Per altri approfondimenti, vedi:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/il-coniglio-della-luna-e-la-dea-ixchel.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/grano-mais-e-sacrifici-presso-i.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/nu-wa-e-il-serpente.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/10/draghi.html
Info tratte da
L'astrologia degli Aztechi rappresenta il serpente Coatl con delle gambe provviste di artigli, una testa armata di un lungo becco e una coda provvista di piume.
Si tratta dunque di una specie di drago, un animale composito. è il Governatore di alcuni dei giorni dell'anno: il 7, il 19, il 31 gennaio; il 5 e 17 febbraio; il primo, il 3 e il 25 marzo. Il 6, il 18 e il 30 aprile, il 12 e il 24 maggio, il 5, il 17 e il 29 giugno; l'11 e il 23 luglio; il 4, il 16 e il 28 agosto; il 9 e il 21 settembre, il 3, il 15, il 27 ottobre, l'8 e il 20 novembre, il 2, il 14, il 26 dicembre: sempre che le date degli Aztechi possano corrispondere con esattezza alle nostre. Il numero del Coatl sarebbe il 2, il suo colore benefico l'arancione.
Questo segno, secondo gli astrologi, corrisponderebbe ai doppi influssi vitali della mobilità e della sensibilità. Il nato in questi giorni sarebbe audace, a volte senza pietà, violento e scaltro.
Può ugualmente essere paziente e raggiungere il suo scopo attaccandosi alla sua preda fino a compenetrarla al fine di appropriarsene totalmente...
Nella mitologia azteca, tuttavia, il Coatl o serpente con le piume si presenta come redentore.
Questo segno, secondo gli astrologi, corrisponderebbe ai doppi influssi vitali della mobilità e della sensibilità. Il nato in questi giorni sarebbe audace, a volte senza pietà, violento e scaltro.
Può ugualmente essere paziente e raggiungere il suo scopo attaccandosi alla sua preda fino a compenetrarla al fine di appropriarsene totalmente...
Nella mitologia azteca, tuttavia, il Coatl o serpente con le piume si presenta come redentore.
Meglio mettere una prova, prima che qualche cristiano dica che "non è vero niente! solo gesù cristo è il redentore!!! brutta ignorante analfabeta!!!"
Restituisce la vita e la forza a chi sia morente e debole. Associato all'umidità e alle acque della terra, si slancia verso il cielo, si trasfigura e diviene luce. Le sue virtù sarebbero la longevità e la prosperità. Il serpente con le piume verdi si muta in serpente-nuvola con la barba di pioggia, e feconda la terra. Il suo itinerario procede dal basso verso l'alto, dalla terra al cielo. A partire da un livello di coscienza particolarmente infimo, che si manifesta nella sua natura di rettile, raggiunge la pienezza della saggezza...
APPROFONDIMENTO
Itzamnà, Il Dragone e i Simboli Maya
Itzamnà era il Dragone Celeste dei Maya, un Dio serpente-uccello così tipico delle credenze dei popoli mesoamericani: un dragone alato, con due teste o serpente piumato dalle cui fauci spesso uscivano altri personaggi. Era la fusione degli elementi del serpente e del quetzal, del giaguaro, dell'alligatore e del cervo.
Itzamnà veniva anche rappresentato a forma di croce, una cosa che stupì i primi cristiani (eh già... poverini... credevano di avere l'esclusiva di un segno geometrico tra i primi ad essere tracciati, da mano umana, secoli prima che loro si inventassero il clone malriuscito di Mithra... Nota di Lunaria). Recava sulla fronte il glifo del Sole e si identificava con Kinich Ahaw, il "Signore Occhio del Sole"; la Dea Ixchel, la Luna, era la sua sposa.
Itzamnà simboleggiava la forza vitale dell'universo, dava la vita e faceva crescere la pianta sacra del mais. Aveva come simbolo un asse cosmico che andando verso l'alto metteva in contatto la Morte (Abissi) con la Volta Celeste (sede degli Dei) e la Vita. Era quindi il simbolo dello sprigionarsi perpetuo della vita.
