Mysore (Karnataka) Chamundeswari Devi (Capelli)
5) Alampur (Andhra Pradesh) Jogulamba Devi (Denti superiori)
6) Srisailam (Andhra Pradesh) Bhramramba Devi (Collo)
Nota bene: Bhramramba Devi ricorda una Potnia Theron, la Signora degli Animali
7) Sholapur (Maharastra) Mahalaksmi Devi (Occhi)
8) Nanded (Maharastra) Ekavenika Devi (Mano destra)
Nota bene: Ekavenika viene anche considerata, qualche volta, la sorella di Renuka (Yellamma), altra Dea decapitata (come Chinnamasta)
Comunque, Sati non è l'unica Dea smembrata. Altre Dee smembrate sono Tiamat e Coyolxauhqui.
9) Ujjain (Madya Pradesh) Mahakalai Devi (Labbro superiore)
10) Pithapuram (Andhra Pradesh) Puruhutika Devi (Mano sinistra)
11) Cuttack (Orissa) Girija Devi (Ombelico)
12) Draksharamam (Andhra Pradesh) Manikyamba Devi (Guancia sinistra)
13) Guwahati (Assam) Kamarupa Devi (Vulva)
Nella zona di Guwahati si adorano anche la Dea Kamakhya e i differenti aspetti della Shakti: Kali, Dhumavati, Matangi, Bagola (nota: dovrebbe essere una variante fonetica di Bagalamukhi), Tara, Kamala, Bhairavi, Chinnamasta, Bhuvaneshwari e Tripura Sundari.
Non vi è una vera e propria immagine della Dea, ma vi è una scultura della Yoni della Dea, che viene adorata.
14) Prayag (Uttar Pradesh) Madhaveswari Devi (Dita)
15) Jwala (Himachal Pradesh) Vaishnavi Devi (Capo)
16) Gaya (Bihar) Sarvamangala Devi (Seno)
17) Varanasi (Uttar Pradesh) Visalaksi Devi (Polso)
Visalakshi è la Dea nata dal collo di Sati (anche se alcune fonti la credono nata dagli orecchini della Dea), ed è adorata specialmente a Varanasi (Uttar Pradesh). "Visal (Vishal)" significa "molto grande" e "Akshi" significa "occhi". Il nome è traducibile come "Colei che possiede grandi occhi"
18) Kashmir, Saraswati Devi (Mano destra) Questa forma di Saraswati è venerata soprattutto in Kashmir.
Su questo tema vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/le-dee-indu-delle-grotte-delle-colline.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/09/arte-asiatica-2-lindia-nei-periodi.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/le-madri-scheletro-camunda-krsodari-e.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/induismo.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2017/07/induismo-e-symphonic-black-metal.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/mohenjo-daro-e-gli-ariani-nel.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/demonologia-vedica.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/dhumavati-una-dea-molto-doom-metal.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/india-il-sistema-castale_10.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/induismo.html
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