Il Sahara nel Paleolitico e le Donne Guerriere

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Le vestigia archeologiche sono quello che resta degli antichi e sconosciuti abitanti del Sahara: incisioni, pitture rupestri, manufatti, strumenti rimasti sepolti nei luoghi di stanziamento.
è stato dimostrato che l'arte sahariana rispecchia il succedersi di varie fasi di civiltà: quella dei cacciatori armati di mazze e di boomerang, quella di un popolo pastore che difendeva le sue greggi con archi e frecce e una civiltà di guerrieri che conoscevano il giavellotto e andavano a cavallo.
In base ai luoghi dove i ritrovamenti di incisioni e pitture sono stati effettuati è possibile stabilire il movimento migratorio di queste genti, che si spostavano da est verso ovest, per raggiungere l'ansa del fiume Niger, dove abbondavano acqua, selvaggina e vi era anche il commercio, fiorente per millenni, di schiavi.

Nel periodo paleolitico il Sahara era verde e fiumi impetuosi scendevano dalle montagne: nel suo centro, l'Hoggar e il Tibesti erano ammantati di foreste e alcuni vulcani erano in piena attività. Le acque del versante meridionale finivano tutte nel Sahara e formavano un grande lago nella regione di Biskra, dove confluivano anche le acque dell'Hoggar. Sotto la superficie del Grande Erg occidentale è stata scoperta più di una stazione preistorica con manufatti e resti di ippopotami e rinoceronti; in altre località sono stati rinvenuti coccodrilli e cinghiali. Quando il clima divenne secco, si formarono le prime catene di dune, i cacciatori emigrarono e arrivarono nuove popolazioni che lasciarono le loro tracce sui graffiti delle rocce. 

Alla fase "capsiana" (secondo la definizione degli archeologi) che seguì a quella paleolitica appartengono i resti dell'uomo trovato a Asselar: si trovava tra le sabbie del corso asciutto di un uadi, insieme a resti di canne, pesci, coccodrilli, facoceri, oltre alle valve di molti molluschi.
(vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/04/evoluzione-e-paleontologia.html)
A un periodo coevo risulta appartenere anche uno strato con tartarughe, coccodrilli e pesci rinvenuto ai bordi del lago Ciad: quindi perdurava ancora la vita che sembra essersi mantenuta stabile fino al 6500 a.c
Sopraggiunse nel VI e V millennio a.c un lungo periodo umido, durante il quale elefanti, ippopotami, rinoceronti, giraffe, antilopi, facoceri, tartarughe risalirono verso nord, mentre i corsi d'acqua e i laghi si popolarono di pesci.

Questo noi lo sappiamo dalle incisioni e pitture rupestri che circondano gli antichi campi di caccia: gli artisti sahariani sono stati abilissimi nel raffigurare gli animali da loro cacciati (probabilmente per riti di propiziazione per garantirsi una buona caccia) https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/algeria-1-storia-musica-pitture-rupestri.html





In questo periodo, che va fino al II-I millennio a.c. avvenne il progressivo inaridimento del Sahara, che vide anche il moltiplicarsi della presenza umana documentata nell'arte rupestre. Molte punte di frecce e asce levigate sono state ritrovate, come arnesi da pesca e gli arpioni e oggetti come anelli e braccialetti.

I graffiti sono incisi con un solco molto profondo nell'arenaria o nel granito, mentre i dipinti sono bianchi o colorati di giallo, bruno, rosso; nel Tassili furono scoperte pitture policrome che sono comprese nel "Periodo delle Teste Rotonde", figure umane che ad una prima occhiata sembrano guerrieri, ma che in realtà sono donne armate, con un seno solo: il pensiero corre alle Amazzoni, ma potrebbero anche essere delle donne che fungevano da guardia del corpo del re del Behanzin, nell'Africa tropicale.

Nota di Lunaria: meglio mettere la prova, prima che qualcuno starnazzi che "non è vero niente, è tutto un tuo delirio!"
Chi ha letto libri sull'Africa, https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/africa-1-anime-spiriti-e-amuleti.html
sugli Indios dell'Amazzonia (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/indios-sciamani-e-metal-tribale.html) o sul Kazakhistan antico (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/02/kazakistan-guerriere-necropoli-e-black.html), lo sa benissimo che in quelle culture le donne erano guerriere.


INGRANDIAMO:


Ma ahimè, il mondo non è popolato da bibliomani integralisti tipo la sottoscritta che legge di tutto e di più e apre bocca solo dopo che si è fatta una cultura su un certo argomento, per cui la maggioranza della massa beota si lascia imboccare con la riscrittura (falsissima) della Storia dal punto di vista cristiano, ignorando tutto ciò che "ai cristiani non piace"... (1) e ai cristiani una VERA storia della donna non piace. 
Ergo, sono sempre i soliti quattro gatti a conoscere "la condizione della donna nella Storia"...

Peraltro, anche presso i Tuareg (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/marocco-litolatria-gioielli-magici-mano.html) probabilmente, anzi è praticamente certo, agli inizi erano le donne a guidare il gruppo (e pure a combattere), ma la faccenda la vedremo quando riaggiornerò il lavoro sui Tuareg... intanto qui trascrivo lo stralcio che ci interessa:

"(...) Vigesse il matriarcato, poiché l'autorità delle donne è altissima e molte leggende fanno parola di eroine e di donne-guerriere la cui presenza non sarebbe possibile fra un popolo di esclusiva discendenza maschile. (...) Anche fra i Tebu la famiglia è basata sul patriarcato, ma quando l'uomo è fuori a caccia o per altre ragioni, la moglie ha assoluta autorità anche sui figli maschi maggiori o sui parenti maschili aggregati al nucleo famigliare."

METTIAMO LA PROVA, PER EVITARE DI ESSERE INSULTATA DAI SOLITI MENTECATTI BIBLIOFOBI:


Del resto, chi ha letto libri sui Tuareg sa benissimo che erano guidati da una regina (a cui dedicarono persino una tomba)



Del resto, chiunque abbia letto "tanti libri", sa bene che nell'antichità sono esistite tante regine:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/regina-e-sacerdotessa-del-sole.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/06/semiramide-grande-regina-costruttrice-o.html

Tra l'altro qualche mese fa ho al mercato ho trovato pure gli orecchini stile Tuareg ^.^

Su youtube potete sentire l'alfabeto Tifinagh:
  





(1) Non che c'entri con l'argomento in questione, ma pure per fare le leggi, nella nostra Italia fintamente laica del 2020, "si può legiferare solo sulle cose che piacciono ai cristiani"...
Se ai cristiani certi gusti e orientamenti sessuali non piacciono, ecco che "i DDL vengono cancellati"... https://video.repubblica.it/edizione/palermo/legge-contro-l-omofobia-l-omelia-del-parroco-se-parli-contro-i-gay-finisci-in-galera/364456/365012?ref=search
https://www.latinaquotidiano.it/lira-di-nicola-calandrini-contro-il-ddl-zan-contenuti-troppo-vaghi-e-discrezionali/

Qui trovate altri approfondimenti sul Sahara: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/02/sahara-le-rovine-romane.html