Le entrate dei templi Maya riproducevano le fauci spalancate dei dragoni: gli ambienti interni erano le viscere. Entrare e uscire dagli ingressi del Tempio\Drago significava compiere un percorso iniziatico, un viaggio da livello terreno a quello sovrannaturale, per rinascere in qualcosa di migliore e superiore: i governanti e i nobili infatti venivano ritratti mentre emergevano dalle fauci di rettili giganteschi.
Il Serpente a Due Teste, Huitzilopochtli, simbolo del tempo per gli Aztechi:
Per i Maya il cosmo era rappresentato da tre simboli sacri: il quadrato, la croce e la piramide. Il quadrato era il mondo fisico: la terra era a forma di piastra con gli angoli orientati in 4 dimensioni: est (associato al rosso), nord (bianco), ovest (nero), sud (giallo); il centro (verde) era considerato un'altra direzione. La croce combinava il centro del quadrato con i quattro punti cardinali.
Nota di Lunaria: riporto nuovamente che:
Del resto la croce già derivava dall'Ankh, a sua volta derivato dalla bambolina africana della fertilità. I primi cristiani usavano il pesce, di per sé già uno scopiazzamento del simbolo della Dea: i pesci erano sacri ad Atargatis (Grande Dea Siriana), a cui erano attribuite, come alla Kupapa Hurrita (X-IX secolo a.C...), le colombe (altro scopiazzamento cristiano...)
Inoltre:
"Ad Ascalon, dove Astarte era adorata sotto il nome di Derketo, la Dea era rappresentata a corpo di pesce e il tempio stava sulla riva di un lago ricco di pesci. Due volte all'anno i pellegrini portavano in processione l'acqua nel suo tempio e ritualmente ve la versavano e la Dea veniva portata al mare. Questo carattere acquatico della Dea significava l'irrigazione fecondatrice delle campagne."
Stralcio tratto da:
(L'autore era un prete, per cui...) |
Atargatis, Chandrahasini, Melusina, le Sirene... tutte manifestazioni femminili del Pesce |
La Dea Atargatis, con coda di pesce |
Nota di Lunaria: questa idea della "croce" con i punti cardinali la si trova anche nei vevé del Voodoo:
Altro argomento che ho qui da impaginare... :P
anche se in questo caso hanno una valenza non tanto legata alla "geografia cosmica" quanto al "Nome" del Loa da evocare.
Ai quattro angoli della terra i Maya credevano ci fossero quattro alberi di ceiba o cotone (piante dell'abbondanza che gli Dei avevano donato all'umanità), che ospitavano uccelli, con piumaggi sgargianti dei 4 colori fondamentali. Per i Maya vi erano anche 4 tipi di mais e legumi: 4 divinità, i Bacab ("Sostenitori della volta celeste") e 4 manifestazioni del Dio della pioggia. Il tutto veniva sostenuto da 4 grandi alligatori colorati, che galleggiavano sul profondo degli abissi primordiali.
La piramide, invece, simboleggiava sia il mondo celeste sia all'oltretomba; era divisa in 13 piani sovrapposti come i gradoni di una piramide. Anche la piramide del mondo infero aveva una struttura simile, ma era rivoltata; aveva nove livelli, e su questi livelli regnava un malvagio Signore della Notte. Sul fondo, il Mitnàl, vi era il Dio della morte, un mostro annidato nelle viscere della terra, con un cranio spolpato, immerso nel fango e nel sangue.
APPROFONDIMENTO: "LA FEMMINILITà NEL MONDO AZTECO", tratto da
La distinzione tra i sessi, così accentuata nel ruolo umano, si confondeva nella sfera del sacro. Anche le identità sessuali delle Divinità non sono affatto stabili. Xochiquetzal era la Divinità dell'amore sessuale, dell'arte e del piacere, e come "femmina" si faceva strada attraverso molti rapporti con le divinità
Ma era anche Macuilxochitl, che è considerato maschio.
Le Divinità legate alla terra e all'acqua erano androgine o più precisamente potevano essere invocate nelle due identità sessuali, come con Tlacatecutli che traduciamo
come "Signore della terra", a volte indicato come maschio, a volte indicato come femmina.
Il mostro della terra, di solito invocato come femmina poteva essere considerato anche maschio
Altri erano rappresentati come ambosessi: Xochiquetzal, Xochipilli, Chalchihiuhtlicue e Tlaloc.
