La Valle dei Sette Morti (leggenda veneta)

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C'erano una volta sei pescatori che costruivano delle chiuse nella Laguna, quando, improvvisamente, il mare portò a riva un cadavere. I pescatori lo issarono sul battello e alla sera armeggiarono, per poi scendere a terra, in una casa dove alloggiavano insieme ad un ragazzo e ad un cane. Dopo aver preparato la cena, dissero al ragazzo: "Vai a chiamare l'uomo rimasto a dormire sulla barca." Il ragazzo corse alla barca, chiamò l'uomo e non ricevette nessuna risposta. Quando si avvicinò per toccarlo e svegliarlo, si accorse, con orrore, che era morto. Allora ritornò in casa, correndo; i pescatori ridevano per lo scherzo che gli avevano fatto, ma improvvisamente, sulla soglia, comparve il cadavere. "Non si scherza con i morti", disse con voce cavernosa. "Io sono uno dei peccati capitali, e voi siete gli altri sei." E col dito, segnò ciascun pescatore nominando i peccati capitali, uno per uno, su ogni pescatore. I pescatori, terrorizzati, morirono di crepacuore e rimasero vivi solo il ragazzino e il cane.


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