Poetesse, Rivoluzionarie, Politiche e Pittrici del Seicento e del Settecento

QUESTO ARGOMENTO VERRà CORREDATO CON LE FOTO DELLA PAGINE, DA USARSI A MO' DI PROVA, PERCHé INTERNET è INFESTATO DA PERSONAGGI (CHE HANNO MILIARDI DI FOLLOWERS) CHE FANNO DISINFORMAZIONE STORICA E IN PIù ORGANIZZANO LE "SH*TSTORM" CONTRO QUELLE POCHISSIME PERSONE CHE, ARMATE DI LIBRI, FANNO LA CORRETTA INFORMAZIONE STORICA, FACENDO PASSARE QUESTE PERSONE COME DEI MENTECATTI VISIONARI E DEFICIENTI.

SE POI SONO DONNE (QUELLE POCHE DONNE DI CULTURA DEI GIORNI NOSTRI) CHE SI OCCUPANO DI QUESTE COSE, QUESTI PERSONAGGI, A MO' DI BRANCO, SI SCATENANO PURE NELLE OFFESE SESSISTE E MISOGINE CONTRO IL LORO ASPETTO ESTETICO E IL LORO LOOK.

PER QUESTO MOTIVO QUANDO TRATTO QUESTI ARGOMENTI, SO DIMOSTRARE CON PRECISIONE E CON DOZZINE DI PROVE OGNI SINGOLA COSA CHE AFFERMO.

E SO CITARE CON PRECISIONE ANCHE I LIBRI CHE HO LETTO.

SI VIS PACEM, PARA BELLUM, E QUINDI CHIUNQUE OSERà RAGLIARE CON "EH EH EH, W ARISTOTELE, L'UNICO, IL DIVINO, IL SAPIENTE, IL SUPERIORE, CHE SCHIFO LE DONNE, COSì INFERIORI AD ARISTOTELE, IL NOSTRO DIO, EH EH EH! LE FEMMINE NON HANNO MAI SCRITTO NIENTE PER DUEMILA ANNI, EH EH EHE! TUTTO QUELLO CHE HA DETTO ARISTOTELE è LA VERITà, LA SCIENZA MODERNA CONFERMA ARISTOTELE, SOLO I MASCHI HANNO SCRITTO LIBRI, EH EH EH!", SARà DISINTEGRATO CON LE PROVE CHE ALLEGO.

INFATTI è UNA GUERRA, E VINCE CHI SA DIMOSTRARE PUBBLICAMENTE DI AVER LETTO UNA VAGONATA DI LIBRI.

E STAREMO A VEDERE SE GLI IDOLATRI DI ARISTOTELE, DELL'AQUINO E DI AGOSTINO CHE SI SPACCIANO PER DOTTI SUI SOCIAL NETWORK, SANNO DIMOSTRARE DI AVER LETTO PIù LIBRI DI ME!

Sullo stesso argomento: https://intervistemetal.blogspot.com/2021/01/le-poetesse-di-fine-cinquecento-e-del.html

Per l'Arte: https://intervistemetal.blogspot.com/2021/05/la-pittura-olandese-del-seicento.html

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Info tratte da


Importanti, per la nascita del feuilleton, le sorelle Mancini, Maria e Ortensia




che, narrando in francese, descrivono la loro vita perennemente in viaggio in Italia, Francia, Fiandre e Spagna.

Nel 1678, Elena Lucrezia Corner Piscopia propone la sua dissertazione di laurea all'Università di Padova, nel 1729 sarà Savina de' Rossi Aretafila (in arte Larinda Alagonia) a reclamare il diritto delle donne allo studio rispondendo con uno scritto polemico a Giovanni Antonio Volpi e da lì a poco Maria Gaetana Agnesi "matematichessa e filosofa" presenta la sua tesi di laurea, mentre Cristina di Svezia, Cristina Dudley (1) e Donna Olimpia Pamphili sono le donne più chiacchierate e al centro di scandali del Seicento; agli antipodi, tra santità, misticismo e poesia citiamo Teresa d'Avila, Juana Inés de la Cruz e Rosa da Lima.

METTIAMO LE PROVE.