Il mais, la cui parabola di vita era così strettamente identificata con gli uomini cambiava sesso a metà del ciclo con Xilonen, Dea del mais giovane quando la pannocchia era sottile, i chicchi lattiginosi e le barbe lunghe e setose, che diventava Centeotl, il giovane Signore del mais, a mano a mano che la pannocchia si ingrandiva e induriva. (Nota di Lunaria: infatti su alcuni libri, come questo
si trova che Centeotl è una Dea femmina)
non rappresenta una donna in travaglio. Quello che vediamo qui è l'aspetto della battaglia. Se gli uomini sfidavano l'angoscia della morte sul sentiero di guerra del giaguaro, le donne l'affrontavano nel campo cruento del parto.
Nel processo della nascita, le donne erano e venivano considerate strappate dalla quiete della loro vita domestica e (visto che il senso di battaglia dei mexica era sovrastato dalla forza di Huitzilopochtli) "possedute" da una grande presenza oltre di loro.
L'elevato valore sociale della moglie non era dimenticato durante il parto: Toci, "Nostra Ava", patrona della nascita, era anche la patrona delle attività sociali e domestiche della donna.
Nel corso della sua battaglia, il parto, si pensava che la donna venisse posseduta dalla Madre Terra. Quella grande presenza poteva essere invocata sotto vari nomi: Quilaztli "Colei che fa crescere i legumi", era il nome più usato dalle levatrici mentre cercavano di ottenere un parto facile: la terra nella sua capacità benigna e fertile. Ma la Madre Terra aveva altri nomi e altri aspetti che si manifestavano se il processo incontrava delle difficoltà:
"Se voi mi conoscete come Quilaztli, vi sono però altri quattro nomi con cui sono cresciuta. Uno è quello di Coaciuatl (Cihuacoatl), che significa donna serpente; un altro, Quauciuatl, che significa donna aquila; un altro, Yoaciuatl, che significa donna guerriera; e il quarto Tzitziminciuatl, che significa donna diavolo. E questi nomi rivelano le mie qualità e il mio potere e il male che io posso farvi."
Cihuacoatl, la donna serpente, era un aspetto della Madre Terra, per dirla con le belle parole di H.B. Nicholson, "Il grande ventre e tomba di tutta la vita". Questa concezione cupa è presente anche nella genesi azteca: Quetzalcoatl e Tezcatlipoca avevano afferrato gli arti del gran mostro della terra mentre essa nuotava nelle acque primordiali e le avevano squarciato il corpo in due parti, per formare cielo e terra. Furono poi creati alberi, fiori, erbe, pozzi, sorgenti dai capelli e dalle altri parti del corpo del mostro. Ma il mostro piangeva per la fame e rifiutava di partorire fino a che non fosse stata saziata e saturata con sangue e cuori umani.
Solo allora avrebbe ceduto i frutti che avrebbero garantito il sostentamento dell'uomo. Questa era la Grande Signora della Terra che stava dietro alla serie di femmine sacre e i suoi nomi erano molteplici.
Nota di Lunaria: il mito ci ricorda quello di Tiamat, altra Dea Terrifica dal quale si originò la creazione.
Tutti questi miti riflettono una visione molto pessimista e angosciante dell'esistenza, che non è che un travaglio, anzi uno smembramento cosmico: si origina dal sangue, dalla brutalità della carne smembrata, pretende sangue e carne in cambio.
Per i mexica il sangue umano, specialmente quello versato volontariamente, era "l'acqua più preziosa". Pensavano si trattasse di una risorsa non rinnovabile, infusa di un enorme potere fertilizzante. La grande figura identificata come Coatlicue è un'altra manifestazione della Signora Terra, ha seni vecchi e avvizziti: non è col suo latte che nutre l'umanità, ma col suo sangue. La sua capacità di sostentamento è simboleggiata dal sangue che zampilla dal suo collo decapitato (*) (due serpenti si guardano negli occhi) e dalla sua collana di cuori e mani umane: sono il sangue umano e la carne umana a rendere feconda la sua carne. Non l'attività sessuale, ma la fame, è la dinamica della produzione, la bocca affamata e insaziabile delle forze della terra, le bocche disperatamente aperte dell'umanità.
