Visto che sto leggendo Conrad, mi è venuta l'idea per questo post!
COMMENTO A JOSEPH CONRAD, tratto da
Pubblicato su rivista nel 1899 e in volume nel 1902 "Cuore di Tenebra" è considerato uno dei capolavori di Joseph Conrad (1), tra i più letti e conosciuti dagli amanti del grande scrittore e dagli appassionati di avventure di mare.
Ispirato alle sue esperienze africane, è motivato da un forte sentimento di sdegno per le ingiustizie, la brutalità, la violenza con cui l'amministrazione coloniale gestiva i suoi domini.
Conrad coglie infatti tutta l'ambiguità etica del colonialismo bianco e in tal senso questo può ritenersi uno dei romanzi in cui egli si esprime in modo più diretto ed esplicito.
(1) Joseph Conrad, pseudonimo di Jòzef Konrad Korzeniowsky, nacque nel 1857 a Berdiczew, in Polonia, nella regione della Volinia che è soggetta alla dominazione russa ed è amministrativamente unita all'Ucraina. Il padre di Joseph, Apollo, era membro della nobilità polacca di educazione cattolica. Poeta a traduttore di Hugo, Shakespeare, Dickens, Apollo è animatore delle cospirazioni patriottiche contro il dominio moscovita ed è sorvegliato dalla polizia zarista. Viene arrestato nel 1861 e poi mandato in esilio insieme alla moglie Eva e al figlioletto Joseph: l'infanzia del futuro scrittore è quindi segnata dai fatti dell'insurrezione polacca, dall'influenza paterna e dai romanzi avventurosi di autori come Fenimore Cooper, Victor Hugo e le opere di Frederick Marryat (ufficiale della marina inglese). Nel 1874 cominciò a viaggiare per mare, scappando dal pericolo di una coscrizione nell'esercito zarista. A bordo del brigantino Mont Blanc compie due viaggi alla Martinica nel 1874 e nel 1875, diventando a poco a poco marinaio di professione (anche navigando su battelli che svolgono contrabbando di armi). Viaggiando, vedrà i grandi porti della Malesia, dell'Australia, dell'India. è a partire dal 1891 che si trova in disaccordo con i responsabili delle linee fluviali circa il trattamento inflitto agli indigeni: in quei mesi matura un'avversione al colonialismo e ai metodi dei governi "bianchi", con un forte sentimento di sdegno per l'ingiustizia e la brutalità dell'amministrazione coloniale: romanzi come "Il Negro del Narcissus", "Gioventù" e "Cuore di Tenebra" sono tutti improntati a questi temi. Dieci anni più tardi, ottenuta la cittadinanza inglese, trasformò il nome polacco in quello con il quale è universalmente conosciuto. Tra le sue opere più celebri ricordiamo il suo primo romanzo "La follia di Almayer", "Il reietto delle isole" (1896), "Lord Jim" (1900), "Tifone" (1902), "Falk" (1903), "Nostromo" (1904), "Lo Specchio del Mare" (1906) "L'agente segreto" (1907) e "Con gli occhi dell'Occidente" (1911). Morì nel 1924, per una crisi cardiaca.
Dal commento critico: "Il mare, il teatro della sua effettiva esperienza e dei suoi maggiori romanzi, ha in Conrad un'anima bivalente. Orlato di porti e di terre esotiche, solcato da navigli d'ogni tipo, il mare accoglie nei suoi equipaggi, nelle sue taverne, nelle sue isole, il genio dell'avventura e un'umanità multiforme, dai tratti decisi, descrivibile solo con la tavolozza ruvida e smagliante del realismo; ma, nello stesso tempo, il mare è anche luogo metafisico: spazio isolato, astorico, di pienezza e solitudine, in cui i conflitti spirituali raggiungono con facilità le posizioni estreme e radicali ed in cui gli uomini vengono a trovarsi, drammaticamente, alle prese con l'Assoluto. La grandezza di Conrad consiste proprio in questo: nel saper dare ai potenti fantasmi dello spirito le afferrabili, plastiche fattezze del realismo; e nel saper sollevare l'attenta scrittura realistica alle rarefatte profondità della metafisica. (...) Joseph Conrad ha sollevato nella sfera della grande letteratura quel genere del romanzo avventuroso fondato sull'esotismo, sulla minuziosa e affascinata descrizione del mondo coloniale, che nel tardo Ottocento godeva della massima fortuna (...) Con la sua profondità introspettiva, con la pregnanza simbolica della sua narrazione, Conrad esce dall'ottimismo eurocentrico e positivista entro il cui orizzonte era nato, per consegnarlo allo spirito scosceso e dolente della modernità. Nella più specifica esperienza letteraria inglese, egli ha raffigurato l'imperfezione e l'ambiguità etica di quell'imperialismo bianco che in Kipling, in quegli anni, celebrava l'orgoglio del proprio trionfo."
