Tacito, la Madre degli Dei, il Cinghiale
"Più di qualsiasi altro popolo rispettano gli auspici e le sorti. Per queste ultime il procedimento è semplice. Tagliano un rametto di albero fruttifero in piccoli pezzi, li contraddistinguono con certi segni e li buttano a caso su una veste bianca. Dopo di che il sacerdote della tribù, se il consulto è per la comunità, o il capofamiglia, se ha destinazione privata, invocati gli Dei con lo sguardo volto al cielo, ne raccoglie tre pezzi, uno per volta, e li interpreta secondo il segno impresso. Se il responso è contrario, non si interrogano più le sorti, per quel giorno, sul medesimo argomento; in caso invece di segni favorevoli, si richiede un'ulteriore conferma degli auspici. è noto anche in Germania l'uso di interrogare le voci e i voli degli uccelli. è specialità di quelle genti ispirarsi ai presagi e ai moniti dei cavalli. Essi sono nutriti, a spese della collettività, nelle foreste e nei boschi sacri prima ricordati, bianchissimi e non contaminati dal lavoro prestato all'uomo: aggiogati al carro sacro, sono accompagnati dal sacerdote, dal re o dal capo di una gente, i quali ne osservano nitriti e fremiti. Non esiste auspicio al quale più ci si affidi, non solo da parte della gente comune, ma dei notabili e dei sacerdoti: ritengono infatti sé ministri degli Dei e i cavalli depositari del volere divino."
"Esiste anche un altro modo di trarre gli auspici, impiegato per prevedere l'esito di guerre importanti. Un prigioniero del popolo con cui sono in guerra, comunque catturato, lo oppongono a combattere contro un campione del loro popolo, ciascuno con le proprie armi: la vittoria dell'uno o dell'altro ha valore di pronostico."
"Attribuiscono anzi alle donne un che di sacro e di profetico e non ne sottovalutano i consigli o ne disattendono i responsi. Abbiamo veduto noi Romani al tempo del divo Vespasiano, Velleda (*) considerata da molti come un dio; ma anche in passato venerarono Albruna e parecchie altre, non per adulazione, né per farne delle Dee."
(*) Sacerdotessa germanica, apparteneva alla tribù dei Brutteri; fatta prigioniera fu condotta a Roma.
"Infiammatasi a vicenda con simili parole, sotto la guida di Boudicca, donna di stirpe regale (perché nel comando non tengono conto del sesso), si levano tutti in armi e danno la caccia ai soldati sparsi nelle guarnigioni."
"I Briganti, condotti da una donna, sono riusciti a dar fuoco a una colonia e a espugnare il campo."
"Ai Suioni seguono le tribù dei Sitoni. Simili a quelli in tutto il resto, salvo in un punto, che li governa una donna."
"Dunque sul lato destro il mare svevo bagna le genti degli Estii [odierni Estoni], simili piuttosto agli Svevi per i culti e l'aspetto esteriore, ai Britanni per la lingua. Venerano la Madre degli Dei (1); come simbolo del culto portano amuleti a forma di cinghiale; questo amuleto vale, per i devoti della Dea, come arma e salvaguardia di tutti i pericoli e protegge anche in mezzo ai nemici."
(1) Tacito non riporta il nome della Dea; potrebbe essere Nerthus oppure Seeva, una Dea slava con caratteristiche simili a quelle di Demetra e Cerere.
Nerthus, "La Sotterranea", adorata dai Germani, è la Madre Terra. Tacito ci descrive la processione su di un carro, in mezzo all'esultanza del popolo e il ritorno nel santuario dopo un bagno rituale di tutto il simulacro e il sacrificio di chi ha accudito al servizio della Dea. Riti analoghi erano in voga anche nel folklore tedesco ("Regina di Maggio") e sono diretti a provocare una copiosa vegetazione. Tanto Iside [Nota: la versione "germanizzata" dell'Iside egizia, che le fonti non hanno tramandato col nome] che Nerthus possono essere due personificazioni speciali di una medesima Deità Femminile, che potrebbe essere Freya (Info tratte da "Storia delle Religioni" volume III, a cura di N. Turchi)
Nota bene: Mircea Eliade nel suo "Trattato di Storia delle Religioni" scrive che:
"La bisessualità divina è fenomeno molto diffuso nelle religioni e - questo tratto merita di essere rilevato - sono androgine perfino le DIVINITA' MASCHILI E FEMMINILI PER ECCELLENZA. Quale che sia la forma in cui si manifesta, la divinità è la realtà ultima, la potenza assoluta, e questa realtà, questo potere, rifiutano di lasciarsi limitare da qualsiasi specie di attributi e di qualità (buono, cattivo, maschio, femmina, eccetera). Molti fra i più antichi dèi egiziani erano bisessuati. Presso i Greci, l'androginia continuò ad ammettersi perfino negli ultimi secoli dell'antichità. Quasi tutti gli dèi importanti della mitologia scandinava conservano tracce di androginia: Odino, Loki, Tuisto, Nerthus, eccetera."
Nota di Lunaria: nell'induismo è attestato il culto di una Dea cinghiale, Varahi, Dea guerriera della notte, che fa parte del gruppo delle Matrika.
Anche Arduinna, adorata nelle Ardenne, era associata al cinghiale. Che Tacito si riferisse ad Arduinna?
FOTO PAGINE, sia mai che qualche cristiano si metta a sostenere che "non è vero niente! Non è mai esistita la Madre degli Dei, ma solo Maria la Madre di Dio, un concetto cristiano! Noi siamo la verità e la via, non sbagliamo mai! Siamo sempre perfetti! sei tu che stai sbagliando e non hai mai letto un libro! Non è mai esistito il paganesimo! il cristianesimo è sempre stata la prima religione dell'umanità! Sono tutte cose che ti inventi tu!"
Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/05/le-fanciulle-delle-nevi-le-regine-delle.html