(*) Una Dea decapitata e auto-sacrificata la si trova anche nell'Induismo; è Chinnamasta: è probabile che il suo culto, secoli fa, vertesse sulle decapitazioni.
Non c'era l'idea che il sangue mestruale fosse qualcosa di sporco, cosa che distingue la condizione femminile in molte tradizioni, e la sessualità era accettata come un piacere legittimo per entrambi i sessi.
Più precisamente, la capacità del ventre femminile di riprodurre era riassunto nella più ampia e generale delle metafore dei mexica, la capacità della terra di procurare cibo e il costo della sua fertilità.
L'identificazione del ventre della donna con il grande ventre della terra era il fondamento del sistema del pensiero dei mexica. Questa convinzione era alla base dei significati trasmessi attraverso il mezzo del corpo umano in ogni "sacrificio umano", con uno smembramento e un'analisi al tempo stesso fisici e concettuali. La carne umana era associata al mais, un cibo vegetale, e alla terra stessa. Il sangue umano alla pioggia e all'acqua corrente. Il cuore umano al Sole e al suo calore.
Coatlicue: la Dea più celebre del pantheon Azteco: la Terrifica ed imponente Dea Madre ha la testa formata da due serpenti che si guardano negli occhi; indossa una collana di mani mozzate e cuori, nonché il teschio; porta una gonna formata da serpenti e ha piedi artigliati, come Lilith
Coatlicue è una Dea molto Death Metal, eh!!!!
Non so perché, ma la associo ai Morbid Angel... del resto non penserete che gli Dei così terrifici e mostruosi del pantheon mesoamericano possano apprezzare, che so, gli HIM o i Nightwish...
Secondo me scapocciano tutti ascoltando Death e Brutal Death Metal!!!!
ALTRO APPROFONDIMENTO tratto da
Gli Aztechi erano ritenuti il popolo più religioso fra gli Indiani del Messico. A misura che l'impero si estendeva, gli Aztechi andarono assumendo gli Dei e riti delle tribù lontane. Il disco solare era adorato sotto il nome di Tonatiuh. Uitzilopochtli, rappresentava il Sole a mezzogiorno, nato dalla Dea Coatlicue "Colei che porta una gonna di serpente" e subito avrebbe sterminato, con la sua arma caratteristica, il Xiucoatl ("Serpente Turchese"), i suoi fratelli, i Quattrocento Meridionali (le stelle del Sud) e sua sorella, Dea delle tenebre, Coyolxauhqui.
Era poi venerato Tezcatlipoca, simbolo dell'Orsa Maggiore e del cielo notturno, "Vento della notte", che tutto vedeva restando invisibile. Si adorava anche la Coppia Suprema (Terra e Fuoco), del Dio della pioggia e della Dea dell'acqua, e del Serpente Piumato, simbolo della fecondità e abbondanza vegetale. Il Dio del fuoco era chiamato "Signore di Turchese", "Il Vecchio Dio" (era rappresentato col volto rugoso) o "Signore Otomi": risiedeva nel focolare di ogni casa, e a fine di ogni pasto gli si offriva qualche briciola di galletta e qualche goccia di bevanda. A Tlaloc, Dio della pioggia e dell'acqua e a Chalchiuhtlicue ("Colei che porta la gonna di giada"), Dea dei corsi d'acqua si rendeva un culto fervido. Altre Dee terrestri erano chiamate "Madre degli Dei", "Nostra Ava", "Nostra Madre Venerata", "Colei che porta una gonna di serpente", "Serpente Donna" (Nota di Lunaria: anche la semitica Lilith, la Dea Cretese e l'africana Mami Wata sono connesse al serpente)
La statuaria e i manoscritti ce le mostrano con attributi guerrieri, sia coronate di piume di aquila, dipinte col sangue di serpente, sia in quanto Dee della vegetazione nel "divino campo di mais", che attiravano la pioggia con i loro campanellini. Terribili e venerande, simboleggiavano la terra che assorbe il sangue dei cadaveri sacrificati.
Gli Aztechi avevano adottato anche divinità dai popoli del NordEst: Tlazolteotl, Dea dell'amore e le sue quattro sorelle; Itzpapalotl ("Farfalla di Ossidiana"), divinità delle steppe, associata ai Mimix-coa, i Serpenti delle nuvole, costellazioni del cielo settentrionale. Illamatecuhtli, rappresentata come una vecchia, era una Dea lunare.