ELENA LUCREZIA CORNER PISCOPIA



PER QUANTO RIGUARDA SAVINA DE' ROSSI ARETAFILA, NON LO SO SE LA MONETA CHE LA RITRAE è SOGGETTA A COPYRIGHT, QUINDI EVITO DI POSTARLA PERCHé NON HO IDEA SE SIA POSSIBILE RIPORTARE CERTE IMMAGINI DA SITI DI COLLEZIONISMO... AD OGNI MODO, LA POTETE VEDERE QUI: https://www.deamoneta.com/auctions/view/413/244

QUA LA FOTO DELLA PAGINA:


MARIA GAETANA AGNESI


Sul finire del Seicento e del Settecento le donne non solo si interessano alla scienza ma anche alla politica e ai moti di rivolta: Clelia Del Grillo Borromeo che si oppone agli austriaci, Eleonora Pimentel Fonseca e Luisa Sanfelice, martiri della rivoluzione napoletana del 1799.

METTIAMO LE PROVE, PER ISTRUIRE I NEGAZIONISTI CHE CONTINUANO A RAGLIARE SUI SOCIAL NETWORK:


CLELIA GRILLO BORROMEO


LE RIVOLUZIONARIE:



LE POETESSE DELL'ARCADIA

La contessa Prudenza Gabrielli Capizucchi, in arte Elettra Citeria, teneva "riunione di poetesse" (2) nella sua villa romana, dove si discuteva quale fosse il vero amore: quello spirituale o quello sensuale? 

Petronilla Paolini Massimi, famosissima nell'Arcadia (1707) col nome d'arte di Fidalma Partenide, descrive così i suoi patimenti amorosi a seguito di un matrimonio fallimentare e per la morte del figlioletto:

Sotto titolo illustre in chiuso orrore\varcai le più bell'ore\e in rigida prigion sfogai col canto\qual dolente usignol, l'angosce e il pianto\stanca alfin, ma non vinta\de' sacri chiostri io ritornai nel seno\ma ben presto a nuovo pianto apersi il ciglio.\D'un mio tenero figlio, ch'era di questo sen parte migliore, morte recise il fiore,\e al materno dolor non fu concesso\dargli nel suo morir l'ultimo amplesso

Altra celebre poetessa dell'Arcadia fu Faustina, la figlia del pittore Carlo Maratti, in arte Aglaura Cidonia: "Io non so\come a questa età condotte [...] furon dall'ostinata mia sventura"

Le donne che parteciparono al movimento poetico noto come Arcadia trovarono un proprio spazio letterario occupandosi di cultura.

Tipici dell'Arcadia erano i temi pastorali; per dare un'idea, ecco i versi di Teresa Zani Bettini Marescotti:  

Vivo, alta invidia a stuol di Ninfe, allora\che, mentre altra ricama, ed altra è vaga\di tesser bissi, ed altra il crin s'infiora\canto la dolce ed onorata piaga

Sarà Luisa Bergalli a compendiare l'essenza del movimento, tenendo nota non solo delle donne a lei contemporanee ma anche di quelle passate.

Infine citiamo la pittrice e poetessa Giulia Lama, meno famosa di Rosalba Carriera, e che si dedicherà alla pittura d'arte sacra per le pale d'altare di Santa Maria Formosa, San Vidal, Malamocco: "Così a languir da prima io mi avvezzai\e a soffrir l'amorose tempre\ [...] ed anzi che parlar io piansi sempre\onde mia piaga non risana mai".

METTIAMO LE PROVE, PER INSEGNARE UN PO' DI STORIA AI BIBLIOFOBI CHE NON SANNO NEANCHE LEGGERE LO SCONTRINO DELLA SPESA, PERò RAGLIANO SUI SOCIAL NETWORK, CON I LORO ZERBINI IDOLATRI, E SI SPACCIANO PER "GRANDI E DOTTI STORICI", SVENTOLANDO I LIBRUCOLI DI ARISTOTELE E TOMMASO D'AQUINO:








(1) Vale la pena riportare le pene d'amore di questa donna che scandalizzò i suoi contemporanei... questi sono versi dedicati all'amante che l'ha abbandonata: "Soffrirò pur il doloroso esiglio\[...] e irato\mai non fia questo cor, benché ostinato\ad adorare in voi il suo periglio\pri che mutar pensiero, io morir voglio\voi foste infido, io lassa, troppo amante"