Incipt di "Cuore di Tenebra": inizia così...
Il Nellie, una iole da crociera, girò sull'ancora senza un fremito di vele, e stette immobile. La marea si era alzata, il vento era quasi calmo, e dovendo discendere il fiume, l'unica cosa da fare era star fermi all'ancora e aspettare che la marea cambiasse. Il tratto finale del Tamigi si stendeva di fronte a noi come l'inizio di un'interminabile via navigabile. Al largo, cielo e mare erano saldati insieme senza segno di giunzione, e nello spazio luminoso le vele tinte delle chiatte che risalivano il fiume con la marea parevano restarsene ferme in rossi grappoli di tele dai picchi aguzzi, con bagliori di vernice. Un po' di foschia gravava sulle coste basse che si allungavano verso il mare in una piattezza evanescente. L'aria sopra Gravesend era buia, e più lontano ancora, pareva condensata in una malinconica oscurità, incombendo immobile sulla più grande e più importante città del mondo. (...) Tra di noi c'era, come ho già detto prima, il vincolo del mare. Oltre a mantenere i nostri cuori uniti per lunghi periodi di seperazione, quel legame aveva l'effetto di renderci reciprocamente tolleranti verso le nostre storielle - e perfino le nostre convinzioni. (...) Ci sentivamo cogitabondi, e in vena soltanto di una placida contemplazione. Il giorno terminava in una serenità di quieto e delicato splendore. L'acqua scintillava pacificamente; il cielo, senza nemmeno una macchiolina, era una benigna immensità di luce incontaminata; la stessa bruma sulle paludi dell'Essex era come un tessuto trasparente e radioso, che pendeva dalle alture boscose dell'entroterra e drappeggiava le coste basse con pieghe diafane. Soltanto l'oscurità a ovest, che incombeva sul tratto di fiume più a monte, diventava più cupa col passare dei minuti, come irritata dall'avvicinarsi del sole."
COMMENTO A W.H. HODGSON tratto da
Durante la sua vita, William Hope Hodgson fu definito "uno scrittore su cui si è posato il manto di Poe". Lovecraft (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/lovecraft.html) lo definì secondo solo ad Algernon Blackwood nel delineare l'irrealtà. "Pochi lo eguagliano nell'adombrare la vicinanza di forze sconosciute e di mostruose entità attraverso cenni casuali e particolari insignificanti, oppure nel comunicare le sensazioni dello spettrale e dell'anormale legati ai luoghi" (Lovecraft)
Lovecraft, poco prima della sua morte avvenuta nel 1937, scrisse di essere rattristato dal fatto che le opere di Hodgson fossero "conosciute molto meno di quanto meriterebbero". Solo negli ultimi anni, dopo la ristampa dei suoi racconti, ad Hodgson è stata tributata la fama che non ottenne quando era ancora vivo. Nel 1914 scriveva disperato: "Non ho guadagnato nemmeno un penny dai miei ultimi libri"
William era il secondo di dodici figli, tre dei quali morirono in giovane età. Nacque il 15 novembre del 1877, a Blackmore End, nell'Essex, dove suo padre era pastore anglicano. Quando il padre morì, Hodgson, a soli 14 anni, andò a Liverpool e si imbarcò come mozzo su un veliero mercantile che compiva traversate oceaniche. A seguito di maltrattamenti subiti da parte di un Secondo Ufficiale, Hodgson divenne un cultore dello judo e fu ossessionato dallo sviluppo del corpo. Quando era imbarcato, Hodgson si dedicava alla fotografia, fotografando cicloni e uragani. Dopo otto anni trascorsi in mare, decise che era "una vita da cani". Nel frattempo, aveva ottenuto il grado di Terzo Ufficiale ed era stato insignito dalla Royal Human Society della medaglia per atti di eroismo: al largo delle coste della Nuova Zelanda si era tuffato