Si sa che i capelli possono imbiancare prematuramente e con rapidità a causa di un'angoscia o di uno spavento molto forte. è così che nel breve arco di una notte, si dice, i capelli di Maria Antonietta divennero completamente bianchi durante la rivoluzione francese.
Ma i capelli hanno soprattutto un immenso valore simbolico e magico perché si possono tagliare o strappare senza causare lesione o dolore, e si possono conservare quasi indefinitivamente: ciocche e riccioli messi in medaglione sono stati a lungo oggetto di un vero culto romantico.
Il capello è uno degli ingredienti prescelti per la composizione di filtri magici: la magia nera ne ha fatto largo uso.
Anche la mitologia abbonda di allegorie sulla capigliatura: la storia più celebre è quella di Sansone, il gigante la cui forza colossale risiedeva nella capigliatura lunga e folta.
La capigliatura, simbolo di vitalità e vigore animale, sembra costituire qui il legame profondo, intimo, tra spirito e natura, tra l'individuo e il suo ambiente, tra anima e materia, il personale e l'universale; se questo legame è spezzato, l'uomo non è che un piccolo io isolato, fragile, miserabile, privato delle grandi correnti d'ispirazione, staccato dalla sua realtà cosmica e dalla sua dimensione d'eternità.
Ridiventa un essere debole, schiavo di un ego esiguo e limitativo: queste sono le conseguenze del gesto di Dalila.
Nota di Lunaria: a parte che in tutta la vicenda Sansone fa la figura dell'allocco, a rivelare alla donna che tagliandosi i capelli perderà il vigore... bah!
Una vicenda più interessante è quella di Loki con Sif: il dio briccone della mitologia norrena taglia i lunghissimi capelli d'oro della Dea Sif.
Si noti che le tradizioni monastiche hanno adottato la regola della tonsura, quale segno di suprema rinuncia volontaria dell'adepto che sacrifica la sua energia, la sua vita, la volontà personale.
Nota di Lunaria: per chi non lo sapesse, esiste una vera e propria attrazione erotica per i capelli (alcuni appassionati di fetish amano contemplare e toccare capelli molto lunghi oppure al contrario amano tagliarli) E Lunaria ringrazia, perché lei adora i suoi lunghi capelli corvini! ^-^
Capelli poco abbondanti, radi grossi: il soggetto soffre di un complesso del disamato, si sente respinto dal suo ambiente. Ipersensibilità, ansietà, vulnerabilità affettiva.
Capelli chiarissimi, fini, secchi, relativamente lunghi: senso estetico molto sviluppato, modi delicati e raffinati, ricercatezza.
Capelli radi e lisci: carattere integro, chiuso, autoritario, personalità potente ma anche invadente.
Capelli ondulati, serici, facili da mettere in piega: carattere dolce, cortese, molto socievole, un po' influenzabile.
Capelli scuri, secchi, ondulati, relativamente lunghi: intelligenza vivace, abilità strategica, carattere deciso e volitivo.
Capelli scuri, crespi: intraprendenza, talora eccessività ma con generosità.
Capelli biondi, cangianti o leggermente scuri, morbidissimi, un po' aridi: intelligenza brillante, che ama sostenere il paradosso e la contraddizione, gusto per l'insolito e il paranormale.
Capelli molto scuri, ispidi e fitti, corti e grossi: resistenza, coraggio fisico, temperamento audace, focoso e tenace.
Capelli chiari, lunghi, ma senza consistenza: carattere un po' linfatico, si rifugia facilmente nei sogni e progetti chimerici.
Per i capelli in Letteratura, vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2017/12/i-capelli-femminili-nellestetica.html