(2) Non è stata identificata l'autrice di questi versi: "Entra per gli occhi Amore, e a poco, a poco\serpe dolce veleno, sicché incatena\l'alma co' sensi, e pur languendo al foco\ha caro il suo martir, dolce la pena"


APPROFONDIMENTO: MARIA MADDALENA MORELLI, POETESSA DEL 1700

http://www.totalita.it/articolo.asp?articolo=815&categoria=4&sezione=31&rubrica=32

Maria Maddalena Morelli (Pistoia, 1727), poetessa molto famosa nel 1746 e nel 1771 nel movimento dell'Arcadia (col nome d'arte di Corilla Olimpica), fondò una sua accademia a Siena; divenne poetessa ufficiale alla corte di Vienna nel 1765; famosi i suoi "In Lode di Maria Antonietta" e il poema epico in lode dell’imperatrice Maria Teresa d'Austria. Fu incoronata con la corona d'alloro ma a seguito di polemiche, la depose e tornò a Firenze.




Per approfondimenti sul Settecento, vedi:

https://intervistemetal.blogspot.com/2020/12/introduzione-alla-pittura-italiana-del.html

https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/rococo.html

https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/le-prime-attiviste-nel-settecento-le.html

https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/per-la-liberta-la-ragione-e-il.html

https://intervistemetal.blogspot.com/2021/01/larchitettura-e-gli-arredamenti-nel.html


APPROFONDIMENTO: SARRA COPIO SULLAM


Aggiungo anche Sarra Copio Sullam, che ho trovato citata a questo link

https://www.lisakaborycha.com/sarra-copia-sullam/

che ho tradotto in italiano

Sarra Copio Sullam (1600–1641, anche conosciuta come Sarra o Sara Copia Sulam), nacque in una famiglia benestante di mercanti ebrei nel ghetto di Venezia. A 15 anni oltre all'ebraico e all'italiano, Sarra sapeva leggere il latino, il greco, lo spagnolo, oltre a scrivere poesie. Fu anche musicista. Si sposò con Jacob (Giacob) Sulam, un banchiere, nel 1613 o 1614; la coppia ebbe una figlia, che morì all'età di dieci mesi; anche una seconda gravidanza finì in tragedia; la salute precaria della donna non le permise di avere figli.

Nel 1618 era molto famosa come poetessa, ma purtroppo di lei si sono conservati solo 14 sonetti; organizzò anche salotti letterari, a Venezia, frequentati sia da cristiani sia da ebrei.

Quando il poeta Ansaldo Cebà (1565-1623) pubblicò il poema sacro "La Regina Ester" nel 1615, Sarra fu così entusiasta dell'opera che scrisse all'autore; ne derivò un intenso scambio letterario; nel 1623 Cebà pubblicò una raccolta con estratti di 50 lettere che scrisse a Sarra. Purtroppo non ci sono giunte le repliche della poetessa, ma dalle lettere di Cebà possiamo farci un'idea del carattere di Sarra, che, tra l'altro, non si convertì mai al cristianesimo nonostante il tentativo di evangelizzazione messo in atto da Cebà. Anche il prelato Baldassare Bonifacio (1585-1659) scrisse a Sarra nel 1619, chiedendole che ne pensasse dell'immortalità dell'anima.

Sarra Copio Sullam fu la più famosa letterata ebrea nell'Italia del Seicento, e malgrado le critiche che ricevette sia da cristiani, sia da ebrei, nel 1621 la donna replicò alle critiche con un celebre manifesto.

Infine menziono la pittrice Angelica Kauffmann (1741-1807)

















E ADESSO VOGLIO VEDERE COME FARETE A RAGLIARE IL MANTRA DEL "LE DONNE NON HANNO MAI SCRITTO NIENTE IN DUEMILA ANNI! SOLO ARISTOTELE HA SCRITTO, EH EH EH!"

DOVETE ESSERE TRATTATI A LIBRI IN FACCIA! SPOCCHIOSI, NEGAZIONISTI ARROGANTI, CLASSISTI PALLONI GONFIATI DA SOCIAL NETWORK! 

E IO, A LIBRI IN FACCIA, VI TRATTO!

E A PROPOSITO: IO NON HO ANCORA FINITO DI TRATTARE IL SEICENTO E LE DONNE DEL SEICENTO!

FINITO IL SEICENTO ITALIANO, INIZIO ANCHE IL SEICENTO INGLESE E FRANCESE! 


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