nelle acque infestate da squali per salvare il Primo Ufficiale della sua nave dall'annegamento. Nel 1903 iniziò a scrivere: articoli di cultura fisica e di fotografia; l'anno seguente passò alla narrativa e scrisse un breve racconto dal titolo "La Dea della Morte": ispirandosi ad una statua di Flora esposta nel Parco di Blackburn, Hodgson scrisse di una piccola città inglese, nella quale si trova una statua hindu, sottratta ad un tempio indiano. La statua si anima per vendicarsi delle persone che l'hanno rubata (Nota di Lunaria: si potrebbe fare un collegamento con il famoso racconto "La Venere d'Ille" di Prosper Mérimée). Fu la seconda storia, "A tropical horror", a far guadagnare ad Hodgson fama e rispetto da parte degli scrittori e degli editori. Su questo racconto, il critico J. Greenhough Smith scrisse: "Benché questa storia - un racconto del terrore sul mare - possa essere troppo raccappricciante per il gusto di qualcuno, è scritta con grande maestria e con un certo realismo, che attira e trattiene l'attenzione del lettore in un modo che ricorda le cose migliori di Defoe." E fu proprio dal mare, pur criticando aspramente la vita da marinaio, che Hodgson trasse l'ispirazione per i suoi racconti più belli ed agghiaccianti. La maggior parte dei suoi racconti d'orrore sul mare sono infatti ispirati alle leggende del Mar dei Sargassi. In questo modo, lo scrittore creò tutto un mondo, immaginario ma vivido, di terrore. Il suo primo romanzo fu "L'equipaggio del Glen Carrig", che verte sulla storia di un equipaggio che naufraga e trova rifugio su un'isola abbandonata, abitata da mostri terrificanti. Hodgson consolidò quindi il suo successo con "La Casa sull'Abisso" (1908)
Lovecraft lo considerava il migliore dei lavori di Hodgson; si incentrava su una casa irlandese, solitaria e mai vista, che è il punto focale di terribili forze proveniente da un altro mondo (Nota di Lunaria: tratterò questo libro in un'analisi a parte)
L'anno seguente, il 1909, fu pubblicato "I pirati fantasma": è l'affascinante racconto sull'ultimo viaggio di una nave maledetta e stregata e sui terribili esseri marini che l'assediano trascinandola alla fine verso un destino ignoto. Ma i racconti non gli procuravano denaro e Hodgson doveva guadagnarsi da vivere; passò ai racconti polizieschi, in un periodo in cui decine di scrittori cercavano di emulare il successo dello Sherlock Holmes di Conan Doyle. Hodgson inventò quindi un nuovo tipo di detective: Carnacki, un investigatore dell'occulto, che lottava con forze provenienti dall'Altro Mondo. (Nota di Lunaria: che vedremo prossimamente)
Tra il 1910 e 1911 Hodgson scrisse quello che considerava la sua opera migliore: "La Terra dell'Eterna Notte." Si svolgeva in un futuro lontano milioni di anni, quando il Sole ormai sarà morto e la notte sarà eterna. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale si offrì volontario, benché avesse quasi quarant'anni. All'inizio dell'aprile 1918, Hodgson respinse un attacco nemico; pochi giorni dopo, il 19 aprile 1918, rimase ucciso in un bombardamento. Per tutta la vita aveva scritto poesie. Nel 1920 vennero pubblicate le sue poesie in due edizioni: "Il Richiamo del Mare" e "La Voce dell'Oceano": "Sto morendo, e il mio lavoro mi è davanti/come una matita spezzata da un coltello/così mi ha spezzato il filo crudele/del pensiero della lama affilata/che foggiò la mia vita/e che mi rese pronto e avido di parlare davanti a Te/ed ora muoio, preparato tanto da cantare"
Ecco una lista dei più bei racconti di Hodgson:
⦁ Il mostro
⦁ Lamie
⦁ Il mare
⦁ La bestia orribile
⦁ Dio, Dio, perché non mi aiuti?
