"Prigioniero del suo liberatore": lo stigma delle etichette psichiatriche

Nota di Lunaria: le etichette psichiatriche inventate dai Benjamin Rush, vestiti con divise catto-borghesi, per la sottoscritta non hanno alcun valore.

Anzi, paradossalmente diverse cose che loro giudicano "malattie da curare, anzi da debellare della faccia della terra" per me sono motivi di vanto, come i vari tipi di fetish, la misantropia evitante e la Bibliomania.

Ad ogni modo, torno a ripeterlo: NON VOGLIO TOGLIERE A NESSUNO IL DIRITTO DI ANDARE DALLO PSICHIATRA O DAL PRETE.

Siete liberissimi di farvi spappolare il cervello seguendo l'illuminante cura dell'illustre Freeman, o di farvi electroshocare, o di farvi mutilare ai genitali o farvi frullare sul girotore di Benjamin Rush. (per chi non lo sapesse, erano tutte pratiche psichiatriche "all'avanguardia e lo dice la ScienzaH!!!")

è un vostro diritto e a me non interessa proibirvi di mettervi nelle mani degli psichiatri, quelli del nostro tempo che vi danno solo pillole e pure quelli che imitano i metodi di Freeman o di Rush! 

Io mi ritengo Antipsichiatrica a vita (anche perché staziono in un Eterno Presente ormai dal 2003, anche se negli ultimi tempi sono un po' meno stazionaria del solito... e devo ringraziare Big Pharma... ma siccome NON SERVIAM, resterò in ugual modo Stazionaria e Fissista anche se Le HorlaVax mi gravita intorno e mi salassa), quando sono stata da schifo mi sono letta l'intera bibliografia di Cioran e ha funzionato (visto che non sono ancora crepata, dal 2003 ad oggi, un mucchio di tempo per essere ancora Monofissata e Monoretrograda in un Eterno Presente!) e questo è un post di critica radicale alla psichiatria, ma torno a ripetere che NO, non voglio vietare a nessuno il diritto di andare dai Benjamin Rush, purché siate CONSENZIENTI E CONSAPEVOLI DI QUELLO CHE FATE.

Purtroppo, non tutte le persone "che hanno parlato con i Benjamin Rush" erano consenzienti e consapevoli, al contrario, erano stati portati lì a forza.

Io sto dalla parte di chi, quel prozac, non voleva ficcarselo giù in gola, ma è stato, con le buone o con le cattive, obbligato a farlo. 

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Info tratte da

Sarà riportato anche il numero della pagina e pure alcune foto della pagina stessa, prima che qualcuno sbotti dicendo che "non è vero niente, te lo sei inventata tu! La psichiatria era cattiva solo nell'Ottocento, adesso è diventata buona!" et similia, i mantra sempre in difesa della psichiatria, sempre e comunque, pure  quando si mettono foto e nomi delle vittime di TSO che sono morte, c'è sempre il paladino psichiatrico che difende a spada tratta la psichiatria e Big Pharma. Almeno chi avesse qualche dubbio, apre il libro e va alla pagina in questione, così vede che le cose stanno proprio così!

Pagine 26-28-166-167

"La stessa cultura psichiatrica ufficiale si mantiene ancora coerente alla situazione economica più regressiva. Se analizzano le elaborazioni teoriche su cui si fonda l'apparato psichiatrico tradizionale, la definizione di malattia (esattamente come le istituzioni deputate alla sua custodia e cura) è tuttora impostata sulla violenza e la repressione. Codificazioni discriminanti, diagnosi che acquistano il significato di un preciso giudizio di valore, definizioni di stati morbosi che si tramutano in stigma (1) sono l'evidenza di ciò che tuttora sottende la nostra cultura psichiatrica: l'ideologia della diversità come esasperazione della differenza fra gli opposti, salute e malattia, norma e devianza."

"L'ideologia medica consente un giudizio politico-morale che riconosce alle definizioni scientifiche un autentico carattere classista, senza coperture o mascherature artificiose. La realtà è che le idee dominanti sono le idee della classe dominante, la quale non tollera elementi che non rispettino le sue regole."

