Gli oppositori, la condizione operaia e l'ETA nella Spagna Franchista degli anni '50 e '60


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Dietro l'espressione "l'esercizio dei diritti che sono riconosciuti nel presente Statuto non potrà ledere l'unità spirituale, nazionale e sociale della Spagna", il regime franchista aveva un arbitrio illimitato dei poteri, dando avvio, di fatto, a una censura e repressione liberticida.
Non vi era altra verità al di fuori di quella che il regime proponeva e contestarla significava ledere lo Stato.
Ricordiamo questo passaggio della legislazione spagnola (dell'8 aprile 1967, non del Medioevo): "Una pena di un massimo di sei anni di carcere per punire gli oltraggi alla nazione spagnola, allo Stato o alla sua forma politica o al sentimento della sua unità, come pure ai suoi simboli ed emblemi", e siccome il cattolicesimo era "la religione ufficiale e unica dello Stato spagnolo" (e il Concordato tra Stato e Chiesa all'articolo 1 dichiarasse "La Spagna come unità politica è uno Stato cattolico") si capisce come una legge del genere mettesse il bavaglio a tutti coloro che NON erano cattolici integralisti.
Chi diffondeva "informazioni pericolose per la morale e il buon costume" rischiava una pena di un massimo di sei mesi, accompagnata da una multa da 5000 a 50.000 pesetas... in un paese che considerava "pornografico" "Madame Bovary", "peccaminosi" il cinema e il ballo, e "meretrici tentatrici" tutte quelle donne
che vestivano scollate, con gonne che arrivavano al ginocchio (!), maniche che non coprivano i gomiti (!!) e piedi nudi senza calze (!!!)


Molti intellettuali, a partire dagli anni Sessanta, inviavano lettere al ministro Fraga Iribarne in cui denunciavano le rappresaglie e le torture subite dai minatori e le violenze commesse contro le donne (alcune vennero persino rasate a zero). Alcuni di questi firmatari erano personalità poetiche o del cinema, come José Bergamìm, Vicente Aleixandre, Gabriel Celaya, Laìn Entralgo, Francisco Rabal.
Nel 1963 veniva torturato, processato e giustiziato Juliàn Grimau. Anche questa condanna a morte suscitò diverse proteste a livello internazionale.

Nel frattempo, Franco veniva esaltato come il promotore della pace e del benessere, consacrato a "Pater Patriae".
Intanto, la gente del popolo pativa una Spagna autarchica poverissima che imponeva un severo razionamento dei beni e dei viveri; i soldi venivano sperperati per roba come "croci di 150 metri" e mausolei per "gli eroi e i martiri della Crociata".

Di fronte a questa idolatria che incensava il dittatore cattolico che amava farsi passare come "crociato inviato da Dio", esattamente come il suo amichetto portoghese Salazar,


fu un monaco benedettino, Aureli Marìa Escarré, che al giornale "Le Monde" denunciava la mancanza di democrazia in Spagna e dichiarava che il regime franchista aveva sottoposto a punizioni i detenuti politici non credenti che si erano rifiutati di assistere alla messa.

Anche altri esponenti del mondo cattolico, negli anni Sessanta, prendevano le distanze dal regime franchista dichiarandosi alleati con le lotte anti-regime. Molti di questi sacerdoti dissidenti vennero arrestati e imprigionati.

Intanto, l'abolizione degli statuti di autonomia concessi alla Catalogna e ai Paesi Baschi, e subito cancellati da Franco, suscitava sdegno e ribellione: l'imposizione del castigliano e il ruolo primario riconosciuto a Madrid erano considerati, dai baschi e dai catalani, come un'umiliazione e un tentativo di cancellazione del proprio patrimonio culturale.

è proprio nel 1952 che un gruppo di studenti, a Bilbao, forma un gruppo, "Ekin" ("Fare"), per il recupero della lingua basca (l'euskera). Nel 1959 nasce l'ETA (Euzkadi Ta Askatasuna) che ricorse alla lotta armata e al terrorismo: nel 1968 un "etarra" uccise una guardia in un controllo stradale e veniva a sua volta ucciso. L'ETA iniziò una "spirale azione-repressione-azione" e diede via alla violenza che avrebbe insanguinato i Paesi Baschi e la Spagna fino ad anni recenti.



Nota di Lunaria: non sono riuscita a trovare moltissimo sull'ETA... bho...! Questa credo che sia la foto più famosa di un loro attentato:



Comunque questo credo che sia uno dei pochi blog che ne parla:


Ma tenete presente che il link che vedete in viola non è più attivo.