⦁ Il Mar dei Sargassi
Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2021/05/le-navi-fantasma.html
Il Nellie, una iole da crociera, girò sull'ancora senza un fremito di vele, e stette immobile. La marea si era alzata, il vento era quasi calmo, e dovendo discendere il fiume, l'unica cosa da fare era star fermi all'ancora e aspettare che la marea cambiasse. Il tratto finale del Tamigi si stendeva di fronte a noi come l'inizio di un'interminabile via navigabile. Al largo, cielo e mare erano saldati insieme senza segno di giunzione, e nello spazio luminoso le vele tinte delle chiatte che risalivano il fiume con la marea parevano restarsene ferme in rossi grappoli di tele dai picchi aguzzi, con bagliori di vernice. Un po' di foschia gravava sulle coste basse che si allungavano verso il mare in una piattezza evanescente. L'aria sopra Gravesend era buia, e più lontano ancora, pareva condensata in una malinconica oscurità, incombendo immobile sulla più grande e più importante città del mondo. (...) Tra di noi c'era, come ho già detto prima, il vincolo del mare. Oltre a mantenere i nostri cuori uniti per lunghi periodi di seperazione, quel legame aveva l'effetto di renderci reciprocamente tolleranti verso le nostre storielle - e perfino le nostre convinzioni. (...) Ci sentivamo cogitabondi, e in vena soltanto di una placida contemplazione. Il giorno terminava in una serenità di quieto e delicato splendore. L'acqua scintillava pacificamente; il cielo, senza nemmeno una macchiolina, era una benigna immensità di luce incontaminata; la stessa bruma sulle paludi dell'Essex era come un tessuto trasparente e radioso, che pendeva dalle alture boscose dell'entroterra e drappeggiava le coste basse con pieghe diafane. Soltanto l'oscurità a ovest, che incombeva sul tratto di fiume più a monte, diventava più cupa col passare dei minuti, come irritata dall'avvicinarsi del sole."
"Risalire quel fiume era come viaggiare indietro ai primordi del mondo, quando la vegetazione tumultuava sulla terra e alberi enormi ne erano i signori. Un fiume vuoto, un grande silenzio, una foresta impenetrabile. L'aria era calda, spessa, pesante, torpida. Non c'era gioia nel brillare della luce solare. I lunghi tratti del canale navigabile si stendevano, deserti, nell'oscurità di distanze piene d'ombra."
"La sua era una tenebra impenetrabile. Lo guardai come ci si sporge per sbirciare un uomo che giace in fondo a un precipizio dove il sole non splende mai [...] Una sera entrando con una candela trasalii nel sentirgli dire con voce un po' tremolante: "Sto qui sdraiato nel buio ad aspettare la morte. [...] Gridò due volte, un grido che non era nulla più che un sussurro: "L'orrore! L'orrore!" [...] L'oscurità della foresta, lo scintillio di quel tratto di fiume tra le anse buie, il rullo del tamburo, regolare e soffocato come il pulsare di un cuore - il cuore di una tenebra conquistatrice. [...] davanti alla grande e salvifica illusione che risplendeva con un bagliore ultraterreno nelle tenebre, nelle tenebre trionfanti da cui non avrei potuto difenderla - da cui non potevo nemmeno difendere me stesso. [...] Agli ultimi bagliori del tramonto potei vedere luccicare i suoi occhi, colmi di lacrime, di lacrime che non cadevano."