(Nota di Lunaria: appunto. In una società dove la maggior parte delle persone manco legge di striscio e passa la sua vita col cellulare in mano, "l'avere tanti libri e il voler essere ricchi di libri" non può che essere considerato "un disturbo", "Bibliomania"... In una società dove "se Big Pharma produce i V. tutti dobbiamo porgere il braccio senza se e senza ma!, perché Big Pharma è la ScienzaH e bisogna avere fedeH nella ScienzaH!" chi parla di cose come la Talidomide e i danni da V. non può che essere giudicato "un complottista, un pazzo, un paranoico"...)

"La violenza nella psichiatria è la violenza della psichiatria, secondo Cooper (...) La violenza psichiatrica riproduce la violenza nella società esistente. E la società esistente, sostiene ancora Cooper, sull'indicazione del Lévi-Strauss, è una società "antropoemica", che rigetta da sé tutto ciò che non può essere portato ad accettare le regole del suo gioco. Su questa base esclude i fatti, le teorie, gli atteggiamenti e le persone - le persone della classe sbagliata, la razza sbagliata, la scuola sbagliata, la famiglia sbagliata, la sessualità sbagliata, la mentalità sbagliata, ed è anche una società antropofagica. Esclude ed include, rigetta ed ingoia, vomita e digerisce" (Infatti nei manicomi le persone che venivano segregate lì erano "rigettate, vomitate" dalla loro stessa famiglia, come viene fatto notare più avanti nel testo. Nota di Lunaria) (...) Sui malati pesano la violenza esplicita del sistema sociale (...) L'Antipsichiatria (...) si presenta come critica della pretesa oggettività della psichiatria."

METTIAMO LA PROVA:

(1) Nota di Lunaria: lo stigma dell'etichetta psichiatrica è per sempre. "Lo schizofrenico, il paranoico, il depresso, il borderline ecc." sono termini che verranno cuciti addosso alla persona e qualsiasi cosa farà o non farà sarà giudicato sempre e comunque alla luce della lente deformante dell'etichetta psichiatrica che "lo definisce, lo esprime". Lo stigma dell'etichetta psichiatrica reifica la persona al suo "disturbo" (o meglio: quello che per la maggioranza o per gli psichiatri è "disturbo") e il resto delle persone, di quella persona, vedrà solo l'etichetta della diagnosi psichiatrica che "lo definisce, lo marchia": "quello lì è uno schizofrenico", "quella lì è una paranoica", non ci sarà altro da dire sulla persona. Il resto di lui\lei sarà irrilevante: che autori ama leggere, che musica ascolta, cosa ama fare ecc., pregi e difetti, niente di tutto questo lo definirà agli occhi degli altri, è "la schizofrenia" che lo definisce. 

Peraltro, lo stigma psichiatrico si applicherà a vita, qualsiasi cosa faccia o non faccia, che sia in "armonia o no" con quello che l'etichetta psichiatrica sostiene che "una persona schizofrenica faccia o non faccia" e se la persona in questione cambia atteggiamento, avrà semplicemente un'altra etichetta, un'altra diagnosi, che lo definisce.

Etichettare una persona con una diagnosi psichiatrica, che viene creduta "senza se e senza ma, la verità sacrosanta, la scienza!" dalla maggioranza delle persone (che manco sanno che esiste una critica alla psichiatria... fatta dal movimento Antipsichiatrico... perché il 99% delle persone che difendono la psichiatria e ripetono sempre gli stessi mantra NON hanno mai letto manco tre righe di uno Szasz) vuol dire condannare questa persona ad un "ergastolo psichiatrico",  "fine etichetta psichiatrica mai", condannandola all'ostracismo e alla paura (da parte degli altri...). 

Per esempio, parlando della "diagnosi di schizofrenia" (fermo restando che bisognerebbe dare voce ai diretti interessati, ed è stato fatto pochissimo, visto che a parlare "della schizofrenia" è gente "che non è schizofrenica"... cioè gli psichiatri stessi)  pagina 127 viene fatto notare:

"Si comincia ora a dissolvere l'intera categoria della malattia e non si parla neanche più dell'eziologia e della causa, ma ci si chiede quali siano le circostanze sociali che fanno sì che questo comportamento che sembra incomprensibile preso al di fuori del suo contesto, diventi intelliggibile quando è posto nel suo contesto; questo significa anche che, invece di cercare l'eziologia della schizofrenia, noi diciamo che la schizofrenia è un'attribuzione inventata prima di tutto da uno psichiatra svizzero nel 1911 e che, come reale entità non esiste, come molte altre cose della storia della medicina. Essa è un'attribuzione da parte degli psichiatri per spiegare un comportamento che secondo loro non ha senso e che loro considerano come deviante, male adattato socialmente o disfunzionale" 

(Appunto: "il disturbo tal dei tali" è "quello che per gli psichiatri, e solo per loro, è "disturbo, cosa deviante", non è detto che lo sia per i diretti interessati) 

"quindi si tratta semplicemente di una denigrazione di questo comportamento e di questa persona, si tratta di una serie di attribuzioni di disprezzo che invalidano una persona, o meglio rendono questa persona invalida togliendo significato all'esperienza e al comportamento che essa esprime."