Anche se lo sviluppo economico e industriale, il turismo, i beni di consumo e gli scambi commerciali e culturali con l'Europa servivano in parte a modernizzare la Spagna con nuovi modelli culturali e sociali, questi processi di sviluppo erano ostacolati dalla gerarchia ecclesiastica e dalla Falange fedeli al regime: ancora nel 1952, il clero rilanciava l'unità nazionalcattolica col "Congresso Internazionale Eucaristico" a Barcellona, che celebrava con magnificenza e trionfo Francisco Franco.
La repressione continuava ad usare la censura nei confronti della letteratura, del teatro, della stampa, del cinema.
Eppure, organizzazioni cattoliche come JOC e HOAC criticavano il regime e denunciavano le pessime condizioni di vita dei lavoratori, solidarizzando con loro. Tra il 1951 e 1955 l'HOAC difendeva la libertà di stampa e sosteneva il diritto di sciopero.

Tra alcuni dissidenti, ricordiamo i minatori Garcìa Gonzàlez e Nicolàs Corte (malati di tubercolosi e silicosi), che vennero minacciati solo per aver scritto una lettera nella quale rivendicavano il diritto allo sciopero. Ai due minatori venne fatto presente che potevano rischiare di finire in prigione per cinque anni. (altre violenze contro i minatori che manifestavano: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/la-crisi-petrolifera-del-1973-e-gli.html)

Altri oppositori, come Lara e Calle, rischiarono dieci anni di prigione solo per "delitto di opinione"

Scontato dire che la prigione di Burgos, dentro la quale venivano reclusi i "nemici del regime" (*), ricordava i campi di concentramento tedeschi: i detenuti morivano di fame e freddo, in condizioni al limite della sopravvivenza. 

(*) Spesso condannati a morte: socialisti, anarchici, comunisti, repubblicani, deputati, sindacalisti, professori universitari, poeti, filosofi. Peraltro, io sono pronta a scommettere che quegli omosessuali che "si dichiaravano pubblicamente" o venivano scoperti, venivano direttamente gettati in carcere, se non ammazzati. (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/pierre-seel-e-gli-omosessuale-deportati.html)

Tra i cristiani dissidenti al regime ricordiamo il "cristiano marxista" Alfonso Comìn, che scriveva per la rivista "Iglesia Viva", che ospitò alcuni scritti critici contro il regime e il nazionalcattolicesimo.
Tra i gruppi più noti e attivi politicamente ricordiamo l'USO, l'Uniòn Sindicale Obrera, formata da cattolici e socialisti.

Alcune chiese e i conventi erano spesso usati come luoghi per riunioni di sindacati clandestini, di studenti e intellettuali, spesso arrestati dalla polizia che interveniva per debellare questi convegni, mentre il Tribunale Supremo ribadiva l'illegalità degli scioperi e delle Commissioni operaie.
Il 1968 resta l'anno di più dura repressione: gli studenti esibiscono manifesti con scritte del tipo "Libertà! Franco fuori dalla Spagna! Franco assassino!", cantando i canti rivoluzionari della guerra civile. Gli scontri contro la polizia che incarcera i manifestanti si susseguono tutti i giorni; intanto si moltiplicano gli scioperi a Madrid, Barcellona, Oviedo.

Possiamo riportare la testimonianza del poeta Fernando Arrabal, testimone oculare e vittima: "Durante i 24 giorni di prigione che ho vissuto quest'estate in Spagna ho avuto conoscenza di un certo numero di casi che non potrei non riferire senza vergognarmi di me stesso: un operaio lucidatore di 30 anni è stato condannato nel 1966, a 13 anni di carcere per "associazione e propaganda illegali"; un suo compagno, accusato degli stessi reati, è stato condannato a 15 anni di carcere. Un apprendista torero è stato condannato a 10 anni di prigione per "ingiurie alla nazione" perché aveva gridato insieme ad altre cose, in un momento di collera, in seguito ad un incidente d'auto, "gli spagnoli sono cornuti". Dopo vent'anni di detenzione, è stato rimesso in libertà un operaio che nel 1947 aveva tentato di costruire un sindacato. Uno studente progressista trovato in possesso di nove esemplari di una rivista di sinistra è stato condannato a tre anni di prigione. Un giornalista "colpevole" di aver pubblicato un poema che non ha niente di sovversivo è stato giudicato da un tribunale militare. Un intellettuale madrileno è stato condannato a 12 anni di prigione per aver scritto due articoli in un giornale straniero.
Mentre "preti operai" davano il loro sostegno alle lotte dei lavoratori e dei diritti civili, venivano ancora fondati gruppi cattolici integralisti che si riunivano attorno alla rivista "Fuerza Nueva", fondata da Blas Piñar nel 1966. 





(sì, certamente... c'è gente che lo idolatra su youtube...)

I più noti erano i "Guerrilleros de Cristo Rey", nostalgici della Spagna della Crociata e promotori di azioni violente e di manifestazioni che intrecciavano politica e religione, come la "Concentrazione mariana per la salvezza della Spagna".