Durante la sua vita, William Hope Hodgson fu definito "uno scrittore su cui si è posato il manto di Poe". Lovecraft (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/lovecraft.html) lo definì secondo solo ad Algernon Blackwood nel delineare l'irrealtà. "Pochi lo eguagliano nell'adombrare la vicinanza di forze sconosciute e di mostruose entità attraverso cenni casuali e particolari insignificanti, oppure nel comunicare le sensazioni dello spettrale e dell'anormale legati ai luoghi" (Lovecraft)
Lovecraft, poco prima della sua morte avvenuta nel 1937, scrisse di essere rattristato dal fatto che le opere di Hodgson fossero "conosciute molto meno di quanto meriterebbero". Solo negli ultimi anni, dopo la ristampa dei suoi racconti, ad Hodgson è stata tributata la fama che non ottenne quando era ancora vivo. Nel 1914 scriveva disperato: "Non ho guadagnato nemmeno un penny dai miei ultimi libri"
William era il secondo di dodici figli, tre dei quali morirono in giovane età. Nacque il 15 novembre del 1877, a Blackmore End, nell'Essex, dove suo padre era pastore anglicano. Quando il padre morì, Hodgson, a soli 14 anni, andò a Liverpool e si imbarcò come mozzo su un veliero mercantile che compiva traversate oceaniche. A seguito di maltrattamenti subiti da parte di un Secondo Ufficiale, Hodgson divenne un cultore dello judo e fu ossessionato dallo sviluppo del corpo. Quando era imbarcato, Hodgson si dedicava alla fotografia, fotografando cicloni e uragani. Dopo otto anni trascorsi in mare, decise che era "una vita da cani". Nel frattempo, aveva ottenuto il grado di Terzo Ufficiale ed era stato insignito dalla Royal Human Society della medaglia per atti di eroismo: al largo delle coste della Nuova Zelanda si era tuffato nelle acque infestate da squali per salvare il Primo Ufficiale della sua nave dall'annegamento. Nel 1903 iniziò a scrivere: articoli di cultura fisica e di fotografia; l'anno seguente passò alla narrativa e scrisse un breve racconto dal titolo "La Dea della Morte": ispirandosi ad una statua di Flora esposta nel Parco di Blackburn, Hodgson scrisse di una piccola città inglese, nella quale si trova una statua hindu, sottratta ad un tempio indiano. La statua si anima per vendicarsi delle persone che l'hanno rubata (Nota di Lunaria: si potrebbe fare un collegamento con il famoso racconto "La Venere d'Ille" di Prosper Mérimée). Fu la seconda storia, "A tropical horror", a far guadagnare ad Hodgson fama e rispetto da parte degli scrittori e degli editori. Su questo racconto, il critico J. Greenhough Smith scrisse: "Benché questa storia - un racconto del terrore sul mare - possa essere troppo raccappricciante per il gusto di qualcuno, è scritta con grande maestria e con un certo realismo, che attira e trattiene l'attenzione del lettore in un modo che ricorda le cose migliori di Defoe." E fu proprio dal mare, pur criticando aspramente la vita da marinaio, che Hodgson trasse l'ispirazione per i suoi racconti più belli ed agghiaccianti. La maggior parte dei suoi racconti d'orrore sul mare sono infatti ispirati alle leggende del Mar dei Sargassi. In questo modo, lo scrittore creò tutto un mondo, immaginario ma vivido, di terrore. Il suo primo romanzo fu "L'equipaggio del Glen Carrig", che verte sulla storia di un equipaggio che naufraga e trova rifugio su un'isola abbandonata, abitata da mostri terrificanti. Hodgson consolidò quindi il suo successo con "La Casa sull'Abisso" (1908)
Lovecraft lo considerava il migliore dei lavori di Hodgson; si incentrava su una casa irlandese, solitaria e mai vista, che è il punto focale di terribili forze proveniente da un altro mondo (Nota di Lunaria: tratterò questo libro in un'analisi a parte)
L'anno seguente, il 1909, fu pubblicato "I pirati fantasma": è l'affascinante racconto sull'ultimo viaggio di una nave maledetta e stregata e sui terribili esseri marini che l'assediano trascinandola alla fine verso un destino ignoto. Ma i racconti non gli procuravano denaro e Hodgson doveva guadagnarsi da vivere; passò ai racconti polizieschi, in un periodo in cui decine di scrittori cercavano di emulare il successo dello Sherlock Holmes di Conan Doyle. Hodgson inventò quindi un nuovo tipo di detective: Carnacki, un investigatore dell'occulto, che lottava con forze provenienti dall'Altro Mondo. (Nota di Lunaria: che vedremo prossimamente)
Tra il 1910 e 1911 Hodgson scrisse quello che considerava la sua opera migliore: "La Terra dell'Eterna Notte." Si svolgeva in un futuro lontano milioni di anni, quando il Sole ormai sarà morto e la notte sarà eterna. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale si offrì volontario, benché avesse quasi quarant'anni. All'inizio dell'aprile 1918, Hodgson respinse un attacco nemico; pochi giorni dopo, il 19 aprile 1918, rimase ucciso in un bombardamento. Per tutta la vita aveva scritto poesie. Nel 1920 vennero pubblicate le sue poesie in due edizioni: "Il Richiamo del Mare" e "La Voce dell'Oceano": "Sto morendo, e il mio lavoro mi è davanti/come una matita spezzata da un coltello/così mi ha spezzato il filo crudele/del pensiero della lama affilata/che foggiò la mia vita/e che mi rese pronto e avido di parlare davanti a Te/ed ora muoio, preparato tanto da cantare"
Ecco una lista dei più bei racconti di Hodgson:
⦁ Il mostro
⦁ Lamie
⦁ Il mare
⦁ La bestia orribile
⦁ Dio, Dio, perché non mi aiuti?
