"La mia conversione" di G.H.R. de Mirabeau

Meno geniale ed incisivo di de Sade, con il quale condivideva una lontana parentela, tra "gli autori proibiti" vi è da annoverare anche Gabriel-Honoré Riqueti, conte di Mirabeau (1749-1791) e autore di "La mia conversione".

Al momento l'avevo pure preso per un libro cristiano (!) dato il titolo molto "Sant'Agostino andante", 😂 pensavo di trovarmi di fronte a qualche autore convertitosi al cristianesimo che faceva ammenda di tutti i suoi peccati e invece trattasi di un libro porno, scritto da un celebre tribuno rivoluzionario...

Di lui si racconta che era bruttissimo, ma talmente carismatico da fare strage di cuori femminili. Si sposò a 23 anni con una ricca ereditiera, unicamente per denaro, e ne dilapidò la dote. Il padre della donna lo fece incriminare e venne incarcerato. E così, come de Sade, iniziò a scrivere proprio perché recluso.

Tornato in libertà coniò il motto "Fottere solo per denaro", che è la sintesi del suo romanzo a forti tinte autobiografiche più famoso "La mia conversione".

Com'è? Bah, infarcito di volgarità triviali. Anche monotono, nel susseguirsi della sua carriera di gigolò:

"Sino ad oggi, amico mio, sono stato un buono a nulla, son corso dietro alle belle donne; ho fatto il difficile. Finalmente la virtù torna a regnare nel mio cuore; voglio fottere solo per denaro, voglio offrirmi come fidato stallone alle donne sulla via del tramonto..."

Non certamente il mio genere di erotismo.



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