Nota di Lunaria: non avessi mai cercato materiale su 'sti "Guerrilleros de Cristo Rey"...! Sono capitata su un sito di devoti di 'sti tizi, che ha messo a disposizione un sacco di roba da scaricarsi (!) inclusi i canti militari (!!) e che a lato aveva tutti i banner di tanti altri siti "gemelli" uniti nella Fede Cattolica:






OK, mi sto sentendo decisamente male... ho trovato un covo di super integralisti cattolici spagnoli !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



Altra paccottiglia di ferventi adoratori di Francisco Franco e compagnia:




Il primo ottobre del 1975 Franco appariva in pubblico per l'ultima volta, affacciandosi dal balcone del Palazzo Reale della Plaza de Oriente: denunciò la "cospirazione internazionale massonica e comunista" contro la Spagna. Dopo pochi giorni, il dittatore venne ricoverato in ospedale, dove morì il 20 novembre 1975.

OVVIAMENTE, solo dopo la morte di Francisco Franco, la Chiesa ufficiale, quella gerarchica di papi, vescovi e cardinali, si "dissociava" dal regime franchista: una settimana dopo i funerali di Franco, il cardinale Tarancòn affermava che "la fede cristiana non è un'ideologia politica né può essere identificata con alcuna ideologia [...] la chiesa non patrocina nessuna forma o ideologia politica e se qualcuno utilizza il suo nome a vantaggio di propri schieramenti lo sta chiaramente usurpando".

LA SOLITA IPOCRISIA e "rivoltare la frittata", visto che fin tanto che il loro paladino ultracattolico era vivo e vegeto e ben prostrato, la chiesa ciucciava e si ingozzava con aiuti finanziari (e non solo) di ogni tipo gentilmente concessi dal regime, e inoltre chi è sveglio e ha letto libri lo sa bene che la Chiesa non appoggiò solo Franco, ma prima di lui aveva dato il suo sostegno anche ad altri due dittatori: Primo de Rivera (1923-1930) e Gil Robles (1933-1936).
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/per-unanalisi-alla-spagna-pre.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/alle-origini-della-dittatura-franchista.html


Così papa Pio XII il 16 aprile 1939 celebrava Franco (1) e la sua teocrazia cattolica: "La nazione scelta da Dio come principale strumento di evangelizzazione del Nuovo Mondo e come bastione inespugnabile della fede cattolica, ha appena dato ai proseliti dell'ateismo materialista del nostro secolo la prova più splendente della supremazia, su ogni cosa, dei valori eterni della religione e dello spirito." 

(1) e non solo lui, visto che la chiesa celebrò anche il dittatore-prete Tiso: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/la-dittatura-cattolica-nazista-in.html

E la Chiesa NEGA di aver approvato al 100% la porcata dittatoriale franchista, con tutto che autori come François Mauriac osservavano che "i figli delle donne assassinate a Guernica, a Durango, a Barcellona confondevano la causa del loro Dio crocifisso con quella del generale Franco" mentre i nazionalisti cattolici vincitori esultavano "Per Dio, per la Spagna e la sua rivoluzione nazional-sindacalista" e con tutto che la vittoria e la presa di potere di Franco significò l'abolizione della libertà religiosa, del divorzio e del matrimonio civile e un intero paese era asservito ai capricci della Chiesa cattolica che dominava incontrastata e aveva imposto ai suoi preti di osannare Francisco Franco durante la celebrazione della messa salutandolo con le parole "Ducem Nostrum Franciscum"!
Con tutto che queste cose sono ben testimoniate, ecco che la chiesa rivolta la frittata e nega tutto!


Qui trovate la vicenda di  Guernica: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/guernica.html

FOTO DELLA PAGINE, A MO' DI PROVA, PRIMA CHE QUALCHE NEGAZIONISTA CATTOLICO ABBIA DA OFFENDERE LA SOTTOSCRITTA, CON I SOLITI INSULTI DEL "NON è VERO NIENTE, SONO TUTTI I TUOI DELIRI, PAZZA ALLUCINATA" ECC.:










Link utili 

Video su Fuerza Nueva (con 68 likes...):


Un sito di idolatri devoti a Francisco Franco:
http://www.generalisimofranco.com/

Sito di cattolici integralisti spagnoli a favore del gruppo integralista Fuerza Nueva e di Franco
http://www.maalla.es/

Video celebrativo di Blas Piñar (con 540 likes…)




E dopo questa carrellata di integralismo ultracattolico spagnolo sono proprio demolita e KO!!!!!!!!!!!!
Me lo sono dovuta sciroppare tutto turandomi il naso e auto-obbligandomi a resistere stoicamente, quando avrei avuto voglia di leggere e scrivere su cose più piacevoli!!!!!