⦁ Il Mar dei Sargassi
Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2021/05/le-navi-fantasma.html
Vernet e altri pittori di fine Settecento\primi Ottocento dipinsero molte scene di "procella e nave alla deriva nel mare scosso dalla furia della tempesta" oltre che incantevoli pitture di paesaggio silvano, campestre, marittimo e lacustre: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/04/pittori-del-seicento-settecento.html
Nota di Lunaria: ci sarebbero molti autori da citare, tra i padri del romanzo d'avventura: Salgari è il più famoso, https://intervistemetal.blogspot.com/2020/10/emilio-salgari.html https://intervistemetal.blogspot.com/2021/01/il-corsaro-nero.html
Nota di Lunaria: ci sarebbero molti autori da citare, tra i padri del romanzo d'avventura: Salgari è il più famoso, https://intervistemetal.blogspot.com/2020/10/emilio-salgari.html https://intervistemetal.blogspot.com/2021/01/il-corsaro-nero.html
C'è anche il celebre "Moby Dick" di Herman Melville, ma devo ammettere che quando a scuola, molti anni fa, ci fecero leggere uno stralcio preso dal suo libro, io mi annoiai a morte... ma questo effetto me lo faceva quasi tutto quello che ci facevano fare in quella dannata e orrida scuola.
Chissà, dovrei rileggerlo "con gli occhi di adesso"... https://intervistemetal.blogspot.com/2022/05/moby-dick.html
Meno note sono le scrittrici d'avventura, specialmente a tema "Rosa": esiste, infatti, tutto un sottogenere del Romanzo Rosa, con trame avventurose e mozzafiato ambientate su navi alla deriva durante tempeste, fanciulle rapite, incursioni di pirati o terroristi e scene erotiche e hot nei pressi di spiagge, precipizi, ville abbandonate sulle scogliere, su sfondi esotici, nella savana e nella giungla.
Ho letto diversi romanzi di questo tipo, per esempio:
Infine, nella vasta galassia della musica Metal (*) esistono diverse band che hanno preso spunto e ispirazione dai romanzi d'avventura specialmente con l'immaginario picaresco, fondando il Pirate Metal, di base Thrash, Heavy, Power o Folk Metal con tematiche legate a corsari (anche in versione horror, come leggende e racconti dell'orrore o improntati all'umorismo e alla parodia).
Non è proprio un genere che ascolto 24 ore su 24, ma sono tutte band divertenti sia su cd sia dal vivo e che consiglio di ascoltare quando si vuole svagarsi un po'!
Dai fondatori Running Wild
agli Alestorm
Swashbuckle
Orden Ogan
Shtack
Ma ce ne sono diverse altre. Navigate (è il caso di dirlo) su google e andate all'arrembaggio di altre band!
(*) Al contrario di quello che scrivono i cristiani anti-Metal sui loro siti...
che del Metal vedono solo quello "che fa comodo a loro" per stilare i loro articolini cretini sul "rock satanico", come lo chiamano loro... articolini dementi dove per giunta confondono generi e band!
(e ce ne vuole, per confondere il Death Metal col Gothic!!!!)
Non hanno ancora capito che "non esiste un unico argomento" nel Metal, esistono migliaia di tematiche, da band che parlano di cioccolato a band che parlano di pirati!!!
