Evidentemente era destino, perché poco dopo aver trovato "Piccole Donne" (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/louisa-may-alcott-e-qualche-precisazione.html) e "Il giardino secreto" (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/02/e-dopo-piccole-donne-riscopriamo-anche.html), il terzo grande classico dell'infanzia che ritrovo gratis nel cestino dei libri destinati al macero, cos'è?!
"Pollyanna"! Che conoscete tutti, per via del cartone animato.
Anzi, la gente, in genere, crede che "Pollyanna" sia proprio un cartone animato, invece trattasi di un romanzo (con un seguito: "Pollyanna cresce") scritto da Eleanor Hodgman Porter nel 1913.
Trama: Il libro narra le avventure di una bambina di nome Pollyanna che, dopo essere rimasta orfana di entrambi i genitori, va a vivere con sua zia Polly, sorella della madre.
Zia Polly, parlando di Pollyanna, spesso la definisce strana, questo perché la bambina trova sempre il modo di gioire di qualsiasi cosa, anche quando il più accanito degli ottimisti si sarebbe arreso.
Questo modo di vedere le cose Pollyanna lo definisce "il gioco dell'essere felici", che ha cominciato con suo padre in un momento della vita in cui per loro le cose non andavano bene.
La presenza di Pollyanna cambia letteralmente il modo di vita e di pensare non solo degli abitanti di casa Harrington, ma anche di tutto il paese.
Eleanor Porter scrisse anche il seguito: "Pollyanna cresce"
Gli stralci più belli:
"Per un momento, dopo che se ne fu andata, Pollyanna rimase immobile, seguendola con lo sguardo. Poi volse i suoi grandi occhi alle pareti nude, al nudo pavimento, alle finestre senza tende. Li posò infine sul piccolo baule (...) un attimo dopo si avviò con passo incerto ed alla cieca in quella direzione e cadde in ginocchio accanto al baule, coprendosi il volto con le mani. Nancy la trovò lì quando salì pochi minuti dopo.
(...) "Sono io che sono cattiva, Nancy, molto cattiva", singhiozzò. "Non riesco a darmi pace che Dio e gli angeli avessero bisogno di mio padre più di quanto ne avessi bisogno io."
"Zia Polly era così stupita ed assorta per quel che vide nello specchio che dimenticò del tutto il suo proposito di cambiare pettinatura, finché sentì Pollyanna rientrare nella stanza. Prima, però, di potersi muovere, sentì che qualcosa, ripiegato, le veniva posato sugli occhi e legato sulla nuca.
"Pollyanna, Pollyanna, che cosa fai?", gridò.
Pollyanna rise allegramente.
"è proprio quello che non ti voglio dire, zia Polly e per paura che tu sbirciassi ti ho bendato con un fazzoletto. Ora sta' ferma. Ci vorrà solo un minuto, poi potrai guardare."
(...) Con le dita tremanti drappeggiava attorno alle spalle della zia le pieghe soffici di un bellissimo scialle di pizzo, un po' ingiallito dal tempo e odoroso di lavanda."
"Ed ora, cara, prova ad appenderli ad uno ad uno allo spago che Nora ha legato da un capo all'altro della finestra. Perché, se desideri veramente vivere in un arcobaleno, ebbene, non ci resta che crearne uno!"
Pollyanna aveva sistemato solo tre pendagli davanti alla finestra illuminata dal sole, quando cominciò a capire ciò che stava succedendo. Era così eccitata che non riusciva a tener ferme le mani tremanti così da poter appendere il resto dei cristalli. Alla fine terminò il compito ed indietreggiò, lanciando un'esclamazione di sorpresa. La stanza fastosa, ma tetra, sembrava essere diventata il paese delle fate. Ovunque danzavano sprazzi di rosso e verde, viola ed arancione, oro e azzurro.
Le pareti, il pavimento, i mobili, perfino il letto fiammeggiavano di vividi lampi di colore."
"Non vorrà dire..." Vi fu una pausa e lei chinò tristemente la testa.
"Sì, signore. Dice... che non potrà camminare... mai più."
Per un momento vi fu assoluto silenzio nella stanza; poi l'uomo parlò con voce rotta dall'emozione: "Povera, povera bambina!"
Nancy gli diede un'occhiata, ma subito abbassò gli occhi. Mai avrebbe pensato che quel John Pendleton, burbero, scorbutico ed insensibile com'era, potesse assumere quell'espressione. Poco dopo parlò ancora, sempre con la stessa voce bassa, incerta.
"Che crudeltà, non poter più danzare al sole! La mia piccola goccia di cristallo!"
Altri libri consigliati: "Il giardino segreto" di Frances H. Burnett e "Piccole Donne" di Louisa May Alcott
Ecco qui le immagini più belle
Me lo sto rileggendo di gusto (lo lessi da piccola, verso i nove anni), sto pure pensando di rileggermi anche "Heidi", già che ci sono!