METTIAMO LA PROVA:

E ancora, pagina 83:

"(...) L'istituzione psichiatrica come rifugio e protezione del malato" (dopo gli orrori dei lager psichiatrici ottocenteschi. Nota di Lunaria), il paziente (...) viene nuovamente fissato nel ruolo che gli riservano le teorizzazioni via via elaborate. Chiuso dai limiti delle codificazioni nosografiche, rigide ed invalicabili come le mura delle istituzioni deputate alla sua cura, il malato mentale continua ad essere prigioniero del suo liberatore"

Nota di Lunaria: cosa che, peraltro, veniva ammessa anche in questo libro, scritto da uno psichiatra e non da "un anarchico asociale misantropo complottista nichilista che ha il dente avvelenato nei confronti della psichiatria e quindi ne parla male", eh.

"L'istituzione psichiatrica non è più il luogo dove si definisce l'oggetto della psichiatria ma dove si relegano gli indesiderabili, con motivazioni spesso per lo più estranee alla malattia." 

Ronald Laing, tra i padri del movimento Antipsichiatrico, e psichiatra lui stesso, così definiva la psichiatria (a pagina 118-119-120):

"Penso che la psichiatria sia una branca della politica (...) è un'invenzione dei tedeschi, come mezzo per esercitare un controllo sulla gente; sulla gente che vede cose che non dovrebbe vedere, pensa cose che non si vuole che pensi o esprime idee che non si vuole abbia (...) La psichiatria è ora diventata una disciplina molto potente all'interno del nostro capitalismo avanzato, tecnologico ed industriale (...) gli psichiatri sono una forza politica d'élite. (...) Ci sono limiti a ciò che si può fare a un carcerato in prigione ma non ci sono limiti al trattamento cui si può sottoporre un malato in ospedale" 

Detto ciò, Io rivendico con Orgoglio Solipsista quello che per gli psichiatri è un disturbo e una cosa da debellare: la Bibliomania!

Mi definisco Bibliomane con Orgoglio :D  Anzi, Prima Donna Bibliomane che ha fatto il "coming out" visto che alla voce "Bibliomania" la paginetta wiki ci menziona solo "bibliomani maschi", come se non fossero mai esistite donne bibliomani... xD Perciò Io Mi rivendico con Orgoglio "Prima Donna Bibliomane" e sarebbe bello essere inserita nei loro DSM, tanto per entrare nella Storia della Bibliomania come Prima Donna Bibliomane Antipsichiatrica

In effetti, lo ammetto, ho sogni di Gloria Antipsichiatrica, vorrei che di me gli psichiatri dicessero "Quella Lunaria, quella sciagura bibliomaniaca, quella Thomas Szasz in gonnella (di velluto nero, ovviamente), che andava a ravanare nelle biblioteche e accumulava libri sui crimini della psichiatria e rivendicava con Orgoglio quello che noi diciamo sia malattia..." 

Per approfondimenti sul business di Big Pharma:  (https://intervistemetal.blogspot.com/2021/03/crimini-e-business-della-lobby.html)

Per approfondire i crimini della psichiatria: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/i-crimini-della-psichiatria-raccolta-di.html

E ora un tocco lunariale al tutto, come ciliegina sulla torta! :D

P.S non che sia "così essenziale che il mio prossimo che leggerà il post lo sappia" ma ho scritto questo post con sottofondo di una playlist di band Cybergoth, Techno, Terrorcore, Harsh EBM e affini, tanto per avere un sottofondo industrialoide ed elettronico con verve e brio

Sperando che adesso non si scriva, nel DSM edizione 2023, che "la musica degli Hocico, Eisenfunk e di Evil Activities istiga a fare i post antipsichiatrici!!!"