Per curiosità: poco famose, ma sono esistite anche le donne piratesse, curiosamente molto stimate dalla loro ciurma, come Anne Bonny e Mary Read, che nel mondo illegale e criminale della pirateria (https://intervistemetal.blogspot.com/2022/09/storia-della-pirateria.html) cercavano una propria emancipazione femminile ante litteram (esattamente come le brigantesse https://intervistemetal.blogspot.com/2020/02/il-brigantaggio.html)
http://www.arivista.org/riviste/Arivista/310/53.htm
Suggerisco di leggere questi due libri per conoscere più a fondo "una Storia delle Donne", per vedere che nella Storia le donne hanno fatto letteralmente di tutto... al contrario di quello che starnazzano i soliti misogini negazionisti della Storia che non hanno mai letto un libro che sia uno... eppure si spacciano per "grandi studiosi" e vengono osannati dal popolo di beoti sui social network.
Oggigiorno si può giocare a fare "le pirate sexy" ;)
Infine, condivido nuovamente una petizione che ha a che vedere con i diritti delle persone con disabilità
"A volte sono i particolari a fare la differenza. E a volte la differenza non è soltanto un particolare, ma qualcosa che può separarti dalla passione della tua vita, dal lavoro che hai scelto e che hai fatto per tanto tempo. Fino a che un evento invalidante ti toglie il controllo di una parte del tuo corpo. E’ il caso di quelli che hanno scelto la macchina fotografica come strumento di lavoro. Basta che un accidente del destino ti privi dell’uso della mano destra, e tu hai finito di fotografare. Per un motivo semplice, banale, un particolare, appunto: nessuno produce macchine fotografiche col tasto di scatto a sinistra: non ci sono macchine per mancini, anche obbligati ad esserlo. E’ la logica del mercato, che guarda principalmente ai grandi numeri. Ma un mondo che non guardi al singolo, alle esigenze dell’uno non è il mondo in cui mi piace vivere. Questa battaglia Roberto Celi l’ha fatta sua da quando la sua compagna, Tiziana, si è trovata obbligata fare i conti con questo problema. Ma da qui a vincerla ce ne passa ancora molto. Per sostenerlo basta poco, una firma su una petizione, https://www.change.org/p/fotografare-con-la-mano-sinistra-canonitaliaspa-getolympus-nikonitalia-fujifilmitalia?utm_source=brand_it&utm_medium=media
sperando che qualche produttore di macchine fotografiche si senta chiamato in causa. Dopo di che, e questo è il mio appello ai miei amici più noti, qualcuno dovrebbe metteteci la faccia, che un volto famoso vicino ad una causa la rende più visibile."
“Il mio desiderio finale è quello di riportare Tiziana a fotografare di nuovo le regate veliche, perchè per lei il mare è tutto”.
https://www.acquadimare.net/aiutiamo-tiziana-e-roberto/?fbclid=IwAR3gNTxwjVeXVkrje_FHCsVj-jDMwzw6XL_5SDstcfKsuv_S7hwQ9V_R2fs
Guardate il video: https://www.facebook.com/Radio1Rai/videos/3303389029723001/
Io ho parlato di abilismo qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/abilismo-una-forma-strisciante-di.html
Chissà, dovrei rileggerlo "con gli occhi di adesso"... https://intervistemetal.blogspot.com/2022/05/moby-dick.html
Meno note sono le scrittrici d'avventura, specialmente a tema "Rosa": esiste, infatti, tutto un sottogenere del Romanzo Rosa, con trame avventurose e mozzafiato ambientate su navi alla deriva durante tempeste, fanciulle rapite, incursioni di pirati o terroristi e scene erotiche e hot nei pressi di spiagge, precipizi, ville abbandonate sulle scogliere, su sfondi esotici, nella savana e nella giungla.
Ho letto diversi romanzi di questo tipo, per esempio:
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/07/la-dama-del-fiume-di-lilian-peake.html |
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/01/quando-sale-la-marea-di-lucy-gillen.html |
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2018/06/il-pericolo-e-lavventura-di-linda.html |
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2017/07/il-fantasma-di-myriddyn-di-patricia.html |
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/04/la-casa-sul-mare-di-patricia-wilson.html |
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/03/il-ragazzo-della-spiaggia-di-charlotte.html |
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2020/04/caramuru-luomo-di-fuoco-di-margaret.html |
Infine, nella vasta galassia della musica Metal (*) esistono diverse band che hanno preso spunto e ispirazione dai romanzi d'avventura specialmente con l'immaginario picaresco, fondando il Pirate Metal, di base Thrash, Heavy, Power o Folk Metal con tematiche legate a corsari (anche in versione horror, come leggende e racconti dell'orrore o improntati all'umorismo e alla parodia).