Nel cielo dell'Ovest risiedevano le Donne Divine, dette "Principesse". Il Serpente Piumato, Quetzalcoatl, Dio del pianeta Venere, Stella del Mattino e della Sera, col fratello gemello Xolotl (Dio Cane), legati al concetto di morte e resurrezione. Signore della casa dell'Aurora, Dio del vento, inventore della scrittura e del calendario, era il Dio dei sacerdoti. Le divinità del mais ricevevano un culto particolarmente devoto. Chicomecoatl ("Sette-Serpente") detta anche Dea delle Sette Spighe, Cinteotl, Dio del Mais, associati a Xochipilli, Principe dei fiori, Macuilxochitl ("Cinque-Fiori"); la Dea Uixtociuatl era la Dea dell'acqua salata, Xilonen, Dea del Mais Fresco; anche Dei legati all'ubriachezza, a forma di coniglio, venivano adorati, perché il coniglio era connesso alla Luna, alla quale si attribuiva
la crescita delle piante; Tezcatlipoca, il Dio delle tenebre, e del cielo notturno punteggiato di stelle, era a forma di giaguaro.
Altre divinità si collegavano a corporazioni sociali: Xipe Totec, divinità degli orefici, Yiacatecuhtli, Dio dei commercianti, protettore delle carovane. La Dea Coatlicue proteggeva i fiorai. Teteoinnan (Madre degli Dei) era la Dea dei medici e delle donne sagge (un po' come Ecate. Nota di Lunaria);
Tzapotlatena Tzapotlatena era la Dea dei mercanti di resina medicinale, Chalchiuhtlicue quella dei portatori d'acqua. I pescatori invocavano Opochtli, Atlaua e Amimitl, i fabbricanti di stuoie e seggiole in vimini invocavano Napatecuhtli. Xochiquetzal proteggeva i tessitori e i cortigiani, Uixtociuatl i salinieri, Chicomexochitl i pittori e gli scribi, Omeacatl era il Dio dei banchetti; le Dee Quato e Caxoch erano invocate contro il mal di testa.
Dal punto di vista teologico, gli Aztechi credevano che il nostro mondo fosse stato preceduto da altri quattro universi, i Quattro Soli, poi distrutti dagli Dei, insieme agli abitanti. L'umanità era stata poi ricreata dal Dio Quetzalcòatl, sotto le sembianze di Xolotl, il Dio dalla testa di cane, che scese agli inferi, rapì le ossa disseccate dei morti e le bagnò col proprio sangue per ridare loro la vita.
Per quanto riguarda i sacrifici, gli Aztechi erano convinti che niente fosse più necessario che assicurare al Sole il nutrimento: il sangue umano, che nutriva il Sole e permetteva il suo ritorno. Il Sole esigeva sangue, gli stessi Dei lo avevano donato. Comunque c'è da ricordare che all'epoca si riteneva un grande onore sacrificarsi per gli Dei. Il rituale del sacrifico consisteva nel distendere la vittima su un altare di pietra: il sacerdote gli apriva il petto, estraeva il cuore e lo offriva al Sole. Poi il cadavere veniva decapitato; le vittime sacrificate a Xipe Totec e alle Dee della vegetazione venivano scorticate, mentre alcuni sacerdoti si rivestivano della loro pelle. Altre vittime impersonavano il Dio: vestite come la divinità, ornate come il Dio che rappresentavano, divenivano l'immagine della divinità e il rito sacrificale simboleggiava la morte del Dio e il cannibalismo simboleggiava la comunione.
I poemi religiosi (Teocuicatl) erano musicati:
"Il fiore del mio cuore s'è aperto. Ecco il Signore di Mezzanotte. Lei è venuta, nostra Madre, lei è venuta. Lei, la Dea Tlazolteotl. è nato il Dio del Mais nel giardino di Tamoanchan là dove si ergono i fiori, lui che si chiama "Uno-Fiore". è nato il Dio del Mais nel giardino di pioggia e di bruma là dove si creano i figli degli uomini. Là dove si pescano i pesci di giada."
Qui una lista di divinità:
Acolmiztli, Dio del mondo sotterraneo di Mictlan.
