Luoghi davvero incantati, che solleticano tutte le mie fantasie erotiche-letterarie... muri diroccati, cancelli di ferro, guglie e balconcini, edere & gigari & dulcamare & felci disseminati ovunque, peonie e roseti, pozzi e laghetti con le immancabili ninfee, statue di divinità (in genere, Diana o Flora, che non possono mancare), scalinate e anfratti, e magari, per chi gradisse le atmosfere necro, aggiungiamoci pure imitazioni di stele tombali e cipressi (e una bella statua di Shelley, e poi lo sfondo erotico è proprio perfetto...)
Che altro dire?
Sottofondo di…
Qui potete vedere alcune vecchie foto di celebri ville e torri nostrane
Libri consigliati, con meravigliose fotografie:
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Qui un breve approfondimento storico
Info tratte da
La villa romana nasce come azienda produttiva di ricchi possidenti che risiedevano in città: abitata inizialmente da una piccola folla di lavoranti che coltivavano orti, vigneti e oliveti, allevando animali da cortile (ma anche specie più rare destinate ai banchetti); si trasforma presto in luogo di otium, dove trascorrere il tempo libero lontano dalla vita convulsa della città, alternando il riposo con attività culturali.
Per politici e intellettuali romani come gli Scipioni, Cicerone, Orazio, Plinio il Giovane, la villa diviene un soggiorno obbligato e così presto l'Italia si riempie di ville, spesso edificate in zone di vera e proprio villeggiatura quali Capri, Sorrento o tra le forre della regione tiburtina.
Le forme architettoniche, conseguentemente, si trasformano: l'essenzialità, la funzionalità delle prime strutture cedono il passo a prospetti esterni colonnati e giardini interni, a sale da pranzo disposte intorno a vasche ricolme di pesci, (1) a serie di ambienti inseriti in sequenze che terminano su terrazze panoramiche. Per gli imperatori le residenze extraurbane assumono lo stesso significato: dalla villa di Tiberio costruita sulla rupe di Capri a quella assai più complessa voluta da Adriano nei pressi di Tivoli si sviluppa un linguaggio architettonico che si adatta al paesaggio o che crea spazi artificiali fra monumenti che assolvono funzioni di rappresentanza, ma destinati anche ai piaceri fisici e intellettuali.
(1) Nota di Lunaria: il pesce è un antico simbolo delle Dee e della Vulva Sacra: si veda il culto ad Atargatis (rappresentata anche con coda di pesce) https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/simbolismo-del-pesce.html
o alle Dee marine come Sedna o alle figure mitologiche femminili ricalcate sulle Dee come le sirene o Melusina. https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/la-sirena-di-napoli-partenope.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/melusina-e-il-serpente.html
Il pesce è stato poi usato nel contesto cristiano, diventando "simbolo di gesù"