Non è proprio un genere che ascolto 24 ore su 24, ma sono tutte band divertenti sia su cd sia dal vivo e che consiglio di ascoltare quando si vuole svagarsi un po'!
Dai fondatori Running Wild
agli Alestorm
Swashbuckle
Orden Ogan
Shtack
Ma ce ne sono diverse altre. Navigate (è il caso di dirlo) su google e andate all'arrembaggio di altre band!
(*) Al contrario di quello che scrivono i cristiani anti-Metal sui loro siti...
che del Metal vedono solo quello "che fa comodo a loro" per stilare i loro articolini cretini sul "rock satanico", come lo chiamano loro... articolini dementi dove per giunta confondono generi e band!
(e ce ne vuole, per confondere il Death Metal col Gothic!!!!)
Non hanno ancora capito che "non esiste un unico argomento" nel Metal, esistono migliaia di tematiche, da band che parlano di cioccolato a band che parlano di pirati!!!
Per curiosità: poco famose, ma sono esistite anche le donne piratesse, curiosamente molto stimate dalla loro ciurma, come Anne Bonny e Mary Read, che nel mondo illegale e criminale della pirateria (https://intervistemetal.blogspot.com/2022/09/storia-della-pirateria.html) cercavano una propria emancipazione femminile ante litteram (esattamente come le brigantesse https://intervistemetal.blogspot.com/2020/02/il-brigantaggio.html)
http://www.arivista.org/riviste/Arivista/310/53.htm
Suggerisco di leggere questi due libri per conoscere più a fondo "una Storia delle Donne", per vedere che nella Storia le donne hanno fatto letteralmente di tutto... al contrario di quello che starnazzano i soliti misogini negazionisti della Storia che non hanno mai letto un libro che sia uno... eppure si spacciano per "grandi studiosi" e vengono osannati dal popolo di beoti sui social network.
Oggigiorno si può giocare a fare "le pirate sexy" ;)
Infine, condivido nuovamente una petizione che ha a che vedere con i diritti delle persone con disabilità
"A volte sono i particolari a fare la differenza. E a volte la differenza non è soltanto un particolare, ma qualcosa che può separarti dalla passione della tua vita, dal lavoro che hai scelto e che hai fatto per tanto tempo. Fino a che un evento invalidante ti toglie il controllo di una parte del tuo corpo. E’ il caso di quelli che hanno scelto la macchina fotografica come strumento di lavoro. Basta che un accidente del destino ti privi dell’uso della mano destra, e tu hai finito di fotografare. Per un motivo semplice, banale, un particolare, appunto: nessuno produce macchine fotografiche col tasto di scatto a sinistra: non ci sono macchine per mancini, anche obbligati ad esserlo. E’ la logica del mercato, che guarda principalmente ai grandi numeri. Ma un mondo che non guardi al singolo, alle esigenze dell’uno non è il mondo in cui mi piace vivere. Questa battaglia Roberto Celi l’ha fatta sua da quando la sua compagna, Tiziana, si è trovata obbligata fare i conti con questo problema. Ma da qui a vincerla ce ne passa ancora molto. Per sostenerlo basta poco, una firma su una petizione, https://www.change.org/p/fotografare-con-la-mano-sinistra-canonitaliaspa-getolympus-nikonitalia-fujifilmitalia?utm_source=brand_it&utm_medium=media
sperando che qualche produttore di macchine fotografiche si senta chiamato in causa. Dopo di che, e questo è il mio appello ai miei amici più noti, qualcuno dovrebbe metteteci la faccia, che un volto famoso vicino ad una causa la rende più visibile."
“Il mio desiderio finale è quello di riportare Tiziana a fotografare di nuovo le regate veliche, perchè per lei il mare è tutto”.
https://www.acquadimare.net/aiutiamo-tiziana-e-roberto/?fbclid=IwAR3gNTxwjVeXVkrje_FHCsVj-jDMwzw6XL_5SDstcfKsuv_S7hwQ9V_R2fs
Guardate il video: https://www.facebook.com/Radio1Rai/videos/3303389029723001/
Io ho parlato di abilismo qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/abilismo-una-forma-strisciante-di.html