Amimitl, Dio dei laghi e dei pescatori.
Atl, Dio dell'acqua.
Atlacamani, Dea delle tempeste oceaniche e degli uragani.
Atlacoya, Dea della siccità.
Atlatonin (o Atlatonan), divinità madre e Dea delle coste.
Atlaua (o Atlahua), Dio dell'acqua e protettore dei pescatori e degli arcieri.
Ayauhteotl, Dea del crepuscolo, della vanità e della fama.
Camaxtli, Dio della caccia, della guerra, del fato e del fuoco
Centeotl, Dio del mais.
Chalchiuhtlatonal, Dio dell'acqua.
Chalciuhtlicue, Dea dei laghi, dei ruscelli e di tutte le acque, oltre che dea della bellezza.
Chalchiutotolin, Dio della malattia.
Chalmecacihuilt, Dio del mondo sotterraneo.
Chalmecatl, Dio del mondo sotterraneo.
Chantico, Dea del fuoco.
Chicomecoatl, Dea del mais e della fertilità.
Chicomexochtli, Dio dei pittori e degli artisti.
Chiconahui, Dea domestica della fertilità, protettrice della famiglia e della casa.
Chiconahuiehecatl, Dio che partecipò alla creazione del mondo
Citlalatonac, creatore delle stelle.
Citlalicue, creatore delle stelle.
Cochimetl, Dio del commercio e dei mercanti.
Deviank, Dio del suono derivante dal fuoco.
Coyolxauhqui, Dea della luna.
Ehecatl, Dio del vento. Huitzilopochtli, Dio della guerra e uno degli Dei del sole
Huixtocihuatl, Dea della fertilità, del sale e dell'acqua salata
Ikitan, Dio del suono derivante dalla pietra.
Itztlacoliuhqui-Ixquimilli o Itzli, Dio dell'oscurità, dei disastri, della febbre e dell'ossidiana; anche Dio della pietra, in modo specifico, dei coltelli di pietra sacrificali. Dio della seconda ora della notte.
Itzpapalotl, Dea scheletrica - governava sul mondo paradisiaco di Tomoanchan.
Ixtlilton, Dio della guarigione, del mais, delle feste e delle celebrazioni.
Macuilxochitl, altro nome di Xochipilli, Dio dell'amore, dei giochi, della bellezza, della danza, dei fiori, del mais e della musica.
Maishi, Dio del suono derivante dal vento.
Malinalxochi, orchessa e Dea dei serpenti, degli scorpioni e degli insetti del deserto. Sorella di Huitzilopochtli.
Metztli, Dea della luna, della notte e dei contadini. Temeva il sole ed il suo fuoco.
Mextli, Dio della guerra e delle tempeste, nacque con indosso un'armatura da guerriero. A lui venivano dedicati ogni anno centinaia di sacrifici umani. È dal suo nome che ha avuto origine la parola Messico.
Nanauatzin, Dio del sole.
Omacatl, Dio dei festeggiamenti e della felicità.
Omecihuatl, creatrice di ogni forma di vita sulla terra.
Ometecuhtli, Dio del fuoco, creatore di ogni forma di vita sulla terra.
Ometeotl, Dio/Dea ermafrodita.
Opochtli, Dio mancino della caccia e della pesca: "colui che lancia la freccia con la mano sinistra".
Patecatl, Dio della guarigione e della fertilità, scoprì il peyote.
Paynal, messaggero di Huitzilopochtli, prese le sue sembianze mentre il Dio era intrappolato nel mondo sotterraneo.
Quolcat, Dio del suono derivante dall'acqua.
Teoyaomquil, Dio dei guerrieri uccisi in battaglia.
Tepeyotl, Dea della montagna, nome azteco della sposa del Dio giaguaro. Madre di Centeotl.
Teteoinnan, madre degli Dei.
Tezcatlipoca, Dio della notte, del nord e delle tentazioni
Tlaloc, Dio della pioggia e della fertilità.
Tlazolteotl, Dea-madre della terra, del sesso, della nascita
Tloquenahuaque, creatore e sovrano.
Tonacacihuatl, moglie di Tonacatecuhtli.
Tonacatecuhtli, Dio della fertilità.
Tonantzin, Dea-madre. Viene a volte raffigurata come un rospo che ingoia un coltello di pietra.
