Varie curiosità sulla Mitologia

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I Celti 

La religione celtica era caratterizzata da armonia, forza e luce. Il dio principale era Lug, "Il Luminoso", Signore dei Tuatha dé Danann, "l'abile in molti mestieri" e "Lamfada, dalla lunga mano". Il suo animale era il corvo e dal suo nome derivano alcune città: Lugo, Lione, Lugano, Loudun, Laon, Leyde, Leipzig. Lug era il padre di Cuchullainn, l'eroe. Le religiosità dei Celti sacralizzava la vita (tutti i luoghi naturali pullullavano di entità favorevoli o malefiche), e un Dio poteva essere interno o esterno alla persona; per esempio il guerriero sapeva che il coraggio gli veniva da Morrigan, la Dea guerriera; l'origine della scienza sacerdotale era Dagda, e via dicendo. Il ricordo delle antiche entità celte è rimasto vivo nel folklore legato a Elfi, Gnomi, Nani, Orchi, Fate... I boschi sacri dei Celti erano detti "Nemeton" (corrispondenti dei "Nemus" dei Romani) e nessuno avrebbe mai abbattuto un albero in un Nemeton.

I Vichinghi

Gli animali erano considerati messaggeri del mondo divino: Odino aveva due corvi, Huginn "il pensiero" e Muninn "la memoria" che ogni sera si appoggiavano alle sue spalle per riferirgli quello che avevano visto e sentito; Odino si trasformò in un aquila dopo aver bevuto l'idromele; esistevano poi gli uomini orso e uomini lupo (Berserker e Ulfhednar). A Freya era sacro il gatto. Il cinghiale era considerato emblema della forza e il cinghiale Sharimnir, che si offriva come pasto agli eletti nel Valhalla, si rinnovava dopo ogni morte; il salmone era simbolo della saggezza, il cavallo della fecondità. Ymir il gigante, il primo essere vivente originato dall'incontro tra la brezza del nord e le scintille del sud, venne allattato dalla mucca Audhumla; dalla pietra che Audhumla leccò nacque il primo uomo: Buri. Quando gli Dei uccisero Ymir, dal suo corpo smembrato fecero il mondo: con la carne fecero la terra, col sangue il mare, dalle ossa trassero le montagne, dai capelli gli alberi, dal cranio il cielo, dal cervello le nuvole. Yggdrasill era il frassino sacro, l'Axis Mundi dell'intero universo, con le radici che raggiungevano il regno degli Dei, il regno dei Giganti e il regno degli Inferi. Fu alla fonte della saggezza, nel regno dei Giganti, che Odino si recò per bere di quell'acqua, offrendo in cambio il suo occhio. Le Norne si prendono cura di Yggdrasill, fino al giorno del Ragnarok, ovvero il Crepuscolo degli Dei.

Vichinghi: Magia al Femminile

La magia femminile, presso i Vichinghi, era detta "Seidhr", e comportava dei rituali sfrenati da essere vietato aglu uomini.Feste, danze, banchetti erano occasioni di contatto col divino, tramite feste rituali legate al ciclo delle stagioni e alla vita agricola. Anche il viaggio, nella civiltà vichinga, aveva un significato trascendente: il guerriero affrontava una navigazione, tra ghiaccio e tempeste, contro popoli sconosciuti, imparando a superare le difficoltà.

Magia Sessuale in Cina

Pare che alcuni segreti insegnamenti relativi alla magia sessuale cinese (si doveva controllare e diventare assolutamente padroni dei propri sentimenti e desideri e della propria istintualità naturale fino ad arrivare al punto di non desiderare il desiderio) siano stati impartiti da un gruppo di donne maghe all'Imperatore Giallo, in tempi antichissimi. Probabilmente nella Cina arcaica esisteva una scuola iniziatica segreta femminile che usava la magia sessuale come tecnica per ottenere la reintegrazione nel divino archetipo della Donna. Esistono, nella letteratura cinese, delle testimonianze di donne che realizzarono in sé la divinità acquistando poteri magici. Tali donne erano delle maghe appartenenti alla categoria delle "Wu", che ebbero una parte importante nell'antica religione cinese. Un libro taoista del VI secolo d.C, l'Han-wu-ti-nei-chuan afferma che la magia relativa alla sfera sessuale deve essere trasmessa da donna a donna, per via esclusivamente femminile. è probabile che mentre per la donna l'energia sessuale rappresentasse l'elemento da usare e da cavalcare per acquisire la trascendenza, per l'uomo invece la sessualità rappresentasse un qualche cosa da staccarsi o da praticare solo a certe condizioni, secondo i taoisti, senza emissione di liquido seminale: solo in tal caso l'asceta taoista poteva avere rapporti sessuali.

Shakti

La sacralità dell'eros e la sacralità della donna, che dell'eros è portatrice e sacerdotessa, è nota in India come "Shaktismo", che si basa sul principio secondo il quale il manifestato è prodotto dall'unione tra un principio maschile generatore e la sua controparte femminile chiamata Shakti, parola sanscrita che significa "potenza". Anticamente alcune fanciulle con delle caratteristiche particolari venivano riconosciute come un'incarnazione della Dea e in quanto tali spose esclusive dell'energia divina maschile rappresentata dal dio Shiva.

Shiva

Shiva non appare nei RigVeda, il libro più antico degli Indù; probabilmente Shiva "derivò" da Rudra, il dio vedico del fuoco e della tempesta. Shiva è creatore e distruttore, fecondatore (è legato al culto fallico del Lingam). Shiva ha anche il terzo occhio, ha un tridente e una delle sue manifestazioni è "Signore della Danza" (nota di Lunaria: super citato in ogni cd Goa Trance che si rispetti) dove all'interno di un cerchio di fuoco danza poggiando sul corpo di un nano (allusione ai "poveri di spirito") Un'altra delle sue forme è Shiva in meditazione. Nella sua forma androgina appare "a metà" unito a Parvati, sua sposa.

Tantrismo

Ha lo scopo di far ottenere, a chi lo pratica, la trascendenza e il mezzo per conseguire il risultato non è (come nello yoga) basato sul distacco e sull'immobilità del corpo ma sul risveglio delle energie (dette Kundalini) latenti nel corpo, localizzate alla base della spina dorsale. Kundalini è rappresentata come due serpenti, uno maschile e uno femminile attorcigliati l'uno con l'altro ma giacenti in uno stato di sonno; il loro risveglio genera l'ascesa di queste energie lungo la spina dorsale e quando raggiungono il cervello avviene il risveglio iniziatico. Oltre a tecniche purificatorie e meditative, il Tantrismo utilizza l'eccitazione sessuale che, se portata ai massimi livelli ottiene il risveglio della Kundalini. Il Tantrismo non va ridotto  alla banalizzazione che se ne è fatto in Occidente, visto che gli uomini che lo praticano passano mesi in astinenza e non sono poi più interessati a niente che sia materiale e le donne che lo praticano sono considerate identificazioni divine nella Dea e il solo pensare di avvicinarsi con pensieri libidinosi a loro porta sfortune e disgrazie.


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