"Il Tesoro del Vecchio Mulino"


C'era una volta un mugnaio molto avaro, che aveva accumulato tesori immensi. Quando morì, fu condannato a macinare pietre nel suo mulino tutte le notti. Per liberarsi da quel tormento insegnò ad un bambino una formula magica per allontanare la pioggia. In quel modo, il torrente si sarebbe prosciugato, il mulino non avrebbe potuto funzionare e il mugnaio avrebbe smesso di soffrire atrocemente. Come compenso, il bambino avrebbe ottenuto i tesori del mugnaio.

Nanni ascolta questo racconto a scuola, in un pomeriggio di pioggia. Riuscirà ad impedire che piova e a impadronirsi del tesoro?


Le pagine più belle:

"Questa volta [Nanni] arrivò fino al ponte sul Rannach lungo un viottolo di campagna che si allontanava molto verso destra, rispetto al percorso più breve. Lì c'era uno stretto sentiero, che costeggiava il fiume fino a un altro ponte, in prossimità della segheria, da dove una stradina conduceva direttamente a casa sua. Nell'ultimo tratto di cammino poteva quindi correre per guadagnare tempo e non arrivare tardi, nonostante il lungo giro. Il sentiero lungo la riva del fiume era molto fangoso, e in alcuni punti crescevano rovi. Quando Nanni attraversava la sterpaglia, i rami scricchiolavano sotto i suoi piedi e la schizzavano di gocce d'acqua gelata. A volte, le ortiche le pungevano le ginocchia, dove queste non erano protette, tra l'orlo dell'impermeabile e il bordo superiore degli stivali di gomma. La zona era lugubre e inospitale. Nanni passava da quelle parti molto raramente, e solo quando splendeva il sole. Ma quel giorno fu attratta dal vecchio mulino. Normalmente, il Rannach era un rigagnolo inoffensivo, ma ora rombava minaccioso: era molto più largo e, senza dubbio, più profondo del solito, e le sue acque, cupe e torbide, scorrevano impetuose. Il mulino si trovava nelle vicinanze di una svolta del sentiero. La parte della costruzione che dava sul fiume era già immersa nell'acqua. Nanni contemplò la presa, detta anche pescaia, dove un tempo la ruota attingeva l'acqua che la faceva muovere. Era fatta di pietre vecchie e completamente coperte di muschio a causa dell'umidità. Solitamente, vi passava solo un filo d'acqua, che riusciva appena a inumidire il muschio che copriva i massi. Questa volta, invece, era attraversata da un impetuoso torrente d'acqua giallastra, che copriva tutti i sassi e ricadeva con fragore nel letto del Rannach, dove si formavano piccole onde torbide."





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