Tonatiuh, Dio del sole e della guerra.
Ueuecoyotl (significa "vecchio, vecchio coyote"), Dio della promiscuità e di ciò che è selvaggio viene spesso associato a Xolotl.
Xilonen, altro nome di Chicomecoatl.
Xipe Totec, Dio della rinascita dopo la morte, dell'agricoltura, dell'occidente, delle malattie, della primavera, dei fabbri e delle stagioni.
Xochipilli, Dio dell'amore, dei giochi, della bellezza, della danza, dei fiori, del mais e della musica.
Xochiquetzal, Dea dei fiori, della fertilità, dei giochi, della danza e dell'agricoltura, oltre che degli artigiani, delle prostitute e delle donne incinte.
Xocotl, Dio delle stelle che regna sul fuoco.
Xolotl, Dio dei lampi e quello che aiuta i morti nel loro cammino verso Mictlan.
Yacatecuhtli, Dio dei viaggiatori, specialmente mercanti
I DEMONI, SECONDO I MAYA E GLI INCAS
Nella mitologia dei Maya, era contemplato un vero e proprio Inferno: il Mitnal, governato da Ha Puch, Signore della Morte. Ma non era frequente il concetto di colpa o responsabilità individuale; piuttosto, si vedevano il Male e il Bene come forze di Creazione e Fecondazione opposte a quelle di Distruzione, tipiche di una società agricola, che ragionava osservando i cicli della Natura. Un'altra raffigurazione, era quella di Ixchel, "la Vecchia", corrispondente alla Luna e sposa di Itzamna, il Sole. Era di duplice natura: oscura e legata al Male, ma anche patrona della gravidanza e delle arti femminili. Anche Ek chuah era ambivalente; rappresentato come un dio nero, dalla coda di scorpione, portava lance e giavellotti. Era il Signore della Guerra e insieme a Uac mitun ahau, in forma di scheletro, o rappresentato come un teschio su un corpo tumefatto, rappresentavano la Guerra e la Morte. Fra gli Incas del Messico, il dio Tezcatlipoca, a forma di Giaguaro, rappresentava la dinamica del tempo il cui fluire derivava dal fatto che l'Essere Supremo e i suoi figli si opponevano come principi opposti del Bene e del Male.
Coatlicue rappresentava invece la minaccia distruttiva della terra e delle forze ctonie (il suo tempio era chiamato "La Casa di Oscurità", ed era decorato da statue a forma di serpente).
Tlazolteol era invece la Dea dell'impurità: rappresentava l'istinto della sessualità al di là delle regole, e si celebrava con danze falliche. (Nota di Lunaria: forse assimilabile a Lilith)
L'Inferno era raffigurato come una sorta distesa polare, gelo e freddo perenne; era governato dal Re dei Morti Miclantecuhtli e dalla Regina Mictecacuatl (penso si possa fare un parallelo con il regno degli Inferi greco: Plutone e Proserpina. Nota di Lunaria)
Bibliografia consigliata:
LA SCENA METAL!
Forse i migliori dell'intera scena, i Cemican di "Mixteco"
video spettacolare!
Ocelotl, che potete scaricare qui
http://www.mediafire.com/file/x9fpwz7qxqr8ro8/Ocelotl+-+Tonal.rar
o vedere qui
https://www.youtube.com/watch?v=aywPtgg3ZL8
E nel genere "Aztec Black Metal":
Yaotl Mictlan
Kukulcan
e il molto darkthroniano Xibalbà
Non c'entrano con "le influenze azteche", comunque citiamo anche gli Ereshkigal, che sono discretamente famosi da diversi anni
e in campo più Symphonic Black alla COF, i Belzabet
e in campo "Aztec Death\Brutal Death Metal"
Mictlan
e i molto più promettenti Xipe Totec
ed Ek
Questi sono solo pochi nomi perché in tutto il Sud America IMPAZZISCONO per il Metal! Ci saranno un miliardo di band!
D'altraparte con Divinità del genere
che vi aspettavate?!
Ovvio che i mesoamericani del 2019 suonino Metal Estremo!!!
Peccato per la copertina con la modella bionda! :P
Sarebbe stato meglio scegliere una bella messicana caliente dai capelli ricci e corvini!